Psicologo Federico Scimone

Psicologo Federico Scimone Psicologo esperto in comunicazione e ipnosi

Queste sono riflessioni che meritano
07/06/2022

Queste sono riflessioni che meritano

“Put a rat in a cage and give it 2 water bottles. One is just water and one is water laced with he**in or co***ne. The rat will almost always prefer the drugged water and almost always kill itself in a couple of weeks. That is our theory of addiction.

Bruce comes along in the ’70s and said, “Well, hang on. We’re putting the rat in an empty cage. It has nothing to do. Let’s try this a bit differently.” So he built Rat Park, and Rat Park is like heaven for rats. Everything a rat could want is in Rat Park. Lovely food. Lots of s*x. Other rats to befriend. Colored balls. Plus both water bottles, one with water and one with drugged water. But here’s what's fascinating: In Rat Park, they don’t like the drugged water. They hardly use it. None of them overdose. None of them use in a way that looks like compulsion or addiction. What Bruce did shows that both the right-wing and left-wing theories of addiction are wrong. The right-wing theory is that it’s a moral failing, you’re a hedonist, you party too hard. The left-wing theory is that it takes you over, your brain is hijacked. Bruce says it’s not your morality, it’s not your brain; it’s your cage. Addiction is largely an adaptation to your environment.

Now, we created a society where significant numbers of us can't bear to be present in our lives without being on something, drink, drugs, s*x, shopping... We’ve created a hyperconsumerist, hyperindividualist, isolated world that is, for many of us, more like the first cage than the bonded, connected cages we need.

The opposite of addiction is not sobriety. The opposite of addiction is connection. And our whole society, the engine of it, is geared toward making us connect with things not people. You are not a good consumer citizen if you spend your time bonding with the people around you and not stuff. In fact, we are trained from a young age to focus our hopes, dreams, and ambitions on things to buy and consume. Drug addiction is a subset of that."
Credit: Johann Hari

06/04/2022

La collega non poteva trovare parole va più adatte ☺️

Bellissima metafora…😌
21/10/2021

Bellissima metafora…😌

Dicono che prima di entrare in mare
Il fiume trema di paura.
A guardare indietro
tutto il cammino che ha percorso,
i vortici, le montagne,
il lungo e tortuoso cammino
che ha aperto attraverso giungle e villaggi.

E vede di fronte a sé un oceano così grande
che a entrare in lui può solo sparire per sempre.

Ma non c’è altro modo.
Il fiume non può tornare indietro.

Nessuno può tornare indietro.
Tornare indietro è impossibile nell’esistenza.
Il fiume deve accettare la sua natura
ed entrare nell’oceano.
Solo entrando nell’oceano
la paura diminuirà,
perché solo allora il fiume saprà
che non si tratta di scomparire nell’oceano,
ma di diventare oceano.

✍🏻 Khalil Gibran

Grande Piero… mi hai fatto anche un po’ da papà tu 😌🥰
26/08/2021

Grande Piero… mi hai fatto anche un po’ da papà tu 😌🥰

Cosa ce ne facciamo dei ragazzi che prendono 10, 9, 8 a scuola se non sono in grado di intervenire quando viene fatto del male ad un compagno, quando hanno delle prestazioni eccezionali ma non hanno strumenti per aiutare un loro amico e riconoscere un bisogno. Si punta troppo sulle prestazioni e troppo poco sui sentimenti, troppo egoismo e impoverimento emotivo.
Un figlio prima deve diventare un uomo inteso “persona con valori”. Non puntiamo solo sulle prestazioni.

Piero Angela

Bellissimo! Sintetico, profondo… duro come un pugno nello stomaco. Ma altrettanto vero
19/08/2021

Bellissimo! Sintetico, profondo… duro come un pugno nello stomaco. Ma altrettanto vero

