Associazione cifrematica di Padova

Associazione cifrematica di Padova E' un'occasione per il dispositivo di ascolto e di elaborazione della domanda che procede dal disagio.

E' anche un tempo e uno spazio di accoglimento di progetti e proposte, di dibattito, di lettura e scrittura. Visita il canale YouTube dell'associazione https://www.youtube.com/channel/UC67hnfW6bo4QUnsRxtUJ92g

02/12/2025
Il dibattito di giovedì 4 DICEMBRE 2025 della  serie LA VITA SENZA PAZZIA, alle ore 21 nella sala A del Consiglio di Qua...
02/12/2025

Il dibattito di giovedì 4 DICEMBRE 2025 della serie LA VITA SENZA PAZZIA, alle ore 21 nella sala A del Consiglio di Quartiere 5, in Piazza Napoli, 40, a Padova, ha per titolo
LA DIPENDENZA E LA VOLONTA'.
Ciascuno è invitato.

02/12/2025

A proposito dell'enigma della differenza.

Di cosa si tratta quanto all’obbedienza?
Nel luogo comune è intesa come una facoltà che ognuno può esercitare come sottomissione verso qualcuno o qualcosa o per dovere rispetto all’idea di scegliere tra bene e male.
Si coglie la natura dell'obbedienza situandola rispetto alla pulsione e per via dell’adiacenza tra ciò che si annuncia, ciò che si ode e ciò che si ascolta della domanda.
Ciò esige la disposizione all'ascolto nel dispositivo della parola.
L’obbedienza è obbedienza all’annuncio della parola che per la sua struttura, dicendosi nel processo di qualificazione, approda al valore e al piacere. Dell'obbedienza resta l’enigma che indica che le cose non finiscono, e non c’è una verità ultima a cui riferirsi, né l’ultima parola da dire per significare l’annuncio definitivamente.
Giampietro Vezza

02/12/2025

Il dibattito di giovedì 27 novembre 2025 della serie LA VITA SENZA PAZZIA alle ore 21 nella sala A del Consiglio di Quartiere 5, in Piazza Napoli, 40, a Padova, ha per titolo
L'ENIGMA DELL'OBBEDIENZA.
L'ingresso è libero.

02/12/2025

Note intorno a Il divertimento e la natura del piacere, del 20.11.25

“Questo è facile, questo è troppo difficile”. L’idea del facile e del difficile enuncia la credenza nell’alternanza e nell’alternativa, quindi nella facoltà di potere fare o di non potere fare. È una logica binaria, che considera ciò che accade o ciò che si pensa come fossero “tali”: “le cose stanno così come le penso”. All’idea della cosa considerata e pensata difficile segue quella di essere carenti e limitati rispetto al fare o al pensare; viene ammesso il condizionale “farei se…”, cercando di risolvere la supposta difficoltà aggirandola pensando che ci debba essere la soluzione automatica. È una difficoltà che consente di fare parte dei “tutti”, di essere nello standard, nella media, mantenendo la propria soggettività. S’instaura così anche il dubbio condizionale: “sarebbe la scelta giusta o la scelta sbagliata?”, “sarebbe bene o sarebbe male?” a cui segue il rimando. Se il male è sempre davanti con la minaccia dell’ultimo male, che il tempo finisca, allora si tenta di esorcizzare la fine con il divertimento o con la sfida. La difficoltà è assoluta, il suo teorema è che “non c’è più facoltà”, perché le cose si fanno seguendo la domanda, che richiede il “come” e non l’alternativa tra il sì e il no. La questione intellettuale indica che non si tratta di trovare la “soluzione”, ma di trovare il modo di fare.
Fernanda Novaretti

Il dibattito di giovedì 20 novembre 2025 della  serie LA VITA SENZA PAZZIA alle ore 21 nella sala A del Consiglio di Qua...
19/11/2025

Il dibattito di giovedì 20 novembre 2025 della serie LA VITA SENZA PAZZIA alle ore 21 nella sala A del Consiglio di Quartiere 5, in Piazza Napoli, 40, a Padova, ha per titolo
IL DIVERTIMENTO E LA NATURA DEL PIACERE.
L'ingresso è libero.

Il nostro dibattito convoca all'appuntamento, non al semplice Like  senza partecipazione, che mantiene ogni superstizion...
10/11/2025

Il nostro dibattito convoca all'appuntamento, non al semplice Like senza partecipazione, che mantiene ogni superstizione e pregiudizio. Per tanto vi aspettiamo ancora più numerosi, per un contributo ancora più rilevante all'importantissima questione.

L'associazione cifrematica di Padova promuove la scienza della parola, la cifrematica come esperienza della parola originaria, la formazione intellettuale

10/11/2025

"Salute mentale" è un concetto misterico retto dall'idea e dal fine di "bene".
È l'altro nome
dell'idea di salvezza.

10/11/2025

Dal dibattito del 6.11.25 intorno alla VITA SENZA PAZZIA diretto da Ruggero Chinaglia, è emerso che la “salute mentale” è utilizzata come il concetto dell’accettazione di una ipotetica malattia mentale da togliere o da cui “guarire”, con la condanna all’assenza di cura, se non intesa come alternativa tra bene e male. Sorge così una questione: “La domanda di aiuto, è una domanda malata?” Quel che si enuncia nella domanda è malato?
La cifrematica, da oltre cinquant'anni nell’esperienza clinica e analitica esplora le questioni che si pongono nella domanda tendendo alla dissipazione di superstizioni e credenze che sono di impedimento alla salute.
Giampietro Vezza

L'epoca intende depurare la “salute mentale” dalla pazzia prescrivendo un canone cui conformarsi, come sorridere nel mod...
06/11/2025

L'epoca intende depurare la “salute mentale” dalla pazzia prescrivendo un canone cui conformarsi, come sorridere nel modo giusto o non fare la domanda sbagliata. Ma chi decide cosa è “salute mentale”? Chi stabilisce il confine del tollerabile? Occorre restituire alla salute il suo significato originario: non già l’assenza di disagio, ma la libertà della domanda in atto che mai può essere tolta. E non c’è salute dove c’è conformismo né dove tutto deve restare stabile, nella quiete. Salute è anche accogliere il disordine senza che ci sia chi possa dire è un errore che lo ha causato.
Giampietro Vezza
Partecipa al dibattito LA "SALUTE MENTALE" FRA PERDIZIONE E SALVAZIONE, giovedì 6 novembre alle 20,45 nella Sala "A" del CdQ 5, in Piazza Napoli, 40, a Padova. (Vicino alla Fornace Carotta).

L'epoca intende depurare la “salute mentale” dalla pazzia prescrivendo un canone cui conformarsi, come sorridere nel modo giusto o non fare la domanda sbagliata. Ma chi decide cosa è “salute mentale”? Chi stabilisce il confine del tollerabile? Occorre restituire alla salute il suo significato originario: non già l’assenza di disagio, ma la libertà della domanda in atto che mai può essere tolta. E non c’è salute dove c’è conformismo né dove tutto deve restare stabile, nella quiete. Salute è anche accogliere il disordine senza che ci sia chi possa dire è un errore che lo ha causato.
Giampietro Vezza

Partecipa al dibattito LA "SALUTE MENTALE" FRA PERDIZIONE E SALVAZIONE, giovedì 6 novembre alle 20,45 nella Sala "A" del CdQ 5, in Piazza Napoli, 40, a Padova. (Vicino alla Fornace Carotta).

Indirizzo

Largo Europa, 16
Padua
35137

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