Ipnosi Psicoterapia Olbia

Ipnosi Psicoterapia Olbia Dottoressa Patrizia Pontis, psicologa specializzata in psicoterapia ipnotica, ricevo a Olbia presso Ricevo a Olbia su appuntamento.

Sono psicologa dell'età evolutiva e psicoterapeuta specializzata in Ipnosi e Psicoterapia Ericksoniana. Ho conseguito un Master Universitario in Psicodiagnostica e Valutazione Psicologica. Mi occupo di valutazione, consulenza e sostegno psicologico, interventi di psicoterapia e ipnosi clinica per disturbi della sfera psicologica e psicosomatica.

28/11/2022

📌 Un paziente ventenne lamenta sintomi di ansia insorti durante l’ultima relazione con una ragazza. Riferisce anche episodi di vomito frequenti in situazioni nuove e stressanti, lo stesso sintomo si presentava da bambino prima delle competizioni sportive a cui partecipava.

Riferisce di essere molto preoccupato per la possibilità che questa sua condizione psico-fisica possa compromettere la capacità di affrontare la carriera lavorativa che intraprenderà a breve, in un contesto altamente selettivo e stressante.

🌀 Nel primo intervento lavoriamo con l’ipnosi, emergono episodi di quando era bambino in cui l’allenatore era solito umiliare e anche picchiare lui e i suoi compagni per le loro prestazioni. Questi ricordi si associano a forte nervosismo.

Lavoriamo quindi per mettere in sicurezza il bambino dalla figura dell’allenatore maltrattante e per rassicurarlo sul fatto che è normale sbagliare, che può affrontare le nuove sfide con tranquillità e che lui va bene così come è!

🌀 Nella seduta successiva lavoriamo sul rapporto con la ex, il comportamento di lei improntato a forme di squalifica e di umiliazione lo facevano sentire insicuro e “toccato nel suo punto debole”: l’intervento consente di elaborare le emozioni e le questioni irrisolte nel rapporto con lei e a fine seduta riferisce di sentirsi libero.

🌀 La terza e ultima seduta di intervento si focalizza sull’ascolto del corpo, sulla possibilità di interpretarne i segnali correttamente, il paziente comprende i meccanismi attraverso i quali inconsapevolmente alimenta la sua ansia e come disinnescarla.

👉 Un mese dopo l’ultima seduta riferisce di stare bene, di non aver più avuto sintomi di nausea e vomito ma solo qualche lieve elemento di ansia, subito gestito e rientrato. Partirà nei giorni successivi per affrontare la sua nuova esperienza lavorativa.

💬 A commento di questo caso vorrei sottolineare come sarebbe potuto essere diverso l’esito di questa vicenda se il ragazzo non avesse intrapreso un percorso di psicoterapia fin dal manifestarsi dei primi sintomi.

Mi vengono in mente tanti pazienti adulti che arrivano in terapia riferendo sintomi di ansia insorti venti o trenta anni prima, gestiti in autonomia e spesso con cure farmacologiche che in nessun modo incidono sui fattori che innescano il disturbo.

Penso a come sintomi di entità inizialmente medio lieve possano in molti casi evolvere in disturbi più complessi, proprio per le conseguenze dei disagi non affrontati, dei vissuti non elaborati, degli atteggiamenti non corretti.

II cambio generazionale sta fortunatamente dando segnali incoraggianti, sempre più giovani si mostrano motivati e collaboranti nel seguire un proprio percorso, manifestando maturità e lungimiranza.✨

D.ssa Patrizia Pontis

"I disturbi dissociativi sono probabilmente i più comuni dopo ansia e depressione ed è questo che dovrebbe indurci a stu...
10/09/2022

"I disturbi dissociativi sono probabilmente i più comuni dopo ansia e depressione ed è questo che dovrebbe indurci a studiarli meglio, ma la verità è che per moltissimo tempo si sono fatti gravissimi errori e cioè quello di considerare la dissociazione, in particolare il disturbo dissociativo dell’identità, non la frammentazione del sé ma la presenza di tanti sé.

