10/09/2025
[Leggi tutto]“Tutte le difficoltà nascono nelle relazioni e si superano nelle relazioni.” Questo dice la Psicologia di oggi. Già Alfred Adler, uno dei tre padri della psicologia moderna insieme a Jung e Freud, sosteneva questo approccio fondamentale alla psicoterapia.
Il modello adleriano infatti è relazionale, olistico, psicoeducativo, fenomenologico e sociale.
Unisce corpo, mente e società in una visione unitaria in cui l’uomo diventa protagonista del proprio cambiamento creativo attraverso la relazione, l’educazione, la comunità e la tensione verso un fine.
Voglio sintetizzare i 6 punti fondamentali della pratica iniziata con Adler:
1. Modello Relazionale
Il Principio chiave: “È la relazione che crea”.
Le relazioni diventano il fulcro dell’attenzione, del cambiamento creativo, rispettando unicità, valori e credenze del paziente.
Le conferme moderne delle neuroscienze e le misurazioni elettrofisiologiche mostrano l’impatto diretto e misurabile della relazione e delle sue componenti emozionali sulle strutture cerebrali.
2. Focus Biologico – Psicologico – Socio-culturale.
L’essere umano è sempre immerso nel suo contesto sociale, ma né eredità ambientale né l’ambiente presente di per sé determinano in modo assoluto il comportamento: conta il modo personale e creativo di interpretare e usare queste esperienze.
Tuttavia l’individuo realizza sé stesso solo all’interno di una comunità umana armoniosa. In questo senso, la psicologia individuale adleriana è una vera e propria teoria dell’uomo.
3. Approccio Olistico
Ogni essere umano è un tutto unico e indivisibile (mente-corpo). Esiste infatti una correlazione diretta tra psiche e soma, come funzioni di una stessa esistenza. I sintomi fisici possono avere un significato psicologico: gli organi colpiti assumono un significato simbolico.
Con questo visione Adler anticipa la medicina psicosomatica e la psicoterapia psicosomatica viene appunto plasmata da questi concetti cardine.
4. Tecnica Psicoeducazionale
Se la famiglia è il primo nucleo sociale con funzione educativa, la scuola è “longa manus della famiglia”, e ha il compito di valorizzare le attitudini di ciascuno.
Adler introduce nelle scuole austriache gruppi di formazione per insegnanti e genitori circa l’educazione e cura della prole.
È infatti grazie a lui che a Vienna, già nei anni 20 e 30 del ’900 nascono i primi consultori psicopedagogici.
5. Intervento Finalistico e Fenomenologico
• “Tutte le cose dipendono dall’interpretazione soggettiva” (Seneca).
L’individuo interpreta i fenomeni in modo soggettivo, indipendentemente dalla realtà esterna. La vita è movimento verso una meta (in gran parte inconscia). Forza propulsiva é la tensione verso il futuro, ciò che consente il superamento di ostacoli é il desiderio.
Ne deriva uno Stile di vita che è l’impronta unica di ogni individuo, sintesi tra esigenze personali e istanze sociali.
Nella Psicologia adleriana, fenomenologica e teleologica, la vita individuale ha un fine ultimo.
6. Il prodotto è la Medicina sociale
Una visione medica della salute fisica e mentale che trova una origine sociale alla base di molte malattie.
Adler osserva le patologie professionali nei lavoratori, ad esempio nel 1898 pubblica il Manuale per la salute dei sarti.
È promotore di una psicologia sociale progressista, allora ritenuta utopistica, ma oggi alla base della pratica clinica in molti settori della salute.
Un grazie a chi si è soffermato a riflettere sui temi che ho trattato.
La mia prospettiva nasce dallo studio approfondito, dall’esperienza professionale e dall’incontro con le persone. Credo profondamente che la psicologia non sia solo una disciplina teorica, ma un cammino condiviso che unisce individuo e comunità, corpo e mente, presente e futuro.
Con questo spirito continuo ogni giorno il mio lavoro.
Un caro saluto,
Francesco Giorico
https://francescogiorico.psicologia.one