Marcello Santoro Nutrizionista

Marcello Santoro  Nutrizionista Mail: marsan@hotmail.it Studio di Nutrizione

Il baccalà è reperibile sul mercato tutto l'anno.Il baccalà è un pesce povero di grassi saturi (un tipo di lipidi la cui...
09/11/2025

Il baccalà è reperibile sul mercato tutto l'anno.
Il baccalà è un pesce povero di grassi saturi (un tipo di lipidi la cui assunzione giornaliera non dovrebbe superare il 10% delle calorie introdotte con il cibo) e ricco di omega 3 (grassi in supporto alla salute di cuore e arterie). Inoltre è una buona fonte di proteine di qualità elevata, di vitamine del gruppo B (importanti per il buon funzionamento dell'organismo), di magnesio (minerale coinvolto in numerose reazioni cellulari), di potassio (che controllando frequenza cardiaca e pressione protegge la salute cardiovascolare), di fosforo (importante sia per la salute di ossa e denti che per quella di reni, muscoli e cuore, per il buon funzionamento del metabolismo e per la trasmissione dell'impulso nervoso) e di selenio (che aiuta a difendere l'organismo dallo stress ossidativo).
Purtroppo, però, il baccalà è ricco sia di colesterolo, sia (e soprattutto) di sodio, due nutrienti il cui apporto eccessivo può mettere in pericolo la salute cardiovascolare. In particolare, adulti in condizioni di buona salute non dovrebbero assumere più di 300 mg al giorno di colesterolo e più di 2.000 mg al giorno di sodio.
Quando non mangiare il baccalà?
Non risultano interazioni fra il consumo di baccalà e l'assunzione di farmaci o altre sostanze.

Sempre più spesso, si impiegano i farmaci anti obesità che in questo momento stanno facendo trend in modo ossessivo. Un ...
21/10/2025

Sempre più spesso, si impiegano i farmaci anti obesità che in questo momento stanno facendo trend in modo ossessivo. Un passa parola davvero tentacolare che coinvolge adolescenti e i loro genitori che avallano la necessità del tutto e subito dei loro figli/e, donne di mezza età con la stessa esigenza del tutto e subito. Ma sempre più spesso mi ritrovo a vedere pazienti che tornano con una massa muscolare davvero ridotta se non addirittura sarcopenici. In realtà c’è una stretta correlazione tra farmaci anti-obesità e massa muscolare, dove il problema non è la terapia, ma l’abbandono nutrizionale!!
Dimagrire non basta: senza strategia nutrizionale, anche la terapia più avanzata può diventare miope
e nel crescente entusiasmo per i farmaci che modulano l’appetito, come gli agonisti del GLP-1, si rischia di dimenticare una verità scomoda: non è la molecola a determinare la qualità del dimagrimento, ma il contesto in cui viene inserita. Senza un accompagnamento nutrizionale competente, il rischio non è solo quello di perdere peso, ma di perdere struttura, funzione e salute.
La riduzione dell’appetito indotta da questi farmaci può essere così marcata da portare molte persone a mangiare “quel poco che basta per non svenire”: uno spuntino qua e là, un pasto saltato, una dieta inconsapevolmente ipoproteica e priva di micronutrienti. Ma dimagrire non è sinonimo di guarire, e mangiare meno non significa nutrirsi meglio.
La massa muscolare non è un lusso metabolico: è un organo di sopravvivenza, il tessuto muscolare non è solo ciò che “fa volume” sulla bilancia: è un presidio metabolico, immunologico, neurologico. È ciò che ci permette di reagire allo stress, di guarire, di pensare con lucidità, di invecchiare con dignità e perdere massa magra in modo indiscriminato significa indebolire l’intero sistema corpo-mente.
Eppure, in molti percorsi farmacologici, questo aspetto viene ignorato. Si celebra il calo ponderale come unico indicatore di successo, senza chiedersi cosa si sta perdendo. Un chilo di muscolo perso non vale quanto un chilo di grasso. E senza un piano nutrizionale mirato, il rischio è che il corpo sacrifichi proprio ciò che dovrebbe proteggere.
La terapia farmacologica è un acceleratore, non un navigatore perché i farmaci anti-obesità possono essere strumenti straordinari, ma non sono una guida autonoma. Senza una direzione chiara,nutrizionale, educativa, motivazionale, possono portare fuori strada. Non basta ridurre la fame: bisogna ricostruire il significato del nutrirsi.
Questo richiede:
1. Un piano alimentare adattivo, che tenga conto dei nuovi segnali corporei e delle mutate soglie di sazietà.
2. Un’educazione nutrizionale profonda, che aiuti la persona a distinguere tra “mangiare poco” e “nutrirsi bene”.
3. Un supporto motivazionale reale, che non si limiti a frasi fatte ma accompagni il cambiamento identitario che ogni percorso di cura comporta.
4. Una visione integrata, in cui il corpo non sia un bersaglio da ridurre, ma un sistema da sostenere.
Serve una figura che non si limiti a prescrivere, ma che accompagni e il nutrizionista ha un ruolo fondamentale.
In questo scenario, la presenza del professionista della nutrizione non è un optional, ma una necessità clinica. Non basta “consigliare di mangiare proteine”: serve una guida che sappia ascoltare, adattare, motivare e correggere, giorno dopo giorno. Una guida che non si limiti a dare numeri, ma che aiuti la persona a ricostruire un rapporto dignitoso con il cibo, con il corpo, con il cambiamento. Teniamo ben presente che la terapia farmacologica è un mezzo, non un fine.
I farmaci anti-obesità possono essere strumenti potenti, ma non sono scorciatoie. Senza un accompagnamento nutrizionale e umano, rischiano di diventare acceleratori di squilibrio, anziché facilitatori di salute. La vera terapia è quella che integra competenze, ascolto e visione d’insieme.

