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📣 Realtà sociale per l’autodeterminazione e l’autogoverno dei territori in Sicilia.

NO ALLA NAVE CROWN IRIS A PALERMO!BASTA COLLABORAZIONI MILITARI POLITICHE E COMMERCIALI CON I SIONISTI!STOP ACCORDI CON ...
02/12/2025

NO ALLA NAVE CROWN IRIS A PALERMO!

BASTA COLLABORAZIONI MILITARI POLITICHE E COMMERCIALI CON I SIONISTI!
STOP ACCORDI CON ISRAELE!

🗓 Domenica 7 dicembre h 9.00
📍punto di incontro: piazza Camilleri (fine di via Emerico Amari difronte al varco turistico del porto di Palermo)

La mattina di domenica 7 dicembre la nave da crociera Crown Iris, partita da Haifa e gestita da una compagnia israeliana, tenterà di attraccare al porto di Palermo.

Di fronte al consenso implicito della comunità internazionale che consente all’entità sionista di proseguire quotidianamente gli attacchi contro Gaza e la Palestina, riteniamo inaccettabile che la nostra città ospiti turisti israeliani.

L’autorizzazione all’attracco rappresenterebbe un passo ulteriore nella normalizzazione di un regime di apartheid, occupazione militare e pulizia etnica che da oltre 75 anni colpisce il popolo palestinese. Significherebbe chiudere gli occhi davanti alla distruzione di Gaza e alla colonizzazione illegale della Cisgiordania.

Accettarlo vorrebbe dire anche legittimare la collaborazione politica, commerciale e militare che Italia ed Europa continuano a mantenere con Israele, alimentando l’impunità che lo tutela sulla scena internazionale.

La nostra terra, storicamente luogo di accoglienza, non può diventare complice di tutto questo. I porti di Palermo sono spazi di pace: aprirli alla Crown Iris come se nulla fosse equivarrebbe a tradire la storia del Mediterraneo e i gemellaggi che legano la nostra città a Khan Yunis e Betlemme.

Gli scioperi e le grandi manifestazioni degli ultimi mesi lo dimostrano con forza: Palermo è antisionista e antirazzista. Opporsi all’attracco non è un gesto contro i singoli passeggeri, ma un’affermazione chiara della volontà cittadina di interrompere qualsiasi forma di cooperazione con Israele.

Sabotiamo i patti commerciali con Israele, blocchiamo l’arrivo della Crown Iris, difendiamo i nostri porti dalla complicità nel genocidio.

I sionisti non saranno mai i benvenuti!

Palestina libera dal fiume al mare!

Assemblea cittadina PALERMO CON LA PALESTINA

30/11/2025

I territori sono di chi li abita! Dalla Sicilia alla Palestina, combattiamo i tanti volti di un modello di sviluppo che si alimenta di sfruttamento, devastazione, genocidio ed estrazione delle risorse e che sperpera ricchezze per gonfiare le tasche di pochi. Il ponte sullo stretto è l'ennesima operazione di propaganda per fare guadagnare le imprese amiche del ministro Salvini, per movimentare capitali, per arricchire aziende come Webuild, le stesse che ora allungano le mani su Gaza per accaparrarsi una fetta dei profitti della ricostruzione.

Un ponte che non serve ai territori: le necessità di Sicilia e Calabria sono ben diverse, ma in un sistema che conosce solo la speculazione e il profitto, i bisogni dei territori non rientrano nelle priorità di nessun governo, né quello attuale né tantomeno dei precedenti.

Per questo ieri eravamo in piazza a Messina contro il ponte sullo stretto e in solidarietà alla Palestina, e a tutti i popoli che lottano per la propria autodeterminazione.

Basta spreco di risorse, basta riarmo e militarizzazione: ai padroni della guerra e del cemento rispondiamo inondando le piazze.

