FisioDelta+ di Matteo Silvioli

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Nell’augurarvi tantissimi auguri si ricorda ai gentili pazienti i giorni di chiusura25/1226/121/016/01Buone Feste
24/12/2024

Nell’augurarvi tantissimi auguri si ricorda ai gentili pazienti i giorni di chiusura
25/12
26/12
1/01
6/01

Buone Feste

30/07/2024

Si avvisano i Gentili pazienti che lo studio Fisioterapico sarà chiuso per ferie dal 5/08 al 16/08.
Rimango comunque reperibile telefonicamente per informazioni o appuntamenti.
Buona estate

🗓️❗❗🗓️ Da Settembre riprenderà il corso di ginnastica Posturale di gruppo nei giorni di Lunedì e mercoledì mattina dalle...
05/07/2024

🗓️❗❗🗓️ Da Settembre riprenderà il corso di ginnastica Posturale di gruppo nei giorni di Lunedì e mercoledì mattina dalle ore 10.00 alle ore 11.00 presso sala Comunale - Via del Giaggiolo, 22 - PERUGIA

Per info e costi contattatemi in privato

23/06/2024
10/02/2023
Questa foto è incredibilmente potente. Mostra il nuotatore paralimpico Antonios Tsapatakis in piedi davanti alla sua sed...
05/02/2023

Questa foto è incredibilmente potente. Mostra il nuotatore paralimpico Antonios Tsapatakis in piedi davanti alla sua sedia a rotelle sott'acqua.

È una bella illustrazione e ci dimostra come l'ambiente in cui ci troviamo influenzi ciò che possiamo fare, ciò di cui siamo capaci.

Ecco perché la cultura è così importante.

16/09/2022

BRAVISSIMA SOFIA 🥇🥉 L'atleta azzurra porta a casa altre due medaglie conquistando la medaglia d'oro al nastro e quella di bronzo alle clavette 👏👏👏

ONDE D’URTO LIPORIDUCENTICome funzionano le onde d’urto? Le onde d’urto sono un trattamento che sfrutta l’energia delle ...
13/09/2022

ONDE D’URTO LIPORIDUCENTI

Come funzionano le onde d’urto?

Le onde d’urto sono un trattamento che sfrutta l’energia delle onde acustiche irradiate nel corpo attraverso un apposito manipolo in maniera non invasiva e sostanzialmente indolore. Le onde colpiscono in modo preciso unicamente i tessuti interessati al trattamento, provocando un’azione fortemente anti-infiammatoria e decongestionante localizzata.

In medicina estetica l’utilizzo delle onde d’urto si dimostra uno dei trattamenti in assoluto più efficace nella cura della cellulite o paniculopatia avanzata di tipo fibroso-sclerotico e nella riduzione degli accumuli adiposi localizzati.

L’azione meccanica delle onde d’urto liporiducenti viene veicolata da una apparecchiatura elettromedicale ad uso esclusivo di centri medici e personale specializzato.

I protocolli vengono strategicamente personalizzati per numero di colpi, quantità di energia ed intensità in variazione della complessità dell’inestetismo da trattare e della sua collocazione.

Effetti dell'onda d'urto

• attivazione metabolica

• miglioramento della circolazione sanguigna e linfatica

• destrutturazione del tessuto connettivo fibrotizzato

• riduzione del volume degli adipociti

• miglioramento dell’elasticità cutanea

• facilitazione del drenaggio dei liquidi

Per info e appuntamenti contattare
347 367 4914

29/07/2022

Si avvisano i gentili pazienti che l'attività Fisioterapica sarà sospesa per ferie dal 30/07 al 7/08

Rimango comunque reperibile telefonicamente per info ed appuntamenti

Buon Natale e Felice Anno Nuovo
24/12/2021

Buon Natale e Felice Anno Nuovo

DA OGGI DISPONIBILE!!**Onde d’urto: terapia, controindicazioni, efficacia**Le onde d’urto sono una metodica non invasiva...
10/11/2021

DA OGGI DISPONIBILE!!

**Onde d’urto: terapia, controindicazioni, efficacia**

Le onde d’urto sono una metodica non invasiva, ben tollerata e di ottima efficacia. Le onde d’urto vengono utilizzate nel trattamento di molte patologie ortopediche, in particolare tendinopatie, calcificazioni periarticolari e pseudoartrosi, grazie alle documentate proprietà anti-infiammatorie, anti-dolorifiche, anti-edemigene nonché stimolanti la rigenerazione ossea, cutanea e il processo di guarigione di piaghe, ulcere e ferite di varia origine.

