Dr.ssa Giulia Pascucci, Psicologa e Psicoterapeuta

Dr.ssa Giulia Pascucci, Psicologa e Psicoterapeuta Mi occupo di:
- Consulenza
Da una a tre sedute, della durata di 50/60 minuti ciascuna.

Psicologa, Analista Transazionale Certificata (CTA) EATA, Esperta in Sessuologia Clinica, EMDR di I livello; iscritta all'Ordine degli Psicologi del Lazio n°21820 Le tre sedute comprendono la valutazione della richiesta, la diagnosi attraverso l'uso di strumenti clinici - psicodiagnostici, la chiarificazione del problema, l'individuazione dell'obiettivo, la presentazione delle modalità di intervento di un eventuale trattamento terapeutico personalizzato.
- Psicoterapia individuale
Trattamento dei Disturbi dell'Umore (depressione, distimia, ciclotimia); Disturbi d'Ansia (ansia generalizzata, attacchi di panico, fobie specifiche, ossessioni e compulsioni); Dipendenze Affettive e Sessuali; Difficolta' nella sfera relazionale (famiglia, coppia, amicizie, lavoro...) - Disturbi di Personalità (Osservo-compulsivo, Evitante, Dipendente, Istrionico, Narcisista, Aggressivo-passivo, Autofrustrante, Schizoide, Schizotipico, Borderline, Paranoide).
- Crescita personale
Sviluppo dell'Autostima, dell'Assertività, della Comunicazione efficace; miglioramento della qualità delle relazioni interpersonali; Sviluppo dell'Autonomia, Auto-realizzazione.

Ci sono clienti che mi dicono citazioni fantastiche e si sentono rispecchiati perché corrispondono a quello che hanno im...
29/11/2021

Ci sono clienti che mi dicono citazioni fantastiche e si sentono rispecchiati perché corrispondono a quello che hanno imparato in terapia. Per me non c'è gioia più grande ❤️

I cinque Pilastri della salute della mente:1. Intelletto: impara ogni giorno qualcosa di nuovo;2. Alimentazione: presta ...
15/09/2021

I cinque Pilastri della salute della mente:

1. Intelletto: impara ogni giorno qualcosa di nuovo;
2. Alimentazione: presta attenzione a ciò che assumi e a come lo assumi ogni giorno;
3. Attività fisica: fare attività motoria di qualsiasi tipo ogni girono;
4. Attività sociali: uscire, incontrare e parlare con gli altri;
5. Igiene del sonno: come hai dormito la scorsa notte.

Il cervello è un organo come tutti gli altri: basta allenarlo e prendercene cura, anche quando cadono fiocchi di neve con cui ci congeliamo.

Dott.ssa Giulia Pascucci

(Tratto da: Il cervello felice di John Arden)

Da La Repubblica:Arrabbiata o triste? In questo caffè sei la benvenutaA Tokyo esiste un bar dedicato solo alle persone t...
26/08/2021

Da La Repubblica:

Arrabbiata o triste? In questo caffè sei la benvenuta

A Tokyo esiste un bar dedicato solo alle persone tristi e malinconiche. Ma non è l'unico luogo che si prende cura delle nostre emozioni negative: ci sono tour per piangere, stanze da distruggere, camere dove urlare. Ecco i luoghi più curiosi dove sfogare la propria tristezza

Rabbia, frustrazione, tristezza, malinconia: quest’anno la bilancia dei sentimenti ha segnato una straordinaria abbondanza di quelli negativi. Sentimenti che hanno tutto il diritto di essere provati e ascoltati, come ci ha spiegato la psicologa Marija Gostimir. Ebbene, non suona strano che proprio quest'anno in Giappone abbia aperto i battenti un locale ad uso esclusivo della clientela più triste e malinconica: si chiama Negative Cafe and Bar Mori Ouchi, e si trova a Tokyo nel quartiere di Shimokitazawa, noto per il suo carattere anticonvenzionale.

