PosturaLab by ASD InForma365

PosturaLab by ASD InForma365 Posturalab by asd Informa365 propone sedute di ginnastica di gruppo ed individuali, percorsi di ginnastica tipo yoga, tipo pilates e percorsi tipo posturale

10/11/2025

IL RICONOSCIMENTO

Hai dolore, malessere, fastidio, ma i referti medici sono negativi?

E se il problema fosse causato da un evento, un’emozione che ti ha disturbato al punto da provocarti dolore?

Il problema sorge quando, anche l’antifiammatorio o l’analgesico, non hanno più effetto.
Degli studi pubblicati su PubMed, in particolare ‘Emotional states and physical health’ (Salovey et al., Am Psychol. 2000), propongono vari meccanismi possibili che legano emozioni positive alla salute fisica, in particolare gli effetti diretti che le emozioni potrebbero avere sul sistema immunitario, sul comportamento di salute e sulla salute fisica in genere.

E se la soluzione fosse una chimica positiva?

Se provassimo a muoverci al fine di produrre ormoni/neurotrasmettitori in grado di portarci da uno stato emotivo ad un altro?

Lo yoga offre delle possibili soluzioni se vengono rispettati determinati principi e consequenzialità, hai mai provato?

Ti aspetto in studio per provare 🧘‍♀️

Il disagio/dolore fisico è un messaggio 💬 e la conoscenza di sé è il passo fondamentale per liberarcene 💨

Namaste 🙏🏻





03/11/2025
27/10/2025

LA SOMATIZZAZIONE

Di cosa si tratta?

La somatizzazione accade quando le emozioni si trasformano in segnali, magari dolorosi, attraverso il corpo.

In particolare, studi clinici mostrano che le persone con sintomi somatici (come dolore, affaticamento o disturbi gastrointestinali senza causa medica chiara) spesso hanno un’attivazione maggiore dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA) e del sistema nervoso autonomo, collegando direttamente lo stress psicologico con manifestazioni corporee.

Immaginiamo che corpo e mente siano, tra loro, migliori amici.

Quando siamo tristi, arrabbiati, spaventati, il corpo manifesta ciò che la mente pensa.
Così può accadere che abbiamo fastidio alle stomaco quando siamo in ansia, che abbiamo mal di testa quando abbiamo molti pensieri, o che ci sentiamo stanchi anche quando abbiamo dormito.

Ma se iniziassimo a cambiare la chimica del corpo con movimenti, respiri, vibrazioni ad hoc, cosa potrebbe accadere?

E se iniziassimo a sentirci meglio?

Il neuroyoga ti aspetta 💚



20/10/2025

DOLORE PASSEGGERO e DOLORE CRONICO

Che differenza c’è?

Il dolore ‘passeggero’ è quello che dura un periodo di tempo limitato, mentre il dolore cronico è quello che ti accompagna da almeno 3 mesi.

Ormai sai che il dolore è un messaggio nel corpo, é una forma di protezione che il corpo attua.

Studi del neuroscenziato Moseley dicono che il dolore non segnala un danno ma una percezione di pericolo ⚠️

Ma come possiamo cancellare l’info del dolore che al momento ci ha salvato ma ora è rimasto incistato nel sistema nervoso autonomo?

Per spegnare il dolore non serve forza ma serve un ritmo 🎶 avvolgente, accudente.

Prova a chiudere gli occhi e percepire il respiro immaginando di oscillare come se il vento ci muovesse e fossimo una vela di una barca.

Questo gesto dà sicurezza, é il linguaggio del sistema nervoso, é un ritmo che ci riporta direttamente tra le braccia della Mamma, disattiva la paura e riaccende la Fiducia.



13/10/2025

INTERDIPENDENZE ARTICOLARI

Cosa si intende con questo concetto?

Quando muovi il corpo, sia che ti approcci ad un recupero funzionale o semplicemente ti stai allenando, dovresti ricordare che esiste una stretta relazione tra la mobilità globale e la stabilità settoriale, situazione che viene spiegata attraverso il concetto di interdipendenza articolare (e integrazione miofasciale).

