Francesca Valentini Psicologa

Francesca Valentini Psicologa “Ci sono molte più cose nella vita di un
uomo di quante ne ammettano le nostre teorie su di essa?

08/05/2023

Training Formativo Scuola Interazionista, 25-29 aprile 2023 Baia Salinedda (OT) Sardegna. Tema: Diversità e Discontinuità Biografica. Digital Photo di Francesco Gardona, Autrice della testimonianza: Chiara Maggiore

“Non vi posso dire come guardare le nuvole. Imparerete da soli.”
È iniziata con queste parole di Alessandro Salvini, il nostro Responsabile Scientifico, l’avventura dei nostri specializzandi a Baia Salinedda, un’oasi tranquilla e mozzafiato, immersa nella natura della Costa Smeralda.
A pochi passi da noi, il mare blu, mai stanco del suo movimento, attraversato dal bianco di certe vele che sanno di viaggio e domande.

A fare i conti con tutto questo, il “vento delle aspettative” di cui zaini e sguardi erano pieni e appesantiti.
Dopo un viaggio in traghetto e la suddivisione nei villini, oltre 80 futuri psicoterapeuti interazionisti hanno iniziato il loro percorso di “discontinuità psicobiografica”.

Una vera e propria rottura dell’atteso che, invece di portare conferme, ha gradualmente disinnescato le immagini precostituite e ha dato il via a deviazioni non cercate e non volute. Una punteggiatura nuova, pronta a interrompere il discorso con il quale si era approdati, alla maniera dei viaggi di Castaneda come ne “L’Isola del Tonal”, dove la missione era quella di poter tornare a liberare gli occhi da ciò che offuscava il potere iniziale con il quale si era venuti al mondo: quello di conoscere tutto per la prima volta.

Così, i nostri specializzandi sono stati ‘iniziati’ all’arte dell’ascolto etero-centrato, a partire da quello che accadeva nell’interazione con l’altro, senza chiamarsi mai fuori.
Via via, hanno lasciato il noto per farsi avanti nell’ignoto.
Un lavoro crescente, faticoso, fatto di ore sotto al sole per deporre maschere e certezze, imparando a indossare ciò che non ha paragoni e un po’ fa perdere.
Ma perdere che cosa poi?
Semplice, per questo difficile: tutti gli “a priori” con i quali ci presentiamo agli appuntamenti della vita.

E proprio qui, in questo spaesamento esistenziale, si è aperta una feritoia che ha condotto verso paesaggi inediti e variopinti. La “realtà”, improvvisamente, ha assunto forme nuove, proprio come per le nuvole, creando spazio.
Attraverso la ricerca etnografica, i nostri pionieri hanno esplorato l’isola e incontrato gli abitanti del luogo, tra uomini nostalgici e pieni di tradizioni, donne anziane pronte a togliere il malocchio, oppure coraggiosi hippy capaci di mollare tutto per vivere una vita immersi nella natura.
Hanno, così, assaporato – da veri “artigiani di storie” – che cosa significhi imparare a stare NEL racconto dell’altro, superando il tranello del racconto SULL’altro.

Tra sessioni di lavoro, esplorazioni geografiche, tuffi in mare rubati e stelle luminose indicate in cielo, la vita si è svelata nella sua complessità che non solo chiedeva di “sentire”, ma anche di “dire”.
Con parole, occhi, mani e silenzi.

Tutto questo non sarebbe stato possibile senza l’accompagnamento pieno di Attenzione e Cura dei nostri straordinari conduttori, i Dott. Carlo Massironi, Daniele Baron Toaldo, Chiara Girola, Emiliano Subissi, Fabio Cinque, Luisa Maniotti ed Elena Biondi, insieme al prezioso coordinamento del Direttore Gestionale.

Ed è proprio attraverso i loro occhi, “allenati al possibile”, che abbiamo potuto raccogliere dentro ad un baule di legno pregiatissimo l’interesse tenerissimo a migliorarsi come persone e professionisti, prendendosi il tempo di dare tempo al dolore, guardando le proprie paure negli occhi “bellissime ma assolutamente infondate” (o fondate su attese)” - con l’invito di non lasciare loro lo spazio di intralciare nei percorsi di crescita.

