Polo Apprendimento

Polo Apprendimento Ogni centro convenzionato POLO APPRENDIMENTO garantisce di offrire sempre il servizio più competente nell’aiuto alle difficoltà della crescita.

POLO APPRENDIMENTO nasce dall'esperienza pluriennale del Centro Regionale di Ricerca e Servizi educativi per le Difficoltà di Apprendimento dell'Università degli Studi di Padova, in convenzione con la Fondazione Opera Edimar. Anni di attività e di rigoroso controllo scientifico dei dati hanno dimostrato come, attraverso l'educazione, si può ottenere il meglio di “plasticità cerebrale” da un bambino. Questo, a condizione che vi sia:

- Una rigorosa metodologia di intervento, validata scientificamente. Le competenze dei ricercatori universitari fungono da ponte tra gli esiti della ricerca e la loro applicazione.

- L’impiego di esperti competenti nelle aree di intervento: aiutare un bambino nel calcolo matematico è diverso dal potenziare il suo metodo di studio o aiutarlo nella comprensione di un testo o nella lettura veloce. Il bambino si mette in rapporto con un educatore esperto e, in base a questo rapporto, si chiede al bambino uno sforzo di fiducia: e la fatica congiunta – sua e dell'educatore – modifica le proprie difficoltà. Forti di questa pluriennale esperienza e confortati dai dati di ricerca, POLO APPRENDIMENTO intende creare una rete di Centri in Italia per potenziare l’opportunità di operare con i bambini con disarmonie dello sviluppo nell’ottica della prevenzione, del potenziamento e della riabilitazione per un reale successo formativo.

I nostri clinici sono tra i  formatori  del Master diretto dalla prof.ssa Lucangeli
21/11/2025

I nostri clinici sono tra i formatori del Master diretto dalla prof.ssa Lucangeli

Una sintesi molto interessante sul PDP  a cura delle colleghe della Sardegna
18/11/2025

Una sintesi molto interessante sul PDP a cura delle colleghe della Sardegna

⚠️⚠️⚠️Attenzione: ✍🏻FIRMA DEI PDP E COLLABORAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA

📘 IL PDP SI PUÒ VISIONARE PRIMA DELLA FIRMA ?
SI ✅ ➡️ Il genitore ha il diritto di leggere il Piano Didattico Personalizzato (PDP) con calma e attenzione prima di apporre la firma: insistere per avere il tempo necessario per la lettura e la comprensione del documento è un diritto che va esercitato con spirito di collaborazione con la scuola.

▶️Diritto all'informazione e al confronto: La normativa prevede che la famiglia sia coinvolta attivamente e informata sul percorso, condividendo i passaggi che portano alla redazione del PDP. Non dovrebbe essere un documento presentato già pronto per la sola firma.
▶️Patto Educativo: Il PDP è un patto educativo/formativo tra la scuola e la famiglia, e la firma ne formalizza la condivisione e l'autorizzazione ad applicare le misure previste.
▶️Richiesta di chiarimenti/modifiche: Prima di firmare, la famiglia ha diritto a chiedere chiarimenti, sollevare dubbi o proporre modifiche/integrazioni (ad esempio, rispetto a strumenti compensativi o strategie già efficaci a casa). La scuola ha il dovere di prenderle in considerazione.
▶️Richiesta di copia (Bozza/Definitiva): è legittimo richiedere una copia (anche della bozza) per consultarla con calma, se necessario, anche con un esperto esterno.
▶️Valore della firma: La firma del genitore ha un valore legale di condivisione e consenso alle strategie e alle misure educative proposte.

⚖️LO DICE LA LEGGE✅
📜Normativa di riferimento:

⚖️📜 Riferimento Principale per i DSA: Legge 8 ottobre 2010, n. 170 ("Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico").
Articolo 5, comma 1: Prevede che gli studenti con DSA abbiano diritto all'uso di strumenti compensativi e misure dispensative.
Decreto Ministeriale n. 5669 del 12 luglio 2011 (e le relative Linee Guida):
Paragrafo 6.5 - Il ruolo della famiglia: Questo paragrafo è cruciale. Sottolinea che la famiglia condivide le linee elaborate nella documentazione dei percorsi e deve formalizzare con la scuola un Patto educativo/formativo. Questo patto autorizza la scuola ad applicare gli strumenti e le strategie. La firma del genitore non è una mera presa d'atto, ma l'espressione di un consenso informato al patto.

