Dott.ssa Rossella Chifari, Psicologa e Psicoterapeuta

Dott.ssa Rossella Chifari, Psicologa e Psicoterapeuta Effettuo sostegno psicologico e psicoterapia individuale e di gruppo con adolescenti e adulti.

23/06/2025

Lettera aperta sull’orrore e sull’urgenza del pensiero

Coirag, Confederazione di organizzazioni italiane per la ricerca analitica sui gruppi, associazione che da sempre pone il dialogo, la relazione e l’ascolto al centro del proprio operare clinico, sente oggi il dovere di esprimere, con partecipazione e fermezza, la propria posizione contro ogni forma di guerra e di violenza armata che ferisce il nostro tempo.
Le guerre, in qualunque luogo si combattano e per qualunque ragione si invochino, sono sempre una sconfitta per l’umanità. Generano sofferenze senza misura, distruzione materiale e simbolica, lacerano i legami tra le persone e tra i popoli. Negano alle persone, bambini, donne, uomini, il diritto alla vita, alla dignità, alla speranza.
Come comunità di professionisti che lavorano per la salute mentale e la coesione sociale, Coirag rifiuta la logica della sopraffazione e della violenza. Nessun conflitto, per quanto doloroso e complesso, trova soluzione vera e duratura attraverso le armi. La corsa agli armamenti, il moltiplicarsi degli strumenti di distruzione, non obbediscono a una logica vincente: con la promessa di una falsa sicurezza alimentano invece paura, disgregazione, insicurezza, perdite.
La guerra propone la logica primitiva del “o tu o io”, la logica arcaica della sopravvivenza, che riduce l’altro a oggetto minaccioso, disumanizzato e cancella la possibilità di un incontro. L’impegno per rendere degna la vita di ogni essere umano ci chiama a non restare indifferenti davanti alla sofferenza. Sappiamo, purtroppo, che il dolore inflitto oggi darà luogo domani a generazioni di faide, di odio, di nuove ferite che si trasmettono come eredità amara e distruttiva.

In questo paesaggio devastato, ci interroga profondamente in quanto psicoterapeuti, la condizione degli adolescenti e dei giovani adulti, incastrati in un sentimento di invivibilità, testimoni quotidiani di un mondo lacerato e contraddittorio, privo di speranza quindi di futuro.

Voler scordare, pensare ad altro, fa parte delle difese che mettiamo in campo di fronte all’insopportabile. È umano e tutti possiamo esserne vittime. Proprio per questo è necessario riconoscere questa tendenza e impegnarci a contrastarla: per non tacere, per non dimenticare gli orrori del passato, per non ripeterli.
Ci riconosciamo nei principi sanciti dal diritto internazionale e nelle convenzioni che proteggono la dignità e i diritti fondamentali della persona. Condanniamo ogni atto che umili la vita e la libertà delle persone e delle comunità e distrugga l’ambiente.
Crediamo che questo tempo di crisi richieda il coraggio di costruire gruppi di pensiero: spazi di confronto, ascolto e riflessione collettiva in cui elaborare insieme le sfide, i conflitti e le inquietanti derive del presente. Solo così si può salvaguardare la democrazia sul nostro pianeta e mantenere viva la possibilità di un futuro condiviso.

In questo mondo segnato da troppe guerre — visibili e invisibili — ci uniamo a chi chiede con forza il cessate il fuoco, la protezione dei civili, il ripristino delle condizioni per costruire la pace. Una pace che non sia soltanto assenza di armi, ma impegno quotidiano per la giustizia, l’equità, l’ascolto reciproco.
Invitiamo tutti — istituzioni, cittadini, comunità professionali — a continuare a credere nella possibilità di un mondo più giusto e più umano.

In un tempo che premia la reazione e punisce la riflessione, ribadiamo che pensare è un atto politico.
E che ogni guerra inizia quando smettiamo di pensare insieme.

Con dolore e impegno,

La comunità Coirag

30/03/2024
07/04/2023

La sede di Palermo della Scuola COIRAG è felice di presentare un nuovo percorso esperenziale " 𝐃𝐈𝐕𝐄𝐍𝐓𝐀𝐑𝐄 𝐏𝐒𝐈𝐂𝐎𝐓𝐄𝐑𝐀𝐏𝐄𝐔𝐓𝐈: 𝐢𝐥 𝐯𝐚𝐥𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐞𝐬𝐩𝐞𝐫𝐢𝐞𝐧𝐳𝐢𝐚𝐥𝐢𝐭à 𝐧𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐟𝐨𝐫𝐦𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐭𝐞𝐫𝐚𝐩𝐢𝐚 ".

Il laboratorio esperienziale prevede 3 sessioni di gruppo a conduzione psicodrammatica:
🔸 Venerdì 5 Maggio;
🔸Venerdì 19 Maggio;
🔸Venerdì 26 Maggio.