Oggi siamo in migliaia a Messina contro il ponte sullo stretto, in solidarietà alla popolazione palestinese che resiste ...
29/11/2025

Oggi siamo in migliaia a Messina contro il ponte sullo stretto, in solidarietà alla popolazione palestinese che resiste per la propria autodeterminazione.
I territori sono di chi li abita, basta speculazione e spreco di risorse sulle nostre vite!

LIBERAZIONE IMMEDIATA PER MOHAMED SHAHIN!Libertà per la Palestina!STOP ALL’UTILIZZO ARBITRARIO DI PROVVEDIMENTI AMMINIST...
28/11/2025

LIBERAZIONE IMMEDIATA PER MOHAMED SHAHIN!

Libertà per la Palestina!

STOP ALL’UTILIZZO ARBITRARIO DI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI E PREVENTIVI PER SOFFOCARE IL DISSENSO E DEPORTARE LX ATTIVISTX PRO PALESTINA

Mohamed Shahin, imam a Torino e da anni anima delle mobilitazioni per la liberazione della Palestina, lunedì mattina è stato prelevato da casa sua nel quartiere di San Salvario. Dopo essergli stato revocato il permesso di soggiorno a lungo termine che aveva da oltre vent’anni, nei quali ha vissuto in Italia con moglie e figli piccoli, è stato deportato prima nel CPR di Torino e poi in quello di Caltanissetta. A seguito dell’ordinanza del Ministro Piantedosi, il governo ha infatti ordinato l’immediata deportazione in Egitto, dove Mohamed è considerato un dissidente politico e vi è il rischio reale e concreto che venga arrestato, torturato, imprigionato e assassinato.

Mohamed è stato prelevato da casa sua per essere espluso dal territorio italiano per “motivi di sicurezza dello Stato e di prevenzione del terrorismo”. La sua colpa sarebbe soltanto quella di aver detto al microfono, durante una manifestazione di un paio di mesi fa che ‘il 7 ottobre è stata una reazione… e che violente sono state le guerre prima e il genocidio dopo’, da cui è seguita l’interrogazione parlamentare di Fratelli d’Italia che ha portato al provvedimento firmato da Piantedosi.

Adesso si trova recluso nel CPR di Caltanissetta, e nonostante la sua legittima richiesta di asilo politico, il giudice ha confermato l’espatrio in Egitto di Mohamed, confermando ancora una volta la complicità italiana con il regime autoritario e liberticida di Al Sisi, responsabile dell’assassinio politico di molti attivistx e dissidentx tra cui anche l’italiano Giulio Regeni.

Quanto sta accadendo costituisce l’ennesimo gravissimo episodio di criminalizzazione del dissenso politico e impone a tuttx noi una presa di coscienza, poiché svela quanto la tanto decantata democrazia occidentale sia un falso costruito ad arte e quanto dietro la politica della sicurezza ci sia soltanto la volontà di reprimere ogni forma di dissenso. Un sistema che criminalizza la parola e reprime, attraverso l'utilizzo di scorciatoie autoritarie fondate sul sempre maggiore utilizzo da parte della repressione dello Stato del sistema amministrativo-penale, parallelo a quello penale in senso stretto, anche attraverso la revoca del permesso di soggiorno per le persone senza la cittadinanza italiana o in possesso di cittadinanza europea.

Pretendiamo la liberazione immediata di Mohamed Shahin!

Pretendiamo la sospensione immediata di questo vero e proprio tentativo persecutorio di deportazione e lo stop all’utilizzo arbitrario e intimidatorio contro lx attivistx politiche di provvedimenti preventivi-amministrativi riferiti ad altri ambiti come quello del terrorismo per tentare di soffocare ogni dissenso politico.

Per Mohamed, per Anan, per Luigi e tuttx lx altrx costruiamo una mobilitazione permanente a partire dallo sciopero generale del 28 e dalla manifestazione No Ponte del 29!

Toccano unx, toccano tuttx!