Come riporta Sora News 24, questo caffè giapponese accoglie con un cartello all’ingresso che specifica ‘negative people only’, solo persone negative. Tuttavia, non si tratta di un luogo dark, triste e tenebroso, ma piuttosto di un caffè allestito per offrire comfort e ospitalità a chi non ha per niente voglia di divertirsi e ridere come si fa solitamente nei locali. Non c’è nemmeno bisogno di socializzare, perché i tavoli sono racchiusi in accoglienti ‘cabine’ in legno, che simulano una sorta di chalet dove trascorrere del tempo in pace con la propria negatività. Si tratta infatti di un luogo più rassicurante che depressivo, spiega il proprietario intervistato da Sora News 24: “Penso che molte persone negative tendano ad essere riservate, il che è una forma di gentilezza verso il prossimo, così ho pensato che sarebbe stato bello creare un posto in cui si possono rilassare”.

Da bambini la reazione più immediata, spontanea e liberatoria che possiamo avere per reagire a un’emozione negativa è piangere. Ma man mano che cresciamo il refrain ‘non devi piangere’ si insinua nella mente fino a farci diventare adulti che faticano a versare lacrime, anche quando sono sopraffatti dalla tristezza. Accade molto spesso ai giapponesi, spiega alla BBC il professor Hidefumi Yoshida, ‘crying therapist’ che insegna alle persone a piangere per liberare lo stress. Le lacrime, secondo l’esperto, sono una valvola di sfogo che troppo spesso la società contemporanea impone di tenere ben chiusa, tappata, con conseguenze negative per la salute mentale. Egli organizza dunque dei workshops e dei tour, delle passeggiate guidate che hanno lo scopo di far piangere e rilasciare quel ‘grumo’ di emozioni intrappolate.

Con lo stesso obiettivo qualche anno fa il Mitsui Garden Hotel Yotsuya di Tokyo aveva introdotto le 'crying rooms', ovvero delle stanze nelle quali rifugiarsi e piangere tutte le proprie lacrime. In questo caso le camere erano riservate alle donne, considerate le maggiori sopportatrici di stress. Le stanze per piangere sono dotate di tonnellate di fazzoletti e dischetti struccanti, ma anche di una selezione di film commoventi per stimolare le lacrime e sfogarsi dopo giornate particolarmente pesanti.

Ma c’è anche chi la negatività la accumula sotto forma di rabbia, e questa rabbia può trovare sfogo nelle cosiddette 'rage rooms', stanze dove è possibile distruggere tutto il mobilio dotandosi di mazze da baseball, piedi di porco e martelli (e protezioni per non farsi male, come caschi, mascherine, scarpe anti-infortunistiche). Nate in Giappone per permettere agli impiegati delle grandi aziende di sfogare le proprie frustrazioni, le ‘stanze della rabbia’ si sono ampiamente diffuse in tutto il mondo, e si trovano oggi anche in diverse città italiane. Il principio è chiaro: spaccare tutto per scaricare le emozioni negative, in una sorta di catarsi che permette di perdere per qualche minuto l’autocontrollo e tornare poi ad averlo ben saldo dopo essersi ‘ripuliti’ dalla tossicità di certi sentimenti.

Non solo rompere tutto: anche urlare è considerato da molte persone un anti-stress. Qualche anno fa Reuters riportava la notizia dell’apertura di una ‘scream room’ presso un caffè-libreria del Cairo, in Egitto. Bab Aldonia offre la possibilità di chiudersi qualche minuto in una stanza insonorizzata dove poter gridare a pieni polmoni tutta la propria rabbia. Infine, per chi avesse voglia di urlare comodamente a casa propria senza allarmare i vicini, i giapponesi hanno inventato lo ‘shouting vase’, un curioso recipiente che attutisce il suono, dentro il quale si può gridare a perdifiato.