**Storia e campi di applicazione **

Le onde d’urto hanno cominciato a essere impiegate in campo medico a partire dall’inizio degli anni ’80 nell’ambito delle patologie litiasiche (calcolosi) delle vie urinarie, come alternativa all’intervento chirurgico, con lo scopo di distruggere i calcoli, senza arrecare danno ai tessuti adiacenti.

Verso la metà degli anni ’80 si è cominciato ad applicare le onde d’urto anche nel trattamento di patologie di pertinenza ortopedica, sia nell’ambito delle malattie dei tessuti ossei, che dei tessuti molli.

Negli ultimi anni, una sempre maggiore attenzione nei confronti di questa metodica, ha portato a interessanti risultati e notevole efficacia anche in ambito dermatologico, in particolare nel trattamento e nell’accelerazione della guarigione di molte lesione come ferite, ustioni o ulcere.

**Nel prossimo futuro si prospetta un possibile impiego anche nell’ambito della patologia coronarica.**

**Che cosa sono le onde d’urto: principio fisico di funzionamento**

Le onde d’urto sono, dal punto di vista fisico, delle onde acustiche ad alta energia prodotte da particolari generatori (elettroidraulici, elettromagnetici o piezoelettrici) e veicolate nel corpo umano mediante un sistema di trasmissione che permette di focalizzarle sul bersaglio da trattare e determinare una stimolazione meccanica diretta.

Le onde d’urto non vanno confuse con gli ultrasuoni, anch’essi utilizzati come terapia fisica o, più diffusamente, a scopo diagnostico in ecografia: le onde d’urto, infatti, hanno una diversa “morfologia d’onda” e possiedono energie molto superiori (anche mille volte maggiori).

Ogni onda d’urto è caratterizzata da un brusco aumento pressorio (picco di pressione positivo) seguito da una fase, più lenta, di ritorno alla pressione atmosferica (pressione negativa): questo determina l’instaurarsi di fenomeni di cavitazione con formazione di microbolle. Potenzialmente, queste ultime possono provocare danni tissutali agli organi che contengono aria (polmoni, visceri addominali..): infatti è controindicato applicare onde d’urto su target di questo tipo.

Tra la sorgente e il target è presente un’interfaccia liquida che ha lo scopo di trasmettere l’onda d’urto e, al contempo, focalizzare con precisione il bersaglio da trattare. Le onde d’urto possono agire con una profondità variabile tra 0 e 60 millimetri: è possibile regolare la macchina in modo da trasmettere la quantità di energia desiderata alla profondità desiderata, a seconda dell’effetto terapeutico che si vuole ottenere.

**Meccanismo d’azione, effetti diretti e indiretti**

In generale possiamo distinguere effetti diretti ed effetti indiretti delle onde d’urto:

Effetti diretti: Il primo effetto delle onde d’urto è di tipo meccanico diretto: il picco pressorio positivo agisce soprattutto nell’interfaccia tra tessuti dotati di diversa impedenza (osso e tessuti molli ad es.).

Effetti indiretti: Il secondo effetto, ben più importante dal punto di vista clinico, è di tipo indiretto ed è dovuto soprattutto a fenomeni cavitazionali che innescano la produzione di radicali liberi e ossido nitrico (NO) con azione vasodilatante e neoangiogenetica.

Il meccanismo d’azione è, inoltre, profondamente diverso a seconda che il bersaglio sia una struttura non vitale (es. un calcolo renale) o un tessuto vivente (es. un tendine).

Nel primo caso, come avviene ad esempio nella litotripsia, i calcoli renali, concrezioni calcifiche inerti e molto dure, quando sono investite da onde regolate a opportune energie, si disintegrano fino a ve**re espulse come frammenti di minori dimensioni. Questo appare dovuto più a effetti di tipo diretto.

I tessuti viventi, invece quali l’osso, i muscoli, i tendini e i legamenti, quando raggiunti dalle onde (a livelli energetivi adeguati alla sede di trattamento), non subiscono danni né si frantumano come accade per i calcoli renali. In questo caso sono prevalenti gli effetti di tipo indiretto. I tessuti vitali trattati subiscono una serie di micro-traumi che fungono da una sorta di “micro-idromassaggio” che innesca una serie di reazioni cellulari, cascate enzimatiche e reazioni biochimiche con produzione di mediatori e fattori di crescita che conducono a un effetto anti-infiammatorio, anti-dolorifico e anti-edemigeno.

