04/12/2025
Lampedusa: l’isola dell’amore in un mare di velluto. 🌊
➡️Da Lampedusa, per amore di se stesso e forse anche per la sua relazione. ❤️🔥
Oggi ho incontrato un uomo che da vent’anni convive con il suo DOC, una presenza insistente che gli divide il tempo
in rituali precisi — 1, 2, 3… e poi di nuovo 3, 2, 1 —
finché ogni ciocca di capelli non torna esattamente al suo posto, finché l’ossessione non si adagia, esausta, nel suo angolo. La RM accenna a leggere alterazioni, la memoria a volte vacilla, e l’angoscia di dimenticare per sempre
gli pesa addosso come un presagio.
Io mi commuovo, ogni volta. Perché dietro ai punteggi, ai cut-off, alle tabelle che cercano di dire ciò che accade,
ci sono vite che tremano, cuori che chiedono ascolto e non solo misurazioni.
Oggi, mentre ricostruiva con pazienza la Figura di Rey,
uno dei tanti test che abitano la valutazione neuropsicologica, uno dei tanti specchi che provano a riflettere ciò che la mente trattiene e ciò che la mente lascia andare mi ha sussurrato:
“Non lo auguro a nessuno, il DOC”.
Ti entra dentro, scompone il momento, rovina tutto.
E tu ricominci, ancora e ancora, finché non ritorna tutto com’era o come lui pretende che sia.
E nella fatica dei suoi tratti incerti, ho visto un uomo che prova, ancora, a ricomporre la sua figura interiore linea dopo linea, gesto dopo gesto come nella Rey, come nella vita.