Ciò che una volta si chiamava “personalità multiple”, oggi sappiamo essere un’unica personalità frammentata. È un cambiamento rilevante soprattutto per la terapia, se si pensa che per lungo tempo la terapia consisteva nell’eliminare quelle personalità accessorie, e invece integrarle è tutta un’altra cosa.

[...] Ci sono interventi terapeutici che servono per risolvere il problema della dissociazione così come si presenta nei disturbi dissociativi, ma anche nei sintomi dissociativi che sono presenti in moltissime patologie e che fanno sì che la dissociazione sia uno dei problemi più diffusi nel lavoro psicoterapeutico."

(Camillo Loriedo, Integrazione e processi integrativi, Congresso Società Italiana di Ipnosi, 2021)

05/08/2022

“Il concetto che sta emergendo oggi dal punto di vista neuroscientifico è che i farmaci e le parole utilizzano le stesse vie biochimiche.

Per esempio: la morfina si lega a degli specifici recettori e inibisce il dolore, ma aspettarsi di ricevere morfina (anche se al suo posto si dà dell’acqua) attiva gli stessi recettori.

Non sono le parole che utilizzano gli stessi meccanismi dei farmaci ma sono i farmaci che utilizzano gli stessi meccanismi delle parole, perché nel corso dell’evoluzione sono nate prima le parole, è nata prima l’interazione sociale.”

(F. Benedetti, “Benvenuti nello strano mondo del placebo”, Congresso della Società Italiana di Ipnosi, 2021)

26/07/2022

📣 È possibile presentare domanda per il bonus psicologico tramite il sito dell'INPS, è necessario inserire i dati del documento ISEE e il nominativo dello psicoterapeuta.

25/06/2022

"Non riesco a capacitarmi del perché mia madre mi abbia sempre rifiutato. Vorrei capire perché non mi dimostra affetto, perché non mi ha mai difesa, perché mi ha sempre fatto sentire sbagliata criticando tutto ciò che faccio".

➡️ È la richiesta di una mia paziente che ha fatto esperienza fin dall’infanzia del rifiuto materno espresso con ostilità, disapprovazione e, nel migliore dei casi, con l’essere ignorata, esclusa.

🌀 Attraverso una tecnica psicoterapeutica di tipo immaginativo invito la paziente a rivolgere queste domande alla madre e, in un secondo momento, ad entrare in risonanza coi sentimenti della madre nei confronti della figlia. 'Nei panni della madre' la paziente afferma:

"Sento dentro di me come se ci fosse un muro, come un blocco di ghiaccio, un vuoto. È un muro che non riesco a superare. È come se le parole (della figlia) mi scivolassero addosso, come se restassi impassibile ad ogni richiesta, ferma immobile, come se parlasse e non sentissi".

🌀 Con l’ausilio di un’altra tecnica chiedo di risalire all’origine di questo blocco per comprendere quando si è formato:

"Mi viene in mente la morte dopo pochi mesi di vita di un’altra figlia di mia madre, nata e morta quando io avevo 3 o 4 anni, sento che quell’evento è come se le avesse fatto gelare il cuore. Questo ghiaccio le impedisce di provare amore per non creare un legame e rischiare di rivivere il dolore di un’altra possibile perdita. Penso anche che io le ricordi quell’evento del passato dal quale vuole prendere le distanze".

Attraverso questa consapevolezza la paziente manifesta sentimenti di tenerezza e comprensione verso la madre pur non giustificandola o perdonandola:

"Vorrei dirti che mi dispiace per ciò che hai vissuto, però io ci sono sempre stata e ci sono ancora e facendo così allontani anche me".

➡️ Alcune settimane dopo la seduta riferisce:

"Nel rivedere mia madre ho percepito qualcosa di diverso, come un maggiore coinvolgimento da parte sua, come se volesse darmi di più ma allo stesso tempo fosse trattenuta per via dell’impostazione distaccata che ha sempre avuto. Ora non mi chiedo più perché si comporti così, non soffro più nel salutarla quando vado via come mi succedeva tutte le volte in passato, adesso non mi aspetto nulla da lei e mi sento più serena".

