Dott.ssa Valentina Megna-Psicologa

Dott.ssa Valentina Megna-Psicologa Dott.ssa Valentina Megna, iscritta all’ordine degli psicologi della Regione Sicilia (10491/alboA)

Promozione del benessere psicofisico, sostegno e consulenza psicologica rivolti agli adolescenti e agli adulti

06/11/2025

Da un po’ di tempo la psicologia mordi e fuggi va forte sui social, ma la velocità sulla salute mentale potrebbe diventare un boomerang.

Sono lieta di presentarvi il mio nuovo e accogliente studio
25/10/2025

Sono lieta di presentarvi il mio nuovo e accogliente studio

23/10/2025

Un anno fa nasceva la Centrale ADI di Sisifo a Palermo, cuore di una rete che ogni giorno porta l’assistenza domiciliare nei territori, nelle case, tra le persone.
In dodici mesi abbiamo costruito molto: una squadra unita, una comunità professionale che cresce, grazie a una rete di sei cooperative che operano insieme per garantire continuità, prossimità e qualità della cura in tutta la provincia di Palermo.
Lunedì 27 ottobre, alle 12:30, festeggeremo questo primo traguardo allo stand Sisifo (n. 9–10) di 2025.
Un momento semplice ma pieno di significato: per brindare insieme a un anno di lavoro, di umanità e di futuro condiviso.

💙 Centrale ADI Palermo – Consorzio Sisifo

09/09/2025

Tutti coloro che ami sono altro da te. Conoscerai solo una piccola parte dei loro pensieri, e loro non conosceranno i tuoi. Avranno gioie e pene in cui tu non sei compreso, e giorni e notti in cui non sarai presente nelle loro emozioni. La loro storia è piena di ore che ti resteranno nascoste. E’ meraviglioso averli vicino, ma la loro vita non ti appartiene. Ascolta la pena che provi quando vi allontanate per un attimo, o per lungo tempo. Capirai quanto sarà triste perderli per sempre, o quando loro ti perderanno. Per ciò che manca al vostro amore, amali di più.

(Stefano Benni, Giura)

30/08/2025

Tutto il Male che siamo capaci di fare, consciamente o inconsciamente, deriva da come siamo stati trattati da bambini, dal comportamento malato degli adulti di riferimento, così dice Clara Mucci.

E, continua:< Non esistono prove genetiche e mai sono esistite>.

Esiste però una grande resistenza/cecità: i clinici, per motivi controtransferali, hanno paura di riconoscerlo.

Temono che venga fuori in loro stessi il terrore provato di fronte ai loro stessi genitori e, allora, restano in silenzio.

Uno dei primi clinici che, ad esempio, attribuì totalmente all' ambiente familiare la responsabilità dello sviluppo del Narcisismo Maligno fu Otto Kernberg.

Successivamente tanti altri hanno provato a dire che le cause vanno indagate anche al di fuori della famiglia deviando l'attenzione, poi, per anni.

La stessa Alice Miller è stata disconosciuta. Oggi, se studiata, andrebbe a spiegare bene le basi scientifiche di cui parlano Clara Mucci e Giovanni Liotti.

Afferma, ancora, Clara Mucci:< Tutti i traumi di derivazione umana, quelli dentro la famiglia, perpetrati dai caregiver, sono i più gravi proprio perché minano una fondamentale fiducia nella vita, nella relazione e nell’altro essere umano e incidono la radice di quel persecutore interno che potrebbe devastare e rovinare la vita propria o la vita altrui (come gli antisociali, che invece di fare la parte delle vittime preferiscono rivolgere la violenza contro l’altro)>.

L’abuso e il maltrattamento (che si esplicano con infinite modalità) producono sintomi e patologie mentali gravi, dalla depressione all’ansia, ai disturbi di personalità e alla suicidalità.

Il Male che tantissimi caregivers sono in grado di compiere a 360 gradi (consciamente e inconsciamente) non lascia dubbi sulle drammatiche conseguenze per la salute fisica e mentale, dall’eccesso di cortisolo all’alterazione dell’asse (ipotalamo-ipofisi-surrene) con indebolimento del sistema immunitario, disregolazione neurobiologica e affettiva, ovvero disregolazione di tutti i circuiti neurobiologici come indicato perfino negli studi di epigenetica.

Chiunque lavori con l’infanzia abusata, [continua Clara Mucci] conosce le devastazioni che al bambino derivano da un cattivo accudimento, o da una “infanzia infelice” o negata.

Eppure, questo caposaldo fondamentale si scontra, nella clinica come nella ricerca, con le difficoltà che anche a livello controtransferale queste tematiche provocano.

Pur di mantenere una relazione con il caregiver, il bambino si darà le colpe e si porterà dentro quella violenza, quell’aggressività e distruttività ripetendola poi su di sé e nel proprio corpo (come fanno appunto i borderline, tagliandosi, tentando il suicido e con varie forme di distruttività, incluso l’uso di alcol e droghe), oppure la esprimerà contro un altro, con la violenza fisica e la delinquenza, come fanno gli antisociali.

La traumatizzazione agisce attraverso il meccanismo delle ripetizioni, è intergenerazionale, viene passata da una generazione all’altra, in una catena di morte e violenza, se non viene riparata prima possibile.

Immagine: Peri Perry Art

Nel mio studio ogni emozione trova spazio e ascolto 😄
28/08/2025

Nel mio studio ogni emozione trova spazio e ascolto 😄

“Non possiamo banalizzare i vissuti delle persone.Quando si fa psicoterapia anche l’attesa è importante nella ricerca de...
21/08/2025

“Non possiamo banalizzare i vissuti delle persone.
Quando si fa psicoterapia anche l’attesa è importante nella ricerca della risposta a un bisogno.
La richiesta immediata di un riscontro non è sempre positiva. Spesso lo psicoterapeuta non dà risposte, ma accompagna a rimanere nel dubbio.”

Indirizzo

Via Antonio Veneziano 120
Palermo
90138

Orario di apertura

11:00 - 20:00

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