Neuralterapia Mesoterapia Ozonoterapia Padova Massimo Rossato

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Neuralterapia Mesoterapia Ozonoterapia Padova Massimo Rossato La Mesoterapia, usata già dal 400 a.C. da Ippocrate, venne protocollata da M.Pistor nel 1952. La Neuralterapia viene usata in Germania dal 64% dei medici.

La ozonoterapia è una pratica medica dal 1915 in aiuto alle tecniche ufficiali.

Una alta dose di Vit D diminuisce la possibilità di insorgenza di CISLa sindrome clinicamente isolata (CIS) è un termine...
23/09/2024

Una alta dose di Vit D diminuisce la possibilità di insorgenza di CIS

La sindrome clinicamente isolata (CIS) è un termine che descrive la prima insorgenza clinica di una potenziale sclerosi multipla (SM). Il termine CIS viene tipicamente applicato a giovani adulti con episodi di esordio acuto o subacuto, che raggiungono un picco abbastanza rapidamente entro 2-3 settimane. Nell'85% dei giovani adulti che sviluppano la SM, l'esordio avviene con un CIS acuto dei nervi ottici, del tronco cerebrale o del midollo spinale. Quando alla risonanza magnetica si vedono lesioni cerebrali clinicamente silenti, la probabilità di sviluppare la SM è alta. Poiché nessuna singola caratteristica clinica o test diagnostico è sufficiente per la diagnosi di CIS, i criteri diagnostici hanno incluso una combinazione di studi clinici e paraclinici. I criteri diagnostici del Panel Internazionale di McDonald e colleghi incorporano prove MRI di disseminazione nel tempo e nello spazio per consentire una diagnosi di SM definita nei pazienti con CIS.

Una innovativa soluzione in campo medico che potrebbe rivoluzionare il modo in cui trattiamo le lesioni e le malattie mu...
01/04/2024

Una innovativa soluzione in campo medico che potrebbe rivoluzionare il modo in cui trattiamo le lesioni e le malattie muscolo-scheletriche: parliamo dei fattori di crescita piastrinici PRP per la Medicina Rigenerativa!
Grazie alla tecnologia avanzata e alla certificazione della rinomata ditta Fidia, il PRP viene estratto dal sangue del paziente tramite un processo di doppia centrifugazione, garantendo il massimo rendimento e la massima sicurezza. Questo metodo permette di ottenere un concentrato di fattori di crescita che favoriscono la rigenerazione dei tessuti.
Le ricerche scientifiche hanno dimostrato che l'applicazione del PRP ha dato buoni risultati nella cura di lesioni acute e croniche delle ossa e delle cartilagini, contribuendo a ridurre il dolore e migliorare la funzione articolare, soprattutto in casi di condropatia del ginocchio e della spalla. Ma le potenzialità del PRP non si fermano qui! Con il suo effetto stimolante sulla rigenerazione tissutale, questo trattamento offre molteplici applicazioni in ortopedia, medicina dello sport e riparazione di lesioni tendinee e muscolari.
Inoltre, l'utilizzo del sangue del paziente elimina qualsiasi rischio di trasmissione di malattie e allergie, rendendo il PRP una scelta sicura per ogni paziente.

Per approfondire l'informazione:
https://www.massimorossato.it/trattamenti-e-terapie/prp-terapia-mediante-plasma-autologo-ricco-di-fattori-di-crescita-piastrinici/

10/12/2023
Ac Ialuronico di quarta generazione, attività biologica.Sconto per la ripresa dello SPORT dopo la pausa estiva.Nelle pat...
14/09/2023

Ac Ialuronico di quarta generazione, attività biologica.

Sconto per la ripresa dello SPORT dopo la pausa estiva.

