Dott.ssa Emanuela Butera Psicoterapeuta Psicoanalitico Psicologo Pediatrico

  • Casa
  • Italia
  • Palermo
  • Dott.ssa Emanuela Butera Psicoterapeuta Psicoanalitico Psicologo Pediatrico

Dott.ssa Emanuela Butera Psicoterapeuta Psicoanalitico Psicologo Pediatrico Disturbi d’ansia
Attacchi di panico
Depressione
Anoressia, Bulimia
Dipendenze affettive
Isolamento

Psicologo clinico
Psicoterapeuta Psicoanalitico
Psicologo Pediatrico presso Pediatria Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello
Psicologo scolastico presso Istituto G.Piazzi XXIII
Consulente Tecnico per il Tribunale di Termini Imerese

I danni sono enormi, fa "marcire" le capacità cognitive e quindi l' apprendimento, aumenta la disregolazione emotiva( du...
18/11/2025

I danni sono enormi, fa "marcire" le capacità cognitive e quindi l' apprendimento, aumenta la disregolazione emotiva( dunque aumenta l'impulsività o il ritiro) , riduce l'aspetto sociale (la palestra dei bambini e dei ragazzi) , riduce la melatonina, riduce la sostanza bianca nel cervello, etc,etc.

07/11/2025

IL VALORE DEL “NO”

Spesso pensiamo che dire “no” a un bambino significhi negargli qualcosa, frustrarlo o spegnere la sua spontaneità. In realtà, il “no” che educa è un atto d’amore, un confine che contiene e accompagna ed è una delle BASI di un sano sviluppo psichico alla base di un adulto equilibrato.

Il bambino ha bisogno di sperimentare, provocare, sfidare i limiti per comprendere fino a dove può spingersi nel mondo. La provocazione non è ribellione fine a sé stessa, ma una richiesta implicita: “Fino a dove posso andare? Mi vedi? Mi tieni?”
Il limite diventa allora un contenitore emotivo: rassicura, dà forma all’esperienza, costruisce sicurezza interna.
Un “no” fermo ma accogliente dice al bambino:
“Ti vedo, ci sono, posso contenere anche la tua rabbia e la tua frustrazione.”

Il divieto, in questo senso, non reprime, ma aiuta a crescere, perché permette al bambino di incontrare la realtà, di confrontarsi con la frustrazione e di scoprire la forza della propria autoregolazione.
Questo significa che poi nell'età adulta saprà accettare il no dell'altro piuttosto che negarlo ed arrivare nelle forme più estreme di distruggere l'altro che dice no.

Dire no significa anche educare a ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, quindi da adulto a ciò che è il bene e ciò che è il male.

Dire “no”, dunque, significa esserci molto più che dire continui sì, è assumersi la responsabilità di accompagnare il bambino nella costruzione del suo sé, dentro un mondo in cui bisogna imparare a destreggiarsi anche di fronte le difficoltà perché il mondo è pieno di no.

Dire "no" aiuta quei bambini a diventare adolescenti e adulti capaci di non crollare di fronte le difficoltà della vita, ma a trovare risorse adattive a una vita che è più caratterizzata dal no che dal sì.

03/09/2025

La Sicilia si è mobilitata per accogliere e sostenere la Global Sumud Flotilla, la più grande missione civile via mare diretta verso Gaza con l’obiettivo di fornire sostegno concreto alla popolazione palestinese e di richiamare l’attenzione della comunità internazionale sulla situazione umanitaria in atto.
La flotta internazionale ha fatto tappa in questi giorni nei porti di Catania e Siracusa, da dove partirà ufficialmente la missione, insieme alle altre imbarcazioni in arrivo da Spagna e Tunisia
Come Ordine degli Psicologi della Sicilia, come categoria professionale, non possiamo non sostenere la Global Sumud Flotilla, riconoscendo il valore umano e simbolico di questa iniziativa e l’importanza di azioni concrete volte a promuovere diritti, dignità e salute nei contesti di maggiore fragilità.
Riteniamo, inoltre, fondamentale per il futuro del senso della nostra professione non soccombere agli automatismi psicotici della catena distruttiva, opporsi e dire no.
Non soccombere alla rassegnazione e all’impotenza, soprattutto quando non c’è niente da fare, o così appare in certi frangenti della vita.
Questo facciamo, in piccolo, ogni giorno, nei nostri luoghi di lavoro, e questo facciamo, proviamo a fare, anche quando le scale di proporzione sono tutte sul sociale.
Alimentare la fiammella del cambiamento possibile come pratica di salute mentale.

