Dott. Andrea Pennasilico - Psicoterapeuta

Dott. Andrea Pennasilico - Psicoterapeuta Psicologo e Psicoterapeuta sistemico relazionale

17/04/2025

Assurda sta cosa che delle persone hanno studiato i cervelli

A maggio sarò a questo congresso internazionale sulle identità trans organizzato da Cenesex di Cuba.Chi fosse interessat...
31/03/2025

A maggio sarò a questo congresso internazionale sulle identità trans organizzato da Cenesex di Cuba.
Chi fosse interessato a partecipare può inviare un Abstract entro il 15 aprile

Ieri sono stato invitato alla trasmissione Riflessi su Prima Tivvù per parlare di relazioni poliamorose.Qui trovate la p...
07/02/2025

Ieri sono stato invitato alla trasmissione Riflessi su Prima Tivvù per parlare di relazioni poliamorose.
Qui trovate la puntata integrale

In questa nuova puntata di Riflessi, con Ilaria La Mura, affrontiamo un tema sempre più discusso: il poliamore. Cosa significa vivere relazioni affettive non...

25/01/2025

Il mio intervento al congresso internazionale "salute transgender nell'arco della vita: tra benessere e diritti"

Per la giornata mondiale della salute mentale vorrei parlare di come questo aspetto del nostro benessere stia venendo di...
10/10/2024

Per la giornata mondiale della salute mentale vorrei parlare di come questo aspetto del nostro benessere stia venendo distorto sempre più dalla mentalità capitalista sfrenato fino a smettere di essere un diritto, smettere di essere un servizio e diventare prodotto.
In questi giorni sta facendo molto scalpore la pubblicità di una piattaforma di terapia online che offre sedute gratuite con l'acquisto del sapone intimo, ma questo è solo lo step più recente di un percorso su cui siamo da anni: la mentalità da start up applicata alla terapia.
Per quanto ci si voglia nascondere dietro l'intento di "rendere accessibile la terapia" o "sensibilizzare sulla salute mentale", la mentalità da start up richiede crescita esponenziale e costante, quindi pesca a strascico con marketing aggressivo e focalizzazione sulla quantità a scapito della qualità. Questo modo di fare chiaramente finisce per avere impatti negativi sullə utenti, oltre che sullə terapeutə che si ritrovano incastratə in questa catena di montaggio alienante.
Come molte delle cose di cui abbiamo bisogno per vivere una vita serena, la terapia è stata inserita negli ingranaggi del mercato capitalista e ne è uscita lacerata, con l'aiuto di approcci governativi sempre meno focalizzati sul garantire la salute dellə cittadinə.
Queste notizie ci devono far ragionare, non tanto sul condannare l'evento scandaloso di turno, ma sullo stato generale di come, in quanto società, ci approcciamo alla salute mentale e a tanti altri aspetti della vita umana: un oggetto in vendita al miglior offerente.

Vedo girare un altro di quei post che discutono del rapporto tra terapie e oppressioni sistemiche in maniera secondo me ...
05/12/2023

Vedo girare un altro di quei post che discutono del rapporto tra terapie e oppressioni sistemiche in maniera secondo me eccessivamente ambigua, così ho fatto una piccola aggiunta per chiarire la mia posizione ed evitare una comunicazione rischiosa:

Le terapie non possono risolvere i problemi che hanno radici sistemiche profonde
MA, e questo è molto importante, non possono farlo perché non è quello il loro ruolo.

Le terapie servono a trovare gli strumenti per navigare le nostre vite con una maggiore serenità e strutture più solide, anche in modo da non sgretolarci quando abbiamo a che fare con sistemi di oppressione.

Lasciando questa ambiguità sul loro ruolo secondo me c'è la possibilità che si interpreti la posizione come "le terapie dovrebbero risolvere questi problemi e non possono, quindi sono inutili", posizione che attinge dallo stesso stereotipo sul ruolo della terapia di chi dice "vai a farti curare" davanti ad ogni problematica, solo con una conclusione diversa.
Questo stereotipo sul ruolo della terapia invece va smontato del tutto, perché crea il rischio molto concreto di sminuire i risultati di chi ne sta traendo realmente beneficio, di allontanare chi potrebbe averne bisogno e di alimentare un senso di arrendevolezza e impotenza che non aiuta nessunə.

