28/11/2025
Cinema Bianchini - Parole sognanti dallo schermo.
Finalmente ci siamo: dopo tre anni e mezzo di attesa, i ragazzi di Stranger Things tornano per accompagnarci nell’ultima, grande avventura. Ancora una volta si troveranno a salvare Hawkins dal male, a difendere i loro legami di amicizia, il mondo intero e, in fondo, anche i milioni di fan della serie (più di 87 milioni di spettatori nel mondo) cioè tutti noi.
La serie, approdata su Netflix nel 2016, è stata creata, scritta e diretta dai fratelli Duffer, che ci hanno immersi nell’atmosfera degli anni ’80 mescolando il cinema di Spielberg e la narrativa di Stephen King. È un viaggio in cui i giovani sono i protagonisti assoluti: sono loro a vedere ciò che gli adulti non colgono, a contrastare i mostri, a custodire la speranza e a trovare il coraggio necessario per affrontare l’ignoto. Gli adulti, nelle varie stagioni, appaiono spesso distratti, spaventati o poco affidabili.
Stranger Things ci ricorda che il mondo — e soprattutto il presente — dovrebbe essere nelle mani dei giovani. Sono loro ad avere la capacità di guardare la realtà da prospettive nuove e inattese, offrendo linfa vitale alla società in cui viviamo. È Enea che porta Anchise sulle spalle, e non il contrario: un’immagine che la serie evoca implicitamente e che è importante tenere a mente in una società dove Crono sembra aver vinto, dove si percepisce una spinta innaturale a invertire l’ordine generazionale che permette ai giovani di trovare spazio, trasformare la cultura e rinnovarla. Ricordiamo che secondo l’ultimo rapporto dell’OCSE stiamo assistendo a un rapidissimo invecchiamento demografico ed entro il 2050 per ogni 100 persone fra i 20 e i 64 anni il 52% sarà over 65 contro il 33% di oggi.
A gennaio ci ritroveremo per commentare — ahimè — la fine di questo lungo viaggio, intanto concludo con un ringraziamento a un giovane paziente che, anni fa, mi consigliò di vedere Stranger Things in un modo unico e indimenticabile:
“Ma veramente non hai mai visto questa serie!? Non ci posso credere! Sei fortunato… anzi, fortunatissimo. Io, se potessi, mi farei cancellare la memoria per poterla riguardare e stupirmi di nuovo!”
Buona visione