Solo alla fine, abbiamo capito di aver partecipato ad un gioco che ci aveva chiesto di cambiare piani e panni. Bisognava imparare a “stare nelle cose”, senza soluzione di continuità.
A che pro?
Entrare nel “qui e ora”.
A quale condizione?
Scomodarsi all’inverosimile.
Con quale esito?
Quello di portarsi a casa qualcosa di noi che prima non c’era.

Così è cambiata la domanda ed anche la direzione del “vento”: non più quanto i nostri specializzandi hanno aderito a ciò che avevano in mente; ma quanto sono state disattese le loro aspettative e per quale obiettivo.

Noi abbiamo permesso loro di sviluppare tutto questo insieme.
Loro sono ripartiti chiedendosi se sapranno fare lo stesso.
Bisognerà chiederlo alle persone del futuro.
Quelle che saranno.
Quelle che incontreranno.

Una cosa però già la sappiamo.
Ci basterà restare presenti.
Qui e ora.
Per conoscere ancora “per la prima volta”.
Insieme a tutte le discontinuità che verranno.

In studio, in comunità, in aula, in clinica, dovunque.

I nostri zaini si sono svuotati ed il vento è cambiato.
Il mare si è arricchito nelle sue varie sfumature di blu e le vele navigano silenziose.

Così le nuvole continuano a correre,
e noi, adesso, abbiamo imparato a guardarle.

💮 10 ottobre: giornata mondiale della salute mentale. 🌹Cos'è per voi "salute"? 🌹 Cos'è per voi "salute" oggi, ma sopratt...
10/10/2022

💮 10 ottobre: giornata mondiale della salute mentale.

🌹Cos'è per voi "salute"?
🌹 Cos'è per voi "salute" oggi, ma soprattutto domani?


26/09/2022

✅ PROGRAMMA ON✅

Ecco tutto il programma del nostro Festival…
Vi aspettiamo!!

"Si potrebbe dire che ognuno di noi costruisce e vive un "racconto", e che questo racconto è noi stessi, la nostra ident...
20/09/2022

"Si potrebbe dire che ognuno di noi costruisce e vive un "racconto", e che questo racconto è noi stessi, la nostra identità. Se vogliamo sapere qualcosa di un uomo, chiediamo: 'qual è la sua storia, la sua storia vera, intima?', poiché ciascuno di noi è una biografia, una storia.
(...) L'uomo ha bisogno di questo racconto, di un racconto interiore continuo, per conservare la sua identità, il suo sé."

Da queste parole possiamo scovare quale potrebbe essere il senso della terapia, in certi racconti.


Chi non si è mai posto un quesito del genere alzi la mano! 🙋In studio mi è capitato di confrontarmi con storie di sfiduc...
05/09/2022

Chi non si è mai posto un quesito del genere alzi la mano! 🙋

In studio mi è capitato di confrontarmi con storie di sfiducia rispetto alla figura dell* psicolog*: tra esperienze passate deludenti o aspettative magiche, molti decidono di non farsi più avanti e di bollare la terapia come inutile. ❌

Ogni storia è a sé, naturalmente.
Certo è che la terapia può essere faticosa, ma anche entusiasmante; può fare paura, ma anche mostrarci degli abiti che non pensavamo di avere nell'armadio. 🪞

È un incontro tra persone in cui si va a creare una relazione che, però, non prevede bacchette magiche e deleghe, ma impegno e costruzione. 🏢

‼️Lo scetticismo è tale nel momento in cui si scrive in anticipo ciò che posso aspettarmi da un determinato contesto.
Il colloquio psicologico è invece così prezioso che non si può sapere, in anticipo, la direzione che prenderà, i fiumi che navigherà e le montagne che scalerà.

✳️ Perugia ha ospitato il primo Festival Internazionale delle Arti Terapie per la Psicosi, all'interno del congresso int...
04/09/2022

✳️ Perugia ha ospitato il primo Festival Internazionale delle Arti Terapie per la Psicosi, all'interno del congresso internazionale della International Society for Psychological and Social Approaches to Psychosis, dal tema "Co-Constructing Healing Spaces" (co-costruire spazi di cura).