Oggi ci dedichiamo alla coppia! 👭👬👫👨‍👩‍👧Perché si formano le coppie? Perché stiamo insieme? Ebbene scegliamo di entrare ...
20/08/2021

Oggi ci dedichiamo alla coppia! 👭👬👫👨‍👩‍👧

Perché si formano le coppie?
Perché stiamo insieme?

Ebbene scegliamo di entrare in una relazione di coppia perché essa ci aiuta a soddisfare in nostri bisogni di base.
La relazione infatti è considerata un bisogno primario per l'essere umano, come mangiare, bere, dormire, etc.

Intendiamoci, ovviamente senza relazioni non è che si rischia di morire però qualcosa dentro di noi resta sfaldato, incompiuto, appare un senso di vuoto.

È nella relazione (quelle funzionali) che ci diamo il permesso di esprimere apertamente noi stessi, e lo facciamo perche così l'altro potrà conoscerci, sperimentare davvero chi siamo e se le cose vanno bene ci accoglierà, rispecchierà e gratificherà così che verrà soddisfatto il nostro bisogno di riconoscimento e di essere amati. Come potete bene intendete cioè dovrà essere reciproco per entrambi i partner.. altrimenti si che si crea un problema!

Ma tutto ciò non vi ricorda un'altra relazione?
Si sto parlando di vostra madre, ma cioè è normale, il nostro primo contatto con il mondo è stato in una diade Madre-Bambino, è in quella diade, in quella simbiosi che noi abbiamo sperimentato per la prima volta il piacere, la soddisfazione, il senso di protezione. Per certi versi quindi siamo naturalmente portati a instaurare relazioni diadiche anche nella nostra vita adulta.. non per riporre la STESSA IDENTICA relazione materna, ma per trovare un "ambiente" amorevole di accettazione e di scambio reciproco, un terreno molto fertile per generare in futuro una nuova vita insomma. Chiaramente nella ricerca del partner subentrano anche tutta una serie di fattori bio-psico-sociali e culturali ma non è che qui possiamo fare un trattato.
Inoltre, quando parlo di accettazione dell'altro non intendo che dobbiamo prendere ogni aspetto del nostro partner e farcelo andare bene, proprio no! Anzi è più che sano che ci siamo degli atteggiamenti e comportamenti del nostro partner che non ci vadano a genio e che si negozi con l'altro per trovare soluzioni accomodanti. L'accettazione di cui parlo è ad un livello molto più profondo, parliamo del Sé autentico, dell'identità, di aspetti psicologici.

Meravigliosa questa riflessione sulla PAZIENZA di Raffaele Gaito al TEDxSalerno.La pazienza non può essere considerata u...
04/08/2021

Meravigliosa questa riflessione sulla PAZIENZA di Raffaele Gaito al TEDxSalerno.

La pazienza non può essere considerata uno dei punti di forza della società odierna. Essere impazienti porta soltanto sofferenza e insoddisfazioni. L’impazienza ci impedisce di goderci il presente, a causa dei pensieri sempre fissi sul futuro. E quando quel futuro arriva, raramente ci soddisfa: riusciamo a concentrarci solo su ciò che verrà dopo.

La pazienza è una qualità necessaria per poter vivere nel qui ed ora, godendo appieno del momento presente, vivendolo, sentendolo e prendendone consapevolezza. Per questo motivo, è necessario dare più forza agli atteggiamenti che ci permettono di concentrarci nel momento presente.

Raffaele Gaito è il secondo speaker annunciato per la prima edizione di .Classe ‘84, Salernitano, cresciuto a camille e robottoni giapponesi, è u...