12/06/2025
Il bambino per definizione e natura deve essere vitale, cadere, sporcarsi,sbagliare più e più volte e certamente il geni...
05/01/2025

Il bambino per definizione e natura deve essere vitale, cadere, sporcarsi,sbagliare più e più volte e certamente il genitore deve stare lì a limitare, contenere ed educare, che non significa però INIBIRE la spinta alla natura stessa del bambino,ma semplicemente man mano cresce modularla.
Attenzione ai bambini fermi, stanchi, immobili, quelli troppo bravi, quelli troppo adulti per cui non c' è nemmeno bisogno del rimprovero del genitore, attenzione ai bambini di gesso..

17/02/2024

Il Bonus Psicologo è stato confermato per l’anno 2024 con un finanziamento di 8 milioni di euro ripartito proporzionalmente tra le regioni italiane. La domanda per usufruire del bonus potrà essere presentata attraverso il...

26/11/2023

I bambini di oggi sono sottoposti a troppi stimoli che la loro psiche infantile non è in grado di elaborare. Stimoli scolastici, stimoli televisivi, processi accelerati di adultismo, mille attività in cui sono impegnati, eserciti di baby-sitter a cui sono affidati, in un deserto di comunicazione dove passano solo ordini, insofferenza, poco ascolto, scarsissima attenzione a quel che nella loro interiorità vanno elaborando. Quando gli stimoli sono eccessivi rispetto alla capacità di elaborarli, al bambino restano solo due possibilità: andare in angoscia o appiattire la propria psiche in modo che gli stimoli non abbiano più alcuna risonanza.

In questo secondo caso siamo alla psicopatia, all'apatia della psiche che più non elabora e più non evolve, perché più non "sente". [...] Gli psicopatici sono un caso limite dell'umano, ma la psicopatia come tonalità dell'anima a bassa emotività e a scarso sentimento è qualcosa che si va diffondendo tra i giovani d'oggi che, nella loro crescita, acquisiscono valori di intelligenza, prestazione, efficienza, arrivismo, quando non addirittura cinismo, nel silenzio del cuore. E quando il cuore tace e più non registra le cadenze del sentimento, il terribile è già accaduto anche se non approda a una strage.

UMBERTO GALIMBERTI, I miti del nostro tempo

Tolstoj diceva che «annoiarsi significa desiderare».Il fatto che un bambino non si sappia annoiare di solito è sintomo c...
01/05/2023

Tolstoj diceva che «annoiarsi significa desiderare».

Il fatto che un bambino non si sappia annoiare di solito è sintomo che è iperstimolato.
Non dimentichiamoci che la noia è il preambolo dello stupore. Se li lasciamo annoiare, inizieranno a cercarsi la vita, ad essere creativi e a mettere in moto le loro funzioni esecutive (pianificazione, attenzione, memoria di lavoro, ecc. ) attraverso il gioco libero.
La noia non è un grido d'allarme che ci deve trasformare in animatori di giochi o organizzatori di compleanni straordinari.
Non è necessario occupare tutte le sue ore. Rilassiamoci.
La vita ordinaria è già abbastanza interessante: bisogna aiutarli a riscoprire lo straordinario dell'ordinario.

06/01/2023

Di fronte alla manifestazione dell'Essere nessun io sopravvive. L'Epifania è l'incontro con la propria regalità interiore: allora abbondanza e coscienza si scoprono essere una sol luce, un'unica realtà. I Magi si inchinano al vero Re, quel Re dentro di noi, non il re tremolante (Erode) che è costretto a difendere il suo 'potere' da chiunque. I Magi portano doni: l'Avere si inchina all'Essere, la mente riconosce la supremazia della Grazia. I Magi sono detti dalla tradizione anche Re, Re magi: viaggiare dalla periferia dell'essere, cioè dalla paura di non sapere chi siamo veramente, fino al centro interiore da cui emerge tenero e indifeso un germe di innata consapevolezza, rende tutti re. Il potere di Erode era illegittimo: qualsiasi potere che regge sul sonno collettivo non può che essere sfruttamento e violenza; il vero potere è regalità elargita a tutti, salvezza per tutti, non oppressione ma liberazione. L'episodio dei Magi ricorda al mondo la necessità di capovolgere la logica con cui interagiamo fra di noi: alla protervia della sicurezza occorre scegliere l'umiltà della vulnerabilità; un potere che va difeso è una vera schiavitù; e i MAGI non si fermano ad Erode, vanno oltre alla ricerca di un potere diverso, più profondo, meno tangibile ma sostanziato nell'invisibilità dell'amore. Il loro viaggio continua attraverso ognuno di noi.

