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PsicologiaPadova Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale. Dr.ssa Pinton Michela, psicologa e psicoterapeuta.

Laurea in psicologia dello sviluppo e dell'età evolutiva. Specializzazione in psicoterapia cognitivo comportamentale. Mi occupo di prevenzione, consulenza, diagnosi, cura e formazione sia a livello individuale che di coppia, di gruppo o familiare. La mia specialità sono i diturbi d'ansia a tutte le fasce d'età, dall'età evolutiva all'età adulta.

26/11/2025

I SINTOMI DEL DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO

Salve a tutti,
oggi vi propongo una mia intervista di qualche tempo fa in cui parlo del disturbo ossessivo compulsivo (DOC) e dei sintomi che lo caratterizzano.

Come vi ho spiegato nei miei precedenti video su questo argomento, i sintomi che caratterizzano il DOC sono principalmente le idee ossessive e le compulsioni.
In base al tipo di idee ossessive su cui le persone si focalizzano sono stati classificati 5 tipi di DOC differenti. Le idee ossessive suscitano nelle persone affette da DOC emozioni spiacevoli intense e frequenti come ansia, disgusto, colpa, tristezza.
Tali emozioni spingono di conseguenza le persone a mettere in atto le compulsioni con l’intento di liberarsi di queste emozioni.

Per oggi mi fermo qui ma continuerò a parlarvi del DOC nei miei prossimi video. A presto allora e restate connessi!!!

19/11/2025

I 5 PRINCIPALI TIPI DI DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO (Part.2)

Salve a tutti,
nei miei precedenti video vi ho introdotto il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) e vi ho parlato dei primi 3 principali tipi e delle loro caratteristiche. Oggi vi parlerò di altri 2 importanti tipi di DOC.

1. DOC DA PENSIERI INTRUSIVI = Le persone temono di poter perdere il controllo dei propri impulsi mettendo in atto comportamenti inaccettabili o indesiderati come aggressività, perversione, autolesione, blasfemia a così via. Gran parte di queste paure possono risultare comprensibili e razionali nel loro contenuto, tuttavia le misure intraprese per contrastarle e le loro conseguenze immaginate non sono correlate al rischio. Le persone sono spaventate all’idea che si avveri ciò che hanno pensato, “pensiero magico”, e per preve**re o scongiurare tale possibilità mettono in atto compulsioni di ripetizione o conteggi. In alternativa possono ricercare rassicurazioni continue o chiedere informazioni alle persone significative o ai familiari, in merito ai propri dubbi ossessivi.
2. DOC DI VERIFICA E CONTROLLO = Le persone sono preoccupate di fare errori o di causare inavvertitamente danni a sé o ad altri di qualunque natura. Di conseguenza sono portate a mettere in atto continue verifiche e controlli (Checking), eseguiti per placare dubbi e paure. Di solito quando queste persone controllano la prima volta, subito dopo sono assalite dal dubbio se hanno controllato bene e devono controllare un’altra volta. Molte compulsioni di controllo non sono osservabili dall’esterno, perché si svolgono soltanto nella mente della persona. Per trovare sollievo, qualche volta, le persone chiedono ad altri di prendersi la responsabilità di svolgere alcuni compiti.

Per oggi mi fermo qui ma come promesso nel mio prossimo video vi parlerò dei sintomi che caratterizzano il DOC. A presto allora e restate connessi!!!

12/11/2025

I 5 PRINCIPALI TIPI DI DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO (Part.1)

Salve a tutti,
nel mio precedente video vi ho introdotto il disturbo ossessivo compulsivo (DOC) per via della sintomatologia ansiosa che lo caratterizza. In questo video comincerò a parlarvi dei 5 principali tipi di DOC.