🤚 Forse non tutti sanno che proprio Perugia, a partire dal 1965, ha portato avanti un movimento "anti-manicomiale" d'avanguardia, che si vedrà poi concretizzare con l'approvazione della Legge Basaglia nel 1978. Le istituzioni totali vengono abolite, gli ospiti dei manicomi dovranno sperimentarsi con altre possibilità di cura e di esistenza.

✨ Spogliata degli abiti di psicologa, mettendo tra parentesi le mie teorie, ho fatto visita a ciò che era stato fisicamente inserito all'interno di questa cornice bucolica, tra un albero e l'altro, a terra, o esposto ordinatamente: opere di persone con diagnosi psichiatriche, opere co-costruite a quattro mani insieme a operatori del settore, terapeuti, artisti.

➡️ Quello che viene a crearsi narra di un dialogo tra arte ed esistenza, a patto che il tutto venga privato di definizioni sterili, totalizzanti e limitanti. L'arte ha permesso di tradurre il difficilmente verbalizzabile, dando all'osservatore la possibilità di significare, osservare, amare o perdersi all'interno di quello che era stato prodotto.

Queste, e molte altre opere, non sono state partorite da "menti malate" e stigmatizzate, ma da esseri umani liberati dalle costrizioni, fisiche e non, ispirati e supportati.

Quale il confine tra il normale e l'anormale, se non quello negli occhi di chi guarda?
Quale l'utilità delle costrizioni linguistiche che determinano in principio cosa dovrà fare "lo psichiatrico" o "il matto"?
Quanta povertà ci aspetta, se non liberiamo gli esseri umani dalle molteplici costrizioni che limitano le possibilità biografiche di alcune sofferenze?


Ogni fine porta con sé un nuovo inizio. E così, la fine del mese di agosto porta con sé delle nuove possibilità, un nuov...
29/08/2022

Ogni fine porta con sé un nuovo inizio.
E così, la fine del mese di agosto porta con sé delle nuove possibilità, un nuovo proseguire, un ritorno del "da domani faccio questo e quest'altro".

Stavo riflettendo su quanto questo possa essere stimolante, ma faticoso! Diamo al giorno x, il 1° del nuovo mese, il potere di muoverci, il motore che determina quella cosa che dovrò iniziare, il carburante che muove il mio "ormai aspetto settembre".

Fermiamoci e pensiamo a tutto quello che abbiamo posticipato, che stiamo procrastinando, e chiediamoci "posso iniziare già da ora?".

➡️ Se vuoi prenderti cura di te, puoi iniziare già da ora. Scegli tu come! Il mio studio è aperto.

📞 3460157052

❤️
07/06/2022

❤️

Nei giorni scorsi si sono tenute presso Calalzo di Cadore (BL) le Dinamiche di Gruppo della nostra Scuola. Il lavoro di quest’anno ha riguardato le diverse modalità con cui si può interagire. Grati ai conduttori Chiara Girola, Luca Bidogia Carlo Massironi Daniele Daniele Baron Toaldo per aver sviluppato operativamente il focus del lavoro “Il teatro come spazio di cambiamento: maschere, ruoli e pluralità in ambito clinico”.
Intensità del lavoro e della partecipazione, disponibilità a mettersi in discussione e ricerca del superamento dei propri limiti hanno caratterizzato gli sforzi degli specializzandi.
In Itaca di Kostantinos Kavafis, tradotto da Guido Ceronetti, ciò che può dar luce all’impegno profuso:
“Della tua mente avrai stella polare Itaca-sempre. Là devi approdare, termine ultimo tuo prescritto. Il viaggio fallo anni durare, ritorna vecchio Nella tua isola, gli accumulati Lungo la via tesori Li sbarcherai con te, perché da Itaca, ricchezze non puoi sperare. Il dono di Itaca è il viaggio che fu bello. Senza di lei, per te, quale cammino? E null’altro sarà il suo dare. Pur così povera mai ti avrà deluso. Ora tu sei di vita e di sapienza Talmente ricco! E certo non ti è ignoto Il senso che ogni Itaca tramanda.”
Nelle parole di Tiziano Terziani il conforto per proseguire con valore nel percorso di formazione e di ricerca “Il fine del viaggiare è il viaggiare stesso, non l’arrivare”.
Nelle parole di una delle partecipanti alle dinamiche la connotazione più intima del nostro lavoro: "L'esperienza più interessante, stimolante e divertente che mai (nemmeno nelle migliori anticipazioni) mi sarei aspettata"