Enrico Avveduto

No alle favole dove non vi sono emozioni e sentimenti "negativi", perché?Nel panorama odierno dove i libri per l’infanzi...
31/07/2022

No alle favole dove non vi sono emozioni e sentimenti "negativi", perché?

Nel panorama odierno dove i libri per l’infanzia da tempo hanno la tendenza a essere versioni edulcorate pulsionalità, angosce, paure e questioni conflittuali.
Le vere fiabe sono piene di crudeltà, avidità, sfide pericolose e solo così assolvono allo scopo importantissimo di parlare al mondo interno del bambino, aiutandolo a dare forma alle angosce che ciascun bimbo ha dentro di sè.

È importante il lavorío inconscio che la fiaba favorisce su chi la ascolta, processo che non deve essere “rovinato” da troppe spiegazioni razionali: spiegare a un bambino perché una fiaba sia così appassionante per lui distrugge, inoltre, l’incanto della fiaba, che dipende in misura considerevole dal fatto che il bambino non sa affatto perché la fiaba gli piaccia tanto.
Del resto, è esperienza comune che i bimbi chiedano di riascoltare una data fiaba dieci cento volte in certi periodi, come se volessero riattingere qualcosa da una traccia già conosciuta ma che non cessa di dirgli qualcosa di importante e di cui hanno bisogno in quel momento.

È in queste fiabe che il bambino sente di non essere l'unico a provare sentimenti "negativi", dunque a riconoscerli nei personaggi delle storie e tale meccanismo li aiuta ad averne meno paura.

Selettività alimentare:capricci o altro?In forte aumento la percentuale di bambini che rifiutano la maggior parte dei ci...
19/06/2022

Selettività alimentare:capricci o altro?
In forte aumento la percentuale di bambini che rifiutano la maggior parte dei cibi fino ad arrivare a pochi alimenti, condizione troppo spesso sottovalutata merita invece una grande attenzione plurispecialistica perché se perdura nel tempo è indice di una difficoltà emotiva e relazionale del bambino che talvolta può anche sfociare in un rifiuto sempre più persistente e pericoloso per lo sviluppo psichico e soprattutto fisico.

Indirizzo

Via Mariano Stabile 261
Palermo
90144

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 13:00
15:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 13:00
15:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 13:00
15:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 13:00
15:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 13:00
15:00 - 20:00

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Dott.ssa Emanuela Butera Psicoterapeuta Psicoanalitico Psicologo Pediatrico pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Digitare

La Psicoanalisi

La psicoanalisi è una modalità di trattamento basata sull'esplorazione dei fattori che determinano i comportamenti e le emozioni (e di cui le persone non sono consapevoli).

Questi fattori inconsci possono essere causa di condizioni stressanti e d' infelicità. A volte si manifestano come sintomi veri e propri, in altri casi determinano tratti di personalità problematici, difficoltà lavorative , affettive e relazionali, disturbi dell'umore o dell'autostima. La causa del malessere è determinata dunque da elementi patogeni inconsci e per questo motivo i consigli di parenti o amici, la lettura di libri d'auto-aiuto ed altri tentativi del genere sono destinati a non dare sollievo. La psicoanalisi, come metodo terapeutico, si basa sui concetti che riguardano i processi mentali inconsci originariamente elaborati da Sigmund Freud e successivamente sviluppati, nel tempo, da un numero considerevole di altri analisti. Il trattamento psicoanalitico è in grado di rivelare in che modo i fattori inconsci influiscono sulle relazioni attuali e sui "pattern" di comportamento e, favorendo collegamenti con le origini storiche, può mostrare come questi fattori si sono sviluppati nel tempo (aiutando l'individuo a gestire meglio la propria realtà attuale). Nel corso di un trattamento psicoanalitico intensivo la relazione col terapeuta, che inevitabilmente si sviluppa, assume tratti influenzati dal "mondo interno" del paziente. Tale relazione permette sia all'analista che all'analizzato di condividere un'esperienza esplorativa intensa. In questo modo molti aspetti della persona possono essere capiti più profondamente ed è possibile lavorare sull'opportunità di promuovere auspicabili trasformazioni.