Per quanto riguarda il principio dell’interdipendenza articolare, studi scientifici del 2006 dimostrano che ogni articolazione ha una funzione principale di stabilità o mobilità.
Quando una di queste strutture perde la sua funzione principale, il corpo compensa a livello globale, aumentando o riducendo la mobilità in altre aree.

Facciamo un esempio: il polso e il collo sono due articolazioni mobili, che condividono catene muscolari e fasciali comuni.
Migliorare la mobilità del pollice può ridurre le tensioni lungo le linee miofasciali fino al collo e alla colonna vertebrale, favorendo una mobilità maggiore del collo stesso.

Ogni volta che propongo una lezione di yoga per il benessere della schiena, applico costantemente questi principi, affinché il corpo ritrovi e mantenga un piacevole equilibrio 😉

Namastè 🙏🏻



06/10/2025

LA POSTURA

Ma stare dritti, essere allineati con la postura dell’uomo vitruviano, significa stare bene ed essere in salute?

Non sempre.

Perché?

Rispetto al tuo vissuto, fatto non solo dagli ‘incidenti’ nei quali potresti essere incappato ma anche dalle emozioni che hai provato, il corpo si presenta con determinate posizioni rispetto alla forza di gravità, sono quelle che noi chiamiamo compensazioni.

Possiamo definire le compensazioni come strategie intelligenti del corpo per continuare a funzionare al meglio nonostante piccoli o grandi disequilibri.

Uno studio che ha confrontato una postura ‘libera’ ed una considerata corretta in soggetti con scoliosi lievi, ha mostrato che tentare di correggere attivamente l’allineamento peggiorava la distribuzione del peso sui piedi.
Ciò significa che forzare una correzione può effettivamente compromettere l’adattamento già presente e stabile nel corpo.

Immagina di voler raddrizzare la torre di Pisa, che ha trovato un suo equilibrio nonostante la stortura: probabilmente la torre avrebbe grossi problemi di assestamento rischiando di crollare se il suo attuale equilibrio venisse alterato.

Per cui, affinché un corpo sia in salute, in equilibrio, non è necessario che tu stia dritto, ma è fondamentale che tu ti muova avendo alcuni accorgimenti, primi tra tutti respirare dal naso in 5/6 tempi, e rispettare le interdipendenze articolari, argomento di cui parlerò la prossima settimana.

Hai mai provato a muoverti consapevolmente?

Namaste 🙏🏻



29/09/2025

COERENZA CARDIACA

Cosa si intende per coerenza cardiaca o heart rate variability?

E’ quella condizione per la quale si misurano le variazioni, nell’intervallo di tempo, tra un battito cardiaco e l’altro.

Immagina che il tuo cuore sia come un tamburo 🥁 che però non batte sempre con lo stesso identico ritmo 🎶

Un articolo su PubMed sottolinea come la HRV sia un biomarcatore non invasivo utile per valutare il rischio cardiologico e prevenire disturbi cardiovascolari, neurocognitivi e psicologici.

Un’alta heart rate variability dimostra una buona capacità di adattamento tra stress e recupero, mentre una bassa variabilità cardiaca indica affaticamento, stress cronico, scarso recupero e possibilità di sviluppare malattie cardiache.

Il vinyasa, costituto da movimenti lenti e gentili, abbinati ad un respiro consapevole, potrebbe essere una possibilità per mantenere una buona heart rate variability.

Hai mai provato?

Namaste 🙏🏻



22/09/2025

ASCOLTO

Quando hai mal di schiena o qualunque altro tipo di dolore, fisico od emotivo, il dolore non va combattuto, ma accolto.

Il dolore non è un nemico da zittire, ma un Maestro da ascoltare.

E’ una chiamata all’ascolto.

Secondo la psicosomatica il dolore è un campanello d’allarme che nel corpo si accende quando lo stesso ti vuole inviare un messaggio, e più cercherai di fare il sordo, più il dolore aumenterà di volume.