Il DOC può assumere forme diverse che vengono suddivise solitamente in macro categorie. Di seguito vi presenterò le prime 3 tipologie, classificate in base ai sintomi ossessivi e compulsivi:
1. DOC DA CONTAMINAZIONE = Le persone affette da questo tipo di doc sono ossessionate dal dubbio terribile di essere entrate in contatto con sostanze ritenute pericolose o disgustose, come sostanze chimiche o fluidi corporei, e per questo motivo di poter contrarre una malattia o essere contaminate o infettate da germi, batteri e/o virus. Per eliminare ogni possibilità di contaminazione, esse mettono in atto uno o più rituali, come lavare le mani in modo eccessivo o pulire la propria casa per molte ore. Solitamente sono accompagnati da strategie di evitamento di esposizioni future alle fonti di contaminazione;
2. DOC DA ORDINE E SIMMETRIA = Le persone hanno pensieri, impulsi o immagini mentali che riguardano il posizionare oggetti o compiere azioni in modo “simmetrico”, “giusto” o “perfetto”. Le compulsioni relative riguardano la ripetizione di comportamenti basati sul riordino degli oggetti, oppure sul loro allineamento, con regole precise, ad esempio per dimensione, colore o funzione, o secondo numerazioni predefinite;
3. DOC DA RELAZIONE = Le persone affette da questo particolare tipo di doc manifestano dubbi frequenti, persistenti e intrusivi rispetto al sentimento che nutrono verso il partner, l'adeguatezza del partner o la "giustezza" della relazione stessa oppure rispetto al proprio orientamento sessuale. Esempi di compulsioni nel doc da relazione sono la ricerca insistente di rassicurazioni dal partner, l'analisi continua dei propri sentimenti, la ripetizione di scuse, il confronto con altre persone o l'utilizzo di Internet per cercare risposte.

Per oggi mi fermo qui ma come promesso nel mio prossimo video vi parlerò di altri tipi di DOC e delle loro caratteristiche. A presto allora e restate connessi!!!

05/11/2025

IL DISTURBO OSSESSIVO COMPULSIVO (DOC)

Salve a tutti,
per restare sempre nel tema emozione ansia, oggi vi parlerò del disturbo ossessivo compulsivo (DOC). Anche se nell’ultima versione del Manuale Diagnostico e Statistico dei disturbi mentali (DSM5-TR), il doc non rientra più tra i disturbi d’ansia ma in una classificazione a parte, ho deciso di parlarvene lo stesso perché spesso chi soffre di doc presenta una sintomatologia ansiosa importante.

Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è un disturbo mentale con un nucleo psicopatologico a sé stante, con un decorso e una sintomatologia peculiari e correlati biologici specifici. La diagnosi del disturbo ossessivo-compulsivo secondo il DSM5 si basa sulla presenza di ossessioni, compulsioni o entrambe che richiedono tempo (p. es., > 1 h/die) o causano un disagio clinicamente significativo o una compromissione del funzionamento:
 OSSESSIONI = Pensieri ricorrenti e persistenti, impulsi, o immagini che vengono sperimentate a volte come invadenti, inappropriate e indesiderate, e che nella maggior parte degli individui causano marcata ansia o angoscia. L'individuo tenta di ignorare o sopprimere tali pensieri, impulsi, o immagini, o di neutralizzarli con qualche altro pensiero o azione (ossia, eseguendo una compulsione).
 COMPULSIONI = Comportamenti ripetitivi o rituali (p. es., lavaggio delle mani, ordinamento, controllo) o atti mentali (p. es., pregare, contare, ripetere le parole in silenzio) che l'individuo si sente spinto a compiere in risposta a un'ossessione, o secondo regole che devono essere applicate in modo rigido. I comportamenti o gli atti mentali sono volti a preve**re o a ridurre l'ansia o il disagio o a preve**re eventi o situazioni temuti; tuttavia, questi comportamenti o atti mentali non sono collegati in modo realistico con ciò che sono progettati a neutralizzare o preve**re, o sono chiaramente eccessivi o bizzarri.