Nelle patologie degenerative e/o infiammatorie delle articolazioni sinoviali. La cartilagine, il tessuto liscio e flessibile che avvolge le ossa delle articolazioni sinoviali consente loro di scorrere senza attriti l’una su l’altra, è soggetta ad una degenerazione naturale dovuta ad invecchiamento, sovraccarico provocato da obesità e lavori che impegnano particolarmente le articolazioni. Una delle più comuni patologie degenerative croniche a carico delle articolazione è la condropatia, che può essere di tipo degenerativo locale, post-traumatico o da farmaci (FANS o STEROIDI). La condropatia altera la cartilagine articolare provocando lentamente e progressivamente la loro distruzione.​

https://www.massimorossato.it/trattamenti-e-terapie/infiltrazione-intra-articolare/nuovi-ac-jaluronici-di-4-generazione-per-infiltrazione-intra-articolare/

La um PEA (Normast MPS), la LAC (Levo-Acetil-Carnitina) e la Quercitina diventano sempre più interessanti da un punto di...
18/02/2023

La um PEA (Normast MPS), la LAC (Levo-Acetil-Carnitina) e la Quercitina diventano sempre più interessanti da un punto di vista terapeutico e preventivo

https://www.massimorossato.it/blog/palmitoiletanolamide_ultra_micronizzata_novita_2023/

Chiama per un appuntamento al Poliambulatorio Atip tel 049 8070843

Palmitoiletanolamide Ultra Micronizzata – novità 2023 da admin | Dic 30, 2022 | Alimentazione, Dolore, Integratori Alimentari Sinergia di azione Palmitoiletanolamide Ultra Micronizzata e Levo-Acetil-Carnitina La palmitoiletanolamide (Normast MPS) rappresenta una rivoluzione nel trattamento del do...

04/02/2023

Sintomi e danni neurologici post Covid
È importante fare la terapia (ozono e altro)
Che legame c'è tra Covid-19 e sintomi neurologici? Sono sempre di più gli studi che fanno emergere possibili ripercussioni a distanza dall'infezione. Dagli studi autoptici è emersa una possibile invasione da parte del virus nel sistema nervoso centrale, ma il meccanismo più indagato è quello della neuroinfiammazione. Ora un nuovo studio, coordinato dall'Università degli Studi di Milano, in collaborazione con il Centro "Aldo Ravelli" della Statale, l'ASST Santi Paolo e Carlo e l'IRCCS Auxologico, ha evidenziato possibili disturbi cognitivi un anno dopo il COVID. È la prima ricerca in ambito internazionale che ha esaminato in modo combinato le alterazioni cognitive, il metabolismo cerebrale a una distanza così ampia dalla malattia.
La ricerca, coordinata dal neurologo Alberto Priori, docente della Statale di Milano e frutto di una collaborazione tra il Centro "Aldo Ravelli" dell'Università degli Studi di Milano, l'ASST Santi Paolo e Carlo e l'IRCCS Auxologico, è stata condotta da un team di neurologi, psicologi e medici nucleari e appena pubblicata su Journal of Neurology.
Lo studio ha selezionato sette pazienti che presentavano persistenti disturbi cognitivi rilevati da specifici test neuropsicologici 1 anno dopo il COVID, disturbi mai lamentati prima del COVID. Questo gruppo di pazienti è stato esaminato poi con la metodica di tomografia a emissione di positroni (PET) usando come marcatore il glucosio legato ad un isotopo radioattivo. Tale metodica consente di valutare quanto una specifica zona del cervello o del tronco encefalico è attiva.
Tutti i pazienti presentavano test neurologici alterati: in particolare, quattro pazienti presentavano disturbi cognitivi oggettivati da test neuropsicologici ma PET normali mentre tre pazienti avevano disturbi cognitivi con test neuropsicologici e PET alterati.
In tre dei quattro pazienti con persistenti alterazioni cognitive, la PET ha mostrato un ridotto funzionamento delle aree temporali (sede della funzione della memoria), del tronco encefalico (sede di alcuni circuiti che regolano l'attenzione e l'equilibrio) e nelle aree prefrontali (che regolano l'energia mentale, la motivazione e, in parte, il comportamento). In uno di questi pazienti che presentava un disturbo cognitivo più grave è stata anche eseguita anche una PET con una sostanza che permette di visualizzare la deposizione di amiloide nel cervello.
"L'amiloide è una proteina che quando si accumula nei neuroni ne determina l'invecchiamento precoce e la degenerazione e che è implicata nella malattia di Alzheimer. Ebbene nel paziente esaminato la PET ha rilevato un abnorme accumulo di amiloide nel cervello e particolarmente nei lobi frontali e nella corteccia cingolata (legate a funzioni cognitive complesse ed alle emozioni)".
Le conclusioni che si possono trarre sono che in poco meno della metà dei pazienti che lamentano disturbi di memoria e concentrazione a distanza di un anno dal COVID possono esserci alterazioni di funzionamento delle aree cerebrali temporali, frontali e del corpo calloso
"Oltre la metà dei pazienti esaminati, pur lamentando ancora disturbi cognitivi (memoria, attenzione e "nebbia" mentale), avevano una PET normale. Questo dato suggerisce che i disturbi cognitivi che persistono ad un anno dalla malattia in più della metà dei casi non hanno un riscontro funzionale sul cervello
È pertanto importante sottoporsi a cura funzionali come gli “spazzini” cerebrali e a modulatori antinfiammatori come la ozono terapia
Per appuntamento Poliambulatorio Atip Padova tel 0498070843