⚖️📜Principio del Consenso e dell'Accesso agli Atti
Valore legale della firma: Poiché la firma del genitore autorizza l'applicazione di misure che influiscono sul percorso didattico del figlio (un patto educativo/formativo), essa deve essere espressione di un consenso pienamente informato e consapevole. Non si può firmare un atto senza averlo letto e compreso.
Legge n. 241/1990 (Accesso agli atti): Il PDP, una volta finalizzato, è un atto amministrativo interno della scuola. Se la scuola si rifiutasse di fornire la copia, il genitore avrebbe comunque il diritto di richiederla formalmente tramite l'accesso agli atti per consultarlo e averne una copia definitiva (anche se la prassi ottimale è fornire la bozza prima della firma per la condivisione).

⚖️📜Il Decreto Legislativo 33/2013, come modificato dal D.Lgs. 97/2016, riguarda la trasparenza e la pubblicità dell’attività amministrativa. Nelle scuole si applica ogni volta che un atto amministrativo (come il PDP) riguarda dati personali di un minore e diritti della famiglia.
Il Piano Didattico Personalizzato (PDP) è un atto amministrativo a tutti gli effetti, elaborato dal Consiglio di Classe e da firmare anche dai genitori (art. 5 del DM 5669/2011, Linee guida della Legge 170/2010).

Quanto all’uscita del documento dalla scuola:
✅ Sì, può uscire.
⚖️📜Il genitore, in quanto titolare della responsabilità genitoriale e della privacy del minore, può richiederne copia.
La scuola può oscurare nomi dei docenti, ma non può negare la consegna del documento, perché il contenuto riguarda direttamente il minore e rientra nei diritti di accesso ai dati personali (artt. 15–22 del GDPR e art. 7 del D.Lgs. 196/2003).

In breve:

📌 il genitore può chiedere copia del PDP (anche digitale) prima di firmarlo;
📌la scuola deve concedere tempo per la visione;
📌 il PDP può uscire dalla scuola, su richiesta del genitore;
📌 Può essere visionato anche dal clinico o da altri specialisti che seguono il bambino.
⚠️ la scuola NON può obbligare a firmarlo “subito” o “in sede”.

📜 Lo dice la Legge✅

Si è appena concluso a Padova un intenso week end di lavoro che ha coinvolto i responsabili dei nostri centri educativi,...
26/10/2025

Si è appena concluso a Padova un intenso week end di lavoro che ha coinvolto i responsabili dei nostri centri educativi, una rete di strutture educative sul territorio nazionale dirette dalla prof.ssa Lucangeli.

E' stato un importante momento di confronto e progettazione su tanti progetti in corso: percorsi educativi personalizzati, laboratori, attività creative e nuove alleanze con famiglie e scuole.

Un grazie speciale a questi centri che condividono con noi un’educazione forte e competente.

Talenti fra le Nuvole ONLUS - Milano
EurekApprendimento - Centro Pedagogico Salerno
Sorrido&imparo "il giardino dei talenti"- Palermo
Spazio Studio h18 - Ferrara
Associazione di Volontariato Gli Elefanti - Forli
Centro per l'apprendimento Casanova-Tassinari - Bologna

I Centri educativi Polo Apprendimento
26/10/2025

I Centri educativi Polo Apprendimento

15/10/2025

In un’intervista su la Repubblica, Daniela Lucangeli spiega che i Disturbi Specifici dell’Apprendimento dislessia, discalculia, disgrafia non si manifestano quasi mai da soli.
Oggi sappiamo che dietro a una difficoltà di lettura o di scrittura non c’è quasi mai un solo “disturbo”, ma un intreccio di funzioni che faticano insieme: l’attenzione, la memoria di lavoro, i processi esecutivi, la gestione emotiva.
In altre parole, non è solo la decodifica del testo a essere complessa: è tutto il sistema cognitivo ed emotivo che si trova sotto pressione.

