Dott.essa Eleonora Stingone

Dott.essa Eleonora Stingone Psicologa specializzata in Neuroscienze e Cyberpsychology. Per problemi d'umore, relazionali, d'agitazione ed altre difficoltà.

Consulenze psicologiche online con terapia dei videogiochi, colloqui motivazionali e supporto al benessere psicologico.

Non devi per forza farlo da solo, possiamo provarci insieme. Che ne pensi? Contattami pure quando ti sentirai pront*. 🫂 ...
04/03/2025

Non devi per forza farlo da solo, possiamo provarci insieme. Che ne pensi?
Contattami pure quando ti sentirai pront*. 🫂

12/02/2025

Benvenuti nel primo episodio di questo nuovo format!Marco ._.lazzeri , Eleonora  e Angelo  vi accompagneranno alla scope...
11/11/2022

Benvenuti nel primo episodio di questo nuovo format!
Marco ._.lazzeri , Eleonora e Angelo vi accompagneranno alla scoperta di personaggi iconici del mondo dei videogiochi che presentano le caratteristiche della “tetrade oscura”.

Ma cos’è la tetrade oscura?
In psicologia e in psicopatologia, racchiude quattro importanti disturbi di personalità: il machiavellismo, il narcisismo, la psicopatia e il sadismo.
Avremo dunque a che fare con personaggi oscuri, manipolatori ed egotici, che non proveranno sensi di colpa nel turbare poveri videogiocatori ignari.
Noi vi abbiamo avvisati…

Bibliografia:
-Kircaburun, K., Jonason, P. K., & Griffiths, M. D. (2018). The Dark Tetrad traits and problematic online gaming: The mediating role of online gaming motives and moderating role of game types. Personality and Individual Differences, 135, 298–303.
https://doi.org/10.1016/j.paid.2018.07.038

- Sepe, A.M. (2022). Lo stile comunicativo tipico del passivo aggressivo. Retrieved on 10.11.2022 from https://psicoadvisor.com/

Anime e manga dal potenziale smisurato, ma che purtroppo viene sottovalutato in Italia. Al Sol Levante invece lo amano t...
28/09/2022

Anime e manga dal potenziale smisurato, ma che purtroppo viene sottovalutato in Italia. Al Sol Levante invece lo amano talmente tanto da avergli dedicato un parco divertimenti e addirittura un musical.
I personaggi hanno personalità intricate e caratteristiche psicologiche che spesso rimandano a disturbi psichiatrici ben specifici.
Ma c'è più di questo. Le azioni sono tutte scatenate da una sete di vendetta che spinge al massimo l'adrenalina dei personaggi.

Vediamo insieme perché siamo così assetati di sangue...

  frequenti,   per certi alimenti, rigidi rituali legati al cibo e all’esercizio fisico, profondi sentimenti di colpa e ...
15/09/2022

frequenti, per certi alimenti, rigidi rituali legati al cibo e all’esercizio fisico, profondi sentimenti di colpa e vergogna collegati alla .
Questi sono alcuni dei segnali dell’instaurarsi di una relazione patologica con il cibo, cioè di un disturbo alimentare.
Con l’avvento di e le sue challenges, fortemente criticate, ovunque spopolano immagini di corpi statuari, pubblicati costantemente dagli influencers del momento con foto e video della loro vita apparentemente perfetta. A spopolare sono anche i ”fitness influencer” che propongono programmi di e offrono consigli alimentari con ricette e integratori per pasti super-ipocalorici.

Una caratteristica sempre presente in chi soffre di un disturbo alimentare è l’alterazione dell’immagine corporea. La percezione che la persona ha del proprio aspetto non combacia con la realtà ed influenza la sua vita e i suoi pensieri in modo preponderante.
Spesso però in concomitanza ci sono altre problematiche, come , ansia, o disturbi ossessivo-compulsivi e di personalità.
Perciò, non è il cibo in sé ad essere la causa di questi comportamenti, piuttosto è il capro espiatorio di un interiore che si cerca in tutti modi di evitare, di occultare, come nell’anoressia, o di un lutto, una mancanza che si vuole riempire, come nel binge-eating o nella bulimia.
Alla base vi sono difficoltà di gestione delle emozioni negative: alcuni di noi non sono mai riusciti ad affrontare traumi della propria vita, mentre altri non hanno consapevolmente considerato negativi degli eventi, che nel frattempo agivano indisturbati nel “sottoscala” della loro mente.

Cosa possiamo fare nel nostro piccolo?
- accettare che le cose non vanno sempre come vorremmo;
- parlare di eventi che sono stati, o sono, motivo di turbamento o di pensiero costante;
- essere aperti al fatto che ogni tanto capita di non stare bene.

