15/10/2025
Legame profondo tra dolore e lutto. π
Una paziente di circa quarant'anni si Γ¨ presentata presso il mio studio, riferendo un dolore cronico localizzato alla scapola. La condizione, apparentemente riconducibile a una contrattura muscolare, perdura da anni e ha assunto carattere invalidante, interferendo con il riposo notturno, l'attivitΓ lavorativa e l'esercizio fisico. La paziente nel corso degli anni ha sperimentato diverse terapie, tra cui farmaci, infiltrazioni, trattamenti strumentali e manuali, senza tuttavia ottenere alcun beneficio...
β οΈβ οΈ Una contrattura muscolare, fisiologicamente, si risolve in circa 7-10 giorni. Quando persiste per anni, dobbiamo pensare che ci sia qualcosa che va oltre il muscolo stesso.
βΆοΈ Procedo con la raccolta anamnestica.
Le chiedo di precisare l'esordio del dolore.
"No, dottore, Γ¨ da tempo che non riesco a ricordarlo."
Proseguo con le domande di routine: incidenti, traumi, interventi chirurgici?
Nessuno. Assenza di eventi specifici.
Tuttavia, percepivo un'incongruenza... l'impressione era che una parte della storia fosse stata dimenticata o rimossa, nonostante la paziente sembrasse assolutamente certa di non omettere alcun dettaglio.
Invito la paziente a posizionarsi sull'analizzatore posturale. Osservo una leggera flessione del capo, una postura difensiva e chiusa, spesso associata a una protezione viscerale ed emotiva.
Continuo con domande specifiche, ma senza successo... stavo perdendo le speranze...
Faccio accomodare la paziente sul lettino e, durante l'ascolto fasciale, percepisco una tensione evidente in corrispondenza del lobo tiroideo sinistro, lo stesso lato della spalla interessata.
A un certo punto emerge un dettaglio fondamentale....
βSa dottore, dopo la morte di un mio parente molto stretto, ho cominciato a stare male. Qualche mese dopo, mi Γ¨ stato diagnosticato un ipertiroidismo.β
βοΈβΌοΈA quel punto, il quadro si apre.
ππ Lβipertiroidismo Γ¨ una condizione in cui la tiroide produce un eccesso di ormoni tiroidei (T3, T4), accelerando il metabolismo e causando una varietΓ di sintomi: tachicardia, irritabilitΓ , insonnia, perdita di peso, ansia e tremori.
βοΈβοΈMa puΓ² una tiroide in sofferenza riflettersi in un dolore muscolo-scheletrico cronico, come una contrattura scapolare?
La risposta è sì, e si può spiegare su più livelli:
1. Fisiologico e neurologico:
Il sistema endocrino e il sistema nervoso autonomo sono intimamente collegati. Lo stress cronico attiva lβasse ipotalamo-ipofisi-surrene, che a lungo andare puΓ² influenzare anche la funzione tiroidea e la tensione miofasciale.
Inoltre, il nervo vago, che regola la risposta parasimpatica, attraversa la zona cervicale e toracica anteriore, proprio in prossimitΓ della tiroide e dei fasci neurovascolari che innervano spalla e arto superiore. Uno stato di allerta cronico puΓ² alterare la propriocezione, la postura e la tensione muscolare, in particolare nei distretti cervicali e scapolari.
2. Psicosomatico ed emozionale:
Il lutto Γ¨ uno degli eventi piΓΉ forti che possano colpire lβequilibrio psico-emotivo di un essere umano.
Secondo la medicina cinese associa il dolore del lutto allβorgano Polmone, legato alla capacitΓ di "lasciare andare". Ma quando il dolore Γ¨ troppo grande, puΓ² coinvolgere anche altri organi, in questo caso la Tiroide.
βIl corpo parla quando lβanima soffre.β
Secondo la medicina tradizionale cinese lβipertiroidismo Γ¨ spesso legato a un βfuoco internoβ nato da un vuoto profondo, un consumo dello Yin dovuto a emozioni represse o non elaborate.
βΆοΈInizio il trattamento..
Dopo pochi minuti, la paziente esclama:
βMi brucia e mi tira fortissimo il braccio!β
βSignora, respiri profondamente, Γ¨ una reazione che puΓ² capitare. Sono i dolori che sente di solito?β
βSΓ¬, esattamente quelli.β
La invito a respirare e concentrarsi su ciΓ² che sente. Non a scappare o a chiudersi...
Il corpo sa cosa fare, se lo lasciamo esprimere.
Dopo diversi minuti, la mia resistenza fisica e mentale era prossima al limite, ma fortunatamente... la situazione si Γ¨ stabilizzata...
E poi...
come una diga che cede, la paziente Γ¨ scoppiata in un pianto liberatorio.
Ha pianto per diversi minuti.
Non solo per il dolore alla spalla, ma per tutto ciΓ² che quel dolore aveva represso:
"Ricordi non condivisi, parole mai pronunciate, preoccupazioni, vuoti mai colmati, tutti registrati a livello mitocondriale...
finalmente il suo corpo stava comunicando.
Al termine della seduta senza aver mai toccato direttamente la spalla, il dolore si era ridotto drasticamente.
Nei successivi due incontri, a distanza di circa 15-20 giorni:
β’ Ho rivalutato la fascia tiroidea.
β’ Ho lavorato sui meridiani energetici del Polmone e del Rene, organi coinvolti nel processo di elaborazione del lutto e nel sostegno dellβenergia vitale.
β’ Ho trattato strutture meccaniche correlate: manubrio sternale, fascia di Toldt (fascia renale), e il sistema fasciale toracico.
β’ Ho valutato eventuali irritazioni radicolari periferiche, per capire se le disfunzioni viscerali avevano messo in tensione strutture nervose distali.
β οΈβ οΈ Ogni emozione, bella o br**ta che sia, si imprime nel sistema nervoso autonomo e, attraverso vie neurofisiologiche ed energetiche, si riflette sul corpo.
Il nostro sistema limbico, sede delle emozioni, Γ¨ collegato a centri che regolano la funzione endocrina, immunitaria, viscerale e muscolo-scheletrica. Quando lβequilibrio emotivo viene compromesso, prima o poi anche il corpo parlerΓ .
Per questo motivo, Γ¨ fondamentale un approccio integrato alla salute:
β’ Che consideri il corpo e la mente come unβunitΓ inscindibile.
β’ Che valorizzi il lavoro in Γ©quipe tra medici, terapisti manuali e psicologi o psicoterapeuti.
β’ Che non si fermi solo al sintomo, ma ascolti la storia del paziente, spesso scritta in profonditΓ nei tessuti.
Per quanto mi riguarda, nella mia piccola esperienza di nove anni, ritengo che:
βNon tutto ciΓ² che non si vede Γ¨ immaginario. A volte, Γ¨ solo troppo profondo per essere detto con le parole o toccato con le mani.β
Ancora una volta, Γ¨ stato un viaggio clinico tra tessuti, emozioni e silenzi del corpo.
Non tutto il dolore nasce da un trauma, e non tutto il trauma si ricorda con la mente.
Dr. Alfonso Campisi
Osteopata- Posturologo.