Assemblea cittadina PALERMO CON LA PALESTINA

LIBERTÀ PER MOHAMED SHAHINLIBERTÀ PER LA PALESTINACHIUDERE I CPR!Presidio davanti la Prefettura🗓Giovedì 27 novembre - Or...
26/11/2025

LIBERTÀ PER MOHAMED SHAHIN
LIBERTÀ PER LA PALESTINA
CHIUDERE I CPR!

Presidio davanti la Prefettura
🗓Giovedì 27 novembre - Ore 17
📍Via Cavour 6/A

Mohamed Shahin, attivista da anni impegnato nella difesa del popolo palestinese, rischia la deportazione che lo esporrebbe a gravi pericoli proprio per essersi schierato apertamente contro l’entità sionista.

Nella notte di due giorni fa, è stato prelevato dalla sua casa a Torino per essere espulso dal territorio italiano, per «motivi di sicurezza dello Stato e di prevenzione del terrorismo». La sua colpa sarebbe quella di aver detto al microfono, durante una manifestazione di un paio di mesi fa, che il “7 ottobre è stata una reazione…e che violente sono state le guerre prima e il genocidio dopo”, frasi riportate da un articolo de La Stampa e successivamente diventate motivo per un’interrogazione parlamentare da parte di Augusta Montaruli, parlamentare di FdI; da qui, il provvedimento firmato da Piantedosi.

Da lunedì 24 novembre, si trova al Cpr di Caltanisetta a causa della revoca del permesso di soggiorno di lunga durata che aveva, essendo residente in Italia da 21 anni. Nonostante la richiesta di asilo politico, il giudice ha confermato l’espatrio in Egitto di Mohammed, ignorando ogni evidenza del pericolo reale e documentato di una deportazione in Egitto, viste le sue continue denunce contro Al Sisi.

Ne chiediamo l’immediata liberazione!
Rifiutiamo ogni tentativo di criminalizzazione e solidarietà.
Chiediamo la sospensione immediata della deportazione e il riconoscimento della sua protezione.

Domani.Assemblea cittadina per la Palestina, contro la guerra e il riarmo.🗓 Mercoledi 19 novembre h 19.30📍Via VILLAERMOS...
18/11/2025

Domani.
Assemblea cittadina per la Palestina, contro la guerra e il riarmo.

🗓 Mercoledi 19 novembre h 19.30📍Via VILLAERMOSA 29

PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO "COLPEVOLI DI PALESTINA". Aggiornamenti dal processo e dibattito con compagnx complici e sol...
11/11/2025

PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO "COLPEVOLI DI PALESTINA". Aggiornamenti dal processo e dibattito con compagnx complici e solidali. A seguire aperitivo.



🗓 Sabato 22 novembre h 18.30
📍Via San Basilio 17 • Palermo

Dopo quasi due anni di detenzione preventiva, Anan Yaeesh, militante della resistenza e prigioniero politico palestinese in Italia, si trova adesso nel carcere di Melfi.

Alla prossima udienza del processo, imbastito dal governo di "Israele" con la complicità dell'apparato giudiziario dello stato italiano, fissata per il 21 novembre a L'Aquila, la corte ha convocato a testimoniare l'ambasciatore israeliano in Italia: un'ulteriore dimostrazione del servilismo dell'Italia ai diktat del sionismo, in beffa a un intero popolo che subisce il genocidio e il colonialismo di insediamento, ennesimo schiaffo ai milioni di persone solidali con la Palestina che si sono mobilitati in tutto il territorio italiano.

Mentre sono già previste mobilitazioni in solidarietà ad Anan e Ali e Mansour, gli altri due palestinesi imputati, a Palermo all'indomani dell'udienza avremo la possibilità di discutere insieme a due compagn* di Anan dell'andamento di un processo che rappresenta uno dei più gravi esempi di complicità giudiziaria dell'Italia con il sionismo degli ultimi decenni. Lo faremo con la proiezione del documentario COLPEVOLI DI PALESTINA, preziosa ricostruzione e testimonianza di come la macchina del genocidio sia intrinseca di un sistema economico e politico. Un modello di sviluppo fatto di guerra ed espropriazione dei territori, e che in Palestina mostra il suo vero volto.

