30/07/2022
Leggete un po’ qua.. e fate attenzione.. 😉
SCUSATE LO SFOGO, MA STAVOLTA SONO VERAMENTE ARRABBIATO!
Qualche giorno fa una mamma porta a visita la sua bambina di 9 anni. Marta è piccola e fragile, magrolina, bianca come il latte ma con degli occhi scuri più neri della notte e grandi grandi di una bellezza mediorientale sconvolgente, gli occhi grandi, profondi ed innocenti dei bambini, che quando ti fissano sembra quasi che ti stiano leggendo l' anima, gli occhi ai quali noi grandi dobbiamo avere veramente tanto coraggio per ingannarli.
Mamma Paola è preoccupata, la piccola Marta non vuole più mangiare, rifiuta anche il cibo che le piaceva di più, è circa un mese che va avanti così. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è successa sabato sera, Marta ha rifiutato la pizza, la sua pizza preferita che chiedeva sempre da quando era bambina.
Lavoro a Napoli e sia la mamma che il pediatra che in questa città si trovano dinanzi ad un bambino che rifiuta la pizza ... la situazione diventa seria, non si scherza, qui senza pizza non si può vivere, il rifiuto di un bambino è quasi eresia.
Visito la piccola Marta sorridendo e parlando del più e del meno, come mi aspettavo non ha nulla. A questo punto capisco che il problema va cercato in altri ambiti. Continuo a parlare del più e del meno, scuola tutto ok, casa tutto ok, mamma e papà si vogliono bene e non manca nulla sia dal punto di vista affettivo che materiale.
Stava quasi per andare via e per fissarle un appuntamento ad un mese per un controllo, propongo il pomeriggio di un venerdì, essendo a fine settimana lo studio sarà meno affollato e avrò più tempo per parlarle . Ma mi fermano mamma e figlia all'unisono dicendo che il pomeriggio ha danza. Mi scatta un qualcosa in testa a questo punto e inizio a chiedere che danza fa e le solite domande di circostanza generali.
Marta sembra contenta della scuola di danza delle maestre e delle amichette e anche la mamma la vede serena.
Con tutta naturalezza e ingenuità mamma Paola mi dice " Sa dottore la controllano sempre anche come cresce, le pesano tutte ogni settimana"
Non vado avanti nel raccontarvi, inutile dirvi che tra le amichette di danza si era instaurata una quasi gara a chi pesasse meno e fosse più magra.
Lasciamo stare ora mamma Paola e la piccola Marta, ora parlo io. E ribadisco ciò che ho detto all'inizio questa è una minaccia.
NESSUNO, e ripeto NESSUNO che NON sia pediatra o medico che abbia dimestichezza coi percentili deve permettersi di sottoporre a misurazioni di peso o altezza un bambino.
Nella mia esperienza ho avuto casi clinici di anoressia iniziata anche in giovane età devastanti. Quando vengo a sapere simili comportamenti effettuo immediatamente una segnalazione di abuso della professione sia alle Autorità sia al distretto Sanitario di zona.
Misurare una bambina ogni settimana significa farla focalizzare sul proprio peso e iniziare a farle considerare il cibo un nemico, tanto più è scorretto pesarla davanti a tutte le altre bambine del corso di danza. Non oso immaginare se vi fosse qualche bambina leggermente cicciottella quale violenza psicologica abbia dovuto subire..immagino il ridere sotto i baffi delle amichette ecc...
E allora vi riconfermo la minaccia, se vengo a sapere che qualcuno pesa e parla di dieta ai vostri bimbi in pubblica piazza vi denuncio come ho fatto, vi assicuro che di guai ne passerete.
P.S. Comunque mamma Paola mi ha scritto...Marta alla fine non ha resistito alla sua pizza preferita....la pizza vince sempre!!
Dott. G. Lodato