Per oggi mi fermo qui ma nei miei prossimi video tornerò a parlarvi del doc, in particolare della sintomatologia e dei vari tipi esistenti. A presto allora e restate connessi!!!

29/10/2025

IL TRATTAMENTO DEI DISTURBI D’ANSIA SECONDO LA TCC (Part.2)

Salve a tutti,
come vi ho spiegato nei miei precedenti video, la Terapia Cognitivo Comportamentale si è dimostrata ampiamente valida per il trattamento dei disturbi d’ansia, tanto da essere introdotta nelle linee guida internazionali.

Secondo le linee guida internazionali NICE e APA, il trattamento dei disturbi d’ansia dovrebbe contemplare cinque fasi o tipi d’intervento e la TCC le applica tutte. La scorsa settimana vi ho presentato i primi due e oggi proverò a descrivere i tre punti cardine restanti:

3. Eliminazione dei comportamenti di controllo = i comportamenti di controllo sono tutte le azioni messe in atto per preve**re gli eventi temuti e possono essere talmente abituali da risultare automatici. Alcuni esempi sono l’evitamento e i comportamenti protettivi. Tali comportamenti hanno costi molto alti e condizionano la vita dei pazienti, per questo motivo vanno eliminati o sostituiti con altri più adattivi e funzionali;
4. Ristrutturazione cognitiva = si identificano e si mettono in discussione i pensieri che mantengono la sintomatologia ansiosa come ad esempio i pensieri catastrofici e si favorisce la formulazione di interpretazioni alternative;
5. Prevenzione delle ricadute = il paziente rielabora e trascrive quanto appreso durante il percorso terapeutico. Inoltre paziente e terapeuta ipotizzano possibili scenari futuri in cui potrebbe riattivarsi l’ansia e pianificano metodi di gestione e prevenzione, tra cui l’adozione di un stile di vita che tenga bassi i livelli di ansia e stress.

Credo di aver dato sufficienti informazioni in merito al trattamento dei disturbi d’ansia secondo la TCC. Vi informo che anch’io nella pratica clinica prediligo questo approccio terapeutico, integrandolo con altri di cui vi ho già parlato. Pertanto se vi servissero altre informazioni o se voleste iniziare un percorso, resto a vostra disposizione. A presto allora e restate connessi!!!

22/10/2025

IL TRATTAMENTO DEI DISTURBI D’ANSIA SECONDO LA TCC (Part.1)

Salve a tutti,
come vi ho spiegato nei miei precedenti video, la Terapia Cognitivo Comportamentale si è dimostrata ampiamente valida per il trattamento dei disturbi d’ansia, tanto da essere introdotta nelle linee guida internazionali. Oggi proverò quindi a descrivere i punti cardine di questo tipo di trattamento psicoterapeutico.

Gli obiettivi principali della TCC sono:
1. eliminare i timori esagerati e i comportamenti di controllo ed evitamento che mantengono i disturbi d’ansia;
2. riacquisire un senso di sicurezza e di confidenza nelle attività della vita quotidiana.

Secondo le linee guida internazionali NICE e APA, il trattamento dei disturbi d’ansia dovrebbe contemplare cinque fasi o tipi d’intervento e la TCC le applica tutte:
1. Psicoeducazione = vengono condivise col paziente informazioni relative al suo schema di funzionamento, alle sue modalità di lettura di pensieri e stati d’animo, alla diagnosi del disturbo e alla pianificazione del trattamento. In questa fase è molto importante anche la costruzione dell’alleanza terapeutica;
2. Tecniche di esposizione = si stabiliscono con il paziente graduali step per affrontare eventi e situazioni temuti, dai meno fastidiosi ai più spaventosi. Si insegna al paziente a stare nelle situazioni ansiogene in modo da confrontarsi con le paure temute in diversi contesti. In questo modo il paziente apprende che certi eventi possono essere sgradevoli ma non pericolosi e/o mortali come credeva e può affrontarli e accettarli. In questa fase può essere utile anche un intervento basato sulla Mindfulness;

Per oggi vi anticipo solo questo rispetto alle fasi del trattamento dei disturbi d’ansia secondo la TCC. Vi parlerò delle fasi che restano nel mio prossimo video. A presto allora e restate connessi!!!