𝘗𝘦𝘳 𝘭𝘢 𝘯𝘢𝘵𝘶𝘳𝘢 𝘦𝘴𝘱𝘦𝘳𝘪𝘦𝘯𝘻𝘪𝘢𝘭𝘦 𝘥𝘦𝘭 𝘓𝘢𝘣𝘰𝘳𝘢𝘵𝘰𝘳𝘪𝘰 è 𝘤𝘰𝘯𝘴𝘪𝘨𝘭𝘪𝘢𝘵𝘢 𝘭𝘢 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘦𝘤𝘪𝘱𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘢𝘭𝘭’𝘪𝘯𝘵𝘦𝘳𝘰 𝘤𝘪𝘤𝘭𝘰 𝘥𝘪 𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘵𝘳𝘪.

Iscriviti qui 👉 https://go.coirag.org/udehv2
Maggiori dettagli e locandina qui 👉 https://go.coirag.org/lVWh70

22/10/2022

📍APRAGIPsicodramma con il patrocinio di C.O.I.R.A.G. propone un laboratorio esperienziale dal titolo: "SE MI RICONOSCESSI - Il riconoscimento del Sé nell'Altro nella relazione di cura".

Il percorso si articola in 4 sessioni di gruppo di Psicodramma Analitico per esplorare il tema del riconoscimento del Sé nell'Altro nella relazione di cura e nella formazione al lavoro clinico e psicoterapeutico.

È rivolto a psicologi in formazione, laureati e specializzandi in psicoterapia, a medici e specializzandi in psichiatria.

Per la natura esperienziale del laboratorio la partecipazione è prevista per l'intero ciclo di incontri. La partecipazione è gratuita. Numero massimo di partecipanti: 20.

‼È necessaria l'iscrizione entro martedì 2 Novembre 2022, scrivendo all'indirizzo email: apragip.palermo@gmail.com.

🔸Conduttori:
Dott.ssa Rossella Chifari, psicodrammatista, APRAGIPsicodramma - sede di Palermo;
Dott. Giuseppe D'Alfonzo, psicodrammatista, APRAGIPsicodramma - sede di Palermo;
Dott.ssa Flora Inzerillo, psicodrammatista, Responsabile APRAGIPsicodramma - sede di Palermo.

https://coirag.org/web/evento/ciclo-se-mi-riconoscessi/2022-11-04/
20/10/2022

https://coirag.org/web/evento/ciclo-se-mi-riconoscessi/2022-11-04/

Se mi riconoscessi. Il riconoscimento del Sé nell'Altro nella relazione di cura. II Edizione Laboratorio esperienziale in presenza presso Scuola COIRAG - Sede di Palermo, Via Sciuti 102/f - Palermo APRAGIPsicodramma propone un percorso esperienziale che si articola in 4 sessioni di gruppo di Psicod...

25/07/2022

L’INPS ha fornito le istruzioni per i cittadini interessati a presentare domanda per usufruire del bonus psicologo.

Dal 25 luglio al 24 ottobre 2022 i cittadini in possesso dei requisiti per fruire del beneficio potranno inoltrare l'istanza accedendo al servizio “Contributo sessioni psicoterapia” raggiungibile tramite home page del sito web dell’Istituto www.inps.it, seguendo il percorso “Prestazioni e servizi” > “Servizi” > “Punto d’accesso alle prestazioni non pensionistiche”.

La domanda può essere inoltrata attraverso una delle seguenti modalità:

- sul portale www.inps.it, utilizzando l’apposito servizio on line raggiungibile sul sito direttamente tramite SPID oppure tramite Carta di identità elettronica (CIE) o tramite Carta Nazionale dei Servizi (CNS);
- Contact Center Integrato, contattando il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o il numero 06 164.164 (da rete mobile a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori).

05/08/2020

Le pecore nere di una famiglia sono in realtà liberatrici del loro albero genealogico.
Membri della famiglia che non si adattano alle regole o alle tradizioni familiari, coloro che cercano costantemente di rivoluzionare le credenze.
Coloro che scelgono strade contrarie ai percorsi ben battuti delle linee familiari, coloro che sono criticati, giudicati e persino respinti.
Questi sono chiamati a liberare la famiglia da schemi ripetitivi che frustrano intere generazioni.
Queste cosiddette "pecore nere", quelle che non si adattano, quelle che ululano con la ribellione, in realtà riparano, disintossicano e creano nuovi rami fiorenti nel loro albero genealogico.
Innumerevoli desideri non realizzati, sogni infranti o talenti frustrati dei nostri antenati si manifestano attraverso questa rivolta.
Per inerzia, l'albero genealogico farà di tutto per mantenere il decorso castrante e tossico del suo tronco, che renderà il compito del ribelle difficile e conflittuale.
Smetti di dubitare e prenditi cura della tua rarità "come il fiore più prezioso del tuo albero".
Sei il sogno di tutti i tuoi antenati.