27/07/2021

𝑳𝒆 𝑪𝑨𝑹𝑬𝒁𝒁𝑬
Nel linguaggio dell’Analisi Transazionale, qualsiasi atto di riconoscimento è definito carezza.
Per spiegare il concetto di carezze, Eric Berne, fondatore dell’Analisi Transazionale, descrive alcuni bisogni familiari a tutti gli individui; tra questi, il più arcaico è il 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑠𝑡𝑖𝑚𝑜𝑙𝑖, questi ultimi riferiti tanto alle stimolazioni fisiche che a quelle mentali.
Berne ricondusse il termine carezza al bisogno infantile di essere toccati.
Negli adulti, tale bisogno è ancora vivo; tuttavia, crescendo si imparano dei modi per sostituirlo anche con altre forme di riconoscimento, quali ad esempio, un sorriso, un complimento, ma anche un insulto, tutti gesti che segnalano all’individuo di essere stato “visto” e riconosciuto, seppur in modi diversi.
Le carezze, dunque, garantiscono all’individuo benessere fisico e psicologico, e soddisfano il 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑛𝑜𝑠𝑐𝑖𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖, innato e naturale, che tutti hanno.
Esistono vari tipi di carezze:
- 𝗩𝗲𝗿𝗯𝗮𝗹𝗶 𝗼 𝗡𝗼𝗻 𝘃𝗲𝗿𝗯𝗮𝗹𝗶
- 𝗣𝗼𝘀𝗶𝘁𝗶𝘃𝗲 𝗼 𝗡𝗲𝗴𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲
- 𝗖𝗼𝗻𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗲 𝗼 𝗜𝗻𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗲
𝗩𝗲𝗿𝗯𝗮𝗹𝗶 𝗼 𝗡𝗼𝗻 𝘃𝗲𝗿𝗯𝗮𝗹𝗶.
Le verbali vanno dal semplice “Ciao!” a una conversazione completa. Questo tipo di carezze include tutti quei segni di riconoscimento che le persone possono darsi attraverso le parole; dunque, esempi possono essere rappresentati anche dagli insulti o dai complimenti. Le carezze non verbali non richiedono parole, come i sorrisi, gli abbracci, o anche i maltrattamenti fisici.
𝗣𝗼𝘀𝗶𝘁𝗶𝘃𝗲 𝗼 𝗡𝗲𝗴𝗮𝘁𝗶𝘃𝗲.
Mentre le carezze positive vengono vissute da chi le riceve come dei gesti piacevoli, quelle negative sono invece spiacevoli (es. insulti). Nonostante l’effetto che le carezze negative hanno su chi le riceve, le persone non cercano sempre quelle positive evitando le negative, poiché qualsiasi tipo di carezza è meglio di nessuna carezza, purché venga soddisfatto il proprio bisogno di stimoli. Fin da bambini, le persone agiscono istintivamente in questo modo. Può succedere, infatti, che in momenti in cui da bambini avevamo bisogno di una carezza positiva, non l’abbiamo ricevuta e il nostro bisogno di riconoscimenti non sia stato soddisfatto; abbiamo allora trovato dei modi per ottenere altri segnali di riconoscimento, anche negativi e dolorosi, pur di non rimanere privi di carezze.
Ad esempio un bambino che viene trascurato dai genitori poco presenti, pur di esser “visto” attua comportamenti oppositivi o violenti, ricevendo punizioni anche severe. Questo bambino continuerà a comportarsi così se questo sarà l’unico modo per ricevere le attenzioni dei genitori ed essere dunque riconosciuto da loro. Da adulti, tendiamo a riproporre i nostri schemi infantili, e può darsi che continueremo a cercare carezze negative, come facevamo da bambini.
𝗖𝗼𝗻𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗲 𝗼 𝗜𝗻𝗰𝗼𝗻𝗱𝗶𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝘁𝗲.
Le condizionate sono dei riconoscimenti per ciò che le persone fanno (un compito, un comportamento, ecc.), mentre quelle incondizionate si riferiscono a ciò che le persone sono, alla loro esistenza, a prescindere da quello che fanno e agiscono. Questo tipo di carezze possono essere positive o negative, ed essere manifestate a livello verbale o non verbale.
Dire “Ti amo” alla persona cara è un esempio di 𝐜𝐚𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐢𝐧𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐩𝐨𝐬𝐢𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐞 𝐯𝐞𝐫𝐛𝐚𝐥𝐞.
Fare una smorfia di disgusto osservando il lavoro realizzato da un’altra persona, è un esempio invece di 𝐜𝐚𝐫𝐞𝐳𝐳𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐧𝐞𝐠𝐚𝐭𝐢𝐯𝐚 𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐯𝐞𝐫𝐛𝐚𝐥𝐞.
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FACEBOOK Giulia Pascucci Psicoterapeuta
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Il cambiamento di vita nella terapia ridecisionale "Che cosa vuoi cambiare in te stesso?" - la domanda di Bob e Mary Gou...
03/07/2021

