21/10/2025
π πππππππππππ πΏπππ ππ ππππππππππ πΏπ ππΌππππ ππΌππππΎπππΌππππππ πππππππ
βDOTTORESSA SONO RIUSCITA A DIRE FINALMENTE CIΓ CHE DESIDERAVO MA NONOSTANTE CIΓ X MI HA COMUNQUE SMINUITO, NON COMPRESO, PRATICAMENTE NON Γ CAMBIATO NULLAβ
β¨Ed Γ¨ in questo βnon Γ© cambiato nullaβ che invece cβΓ¨ il raggiungimento di un nuovo piccolo traguardo.
Spesso il nostro percorso rallenta, o si blocca, perchΓ© ci aspettiamo che, di fronte ai nostri cambiamenti , anche le persone intorno a noi cambino automaticamente.
Nel mio lavoro adotto un approccio pratico: propongo piccoli esercizi esperienziali per trasformare le parole in azioni concrete, perchΓ© la consapevolezza da sola non basta se non diventa comportamento.
Accade spesso che una persona inizi a modificare il proprio modo di relazionarsi e poi resti delusa nel vedere che lβaltro non cambia di conseguenza.
Ma il cambiamento personale non nasce per ottenere una risposta diversa: π£ππ¨ππ π₯ππ§ π£π€π π¨π©ππ¨π¨π.
Quando scegliamo di riordinare la nostra vita, lo facciamo per prenderci cura di noi, per proteggerci, rispettarci, mettere confini sani, indipendentemente da come reagiranno gli altri.
Se abbiamo accanto persone empatiche e con una buona capacitΓ metacognitiva (cioΓ¨ capaci di comprendere i propri pensieri, emozioni e quelli altrui), allora sΓ¬, Γ¨ probabile che il nostro cambiamento attivi un circolo virtuoso anche nellβaltro.
Ma quando questo non accade, non significa fallire.
Significa aver scelto di voler bene a se stessi.
PerchΓ© noi siamo responsabili dei nostri comportamenti.
Gli altri dei loro.
E io mi sento orgogliosa: ogni piccolo gesto diverso da βcome avreste reagito primaβ Γ¨ giΓ un grandissimo passo avanti, perchΓ© io so (insieme a voi) la fatica, la storia che cβΓ¨ sottoπ«ΆπΌ