Verso Itaca…. ⛵️

Il mestiere che faccio mi sta insegnando a stare nel silenzio, riconoscere dove sta il coraggio e usarlo, buttarmi, togl...
06/06/2022

Il mestiere che faccio mi sta insegnando a stare nel silenzio, riconoscere dove sta il coraggio e usarlo, buttarmi, togliere il superfluo dai gesti e dalle parole, vestirmi con altri abiti, ridere, piangere, recitare, creare scene, costruirmi attraverso i racconti.

Tutto ciò che apprendo lo metto a disposizione dell'altro, ascoltando le sue storie, cercando di offrire una sceneggiatura differente, da seguire per vivere la propria vita senza farsi ombra.
Si rimane sintonizzati sull'unica frequenza utile: quella dello stare in relazione.

Il mestiere che faccio mi rende grata, perché ogni giorno mi siedo sulla poltrona del mio studio e mi rialzo inevitabilmente diversa.

Quando rivolgersi ad uno psicologo? Non c'è un'unica risposta. La sola cosa che sappiamo è che è, per tutti, una grande ...
02/03/2022

Quando rivolgersi ad uno psicologo? Non c'è un'unica risposta. La sola cosa che sappiamo è che è, per tutti, una grande opportunità!

😉
23/02/2022

😉

Chi sono e cosa faccio?

🏡 Sono Francesca e lavoro come psicologa ad orientamento interazionista a Perugia.

Nello specifico, ho vissuto vicino al Lago Trasimeno, luogo dal quale sono partita e verso il quale ritorno puntualmente. Questo serve a ricordarmi che, qualsiasi cosa accada, c'è un posto da raggiungere, che è stato testimone di tutta la mia vita fino a qui. Immagino che anche voi abbiate un luogo pronto ad aspettarvi.

👩‍🏫 Mi sono laureata in Psicologia Clinico-Dinamica a Padova e, come psicoterapeuta in formazione, mi sono iscritta alla scuola di Specializzazione in Psicoterapia Interattivo-Cognitiva, con sede a Padova.

🧐 Cos'è l'orientamento interazionista?
La realtà che ognuno vive è il prodotto delle relazioni che intrattiene con se stesso, con gli altri e con il mondo.
Lo psicoterapeuta interazionista, quindi, cerca di comprendere il mondo semantico dell'altro, cerca di dissolvere le convinzioni (dolorose) che questo utilizza per narrarsi, tenta di capire le forme con cui egli si presenta al mondo.

❓ Quale relazione o contesto attiva questa sofferenza? Come uscire dalle prigioni del pensiero? Come procedere oltre la diagnosi, cercando (e creando) strategie?
La persona che accolgo è l'esperta della propria biografia e della propria narrazione.

🚣‍♀️ "Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare", dice Seneca.
Insieme troveremo la destinazione da raggiungere.

3460157052
francescavalentini.psi@gmail.com

J. P. Sartre in F. Fortini, I cani del Sinai.In terapia si parte da questo presupposto, per costruire nuove possibilità....
14/02/2022

J. P. Sartre in F. Fortini, I cani del Sinai.

In terapia si parte da questo presupposto, per costruire nuove possibilità.
Ciò che abbiamo subìto, che abbiamo attraversato o che abbiamo schivato non ci definisce. È più importante gestire le nostre energie per utilizzare diversamente tutto quello che di noi è stato già scritto.
Come si fa? Ci si affida con impegno a qualcuno che possa farci ascoltare nuove voci di noi stessi.

Indirizzo

Strada Pian Della Genna 19b
Perugia
06128

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 21:00
Mercoledì 09:00 - 21:00
Giovedì 09:00 - 21:00
Venerdì 09:00 - 21:00
Sabato 09:00 - 21:00

Telefono

+393460157052

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