**Gli effetti indiretti includono:**

Disgregazione di strutture patologiche quali le microcalcificazioni: queste ultime non possiedono una struttura organizzata come il normale tessuto osseo e sono più facili da disintegrare.

Iperemia e neoangiogenesi capillare: le onde forniscono, probabilmente a causa dell’aumento transitorio del gradiente pressorio, un input alla formazione di nuovi vasi anche in tessuti per natura scarsamente vascolarizzati: questo favorisce il riassorbimento dei frammenti delle strutture disgregate.

Effetto anti-infiammatorio: sono state proposte diverse ipotesi per spiegare l’effetto anti-infiammatorio delle onde d’urto. Appare probabile che l’aumento del flusso sanguigno locale indotto dalla neoangiogenesi determini un “wash-out” con rimozione delle sostanze pro-infiammatorio e dannose accumulatesi nei tessuti trattati.

Effetto anti-dolorifico: l’effetto analgesico ha una base multifattoriale che include la produzione di endorfine, la stimolazione di terminazioni nervose locali e meccanismi neurofisiologici legati alla “teoria del cancello”.

Dunque le onde d’urto frantumano le calcificazioni? Non è propriamente corretto. Le calcificazioni tendinee hanno una consistenza ben diversa da quella dei calcoli renali: l’onda d’urto di per sé NON è responsabile della sua disgregazione, ma è sempre necessario l’innesco dei meccanismi di riparazione sovra descritti. Tutto questo richiede tempo: è per questo che l’effetto delle onde d’urto non è immediato, ma progressivo nel giro di qualche settimana.

**Indicazioni terapeutiche, per quali patologie sono indicate?**

Le onde d’urto sono indicate sia per patologie in fase acuta (instaurate da pochi giorni o poche settimane) che per patologie in fase cronica (presenti da molto tempo, spesso anni). E’ spesso un trattamento di prima linea, perché semplice, non invasivo per il paziente, con pochi effetti collaterali, poco costoso e dotato di un’ottima efficacia, sia se applicata da sola sia se utilizzata in associazione con altre terapie.

**Tendinopatie**

Le sedi più frequentemente interessate da tendinopatia e che possono essere efficacemente trattate con onde d’urto sono:

Cuffia dei rotatori (spalla): le onde d’urto sono molto efficaci nel trattamento delle tendinopatie della cuffia dei rotatori, sia per quanto riguarda le tendinopatie inserzionali che quelle calcifiche. I tendini più spesso interessati da questa patologia sono il tendine del capo lungo del bicipite omerale (BLCO) e il tendine del sovraspinato.

Gomito: epicondiliti (gomito del tennista) ed epitrocleiti (gomito del golfista) sono patologie molto frequenti negli sportivi o in chi compie gesti ripetitivi degli arti superiori. Possono essere molto dolorose e invalidanti. Le onde d’urto in questa sede possono essere abbastanza dolorose.

Ginocchio: tendinopatia rotulea, tendiniti post-traumatiche, tendinite della zampa d’oca

Piede: tendinopatia del tendine d’achille (Onde d’urto per la tendinopatia achillea)

Tendinopatie inserzionali a carico dei muscoli adduttori della coscia

Fascite plantare

Patologie ossee

Pseudoartrosi e ritardi di consolidamento delle fratture: non tutte le fratture guariscono come dovrebbero o entro le tempistiche normali. Una terapia con onde d’urto a energie adeguate è in grado di fornire lo stimolo necessario all’attivazione dei normali meccanismi riparativi che portano alla guarigione del focolaio fratturativo

Rizoartrosi: artrosi dell’articolazione trapezio-metacarpale della mano

Necrosi asettica della testa del femore o della testa dell’omero.