Gli abbonati possono leggere l’articolo qui https://www.repubblica.it/salute/2025/10/03/news/settimana_dislessia_dsa_intreccio_difficolta-424888704/?ref=RHLM-BG-P26-S7-T1-mgzn

Qui un’anticipazione:
“Mio figlio è dislessico”. Per anni, questa frase ha significato ricevere un’etichetta precisa: difficoltà di lettura, distinta e separata dalla disgrafia (scrittura), dalla discalculia (calcolo) o da altri disturbi dell’apprendimento. Oggi, però, le cose sono cambiate.
“Un tempo – spiega Daniela Lucangeli, professoressa di Psicologia dello sviluppo e dell’Educazione all’Università di Padova ed esperta di psicologia dell’apprendimento – l’attenzione era concentrata soprattutto nel distinguere con rigore diagnostico ogni singolo disturbo: la dislessia era separata dalla disgrafia, la discalculia da altri deficit, e così via. Era fondamentale che la comunità scientifica, clinica ed educativa riconoscesse la specificità di ciascun disturbo come un problema reale del neurosviluppo, mostrando che non si trattava di “pigrizia” o “scarso impegno” del bambino, ma di vere e proprie difficoltà con basi neurobiologiche precise”.
Oggi la prospettiva è diversa. “Sempre più spesso incontriamo profili complessi, con difficoltà che si intrecciano: la lettura può essere compromessa insieme alla scrittura, ai calcoli, all’attenzione, alla memoria, ai processi esecutivi e persino alla regolazione emotiva”, spiega Lucangeli. “È invece raro trovare bambini che presentino soltanto un disturbo specifico, anche severo, di dislessia in forma isolata. Non si tratta soltanto di un problema specifico, ma di una vulnerabilità più ampia, una comorbidità, che riguarda diversi aspetti dello sviluppo cognitivo ed emotivo”.

Per capire cosa significa basta pensare a un bambino che legge lentamente e, nello stesso tempo, commette errori di ortografia, fatica a memorizzare le tabelline e si distrae facilmente. O a una ragazza che rende bene nei compiti orali ma va in ansia davanti a una verifica scritta, perché la memoria di lavoro e la scrittura le costano uno sforzo enorme. In pratica, non si tratta quasi mai di un disturbo isolato, ma di un intreccio che rende le giornate scolastiche piene di ostacoli: leggere un testo, svolgere una divisione, prendere appunti o restare concentrati diventano sfide che si sommano e si amplificano a vicenda.

02/10/2025
Domani 21 luglio ore 21.15 la prof. Lucangeli a Noos - Rai 1
20/07/2025

Domani 21 luglio ore 21.15 la prof. Lucangeli a Noos - Rai 1

🧠 Lunedì 21 luglio , alle 21.25, su Rai 1, continua la nuova stagione di Noos, il programma di Alberto Angela che porta la scienza nel cuore delle persone.

🌟 Tra gli ospiti, la professoressa Daniela Lucangeli, con un prezioso contributo dedicato al mondo interiore di bambini, adolescenti e giovani adulti. Un viaggio nella mente e nelle emozioni, per capire più a fondo i segnali che ci lanciano e imparare ad accompagnarli con consapevolezza e cura. Parleremo di comportamenti, emozioni e cambiamenti che coinvolgono le nuove generazioni, con uno sguardo attento e profondo, capace di unire scienza e umanità.

✨ Noos, dal greco antico νοῦς (noûs), significa mente, intelletto, pensiero profondo. Una parola che ci invita ad andare oltre l’apparenza, per cogliere l’essenza delle cose attraverso la conoscenza.

📺 Vi aspettiamo con il cuore lunedi 21 luglio su Rai 1, per continuare insieme questa bellissima avventura nella scoperta e nella meraviglia.

Congratulazioni a Talenti tra le Nuvole e a Giulia Lampugnani che ha riproposto questa bellissima esperienza
13/07/2025

Congratulazioni a Talenti tra le Nuvole e a Giulia Lampugnani che ha riproposto questa bellissima esperienza

Indirizzo

Via Cave 15
Padua
35136

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 18:00
Martedì 09:00 - 18:00
Mercoledì 09:00 - 18:00
Giovedì 09:00 - 18:00
Venerdì 09:00 - 18:00

Telefono

+390498719588

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