“ Educare vuol dire togliere”
Quando un genitore dice: “io non ho mai fatto mancare niente a mio figlio” esprime la sua totale idiozia.
Perché il compito di un genitore è di far mancare qualcosa, perché se non ti manca niente a che ti deve servire la curiosità, a che ti serve l’ingegno, a che ti serve il talento, a che ti serve tutto quello che abbiamo in questa scatola magica, non ti serve a niente no? Se sei stato servito e riverito come un piccolo lord rimbecillito su un divano, ti hanno svegliato alle 7 meno un quarto la mattina, ti hanno portato a scuola, ti hanno riportato a casa, ti hanno fatto vedere immancabilmente Maria De Filippi perché non è possibile perdersi una puntata di Uomini e Donne, perché sapete che è un’accusa pedagogicamente brillantissima.
Ma una cosa di buon senso, il coraggio di dire di no? Vedete io me lo ricordo, tanti anni dopo, l’1 in matematica e non mi ricordo le centinaia di volte che mi hanno dato 6, perché il 6 non dice niente, è scialbo, è mediocre. Me lo disse mio padre quando tornai a casa. “Papà ho preso 1 in matematica”.
Pensai che avrebbe scatenato gli inferi, non sapevo cosa sarebbe successo a casa mia. Lui invece mi disse: “fantastico, 4 lo prendono in tanti, invece 1 non l’avevo mai sentito. E quindi hai un talento figliolo”. E poi passava dall’ironia ad essere serio: “Cerca di recuperare entro giugno se no sarà una gran br**ta estate”. Fine. Non ne abbiamo più parlato. Perché lui credeva in me. E quando credi in un ragazzo non lo devi aiutare, se è bravo ce la fa. Perché lo dobbiamo aiutare? Io aiuto una signora di 94 anni ad attraversare la strada, ci mancherebbe altro. Perché devo aiutare uno di 18? Al massimo gli posso dire: “Sei connesso? Ecco, questa è la strada , tanti auguri per la tua vita”. Si raccomandano le persone in difficoltà, non un figlio. Perché devi raccomandare un figlio? Perché non ce la fa? Che messaggio diamo? Siccome tu non ce la fai, ci pensa papà. Tante volte ho sentito dire da un genitore: io devo sistemare mio figlio. “Sistemare”. Come un vaso cinese. Dove lo sistemi? Dentro la vetrinetta, sopra l’armadio? Hai messo al mondo un oggetto o hai messo al mondo un’anima? Se hai messo al mondo un’anima non la devi sistemare, l’anima va dove sa andare.
Educare non ha nulla a che fare con la democrazia, dobbiamo comandare noi perché loro sono più piccoli. In uno stagno gli anatroccoli stanno dietro all’anatra. Avete mai visto un’anatra con tutti gli anatroccoli davanti? È impossibile, è contro natura. Perché le anatre sono intelligenti, noi meno.
Un genitore è un istruttore di volo, deve insegnarti a volare. Non è uno che spera che devi restare a casa fino a sessant’anni, così diventi una specie di badante gratis. Questo è egoismo, non c’entra niente con l’amore. L’amore è vederli volare.

Paolo Crepet🌹

Anche se i sentieri che portano alla vetta sono molti, la montagna in se' e' esattamente la stessa.E anche noi siamo sim...
14/12/2020

Anche se i sentieri che portano alla vetta sono molti, la montagna in se' e' esattamente la stessa.E anche noi siamo simili, perche' ciascuno di noi e' una specie di scalatore.Lassu' sulla cima potremmo sederci e riprendere fiato dopo la lunga scalata.Per una volta potremmo permetterci di dimenticare i problemi del fondovalle:ce li saremmo lasciati alle spalle

Indirizzo

Via Moruzzi 2
Pavia
27100

Orario di apertura

Lunedì 14:00 - 21:00
Martedì 15:00 - 21:00
Mercoledì 16:00 - 21:00
Giovedì 15:00 - 21:00
Sabato 09:00 - 20:00
Domenica 09:00 - 20:00

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Our Story

Psicologo esperto in comunicazione e ipnosi.

Fin da piccolo ho sempre amato moltissimo la natura, ed ero attentissimo osservatore della vita, partendo dalle creaturine che osservavo, pieno di meraviglia ed ammirazione, nel giardino di casa. Con il tempo l’interesse verso la complessità e la bellezza della vita nelle sue molteplici forme mi ha portato ad interessarmi della specie animale più complessa ed affascinante di tutte: l’uomo (e la donna, naturalmente).

In studio, quando conosco i miei pazienti, guardo a loro con la medesima curiosità di comprendere che era nei miei occhi di bambino: non c’è spazio per il giudizio, quando la comprensione per la persona che ho di fronte ed il desiderio di far emergere soluzioni e risorse hanno la priorità.

Credo che negli esseri umani ci sia un potenziale incredibile, e che la maggior parte delle sofferenze e difficoltà emergano quando non ci sentiamo in grado, quando abbiamo perso il contatto con questo potenziale, per i più svariati motivi.