07/11/2025
Prendersi la responsabilità dell'esistenza per farla fiorire.
Un mito greco racconta che la dea Cura, nell'attraversare un fiume, fosse stata attratta dal fango argilloso. Cura si mise a modellarlo, traendone la figura di un uomo.
In quel momento sopraggiunse Giove e la dea gli chiese di infondere spirito vitale nella scultura da lei plasmata. Infine, Cura chiese di poter imporre il proprio nome alla creatura, ma Giove glielo negò, sostenendo che doveva essere lui a dare il nome a quell'essere, dato che gli aveva infuso la vita.
Ne nacque una disputa, alla quale si unì la Terra proclamando il suo diritto a dare il suo nome, in quanto era sua la materia con cui era stata plasmata la creatura. Per risolvere la diatriba, fu chiamato a pronunciarsi Saturno, il cui giudizio distribuì le rivendicazioni: a Giove, che aveva infuso lo spirito sarebbe toccato, alla morte di quell'essere, di rientrare in possesso dell'anima; alla Terra, sarebbe tornato il corpo dopo la morte, dato che aveva fornito la materia, ma a possederlo durante tutta la vita sarebbe stata la Cura, la prima a plasmarlo.
Cura secondo l' etimologia latina ha il significato di , , riguardo, , interesse, ma si può tradurre anche con e .
I greci utilizzavano tre parole diverse per descrivere “cura”: merimna, cura come preoccupazione di conservare la ; therapeia, delle ferite, sia nel che nell' ; epimeleia, per indicare la cura che si prende la responsabilità dell' per farla fiorire.
La cura è il modo dell’uomo con cui stabilisce con , con la , con gli .
( Quadro di Christina Miller)