31/10/2025
❤️
Stasera……come sempre usciamo per l’ultima p**ì , però accade qualcosa di diverso:
mentre scendiamo le scale improvvisamente la luce si spegne, mi blocca, per me è tutto buio, non vedo niente, cosa posso fare? Torno indietro verso la porta di casa? O continuo a scendere?
I gradini al buio diventano improvvisamente piccoli, pericolosi, quasi scivolosi.
Ma al mio fianco ci sei tu, che in quelle tenebre ci vivi.
Stavolta sono io a dovermi affidare a te.
Accorcio il guinzaglio per sentirti più vicino e ti chiedo il passo.
Una semplice parola, ma che accende in te un input preciso, quello di camminare al mio fianco con un andamento lento.
Partiamo….
Io sento le tue zampe accarezzare i gradini, uno dopo l’altro, non posso nemmeno usare lo stratagemma di contarli, perché stupidamente non l’ho mai fatto, e non ho idea di quanti siano, so solo che sono quattro rampe.
I tuoi passi in quel momento sembrano fare un rumore enorme e mi fanno sentire esattamente dove mettere i piedi, sento il tuo corpo spostarmi dolcemente sulla destra…. stiamo percorrendo il pianerottolo, poi ancora a destra…. Altra rampa! E così via.
In silenzio.
Un silenzio dal rumore impressionante, riuscivo a sentire il tuo cuore ba***re.
Arriviamo in fondo e tocco l’interruttore.
Magicamente la luce si accende.
Una vicina uscita insieme a noi era ancora immobile là dove le tenebre l’avevano colpita.
Mi guarda e mi chiede:
-ma come avete fatto?
-io non ho fatto niente signora, mi sono solo fidato di lui.
Questa la mia risposta.
È stata una serata magica, emozionante, entusiasmante.
Beh forse non sono riuscito a spiegarmi, ma io in quei pochi attimi ho percepito anni di unione, di affinità, di fiducia. Questa volta sono io che ho usato quel guinzaglio come bastone, e non mi ha tradito.
Un Marco emozionato.