La Mesoterapia, usata già dal 400 a.C. da Ippocrate, venne protocollata da M.Pistor nel 1952. La Neuralterapia viene usata in Germania dal 64% dei medici.
La ozonoterapia è una pratica medica dal 1915 in aiuto alle tecniche ufficiali.

30/08/2022
FIBROMIALGIA - approccio medico posturologico integrato con nuovo protocollo agopuntura + ozonoterapia + ossigenoterapia...
08/05/2022

FIBROMIALGIA - approccio medico posturologico integrato con nuovo protocollo agopuntura + ozonoterapia + ossigenoterapia iperbarica + farmacoterapia + integratori
La FIBROMIALGIA ha una prevalenza di circa il 2-5 % della popolazione.
Significa che in Italia sono affette da 1 200 000 a 3 000 000 di persone, di cui le donne sono 10 volte più dei maschi.
Nell'eziologia sembrano implicati vari fattori:
Correlata geneticamente con Ring Finger Protein 123 (RNF123)
Alterati recettori o metabolismo serotonina e dopamina
Ridotta soglia di attivazione dei recettori algogeni
Ipereccitabilità dei neuroni afferenti primari e secondari
Alterazione della percezione del dolore
Perdita del controllo inibitorio discendente della nocicezione afferente
Alterazione del microbiota
Il DOLORE
Spesso distribuito per tutto il corpo
Descrittori del dolore sono spesso simili a quelli del dolore neuropatico (parestesie, formicolii, …)
Il tipo, la sede e la gravità del dolore dipendono da una serie di fattori modulanti:
strenua attività fisica
comorbilità (come l’obesità)
variazioni di temperatura.
Stress fisico e mentale
I pazienti presentano inoltre i seguenti sintomi:
difficolta ad addormentarsi
insonnia
risvegli frequenti e precoci
qualità del sonno scadente

NUOVA approccio medico posturale associato ad un protocollo di terapia multimodale con:
AGOPUNTURA
OZONOTERAPIA
OSSIGENO TERAPIA IPERBARICA
FARMACOTERAPIA
INTEGRATORI ALIMENTARI
DIETA
MICROBIOTA

Per approfondire clicca il link:

https://www.massimorossato.it/trattamenti-e-terapie/ozonoterapia-2/fibromialgia-approccio-posturologico-medico-integrato-con-nuovo-protocollo-ozonoterapia-ed-ossigenoterapia-iperbarica/

La maggior parte delle persone che sviluppano COVID-19 guarisce completamente, ma le prove attuali suggeriscono che circ...
07/05/2022