Il cambiamento di vita nella terapia ridecisionale

"Che cosa vuoi cambiare in te stesso?" - la domanda di Bob e Mary Goulding

Il loro lavoro è un miscuglio di Gestalt, Analisi Transazionale, desensibilizzazione, lavoro con la fantasia e altre tecniche, per creare un tipo di terapia nella quale i clienti scoprono il proprio potere di cambiare la propria vita.

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Ci capita di trattare male il nostro corpo, di odiarlo, di disprezzarlo, nonostante lo dovremmo solo ringraziare.
01/07/2021

Ci capita di trattare male il nostro corpo, di odiarlo, di disprezzarlo, nonostante lo dovremmo solo ringraziare.

23/06/2021

𝟓 𝐏𝐚𝐬𝐬𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐯𝐨𝐥𝐞𝐫𝐬𝐢 𝐛𝐞𝐧𝐞

1. 𝐴𝑐𝑐𝑒𝑡𝑡𝑎 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑎 𝑙𝑎 𝑝𝑜𝑠𝑖𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎̀ 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑡𝑢𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎
Soprattutto nei momenti difficili richiama alla mente quello che di buono c'è in questo momento nella tua vita, ciò che ti fa sentire bene e dai cui trai emozioni positive, cogli anche il positivo che c'è nelle situazioni complesse, le opportunità di cambiamento, di mettersi in gioco e di apprendimento su se stessi e sul mondo.

2. 𝑁𝑜𝑛 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑎𝑟𝑡𝑖 𝑐𝑜𝑛 𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖 𝑠𝑢𝑖 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑎𝑙 𝑚𝑒𝑑𝑖𝑎
Le attività visibili sui social sono solo la fotografia di un momento specifico e circoscritto della vita dell'altro, trarre conclusioni generaliste su come l'altro viva è un errore cognitivo in cui spesso si inciampa, inoltre quello che viene mostrato sui social spesso è descritto in modo più grandioso e artificioso di come sia nella realtà, quindi fare un confronto tra cosa accade nella nostra vita e quello che accade in quella altrui utilizzando i social è semplicemente inadatto e rischiamo di provare dei sentimenti spiacevoli per delle idee distorte.

3. 𝐿𝑖𝑏𝑒𝑟𝑎𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑒 𝑣𝑒𝑐𝑐ℎ𝑖𝑒
Fare pulizia in casa, nel proprio armadio, nel proprio archivio è una buona pratica per fare pulizia anche mentale, è provato infatti che un'attività manuale volta alla pulizia agevola anche una deconfusione mentale e genera un senso di benessere.

4. 𝑆𝑖𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑎𝑝𝑒𝑣𝑜𝑙𝑒 𝑑𝑖 𝑐𝑖𝑜̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑛𝑡𝑟𝑜𝑑𝑢𝑐𝑖 𝑛𝑒𝑙 𝑡𝑢𝑜 𝑐𝑜𝑟𝑝𝑜
Fare attenzione alle sostanze che si introducono nel proprio corpo significa prestare attenzione e affetto nei propri confronti.

