26/09/2025
E cos’è ancora l’Arteterapia?
È farsi insegnare da un foglio come si fa ad accogliere quello che ci abita dentro. È imparare, come fa la carta, a farsi rifugio per ogni colore o tratto, per ogni spavento e paura, è diventare disponibili e aperti a emozioni a volte non volute, come la rabbia, la tristezza, la paura di non essere abbastanza, di essere abbandonati, il dolore per la sofferenza di altri umani e animali, emozioni spesso esiliate, ignorate, ascoltate o espresse di fretta.
È un diventare sufficientemente vasti dentro di sé per permettere alle emozioni di esserci e di attraversarci. Quelle lucenti e quelle buie: tutte diventano colori, nessuna esclusa. Tutte contribuiscono a rendere l’opera viva e autentica.
L’opera non vuole compiacere, ma essere vera. Quando le emozioni hanno uno spazio in cui esistere, ce ne possiamo prendere cura, possiamo consolarle, cullarle, esserci per loro. E il corpo sente, è vivo intensamente.
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