02/12/2023

Il mio intervento per la tavola rotonda del congresso internazionale "Standard of Care8- Stato dell'arte e future prospettive per la presa in carico delle persone Transgender/Gender-Diverse"

Con il passare degli anni le tematiche LGBTQIA+ diventano sempre più presenti all’interno del discorso politico e per mo...
04/08/2023

Con il passare degli anni le tematiche LGBTQIA+ diventano sempre più presenti all’interno del discorso politico e per moltə psicologə si rivela essere particolarmente importante mostrare alleanza, solidarietà e vicinanza ad una comunità troppo spesso marginalizzata e che, anche a causa delle discriminazioni subite, verrà spesso a contatto con le professioni legate alla salute mentale.
Tuttavia, talvolta le buone intenzioni non bastano e vanno affiancate ad una decostruzione delle proprie modalità di approcciarsi a determinate realtà. Questo concetto è stato particolarmente evidente in un episodio avvenuto durante il Toscana Pride, al quale era presente anche un gruppo dell’Ordine regionale, con tanto di bandiere e magliette che rimarcavano i principi di non-discriminazione promulgati dal nostro codice deontologico. Durante uno dei discorsi politici, unə attivistə ha nominato, all’interno di un elenco di problemi sistemici che colpiscono le persone LGBTQIA+, la discriminazione da parte di psicologə. Fin qui tutto regolare, non è certo un segreto che la psicologia per decenni ha rinforzato le discriminazioni cis-etero-sessiste e chiunque conosca anche solo una manciata di persone q***r sa bene che le loro esperienze con lə collegə sono molto spesso negative, richiedendo spesso diversi tentativi prima di trovare unə professionista che non lə discrimini in qualche modo. Dopo questo discorso una collega si è avvicinata all’attivista e ne ha criticato il discorso, portando la propria presenza e la scritta sulle magliette dell’Ordine come prova a sostegno del fatto che lə psicologə non discriminano, e le ha detto che non avrebbe dovuto dire quelle cose perché la professione è già molto stigmatizzata.
Questo avvenimento può essere un buono spunto sulle problematicità a cui si può ve**re in contro nel momento all’interno dell’alleanza nei confronti di una causa politica e sociale.

