22/04/2016
AL POLICLINICO SAN DONATO, L’ECCELLENZA CARDIOCHIRURGICA AL PRIMO POSTO
“Il centro di cardiologia e di cardiochirurgia pediatrica all’IRCCS Policlinico San Donato, uno dei primi centri italiani e uno dei primi in Europa, può contare su un’attività di circa 1000 procedure interventistiche cardiochirurgiche o trattamenti di procedure di cardiologia interventistica all’anno in ambito pediatrico. Questo ci permette di affrontare tutti i tipi di patologia, dalla più semplice alla più complessa, dal neonato prematuro all’adulto/anziano con cardiopatia congenita.
L’esperienza accumulata in questi anni - spiega il dottor Alessandro Frigiola, co-direttore dell’area di Cardiochirurgia all’IRCCS Policlinico San Donato - ci consente, inoltre, di portare avanti diversi programmi di collaborazione e di cooperazione internazionale con paesi in via di sviluppo, per incoraggiare la formazione e il trattamento delle cardiopatie congenite. È proprio in questo modo che il Policlinico San Donato è diventato uno dei centri di riferimento per tantissime realtà, non solo europee, ma anche mondiali come Medio Oriente, Africa e Sudamerica, solo per citarne alcuni. Questi paesi si riferiscono a noi anche per la formazione dei medici che vengono in Italia per apprendere nuove tecniche per poi portarle a casa loro con l’intento e la volontà di creare centri autonomi”.
“Nel nostro reparto - continua - il piccolo paziente è al centro, così come la sua patologia che, quotidianamente, viene discussa dagli specialisti (chirurgo, cardiologo e intensivista). Questo è l’art team. Le soluzioni possono essere diverse: medica, interventistica e chirurgica e si scelgono in base alle caratteristiche del soggetto (patologia, età, tipo di malato) e in base a quelle che danno il maggior beneficio con il minor rischio. Disponiamo di un reparto per le cardiopatie congenite dove cardiologi e chirurghi di grande esperienza lavorano fianco a fianco insieme ai giovani che vogliono imparare e formarsi. Siamo, quindi, in grado di affrontare tutti i tipi di chirurgia - da cuore aperto alla cardiologia interventistica, all’assistenza ventricolare, al ponte (bridge) per un trapianto cardiaco, all’impianto di un cuore artificiale nel bambino - affrontando tutte le difficoltà. Grazie anche all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia sia a livello diagnostico sia a livello terapeutico, la nostra Struttura è il centro di riferimento e formazione per molti medici.
Tecnologie diagnostiche, come la ricostruzione tridimensionale del cuore (3D rotational) sulla base del cateterismo, dell’angiografia e della TC grazie alla quale è possibile far ruotare la struttura cardiaca per osservare direttamente il problema e affrontarle con la cardiologia interventistica. La 3D rotational è una metodica nuova, all’avanguardia, che San Donato ha cominciato più di un anno fa e grazie alla quale ha raggiunto un ulteriore livello di eccellenza. Accanto a questa, stiamo mettendo in atto un altro nuovo utilizzo della chirurgia estrema cioè la ricostruzione tridimensionale con un modello delle patologie complesse del cuore del bambino. Stampando un modello di cuore in silicone, è possibile osservarne al meglio l’anatomia interna soprattutto in quei casi in cui vi siano dubbi o in cui l’ecocardiografia non sia sufficiente a mostrarci la struttura cardiaca nella sua interezza. Così facendo, stiamo portando avanti un programma di ricerca simulando l’intervento e scegliendo il più indicato per quel tipo di patologia. Il nostro centro ha la più grande esperienza nella chiusura dei difetti interventricolari grazie all’utilizzo del device, cosiddetto a ombrellino; nell’impianto di valvole polmonari per via percutanea e la prima esperienza italiana - e tra le prime in Europa - per l’impianto a livello della valvola mitrale della protesi di Melody. Al momento, questa procedura è stata effettuata solamente a Boston e, in Italia, solamente nel nostro centro”.
“Stiamo portando avanti - conclude il dott. Frigiola - un grande studio sulla valvola aortica bicuspide nel bambino, anche a livello genetico, per capire da dove deriva l’alterazione e la malformazione di questa valvola. I cardiologi, guidati dal dottor Carminati, stanno attualmente studiando tutta la dinamica diagnostica, la 3D rotational, la stampa 3D e tutta una serie di effetti della circolazione extracorporea sul cervello del bambino. Vi sono numerosi campi, settori e argomenti che stiamo approfondendo, studiando e sui quali cercheremo di comprendere come ridurne mortalità e complicanze”.
Per contattare il dott. Frigiola, cliccare al link http://www.sandonato-gsd.it/unita-operative/cardiochirurgia-i.html