Dott. Marco Marchese - Psicoterapeuta, Sessuologo - Palermo

Dott. Marco Marchese - Psicoterapeuta, Sessuologo - Palermo Psicologo Sessuologo e Psicoterapeuta Specialista cognitivo-comportamentale
www.marcomarchese.com Marco Marchese

“La sessualità non è ciò che sta tra le gambe ma è ciò che sta nella testa e nel cuore. Ogni persona ha una sessualità unica e irripetibile, proprio come le sue impronte digitali. Di conseguenza è la Persona il centro dell'attenzione, non i suoi genitali. La persona con le sue emozioni, i suoi sentimenti, la sua sensibilità, i suoi problemi e le sue ansie. A tal scopo, a tutti gli uomini e le donne che vivano difficoltà sessuali o affettive, io offro un servizio professionale, originale e dinamico indirizzato all’indagine, dove possibile, sia dell'aspetto meccanico-fisiologico ma, soprattutto, l'aspetto emotivo e relazionale”.

28/12/2022
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24/10/2022

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02/03/2021

«Questa sentenza è importante: dimostra che nessuno, soprattutto le donne, dev'essere giudicato per ciò che fanno in camera da letto ma per la propria competenza e professionalità. Non siamo più nell'ottocento, non c'è nessuna lettera scarlatta».

L’insegnante era vittima della gogna online innescata dalle foto hard pubblicate fidanzato. Condannate anche una collega e una madre che inoltrarono le immagini ad altre persone

14/05/2020
Per fare il punto di ciò che si sa, consapevoli che ad oggi, l'arma più efficace che abbiamo è la prevenzione.
24/03/2020

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Dagli antimalarici alle terapie per l'HIV, fino alla surreale vicenda Avigan: come procedono i test delle cure (per nulla miracolose) per la COVID-19.

In ogni amore, ci sono almeno due esseri, ciascuno dei quali è la grande incognita nelle equazioni dell’altro. È questo ...
06/01/2020

In ogni amore, ci sono almeno due esseri, ciascuno dei quali è la grande incognita nelle equazioni dell’altro. È questo che fa percepire l’amore come un capriccio del destino: quello strano e misterioso futuro, impossibile da predire, prevenire o evitare, accelerare o arrestare. Amare significa offrirsi a quel destino, alla più sublime di tutte le condizioni umane, una condizione in cui paura e gioia si fondono in una miscela che non permette più ai suoi ingredienti di scindersi. E offrirsi a quel destino significa, in ultima analisi, l’accettazione della libertà nell’essere: quella libertà che è incarnata nell’Altro, il compagno in amore.

Vale la pena rileggere il grande sociologo su amore e sentimenti, in un arbitrario, ma fedele, dizionario estratto da suoi testi e interviste

04/01/2020

Sette fastidiose abitudini da evitare quando si sta parlando con qualcuno

1. Essere pessimisti
Essere pessimisti può danneggiare anche le conversazioni con gli altri. Se ti aspetti che l’incontro con altre persone non sarà piacevole, probabilmente ti comporterai in modo freddo e distaccato. Viceversa, e questo è l’ottimismo sociale, se ti aspetti che le persone ti piaceranno, sarai più caloroso nei loro confronti e quindi ti apprezzeranno di più e la conversazione sarà certamente più piacevole. Ciò non significa sopprimere le proprie emozioni, ma affrontare gli incontri nuovi senza inutili preconcetti: ne gioveranno tutti.
2. Essere autoreferenziali
Parlare di noi stessi con gli altri o sui social media innesca una sensazione di piacere nel cervello come quella che si prova quando si consumano cibi che piacciono o si guadagna denaro. Il 40% dei nostri discorsi quotidiani è dedicato a raccontare agli altri ciò che proviamo o pensiamo dice uno studio dell’Università di Harvard del 2012. Ma nelle conversazioni con gli altri non bisognerebbe esagerare nell’essere narcisisti, si risulta fastidiosi. Al contrario, i buoni ascoltatori sono apprezzati.
3. Correggere gli altri (troppo spesso)
Per stabilire un buon rapporto con una nuova persona l’elemento chiave è mettere a tacere il proprio ego o comunque far capire a chi ci sta di fronte di essere disposti ad ascoltare piuttosto che voler prevalere verbalmente. È anche consigliabile non correggere eventuali errori di grammatica o di lessico: all’interlocutore bisogna fare capire di essere pronti ad ascoltare e non a giudicare
4. Dire “tu” invece di “noi”
È probabile che se nella conversazione si utilizza sempre il pronome «tu» la persona con cui si parla si senta messa sotto accusa e giudicata. Meglio promuovere l’unità, utilizzando il prenome «noi» invece di separare con «tu» oppure «io». L’effetto «noi» innesca sentimenti immediati di positività e familiarità.
5. Parlare troppo velocemente

Parlare troppo velocemente può far sembrare nervosi, come se si volesse vendere qualcosa. E trovarsi di fronte a una persona con la parlantina rapida può indisporre perché serve più concentrazione per cogliere ogni frase detta. Uno studio americano su 1380 telemarketer evidenzia che il tasso di conversazione ideale è di circa 3,5 parole al secondo (non troppo veloce e non troppo lento) con pause occasionali per dimostrare di non essere robot.

6. Terminare frasi affermative con il punto di domanda
Ci sono persone che terminano frasi affermative con l’intonazione crescente di una domanda (in inglese noto come uptalk). È una pratica che può risultare molto fastidiosa e dare l’impressione di insicurezza. Meglio evitare. Per sembrare più sicuri e autorevoli ci si può esercitare ad abbassare il tono della voce alla fine delle frasi chiave.
7. Parlare a voce troppo alta

In genere parlano a voce alta le persone che non ci sentono bene. Ma una persona in buona salute che conversa con un tono di voce alto può essere senza dubbio fastidiosa e creare non pochi imbarazzi, soprattutto se ci si trova in un luogo pubblico. Se sappiamo di avere un tono di voce alto è consigliabile provare a controllarsi, soprattutto se abbiamo di fronte una persona mai vista prima.

Da Rabbrividire
22/11/2019

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11/03/2019

Eh si..

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“La sessualità non è ciò che sta tra le gambe ma è ciò che sta nella testa e nel cuore. Ogni persona ha una sessualità unica e irripetibile, proprio come le sue impronte digitali. Di conseguenza è la Persona il centro dell'attenzione, non i suoi genitali. La persona con le sue emozioni, i suoi sentimenti, la sua sensibilità, i suoi problemi e le sue ansie. A tal scopo, a tutti gli uomini e le donne che vivano difficoltà sessuali o affettive, io offro un servizio professionale, originale e dinamico indirizzato all’indagine, dove possibile, sia dell'aspetto meccanico-fisiologico ma, soprattutto, l'aspetto emotivo e relazionale”. dott. Marco Marchese Palermo, Largo Harris 210 335.6716138