Innanzitutto è importante ricordare che il ruolo di alleatə dovrebbe essere un supporto spassionato, senza aspettative di ritorni economici o di altro tipo. Per questa ragione lə alleatə che di fronte alla minima critica si offendono per l’ingratitudine di chi la muove destano molto sospetto: se supportiamo una causa non dovremmo aspettarci di ricevere elogi o gratitudine e tantomeno possiamo pretendere di essere immuni alle critiche. Questo è un punto da tenere a mente anche leggendo questo stesso articolo, poiché è una risposta molto comune che emerge di fronte alle analisi delle problematicità di alcuni comportamenti. Nessunə pretende la perfezione dallə alleatə, ma è importante che siano in una posizione di ascolto invece di andare in difensiva e partire con le accuse di ingratitudine.
Un altro elemento su cui riflettere è quello della visibilità: quando si parla di tematiche sociali molto spesso le comunità da supportare sono invisibili e marginalizzate, per questo motivo il modo migliore di aiutarle è offrigli uno spazio in cui poter esprimere le proprie istanze, con la cruciale accortezza di non confondere questo tipo di azione con il parlare per loro. Qualunque occasione in cui abbiamo la possibilità di essere visibili dovrebbe essere usata per condividerla con chi non ha voce, non per prendersi il palcoscenico. Questo è il motivo per cui anche durante i Pride viene spesso messa in discussione la presenza di bandiere alleate, simboli di associazioni non prettamente dedicate all’attivismo LGBTQIA+ e di loghi di aziende impiegate nella pratica del rainbow washing.
Lasciare spazio alle voci direttamente interessate permette anche di evitare un altro tipo di problematica: quello di esprimersi senza cognizione di causa. Le persone che si trovano all’interno di un contesto ne sapranno sempre inevitabilmente di più di chi non ha quel tipo di vissuto, che spesso anche in buona fede è portatə ad errori ingenui e grossolani, slogan problematici e esclusioni di alcune parti più invisibili della comunità che si vorrebbe supportare.
Una delle pratiche più importanti quando si fa attivismo è la decostruzione, ovvero il riconoscere che alcune sovrastrutture discriminatorie sono presenti anche dentro di noi perché interiorizzate, così da poter iniziare a smontarle e a capirne l’origine. Questo processo solitamente è molto difficile perché include anche una dose importante di autocritica, sia individuale che sistemica. Nel nostro caso, ad esempio, è importante riconoscere che la psicologia ha rappresentato all’interno della storia LGBTQIA+ un importante nemico, che spesso ha legittimato l’odio sistemico contro questa comunità e che ancora oggi ha tanto lavoro da fare per risolvere realmente il problema annoso della discriminazione all’interno del setting clinico. Riconoscere questo fatto non dovrebbe essere un tabù e accettare che si porti una critica politica a questa situazione storica e attuale è un passo fondamentale se si vuole essere alleatə.
In generale un consiglio utile per chiunque voglia supportare una causa è di farlo senza mettersi in mezzo, senza andare in difensiva, senza sminuire le critiche o dettare le modalità della lotta altrui. Non sempre è facile incarnare questo ruolo, ma essere consapevoli dell’impegno che comporta non può che essere utile nel rapportarsi con i contesti di attivismo e la consapevolezza dovrebbe essere qualcosa a cui puntare sempre, umanamente e professionalmente.

Con il passare degli anni le tematiche LGBTQIA+ diventano sempre più presenti all’interno del discorso politico e per moltə psicologə si rivela essere particolarmente importante mostrare alleanza, solidarietà e vicinanza ad una comunità troppo spesso marginalizzata e che, anche a causa delle ...

Come terapeutə è importante sempre tenere a mente le complessità e ricordare che non tutti i problemi delle persone hann...
19/05/2023

Come terapeutə è importante sempre tenere a mente le complessità e ricordare che non tutti i problemi delle persone hanno origine al loro interno. Ognunə è un sistema che interagisce con altri sistemi, che talvolta possono risultare anche enormi e opprimenti.
Tuttavia è importante anche ricordare e sottolineare uno dei ruoli della terapia: individuare cosa esattamente ci fa stare male e valorizzare gli strumenti per riuscire a navigare anche i sistemi più opprimenti in modo più sereno.
Riuscire a vivere meglio in un mondo imperfetto non vuol dire mettere da parte l'idea di cambiarlo né accettarne le ingiustizie, vuol dire saper ridimensionare ciò che ci affligge per non farci schiacciare e continuare a evolvere.

25/04/2023

Come ogni anno, ci teniamo ad augurarvi un buon 25 Aprile!

Questa data non è soltanto una ricorrenza storica, bensì anche un promemoria di quanto sia importante combattere il fascismo.
Fascismo che da allora purtroppo non è magicamente scomparso, ma ancora si ripresenta in partiti, gruppi squadristi, simbolismi e pratiche violente e discriminatorie (razziste, q***rfobiche, misogine, abiliste) di stampo chiaramente fascista e neofascista.

Come già detto sopra, la Resistenza non è solo una ricorrenza: essa è una pratica che deve essere portata avanti ogni giorno.

Ieri partigianə, oggi e sempre antifascistə!

In foto: staffetta partigiana
Fonte ANPI

Intervista per Umbria24 sulla tematica delle carriere Alias
31/03/2023

Intervista per Umbria24 sulla tematica delle carriere Alias

La Carriera alias è realtà da diversi anni all'Università di Perugia, ma in pochi sanno che esiste la possibilità per le persone trans di vivere i propri ann...

23/03/2023

Si possono fare molte battute simpatiche con le parole che significano molteplici significati

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Perugia

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