Sosteniamo Anan e i prigionieri politici palestinesi, che portano avanti la legittima resistenza del loro popolo contro l'occupazione e il genocidio per mano sionista e occidentale.

Libertà per Anan Yaeesh, libertà per chi lotta contro guerra e genocidio! La resistenza non è terrorismo!

Presentazione dell'inchiesta di Luca Rondi per Altreconomia sul riarmo accademico e le collaborazioni militari con gli a...
08/11/2025

Presentazione dell'inchiesta di Luca Rondi per Altreconomia sul riarmo accademico e le collaborazioni militari con gli atenei italiani, insieme al Collettivo Universitario Scirocco.
Proseguiamo la mobilitazione in solidarietà al popolo palestinese e contro il riarmo, per l'interruzione immediata degli accordi con le aziende di morte e con Israele.

A seguire aperitivo solidale.

06/11/2025

29 NOVEMBRE MANIFESTAZIONE NO PONTE E PER LA PALESTINA A MESSINA

Il nostro intervento al corteo del 4 novembre contro il riarmo, verso il corteo nazionale contro il ponte sullo stretto: i territori sono di chi li abita, non di chi li vuole distruggere in nome di speculazione e profitto!

Torniamo in piazza per contestare un modello economico e politico che concentra la ricchezza nelle mani di pochi, che si prepara alla guerra e legittima il genocidio come mezzo di arricchimento e appropriaziona della terra. Un modello economico che si dispiega nei nostri territori, ormai colonie militari della NATO, in cui il mito delle grandi opere viene calato dall'alto in tuttta la sua brutalità.

Ma le priorità delle classi dirigenti sono sempre piu distanti dalle reali necessità degli abitanti dei trritori. Per questo intrecciamo la lotta contro il ponte insieme a quella dei popoli che resistono contro la violenza del capitalismo, del sionismo, della guerra: dietro ogni operazione degli eserciti in nome della "difesa" si celano grandi interessi economici, dietro la distruzione dei territori ci sono piani di sfruttamento e furto delle risorse.

Difendiamo i nostri territori, difendiamo la Palestina!

04/11/2025

Il 4 novembre non c'è niente da festeggiare!

Basta soldi per la guerra, basta riarmo, basta genocidio.
Ci vogliono convincere che la priorità sia la spesa militare: ma noi sappiamo che la guerra per i potenti è una grande occasione di ricchezza e sviluppo, mentre per noi significa solo morte e distruzione. Contro l'economia del genocidio e la tendenza alla militarizzazione, scendiamo in piazza.
Per la Palestina, il Sudan, il Congo e per tutti i popoli oppressi.

Presentazione del dossier di  sul riarmo accademico🗓 Sabato 8 novembre h 17.30📍.pa via San Basilio 17 (PALERMO)I rapport...
03/11/2025

Presentazione del dossier di sul riarmo accademico

🗓 Sabato 8 novembre h 17.30
📍.pa via San Basilio 17 (PALERMO)

I rapporti tra le aziende del comparto militare e le Università italiane sono sempre più stretti: 23 atenei su 31 hanno infatti legami con Leonardo Spa (74%), 20 con Thales Alenia Space Spa (65%) e otto con Mbda Italia Spa (26%), colosso europeo che produce anche missili terra-aria.
È quanto emerge da dati inediti ottenuti da Altreconomia che ha chiesto alla metà degli istituti pubblici italiani quanti e quali “accordi, contratti di ricerca, convenzioni o tirocini” hanno attivato dal 2023 ad oggi con i protagonisti del settore della Difesa.

A partire dell'inchiesta, discuteremo insieme a Luca Rondi e al collettivo universitario di tendenza al riarmo, dual use, militarizzazione dei territori e di strategie di opposizione ai piani di guerra e genocidio.

A seguire aperitivo solidale.

Indirizzo

Via San Basilio 17
Palermo
90133

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Il Governo Conte ha chiuso la fase 1 e avviato la fase 2.