30/11/2025
Stanotte ho dormito 9 ore. Avete capito bene: nove ore.
Mi sono svegliata rilassata, riposata, con quella sensazione di chiarezza mentale che solo un sonno profondo sa dare.
Negli ultimi anni ho iniziato a dare una priorità enorme al sonno… e sì, sentiamo spesso dire che servono 7-8 ore.
Ma diversi lavori recenti in ambito di sleep medicine mostrano che, in alcuni momenti della vita o in presenza di carichi allenanti e stress elevati, il fabbisogno può salire anche verso le 9-10 ore (una revisione pubblicata su Sleep Health nel 2024 lo evidenzia molto bene).
Ma la verità è che non conta solo quanto dormiamo. Conta come dormiamo.
La qualità del sonno determina tutto: recupero muscolare, regolazione immunitaria, sensibilità insulinica, memoria, equilibrio emotivo. Lo confermano decenni di ricerca sul sonno, da Diekelmann & Born fino ai lavori della Sleep Medicine Reviews.
E negli anni ho capito cosa fa davvero la differenza per me:
• telefono spento almeno un’ora prima (melatonina + quiete mentale);
• cena finita 3 ore prima (digestione e temperatura corporea più basse);
• niente cardio dopo le 17 (meno attivazione del sistema nervoso);
• una bedtime routine semplice e coerente.
Dormire bene è una forma di allenamento invisibile. È uno dei pilastri della performance, dell’umore, del metabolismo… di tutto.
Qual è la prima abitudine che potresti cambiare da stasera?