5. 𝐸𝑠𝑝𝑙𝑜𝑟𝑎 𝑙𝑎 𝑡𝑢𝑎 𝑠𝑝𝑖𝑟𝑖𝑡𝑢𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎̀
La spiritualità ha un enorme potere: conferisce la forza per raggiungere mete e obiettivi. È molto più che forza di volontà. Si basa piuttosto sulla convinzione e sul desiderio di superare livelli e di raggiungere maggiore trascendenza.

𝗣𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗲 𝗱𝗮 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗿𝗲𝘀𝘀 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗰𝗶 𝘀𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮𝗳𝗳𝗮𝘁𝘁𝗶.Come ti senti oggi?A volte le preoccupazioni d...
22/06/2021

𝗣𝗶𝗰𝗰𝗼𝗹𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗲 𝗱𝗮 𝗳𝗮𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝗿𝗲 𝗹𝗼 𝘀𝘁𝗿𝗲𝘀𝘀 𝗾𝘂𝗮𝗻𝗱𝗼 𝗰𝗶 𝘀𝗶 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗲 𝘀𝗼𝗽𝗿𝗮𝗳𝗳𝗮𝘁𝘁𝗶.

Come ti senti oggi?
A volte le preoccupazioni della vita riescono a buttarti giù. Ecco alcune cose che puoi fare per aiutarti quando attraversi un periodo difficile.

Prenditi una boccata d'aria.
È dimostrato che una respirazione profonda aiuta a ridurre lo stress e aumentare l'apporto di ossigeno al corpo. Trova una posizione comoda e inspira contando fino a cinque. Poi conta fino a cinque mentre espiri. Ripeti.

TRE buone cose:
Quando ti senti sopraffatto, prenditi una pausa e pensa a tre cose per le quali provi gratitudine. Pensare ad altre cose rispetto a quelle che ti preoccupano ti aiuta a calmare i nervi.

Scriverlo ti aiuta.
È stato dimostrato che tenere un diario aiuta a mantenere la mente in salute. Ti consente di esprimere le tue emozioni, identificare le cause del tuo stress e la strategia con cui affrontarle.

𝑅𝑖𝑐𝑜𝑟𝑑𝑎:
- 𝗙𝗮' 𝗿𝗲𝘀𝗽𝗶𝗿𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗳𝗼𝗻𝗱𝗶
- 𝗣𝗲𝗻𝘀𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗰𝗼𝘀𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗰𝘂𝗶 𝘀𝗲𝗶 𝗴𝗿𝗮𝘁𝗼
- 𝗜𝗻𝗶𝘇𝗶𝗮 𝗮 𝘁𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 𝘂𝗻 𝗱𝗶𝗮𝗿𝗶𝗼

Se vuoi informazioni contattami:

349 43 47316
giulia.pascucci.89@gmail.com
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La psicoterapia non è una soluzione rapida!Ma questo non significa che la terapia non funziona, o che c'è qualcosa che n...
22/06/2021

La psicoterapia non è una soluzione rapida!

Ma questo non significa che la terapia non funziona, o che c'è qualcosa che non va in te o nel tuo terapeuta.
La psicoterapia è un proceso graduale.

Può capitare anche che tu ti senta peggio dopa averla iniziata, ed è del tutto normale.

Creare cambiamento significa lavorare s**o, e passare anche per le esperienze più difficile e di intensa vulnerabilità.

Ma per fortuna il tuo terapeuta resta lì vicino a te pronto a sostenerti e guidarti.
A volte ci vuole un pochino...
SII PAZIENTE CON TE STESSO/A!

Per info!
Telefono/whatsapp: 3494347316
Fb/Messanger: Dr.ssa Giulia Pascucci psicologa - psicoterapeuta
Instagram:
Email: dr.ssagiuliapascucci@gmail.com

Indirizzo

Via Alfredo Cotani 56
Perugia
06128

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00
Sabato 09:00 - 13:00

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