(Bert Hellinger)

https://www.facebook.com/ERAUMANA/

01/07/2020

"La vertigine non è paura di cadere ma voglia di volare".
La psicoterapia è, tra le altre possibilità, quella che doniamo a noi stessi di dare significato ai nostri sintomi, di approdare a una nuova narrazione di noi e della nostra storia individuale, familiare e sociale.

Dott.ssa Rossella Chifari
Via G.Marconi 69 Palermo
Tel 3393141161
Si riceve, anche online, solo previo appuntamento

04/04/2020

di Vittorio Lingiardi
“I segni delle mascherine svaniranno dalle facce dei nostri medici e infermieri, ma non dalla loro psiche. Non subito, almeno. Non in una volta sola. Chi conosce l'infelice famiglia delle esperienze traumatiche sa che oltre all'esperienza diretta del trauma c'è una condizione che si chiama trauma secondario. La conoscono i soccorritori, la polizia stradale, i pompieri, gli operatori delle ambulanze. Anche chi si occupa di maltrattamento e abuso di minori la conosce. È il trauma di chi deve guardare l'inguardabile. E intervenire. Il personale sanitario impegnato nei reparti Covid deve fare appello alla parte più resistente di sé e a quella più nobile che l'ha portato a intraprendere una professione di cura. Non sono eroi, come ci piace dipingerli, anche per sentire meno la loro fatica. Sono umani vulnerabili che per essere forti devono far leva su risorse come la capacità di produrre momentanee dissociazioni mentali in modo da affrontare il dolore, la paura e la solitudine dei pazienti. E di loro stessi. Fa parte del loro lavoro, si dirà, ma in questi mesi la dose di impotenza e dedizione che hanno dovuto affrontare è stata al di sopra di qualunque messa in conto: tempistiche maledette, dotazioni inadeguate, tamponi non fatti, richieste incessanti, un rapporto totalmente impari tra numero di morti e tempo psichico per elaborarlo. È il terreno su cui nell'immediato cresce il burnout, un logoramento che consuma l' energia della vocazione e produce stanchezza, frustrazione e rabbia. In quarant'anni di frequentazioni mediche mai mi era capitato di ricevere la telefonata di una collega sul punto di crollare per la quantità di scelte cliniche e morali da fare nel giro di una notte. Un'amica infermiera mi racconta che quando torna a casa ha paura di infettare i figli, si sente contaminata, mangia in un angolo, si addormenta con la voce dei pazienti nelle orecchie, il pensiero di funerali non svolti, di genitori non salutati. È la cosiddetta compassion fatigue, il carico emotivo della cura, quello che il traumatologo Charles Figley definiva « the cost of caring ». Non possiamo dimenticare che questa pandemia cade sulle spalle di un personale sanitario in molti casi già provato dal peso di una sanità pubblica non sempre in ottime condizioni, stipendi inadeguati, strutture fatiscenti, aziendalizzazioni estreme, burocrazia. Vette di eccellenza e abissi di negligenza. Mi auguro che l'emergenza medica più imprevista della nostra storia recente sia una grande occasione per ripensare il senso della salute e della sua cura. Per affrontare terapeuticamente il trauma secondario c' è bisogno di personale addestrato. Bisogna distinguere tra l' intervento estemporaneo del contenimento e dell' ascolto e quello a medio-lungo termine sulle emozioni che ritornano, le immagini, gli odori, i rumori. Sull' intrusione dei ricordi, la vulnerabilità e l' allarme, gli incubi notturni. Dall'Organizzazione Mondiale della Sanità al nostro Istituto Superiore di Sanità, dagli ordini professionali, alle università, alle associazioni di psicoterapia, è in corso una mobilitazione che, con linee guida e indicazioni di intervento, guarda al destino post traumatico del personale sanitario. Le riviste scientifiche son già piene gdi articoli sull' impatto psicologico dell'esperienza che medici, infermieri e paramedici stanno attraversando. In frangenti come questo la possibilità di ricevere ascolto e contenimento, ma anche indicazioni sulla gestione emotiva delle situazioni più difficili, è fondamentale. Non è una terapia ma è terapeutico. È un sostegno, uno spazio psichico. La domanda è ampia, un tema ricorrente è per esempio il senso di inadeguatezza di fronte alle richieste dell' emergenza. I più giovani magari immaginavano un ingresso più graduale nel mondo della clinica. Chi sceglie una professione d'aiuto spesso lo fa perché conosce il dolore. Diventerà un guaritore ferito. Quindi chi cura va curato, chi accudisce va accudito. E questo sarà il compito di altri guaritori feriti che sono gli psicologi e gli psicoterapeuti.”

Indirizzo

Via Guglielmo Marconi 69
Palermo
90141

Orario di apertura

Lunedì 08:30 - 20:30
Martedì 08:30 - 20:30
Mercoledì 08:30 - 20:30
Giovedì 08:30 - 20:30
Venerdì 08:30 - 20:30

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