17/10/2025

Ascoltate questo servizio circa palestre e testosterone…

Altri due esami utili, presso il mio studio di Viale Francia,11 a Palermo  per una personalizzazione nutrizionale più pu...
02/10/2025

Altri due esami utili, presso il mio studio di Viale Francia,11 a Palermo per una personalizzazione nutrizionale più puntuale, perché il Nutrizionista non è un distributore di grammature, ma un architetto della consapevolezza. Non prescrive diete, costruisce percorsi: educa, accompagna, trasforma. Cura l’alimentazione non come elenco di divieti, ma come strumento di dignità, salute e libertà. Promuove uno stile di vita consapevole, dove mangiare bene è solo l’inizio di un percorso di prevenzione, cura e libertà. Non insegna a mangiare, insegna a prendersi cura di sé.

02/10/2025

Almeno l’Italia come primo paese al mondo ha riconosciuto l’obesità come malattia.

28/09/2025
Ha perso peso, sì. Ma non ha perso sé stesso. Il grasso è sceso, la massa è rimasta: come se il corpo avesse finalmente ...
19/09/2025

Ha perso peso, sì. Ma non ha perso sé stesso. Il grasso è sceso, la massa è rimasta: come se il corpo avesse finalmente capito cosa voleva davvero. Non una rinuncia, ma una riconquista. Non una dieta, ma una direzione.

Buongiorno, oggi ho scritto un Decalogo.Il decalogo di chi fa nutrizione con rispetto, non con leggerezza… di chi lo con...
17/09/2025

Buongiorno, oggi ho scritto un Decalogo.
Il decalogo di chi fa nutrizione con rispetto, non con leggerezza… di chi lo considera una missione, non come un servizio da erogare punto e basta… di chi immagina una vera collaborazione tra le figure sanitarie, per costruire quella prevenzione che può davvero migliorare la qualità della vita.
Una nutrizione che non si piega alla superficialità.
Una nutrizione dove i ciarlatani non trovano spazio, perché le persone imparano a riconoscerli e a metterli al bando.
Una nutrizione che non si accontenta di far dimagrire, ma che protegge, educa, cura.
Una nutrizione che restituisce dignità alla scienza e al corpo.
A voi:

1. La nutrizione non è un consiglio. È una responsabilità.
Non si improvvisa, non si regala, non si svende. Si costruisce con studio, ascolto e presenza.

2. Se hai il colesterolo alto e la creatinina fuori soglia o altro che non rientra nei valori normali letti accanto al valore alterato, non mi chiedere una dieta su WhatsApp, o una dieta”al volo”.
Non sei un carrello della spesa, ma una persona e io non lavoro al “buio”.

3. “Levo pane e pasta e sto meglio” è il mantra dell’ignoranza.
La nutrizione è scienza. Non è Instagram. Non è folklore. È rispetto per il corpo e per chi lo cura.

4. Ogni giorno combatto contro ciarlatani, pillole magiche e fialette dimagranti.
E ogni giorno vedo persone rovinate che arrivano dal medico quando ormai è molto più complesso o, peggio, tardi.

5. Anche molti sanitari ignorano la nutrizione.
La trattano come fosse un dettaglio. Quando invece è la base della prevenzione. È dignità. È salute.

6. Educazione alimentare non significa solo farti dimagrire.
Significa aiutarti a non ammalarti. Diabete, ictus, dislipidemie, malattie cardiovascolari: non sono parole a caso ma,ahimè, una realtà con un incidenza altissima.

7. Le pillole si usano quando la prevenzione non basta più.
Se pensi che basti una compressa per sistemare tutto, non hai capito nulla.

8. Serve rispetto, fiducia, tempo.
Serve smettere di trattare la nutrizione come un passatempo. Io non vendo illusioni. Io mi prendo cura.

9. Se mi dici che “il medico ha detto che non è preoccupante”…
Il vaffanculo non è rabbia. È dolore. È l’ultima difesa di chi ci crede davvero.

10. La nutrizione è vita. Non trattarla come fosse un consiglio da bar.
Il corpo non si corregge con un messaggio. Si ascolta, accompagna e si protegge.

11/09/2025

RIFLESSIONE….
391 MILIONI DI BAMBINI NEL MONDO SONO IN SOVRAPPESO….

Indirizzo

Via Resuttana, 414
Palermo
90141

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 13:00
Martedì 10:00 - 19:30
Mercoledì 10:00 - 19:30
Giovedì 10:00 - 19:30
Venerdì 09:00 - 19:00

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