04/10/2025
Interessante articolo sulla spondilodiscoartrosi
Ed eccoci nuovamente alle porte del fine settimana, per un nuovo episodio di “Patologie Spiritose, dove affrontiamo i malanni.. tra curiosità e leggerezza!”
Oggi parliamo di una condizione che sa di “usura antica”, ma che colpisce sempre più anche i meno anziani: la spondilodiscoartrosi! Un nome lunghissimo per dire che la schiena inizia a scricchiolare un po’ troppo.. e non solo dopo i 70 anni!
Cos’è e dov’è?
La spondilodiscoartrosi è una forma avanzata di artrosi della colonna vertebrale, che coinvolge contemporaneamente i corpi vertebrali (spondilo–), dischi intervertebrali (–disco–) e le articolazioni posteriori (faccette articolari –artrosi).
Insomma, è un processo degenerativo globale, che colpisce l’intero “giunto” vertebrale, provocando rigidità, dolore e perdita di mobilità. 😬
Curiosità divertente
La spondilodiscoartrosi è un po’ come un condominio vecchio: il pavimento (disco) è consumato, i muri portanti (vertebre) hanno crepe, e le cerniere delle porte (faccette articolari) cigolano. Eppure.. l’edificio sta ancora in piedi!
Come si sviluppa?
Si sviluppa gradualmente, nel corso degli anni, a causa di invecchiamento fisiologico, sovraccarichi ripetuti o prolungati (lavori pesanti, posture scorrette), inattività o sedentarietà, microtraumi cronici e predisposizione genetica.
I dischi si disidratano, si riduce l’altezza tra le vertebre, e si formano osteofiti (beccucci ossei). Il risultato? Meno spazio, più attrito, più dolore.
Nella vita quotidiana
Dolore lombare o cervicale, spesso mattutino e rigido, con difficoltà a rimanere seduti a lungo o a chinarsi. Fastidio nel passare dalla posizione seduta a quella eretta e possibili irradiazioni nervose se ci sono compressioni dei forami.
Molti la descrivono come “una schiena che si blocca appena mi muovo troppo.. o troppo poco!”.
Parole complicate, spiegate semplici
Spondilo: riguarda le vertebre.
Disco: coinvolge il disco intervertebrale, che fa da cuscinetto.
Artrosi: un’usura delle articolazioni.
Osteofiti: piccole escrescenze ossee che il corpo forma per cercare di stabilizzare le vertebre (ma peggiorano il quadro).
Accenni di fisioterapia
La fisioterapia è fondamentale per mantenere la mobilità articolare, rinforzare la muscolatura paravertebrale e addominale (core), migliorare la postura e la distribuzione dei carichi, ridurre il dolore con tecniche manuali e terapie fisiche strumentali.
È necessario insegnare esercizi personalizzati di autogestione.
Attenzione: l’artrosi non si “guarisce”, ma si può vivere bene anche con lei, se si muove il corpo nel modo giusto!
Curiosità scientifica
In molti casi, le radiografie mostrano artrosi avanzata anche in persone senza dolore, mentre altri con sintomi forti hanno solo alterazioni minime.
La morale? L’immagine non basta, conta la clinica!
Conclusione
La spondilodiscoartrosi non è una condanna, ma un campanello d’allarme. Non chiede miracoli, solo un po’ più di movimento, attenzione e rispetto.
A sabato prossimo per il prossimo episodio! 🤗