D.ssa Patrizia Pontis 🦋

Esempio clinico dell'utilizzo delle terapie immaginative. Dal testo: "William James e Milton Erickson. La cura della cos...
07/06/2022

Esempio clinico dell'utilizzo delle terapie immaginative.
Dal testo:
"William James e Milton Erickson.
La cura della coscienza umana."
(Dan Short)

02/06/2022

Bonus psicologo: come funziona?

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato il decreto che attiva il bonus psicologico, previsto dalla Legge 15/2022 finanziato dal Parlamento con 10 milioni di euro. Nei prossimi giorni, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale sarà possibile, per chi ha un ISEE fino a 50 mila euro, richiedere un contributo da utilizzare presso psicologi e psicologhe aventi l'iscrizione all'albo e l'annotazione come psicoterapeuta, a scelta dell'utente fra coloro che avranno aderito all'iniziativa.
La data dalla quale sarà possibile presentare la domanda, l’intervallo di tempo in cui si potrà inoltrare la stessa, le modalità ed i requisiti necessari verranno comunicati sul sito INPS e sul sito del ministero della Salute entro trenta giorni dalla data di pubblicazione del decreto attuativo nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
La domanda dell'utente dovrà essere effettuata in modalità telematica accedendo alla piattaforma INPS tramite SPID o Carta di Identità Elettronica (CIE), oppure Carta Nazionale dei Servizi (CNS). È possibile richiedere il beneficio anche attraverso il contact center di INPS, secondo le modalità definite da INPS, per un periodo di almeno sessanta giorni.
L’INPS comunicherà ai beneficiari l’accoglimento della richiesta e invierà loro un codice univoco.
Entro 180 giorni dall'accoglimento della richiesta l'utente dovrà scegliere il professionista dal portale INPS e comunicare allo stesso Il codice univoco.
Ricordiamo che lo/la Psicologo/a
• Deve essere un/a professionista iscritto/a all'Albo, annotato/a come psicoterapeuta, che abbia dato adesione attraverso richiesta nell'area riservata del sito www.psicosardegna.it, a partire dal giorno della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, che segnaleremo tramite Sito, social e newsletter.
• Riceverà dal paziente un codice univoco.
• Inserirà la fattura, il codice univoco del paziente e il proprio IBAN sul sito dell'INPS tramite SPID, CNS o CIE ed entro 30 giorni riceverà l'importo.

A partire dal giorno della pubblicazione sarà possibile presentare richiesta di adesione come professionista al Bonus Psicologo, attraverso un form pubblicato nell’area riservata del sito www.psicosardegna.it (visibile solo per i colleghi annotati come Psicoterapeuti all’Ordine degli Psicologi della Sardegna).
È importante che i colleghi e le colleghe che ne abbiano l'interesse effettuino eventuale richiesta di strumenti di autenticazione quali SPID, CNS o CIE quanto prima al fine di poter accedere agevolmente sul sito dell’INPS al momento dell’acquisizione del codice univoco dal proprio assistito.

17/05/2022

👉 Spesso sento riferire dai pazienti: "Quando provo a comunicare il mio malessere a chi mi sta vicino mi sento dire che dipende tutto dalla mia testa, che devo essere più forte e riuscire a controllare la mia mente".

Questo genere di consigli, anche se dati in buona fede, sono nel migliore dei casi inutili, mentre nella maggioranza delle circostanze si rivelano ASSOLUTAMENTE CONTROPRODUCENTI:

⚠️ Possono rinforzare i meccanismi che sono all’origine di alcune tipologie di disturbi (es. attacchi di panico), oltre a incrementare il senso di frustrazione e la convinzione di non poter ricevere aiuto!

