Osteopatia & Fisioterapia Marcianò

17/10/2023

Osteopatia....per il mal di testa

Lo sapevi che l'Osteopatia può essere un valido rimedio per il mal di testa?

Al di là delle classificazioni delle varie tipologie di mal di testa ed escludendo patologie di pertinenza medica, l'Osteopatia può alleviare e talvolta risolvere sindromi per le quali spesso non c'è altra alternativa che il farmaco (molto spesso, se non sempre, con sola funzione analgesica momentanea).

Tra le cause più comuni di mal di testa troviamo:

- disturbi visivi (forie e disturbi di convergenza);
- disturbi masticatori (malocclusioni, bruxismo, tensioni/squilibri muscolari dei mm. masticatori;
- disfunzioni del tratto cervicale (disturbi miotensivi, alterazioni della.meccanica cervicale);
- esiti di traumi (colpi di frusta, traumi diretti ed indiretti);
- sindromi da intrappolamento/compressione nervosa (nevralgia di Arnold).

Se soffri di mal di testa, chiedi n consulto al tuo Osteopata

14/10/2023

🌟 Scopri il benessere attraverso l'osteopatia! 🌟

Sei pronto a migliorare la tua salute e il tuo benessere? Il 25 ottobre, ti invitiamo a partecipare al nostro Open Day di Osteopatia presso lo studio FisioMed!

📅 Data: 25 ottobre
⏰ Orario: 9:00 - 18:00
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Durante questa giornata speciale, avrai l'opportunità di:

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16/10/2022

14/09/2022

Pronti a partire nella nuova sede di Palermo, piazza Politeama!

22/06/2022

COCCIGODINIA E DOLORI CORRELATI

Il dolore coccigeo è tra le disfunzioni dolorose più insidiose, poichè spesso difficile da trattare con i mezzi tradizionali (fisioterapia strumentale) e restìo a migliorare con i trattamenti medici tradizionali (farmacologici).

A fronte di una qualità di vita spesso notevolmente inficiata dalle problematiche coccigee, è in alcuni casi persino difficile riconoscere le cause di tali disfunzioni dolorose.

Tradizionalmente si riconoscono come cause di coccigodinia traumi (ad esempio cadute sul sedere), gravidanza, alcune attivita sportive, posture non idonee reiterate, cisti e/o fistole.

Tuttavia è spesso difficile risalire alla causa, soprattutto quando nessuna delle cause sopracitate è presente e l'indagine medica ha escluso lesioni come fratture, lussazioni, contusioni recenti.

Come procedere allora?
Rivolgersi all'OSTEOPATA può sovente risolvere il problema in poche sedute! Escluse le cause patologiche sopracitate, è bene sapere che il coccige, e di conseguenza il sacro di cui è prosecuzione, sono strettamente e funzionalmente correlati ad altre strutture e pertanto risentono, o a volte ne sono causa, di disfunzioni a tali distretti.

Giusto qualche rapido (e non esaustivo) esempio:

- il coccige è inserzione di molti muscoli facenti parte del PAVIMENTO PELVICO e pertanto tensioni e disfunzioni di tali muscoli possono sovente ripercuotersi sul coggige, cosi come può accadere il contrario;

- traumi diretti, ma anche indiretti come COLPI DI FRUSTA o traumi alle ANCHE, possono, anche in assenza di lesioni, determinare dolore persistente anche per parecchi mesi!

- il coccige è un residuo ancestrale della nostra quadrupedia, potremmo intenderlo come ciò che resta della la nostra "coda", persa nel raggiungimento della stazione eretta: come tale, insieme ad altre strutture corporee (mandibila, ioide, sterno) funge da "timone" posturale. Disfunzioni POSTURALI possono ripercuotersi pertanto sul nostro assetto posturale, determinando dolore al coccige. Ad esempio, un bacino retroverso determinerà uno spostamento del carico verso dietro, con possibile sovraccarico proprio verso il coccige.

- esiti di trattamenti medici e/o chirurgici, per gli stessi motivi sopra elencati, possono dare i medesimi esiti. Ad esempio: interventi chirurgici agli arti inferiori che residuano in un non completo ripristino della fisiologia articolare (ad esempio uno o entrambe le ginocchia flesse, coxa in rotazione interna/esterna).

- è bene ricordare infine, che spesso il dolore coccigeo è causato dalla infiammazione dei nervi coggigei e non necessariamente da un problema osteoarticolare.

Per tutte queste e tante altre ragioni, una volta completato l'iter diagnostico, è molto utile e spesso risolutivo l'intervanto dell'OSTEOPATA.

Dott. Carlo Marcianò
328/4679679

18/06/2022

Sempre più approfondimenti scientifici si focalizzano sui rapporti tra occlusione dentale ed efficienza atletica

11/04/2022

L'Osteopatia come mezzo NON invasivo, privo di effetti collaterali e senza farmaci per contribuire a controllare (tra le altre cose) gli stati d'ansia! Come? Vieni a scoprirlo 😉👌

UN ALIENO NELLA TC?

In questo particolare scatto, possiamo osservare un paziente con attacco di panico mentre sta svolgendo un esame di TC.

Ma cosa succede nel cervello di chi soffre di attacchi di panico?
Molta importanza ricopre l’amigdala, complesso nucleare situato nella parte dorsomediale del lobo temporale del cervello che gestisce le emozioni, in particolare modo la paura. Questa piccola area del nostro cervello sembrerebbe
iperattivarsi, segnalando la presenza di un pericolo (anche quando non presente realmente), provocando un immotivato stato di massimo allarme, che corrisponderebbe alle manifestazioni dell’attacco di panico.

L’iperattivazione dell’amigdala causerebbe altre attivazioni, come ad esempio quella prefrontale, responsabile delle interpretazioni catastrofiche date a questi sintomi fisici (ad esempio “sto per morire” oppure” mi sta venendo un infarto”) e quella ipotalamica, responsabile dei sintomi fisici (vertigini, tachicardia, mancanza d’aria, sudorazione, tremore), e.

Altro aspetto caratteristico dell’attacco di panico è la paura che l’attacco di panico si ripresenti (o ansia anticipatoria), che sarebbe legata all’attivazione del sistema limbico.

Negli attacchi di panico risultano coinvolti anche molti neurotrasmettitori, come la noradrenalina, la serotonina e il GABA, ma anche alcuni ormoni, come il progesterone (un ormone tipicamente femminile) la cui attività “ansiolitica” spiegherebbe come mai il disturbo si attenui o scompaia in gravidanza.
artofimaging