15/10/2025

ACCEPTANCE AND COMMITMENT THERAPY (ACT): UNA TERAPIA DI TERZA ONDA

Salve a tutti,
oggi vi presento un’altra terapia di terza onda evidence-based, ovvero di comprovata efficacia, che può essere utilizzata per il trattamento dei disturbi d’ansia: l’Acceptance and Commitment Therapy (ACT).

L'ACT è una forma di psicoterapia all'interno della cornice comportamentista e contestualista funzionale. Steven C. Hayes l’ha sviluppata nel 1982 al fine di creare un approccio misto. È un intervento psicologico che promuove la flessibilità psicologica, aiutando le persone ad accettare le proprie esperienze interiori dolorose invece di combatterle, e a impegnarsi in azioni significative in linea con i propri valori personali, per costruire una vita più ricca e appagante. In sintesi, l'ACT non mira alla diretta modificazione dei vissuti emotivi dolorosi, quanto piuttosto l'entrare in contatto questi vissuti, dando loro spazio e riducendo l'evitamento esperienziale. L’ACT invita all’accettazione di tali vissuti e ad un percorso di cambiamento impegnato verso una vita ricca e significativa.

L'ACT prevede 6 processi fondamentali per aiutare i pazienti a sviluppare la flessibilità psicologica:
1. Defusione cognitiva = metodi per ridurre la tendenza a combattere contro i propri pensieri, immagini, ricordi;
2. Accettazione = consentire a emozioni, sentimenti e sensazioni di andare e ve**re senza lottare ma accogliendole dentro di sé;
3. Contatto con il momento presente = consapevolezza del qui e ora, vissuta con apertura, interesse e ricettività;
4. Sé osservante = accesso a un senso trascendente di sé;
5. Valori = scoprire ciò che è più importante per sé stessi, quali sono i propri valori personali;
6. Azione impegnata = fissare obiettivi in base a valori e realizzarli responsabilmente, al servizio di una vita significativa.

Credo di aver spiegato l’essenziale per quanto riguarda l’ACT ma resto a vostra disposizione per altre informazioni e approfondimenti. Alla prossima settimana con un nuovo video su un’altra terapia di terza onda. A presto e restate connessi!!!

08/10/2025

MINDFULNESS: UNA TERAPIA DI TERZA ONDA

Salve a tutti,
nel mio precedente video vi ho parlato delle terapie di terza onda perché possono essere utili per il trattamento dei disturbi d’ansia. Una di queste è la Mindfulness.

Mindfulness significa consapevolezza di sè, una abilità cognitiva innata che può essere sviluppata attraverso la pratica della meditazione. Ma facciamo un passo indietro nel tempo.
Le prime forme di ricerca della consapevolezza si possono rintracciare oltre 2500 anni fa, in particolare nelle pratiche meditative buddhiste. Tale facoltà al tempo era coltivata per raggiungere l’equilibrio emotivo e il benessere psicologico.

Oggi con il termine mindfulness si intende: “portare attenzione al momento presente con curiosità e senza giudizio”. Il primo a studiare e sviluppare la mindfulness, così come la conosciamo oggi, è stato il prof. Jon Kabat Zinn nel 1979. Nella sua visione la mindfulness poteva essere un’alternativa alle strategie orientate alla risoluzione dei problemi. Per essere utilizzata in ambito clinico la mindfulness è stata adattata agli standard e ai principi della medicina occidentale.