Oggi le neuroscienze dicono che il dolore cronico altera la comunicazione tra l’amigdala (come se di fosse un allarme che suona) e la corteccia pre frontale (possibilità di risolvere l’emergenza): più cercherai di combattere il dolore, cercando di non ascoltarlo, e più il cervello lo radicherà.

E’ come se il corpo urlasse e tu mettessi le cuffie alle orecchie per non sentire.

Il dolore va ascoltato, compreso e tradotto, solo così il corpo smetterà di urlare.

Namaste 🙏🏻



15/09/2025

RIPOSO E MAL DI SCHIENA

Quando ho mal di schiena devo stare a letto?

No 🙌🏻🙌🏻

Quante volte, rispetto ad un dolore anche di forte intensità, hai pensato che fosse meglio stare fermi piuttosto che muoversi seguiti e nella modalità corretta?

Uno studio pubblicato sul Cochrane Review ha considerato se dia maggiori risultati il riposo a letto o lo stare attivi, analizzando diversi studi randomizzati controllati.

I risultati mostrano che restare attivi porta a un piccolo ma significativo miglioramento nella diminuzione del dolore e nella funzionalità rispetto al riposo a letto.

Immagina che la schiena sia come una struttura composta da ingranaggi.
Se la struttura rimane ferma troppo a lungo, gli ingranaggi tenderanno ad arruginirsi, diventando rigidi e faranno ancora più fatica a muoversi.

Se invece muovi la struttura nei punti in cui è possibile, magari distante dalla zona del dolore, creando dei movimenti lenti e delicati, accompagnandoli con il respiro, gli ingranaggi rimarranno oliati e funzioneranno meglio.

Quindi pensi di iniziare a muoverti?

Namaste 🙏🏻


08/09/2025

UN NUOVO INIZIO 🌸

Ogni anno, dopo le vacanze estive, ho come la sensazione di ripartire con qualcosa di nuovo 🙌🏻

E’ come se l’estate, stagione in cui il frutto diventa maturo dopo la semina primaverile, portasse a compimento un processo che poi sarà pronto a essere colto a settembre 🌱

Da oggi, 8 settembre, lo studio riparte con tutte le attività, con un nuovo pavimento, rimesso a fresco in questa pausa, come se trovassimo possibilità maggiori per il nostro radicamento, punto di partenza per ogni nuovo viaggio 🧘‍♀️

Qualunque sia l’attività che sceglieremo di fare, dallo yoga, al pilates, ad una semplice camminata, cerchiamo di trovare un ambiente che sentiamo ‘nostro’, che ci risulta particolarmente congeniale.

Buon viaggio a tutti noi ♥️




01/09/2025

STRESS

Hai troppo stress?

Ti accorgi che quando sei stressato il corpo diventa più dolorante, i muscoli rimangono tesi, il respiro diventa corto, sei sempre nervoso e tutto diventa più pesante e difficoltoso?

Il nervo vago potrebbe aiutarti 🙌🏻

Immagina che dentro al nostro corpo ci sia una sorta di filo elettrico speciale, il nervo vago appunto, che collega la testa alla pancia, al cuore, ai polmoni e ad altri organi vitali.

E’ uno dei nervi più importanti perché aiuta il sistema nervoso autonomo a sedarsi, e di conseguenza ad attivare uno stato di calma generale.

Uno studio randomizzato condotto in Spagna nel 2025 su persone con stress cronico ha rilevato che, combinando un protocollo di respirazione lenta, terapia manuale e una tecnica specifica sul nervo vago, si ottengono risultati migliori circa l’attivazione di uno stato di calma, necessario al processo di guarigione.
E’ come se il nervo vago costituisse una sorta di interruttore magico 🪄 che può aiutarci a spegnere quel campanello d’allarme chiamato stress.
Proviamo insieme alcune tecniche per attivare il nervo vago.

Prova ad eseguire questa tecnica per 5 minuti, appena sveglio, e fammi sapere se hai dei benefici.

Namaste 🙏🏻



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