Non siamo indistruttibili. Sediamoci a piangere e facciamoci confortare dai nostri amici. Perché non c’è niente di male nel farsi aiutare.

Hanno scoperto che esistono anche in Italia, un po' come dei ritrovamenti fossili del Paleolitico. Sapevamo benissimo ch...
01/09/2022

Hanno scoperto che esistono anche in Italia, un po' come dei ritrovamenti fossili del Paleolitico.
Sapevamo benissimo che si tratta di un fenomeno diffuso in tutto il mondo, semplicemente lo chiamavamo in italiano: isolamento sociale.
Ma si isolano per scelta o perché piuttosto è la società a rifiutarli?
Chiariamo il concetto e anche che tipo di realtà è.

Buona lettura!

Al cinema ritornano i grandi classici di Miyazaki. Il primo che vidi in assoluto è stato Totoro e da lì nacque un amore ...
17/08/2022

Al cinema ritornano i grandi classici di Miyazaki. Il primo che vidi in assoluto è stato Totoro e da lì nacque un amore indissolubile.
L'ambientazione, i personaggi, la trama, hanno qualcosa di indescrivibile che ti fa ve**re gli occhi a cuoricino e piangere come una fontana.
Ma non è una storia per bambini, non è un film d'animazione che si conclude lì. Questo titolo tratta velatamente di noi tutti, aiutandoci a ritrovarci e ad usare strategie un po' dimenticate che usavamo da piccoli.

Guardiamo insieme una piccola sintesi di questo capolavoro.

Terapie digitali con applicazioni mobile invece di andare dallo psicologo ogni settimana? Si può fare! E ci buttiamo den...
02/08/2022

Terapie digitali con applicazioni mobile invece di andare dallo psicologo ogni settimana?
Si può fare! E ci buttiamo dentro anche i videogiochi!
Scopriamo un po' cos'è e come si fa.

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Le immagini modificate digitalmente creano una disgiunzione tra il proprio corpo e l’idea che si ha di sé, producendo qu...
21/07/2022

Le immagini modificate digitalmente creano una disgiunzione tra il proprio corpo e l’idea che si ha di sé, producendo quella che è definita “dismorfia digitale”, basata sugli standard di bellezza filtrati dai social media. L’immagine digitale viene costruita alterando parti di sé apparentemente indesiderabili.
Questa tipologia di dismorfia si trova all’interno dello spettro del BDD, Disturbo da dismorfismo corporeo, enei casi più gravi è presente ansia significativa per il proprio aspetto al punto da sviluppare abitudini e routine ossessive, spesso compulsive, come controllarsi incessantemente allo specchio e mimetizzare la zona del corpo “incriminata” con trucco o vestiti.
Gli utenti utilizzano spesso la tecnologia e i selfie per superare quest’ansia cercando di ottenere quell’approvazione che non trovano internamente, all’esterno, dagli utenti online. Quindi, chi possiede una bassa autostima tende ad essere maggiormente coinvolto in questa tendenza comportamentale.
Secondo la teoria dell’autoverifica, i selfie sono infatti usati per ricevere commenti positivi e “likes” all’interno di un processo di costante ricerca di valutazioni altrui, portando inevitabilmente ad un’affettività depressa, poiché l’origine di questi comportamenti è associata ad eventi di vita particolarmente stressanti, legati a difficoltà di elaborazione emotiva.
Qual è la terapia che è possibile applicare in certi casi?
Si lavora sugli aspetti cognitivo-comportamentali del BDD, si monitora l’uso del cellulare, come anche dei pensieri automatici negativi, e si indagano le cause scatenanti per identificare gli errori cognitivi. Lo scopo è quello di mettere in discussione le convinzioni disfunzionali sull’importanza dell’apparenza e incoraggiare attività ricreative alternative più salutari, come coltivare le proprie passioni ed interessi.
Ovviamente, i selfie non sono l’origine del problema, per cui non bisogna demonizzarli e additare tutti coloro che ne fanno uso.
Per cui, va bene farsi i selfie? Si, ma controllando i pensieri che sono dietro a queste foto. Sentirsi brutti, ogni tanto, è assolutamente normale, non siamo perfetti e va benissimo così.

Come può un battle royale diventare un eSport? La combinazione tra competizione e lavoro in team non sarà un'arma a dopp...
13/07/2022

Come può un battle royale diventare un eSport?
La combinazione tra competizione e lavoro in team non sarà un'arma a doppio taglio?
Siamo pronti anche oggi a sfatare un po' di miti e a fare chiarezza prima di tutto sulle caratteristiche di un pro gamer.
Buona lettura!

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Parma

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Martedì 15:00 - 20:00
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