La maggior parte delle persone che sviluppano COVID-19 guarisce completamente, ma le prove attuali suggeriscono che circa il 15% -20% delle persone sperimenta una varietà di effetti a medio e lungo termine dopo che si sono ripresi dalla malattia iniziale. Questi effetti a medio e lungo termine sono noti collettivamente come condizione post COVID-19 o “covid lungo”.
Alcune persone sviluppano una varietà di effetti a medio e lungo termine come affaticamento, dispnea e disfunzione cognitiva (ad esempio confusione, dimenticanza o mancanza di concentrazione mentale e chiarezza). Alcune persone sperimentano anche effetti psicologici come parte della condizione post COVID-19. Possono andare e ve**re o ricadere nel tempo.
La condizione post COVID-19 può influire sulla capacità di una persona di svolgere attività quotidiane come il lavoro o le faccende domestiche.
I sintomi più comuni della condizione post COVID-19 includono:
Fatica
Mancanza di respiro o difficoltà di respirazione
Problemi di memoria, concentrazione o sonno
Tosse persistente
Dolore al petto
Problemi a parlare
Dolori muscolari
Perdita dell’olfatto o del gusto
Depressione o ansia
Febbre
per approfondire entra nel link:

https://www.massimorossato.it/trattamenti-e-terapie/ozonoterapia-2/long-covid-terapia-con-protocollo-ozonoterapia-ed-ossigenoterapia-iperbarica/

# LongCovid # #

L’ozonoterapia è ormai in uso da molti anni, con strumentazioni e metodi vari, in una quantità di malattie diverse e tra...
10/10/2021

L’ozonoterapia è ormai in uso da molti anni, con strumentazioni e metodi vari, in una quantità di malattie diverse e tra loro non correlate. L'ossigeno-ozonoterapia (O2-O3) rappresenta una pratica terapeutica oramai ampiamente utilizzata in Italia e nel mondo e rivolta in modo particolare (ma non esclusivo) al trattamento delle patologie muscoloscheletriche quali l'ernia discale, il mal di schiena e l'artrosi articolare. Da un punto di vista clinico, l'ossigeno ozonoterapia mostra prove di efficacia attestate da metanalisi, revisioni sistematiche e studi clinici randomizzati e controllati. Nel caso del trattamento della patologia discale è stato raggiunto un livello di prova di efficacia 1A e nel trattamento della patologia articolare un livello 1B. Da anni, l’ozonoterapia viene utilizzata con efficacia anche per combattere i sintomi della sindrome della fatica cronica che ha molti aspetti in comune con il Long Covid quali: stanchezza persistente che non trova ristoro nel riposo, difficoltà di concentrazione, dolori muscolari anche senza esser stati sottoposti a sforzi fisici e fiato corto. L’ozonoterapia è stata proposta anche nel trattamento di pazienti COVID-19. Tale utilizzo si basa, in buona parte, sull’osservazione che (attraverso l’induzione di perossidazione lipidica e fosfoproteica con conseguente danno del capside), l’ozono può esercitare un’attività antivirale diretta (Murray et al., 2008). È stato anche ipotizzato che tale effetto potrebbe essere specificamente rilevante nei confronti di coronavirus come SARS e MERS (Sunnen, 2013, rev. 2014). I risultati degli studi clinici condotti in pazienti affetti da infezioni virali sono in effetti piuttosto discordanti. In pazienti affetti da epatite C è stata riferita una riduzione della carica virale a seguito del trattamento con autoemoinfusione maggiore più insufflazione rettale di ozono (Zaky, 2011). È stata inoltre riportata una risposta clinica immediata in 5 pazienti affetti da Ebola trattati da due clinici su invito del Presidente della Sierra Leone (Rowen, 2019).
Oltre all’ipotizzata attività antivirale, i meccanismi che sarebbero alla base della possibile efficacia dell’ozono in COVID-19 comprendono gli effetti antiossidante, antinfiammatorio, immunostimolante, ossigenante e citoprotettivo (Martinez-Sanchez et al., 2020; Valdenassi et al., 2020).

Indirizzo

Via Alvise Cornaro 1
Padua
35128

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 19:00

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