È bene ribadirlo: la soluzione al malessere psicologico non consiste nell’esercitare il controllo sui propri meccanismi mentali o emotivi, tantomeno nel voler essere forti, che è anche questa una forma di rigidità e controllo❗

La chiave è nell’ascolto profondo di sé, nella capacità di comprendere il messaggio che il sintomo veicola e i cambiamenti che suggerisce per realizzare un nuovo equilibrio bio-psichico. ♻️

Si tratta di passaggi non facili per la complessità dei fattori in gioco, che spesso necessitano di un supporto specialistico.

📚 È utile ricordare che uno psicoterapeuta ha svolto come minimo 10 anni di formazione tra percorso universitario e specializzazione post laurea, per non parlare dell'aggiornamento continuo necessario per esercitare la professione.

👉 Chi non conosce la complessa materia della salute mentale dovrebbe ammettere il proprio limite, astenersi dal dare consigli e semmai suggerire il ricorso a figure specialistiche.

D.ssa Patrizia Pontis

08/05/2022

⚠️ Ancora oggi per tanti il ruolo dello psicologo/terapeuta è ammantato da un’aura di mistero, percepito come una figura filosofico-religiosa in cui è possibile avere, o meno, fede.

"Dottoressa io sono qui perché mi è stato detto che ho necessità di fare questo percorso ma sinceramente non ci credo molto".

Nel convocare a colloquio i genitori di bambini che seguivo in terapia capitava di sentirmi dire: "Mio marito non partecipa perché non crede a queste cose".‼️

🙄 🤷‍♀️ A parte che dire "non ci credo" può essere un alibi per evitare di mettersi in gioco...Mi chiedo se all’indicazione della necessità di applicare un apparecchio ai denti qualcuno pensi di rispondere: "Io non credo nell’ortodonzia"...

Ma il punto è: se l’informazione sulla salute psicologica non passa in modo corretto la responsabilità è solo di chi omette di informarsi? O dipende anche dalla scarsa attitudine di chi opera in questo settore a divulgare all’esterno le conoscenze che caratterizzano la propria professione?

️👉 Quanto c’è da fare ancora per trasmettere in modo corretto che psico/logia/terapia sono materie assolutamente pratiche, concrete, che concernono la conoscenza dei presupposti, dei principi, delle regole su cui si fonda il benessere psicologico e quindi la salute mentale❓

👉 Come far acquisire la consapevolezza che il disagio, il malessere e i disturbi della sfera psico-somatica non sono mai ascrivibili a fattori casuali, a sfortuna o al mistero, ma sono SEMPRE il frutto di situazioni che non rispettano i principi, le leggi che regolano i processi bio-psicologici della salute mentale, per cui, in assenza di fattori di equilibrio si genera lo squilibrio❓

Si tratta certamente di una materia assai complessa che chiama in causa fattori che spesso sfuggono alla comprensione superficiale 🔎 e alle conoscenze ordinarie, ma questo non fa della psicologia una materia inesplorabile e tantomeno una disciplina a cui accostarsi con atteggiamento di fede.🔮

Psicologia e psicoterapia sono discipline supportate da evidenze scientifiche e prestazioni erogate nel Servizio Sanitario Nazionale.
Anche l’ipnosi.

D.ssa Patrizia Pontis

03/05/2022

💬 "Dottoressa non ho più avuto i sintomi dell'ansia, mi sembra troppo strano, ne ho sofferto per 20 anni! Persino in questi giorni, è successo di tutto e mi aspettavo l'ansia tornasse da un momento all'altro, invece niente, sento solo rabbia per l'accaduto ma sto bene. Quasi quasi mi manca (scherzando), cosa posso fare per riprendermela?".

🗨 "Semplice, ricominci a rendersi disponibile con tutti dicendo sempre di sì, a ignorare le sue emozioni, a non ascoltare i segnali del corpo, i suoi bisogni. Ricominci a non rispettare se stesso e a non farsi rispettare, vedrà, l'ansia tornerà presto a essere sua compagna!".

(Dialoghi paradossali a conclusione del percorso di terapia) 🦋

D.ssa Patrizia Pontis

Indirizzo

Via Dell'Eucaliptus, 10
Olbia
07026

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