La Mindfulness Based Cognitive Therapy (MBCT) ideata da Seagal, Teasdale e Williams nel 2002 è diventata ben presto un protocollo diffuso e testato scientificamente. L’obiettivo del protocollo è trasformare la relazione delle persone con i propri pensieri, emozioni e sensazioni fisiche in modo da non emettere risposte impulsive e automatiche che creano circoli viziosi. Ciò avviene attraverso un training attivo e pratico volto a sviluppare la capacità di portare attenzione al presente e l’accettazione di tutto ciò che accade momento per momento.

Le pratiche mindfulness sono particolarmente consigliate per la gestione di ansia e stress ma attenzione al fai da te! Sebbene online si possano trovare numerosi esercizi pratici di mindfulness, serve la guida di un professionista formato in tale approccio terapeutico per poter conoscere i principi teorici che stanno alla base del protocollo e applicare il modo corretto gli esercizi pratici di meditazione.

Per oggi mi fermo qui ma ci vediamo la prossima settimana con un’altra terapia di terza onda. A presto allora e restate connessi!!!

02/10/2025

LE TERAPIE DI TERZA ONDATA

Salve a tutti,
nel mio precedente video vi ho parlato della TCC perché è considerata la terapia d’elezione per il trattamento dei disturbi d’ansia ma vi ho anche anticipato che ci sono altre terapie di nuova generazione che stanno dando prove di efficacia per questo tipo di disturbi. Vediamole insieme.

Prima di entrare nel merito, faccio una piccola introduzione storica per capire come si arriva a questi nuovi approcci terapeutici.
Le terapie della prima onda sono state le terapie comportamentali, nate negli anni ’50 e alternative alla psicoanalisi. Si sono ispirate in particolare agli studi sull’apprendimento con condizionamento condotti nella prima metà del Novecento. La teoria fondante le terapie comportamentali sostiene che il comportamento sia un aspetto immediatamente osservabile, da cui si può inferire un determinato meccanismo mentale sottostante.
Le terapie della seconda onda nascono intorno agli anni ’70 con lo sviluppo del cognitivismo. Il cognitivismo è una branca della psicologia che si concentra sullo studio dei processi cognitivi, su come questi si sviluppino e modifichino comportamenti, emozioni e affetti. All’interno delle terapie della seconda onda vengono inoltre incluse quelle terapie integrate, nate sul finire degli anni ’80, che uniscono aspetti cognitivi e comportamentali come la TCC.

Arriviamo quindi alle terapie di terza onda. Le terapie di terza ondata sono tutte quelle nuove forme di psicoterapia che si evolvono a partire dalla terapia cognitiva standard e si sono sviluppate negli ultimi 20 anni. Il termine “terza ondata” fu usato per la prima volta nel 2004 da Hayes, psicologo fondatore dell’Acceptance and Commitment Therapy. Non hanno come scopo la riduzione dei sintomi ma comprendere e lavorare sui processi cognitivi che sostanziano e mantengono i differenti sintomi da cui deriva il disagio mentale. L’obiettivo è aumentare la flessibilità psicologica, diventare consapevoli e aperti alle nuove esperienze e agire in direzione delle cose considerate importanti per la persona. Tutto ciò avviene utilizzando tecniche terapeutiche come l’accettazione, lo spostamento attentivo e la mindfulness per implementare il benessere psicologico.
Alcune terapie di terza generazione sono:
 Acceptance and Commitment Therapy (ACT, Hayes, 1999)
 Dialectical Behavior Therapy (DBT; Linehan, 1993)
 Mindfulness-Based Cognitive Therapy (MBCT; Segal, Williams, & Teasdale, 2001)
 Metagognitive Therapy (MCT; Wells, 2000)
 Schema Therapy (ST; Young,1990)

Per oggi mi fermo qui ma ho intenzione di parlarvi in maniera più approfondita di alcune di queste nuove terapie nei miei prossimi video. A presto allora e restate connessi!!!

Indirizzo

Padua

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 21:00
Martedì 09:00 - 21:00
Mercoledì 09:00 - 21:00
Giovedì 09:00 - 21:00
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