06/09/2022
Oggi inauguro una serie di nuovi post sulle emozioni e comincio, forse, con una delle più scomode, con cui a volte non è facile confrontarsi: il senso di colpa.
Vi è mai successo di sentirvi in colpa verso i vostri genitori?
È normale! Tutti, prima o poi, provano colpa verso chi li ha cresciuti; questo succede anche nelle famiglie “sane”. Ma come mai?
Il senso di colpa ci segnala che stiamo tradendo il nostro sistema di valori. Il punto è che tale sistema è costruito in famiglia.
Il senso di colpa non è un'emozione con cui si nasce. Viene sviluppata a partire dai 4 anni nella relazione con l'adulto, grazie alla quale apprendiamo il senso di giusto e sbagliato.
I valori appresi da bambini sono persistenti anche in età adulta e quando vengono violati arriva il senso di colpa a ricordarci “hey, forse stai facendo qualcosa che non dovresti fare!”.
I problemi arrivano quando i genitori utilizzano la colpa, più o meno consapevolmente, per manipolare, spinti dal bisogno narcisistico che i figli siano nel modo in cui vorrebbero, o che vivano la vita che loro non hanno vissuto.
Il figlio viene visto non come persona ma come un riflesso o una proprietà del genitore, il quale si sente autorizzato ad imporre i propri valori, i propri gusti, i propri pensieri.
Il rischio è che il bambino annulli se stesso per adeguarsi al genitore, compiacerlo a tutti i costi ed ottenere così di essere amato!
In questo modo viene stroncato il bisogno fondamentale di ogni bambino di esprimersi, scoprire se stesso, esplorare.
Con questo stile educativo si contribuisce a creare diversi problemi in età adulta, ad esempio problemi di identità. Ma uno dei problemi più grandi è che il senso di colpa può impedire, in età adulta, di prendersi cura di sé in modo sano. Perchè l'adulto che ha vissuto tali dinamiche sarà predisposto a rispondere ai bisogni degli altri piuttosto che ai propri; a mettersi in secondo piano per non sentirsi in colpa.