Osteocondriti dissecanti in stadi precoci e dopo la maturità scheletrica

Algoneurodistrofie

Spina calcaneare

Morbo di Haglund

Patologie dei tessuti molli

Miositi Ossificanti e Calcificazioni Eterotopiche

Esiti fibrotici e/o calcifici conseguenti lesioni di muscoli, legamenti, fasce

Condrocalcinosi a livello di: gomito, anca, ginocchio

Morbo di Dupuytren

Indicazioni in chirurgia plastica

**Le onde d’urto defocalizzate sono utilizzate con successo nel trattamento di ulcere cutanee, ferite e ustioni.**

**Onde d’urto, controindicazioni, 7 casi in cui sono da evitare**

Quali sono le controindicazioni delle onde d’urto? Le onde d’urto sono pericolose? Se sono applicate dal medico nel rispetto dei protocolli terapeutici codificati, è una terapia sicura, efficace e pressoché priva di effetti collaterali.

**Le principali controindicazioni alle onde d’urto sono:**

La presenza nel campo focale da trattare, o immediatamente vicino, di strutture delicate quali encefalo, midollo spinale, gonadi o organi cavi come polmone e intestino: nel passaggio dell’onda sonora dal mezzo solido a quello gassoso si rischia di provocare lesione ai tessuti

Gravidanza

Terapia con Anticoagulanti Orali (sia TAO che NAO, es. Warfarin, Dabigatran) e gravi patologie della coagulazione del sangue: in questi casi si ha una abnorme facilità al sanguinamento, pertanto sono controindicate. In chi non ha malattie della coagulazione questo non si verifica o, al massimo, può comparire un lieve arrossamento della cute che tende a risolversi nel giro di 24-48 ore.

Neoplasie

Infezioni dei tessuti molli o dell’osso

Pacemaker o elettrostimolatori: si deve porre attenzione al tipo di generatore utilizzato.

Bambini e adolescenti: la presenza di nuclei di ossificazione non ancora saldati è una controindicazione alla terapia.

Come si svolge una seduta?

**Il trattamento è ambulatoriale e un ciclo di terapia prevede solitamente 3 applicazioni, una a settimana.**

Il paziente viene fatto sedere o sdraiare sul lettino. Il medico, dopo aver acquisito il consenso informato, spiegato la procedura, gli effetti desiderati e i possibili effetti indesiderati, applica la sonda sulla superficie cutanea, per un tempo che va da qualche secondo a pochi minuti. Durante la seduta è possibile modificare l’energia erogata o spostare la sede di applicazione, a seconda della risposta ottenuta.

Spesso il paziente riferisce un soggettivo miglioramento già dopo la prima seduta ma, per poter apprezzare il vero effetto terapeutico è necessario aspettare una o due settimane dal termine del ciclo. L’effetto benefico sul dolore è, infatti, lento e progressivo col tempo.

E’ possibile sfruttare la terapia per agire sinergicamente con altre terapie fisiche e/o con sedute di rieducazione motoria, a seconda dell’indicazione per cui sono prescritte.

**Parametri modificabili durante una seduta**

I seguenti parametri sono impostabili dal medico durante la seduta a seconda dell’indicazione clinica, della sede da trattare e della risposta/tolleranza al trattamento.

Densità di Energia

Numero di colpi totali da somministrare

Frequenza di emissione dei colpi

Alcuni apparecchi sono provvisti di puntamento ecografico per una migliore localizzazione della struttura da trattare.

** Onde d’urto – Effetti Collaterali**

Le onde d’urto radiali o focalizzate, se eseguite in modo corretto da personale qualificato, sono un trattamento sicuro, non invasivo, con pochi effetti collaterali e generalmente ben tollerato.

**I più comuni effetti indesiderati includono:**

Formazione di piccoli ematomi o ecchimosi superficiali: più frequenti nei pazienti che assumono terapia antiaggregante (ASA o Clopidogrel) o anticoagulante (NAO o TAO).

Temporaneo incremento della sintomatologia dolorosa: è un fenomeno piuttosto comune, ma temporaneo. Non bisogna spaventarsi perché col passare dei giorni si apprezzerà l’effetto terapeutico. In caso di dolore è opportuno NON applicare il ghiaccio a scopo antalgico perché la crioterapia determina una vasocostrizione che può inficiare parzialmente l’effetto terapeutico.

Dolorabilità – Le onde d’urto fanno male? sono dolorose?

La domanda più frequente che il paziente pone al medico in relazione a questa terapia è: “le onde d’urto fanno male? sono dolorose?”. La risposta è SI, le onde d’urto fanno male e possono essere dolorose, con ampia variabilità da persona a persona.

A seconda della zona da trattare, in particolare a seconda della vicinanza alle superfici ossee, il trattamento può essere più o meno doloroso. Il medico può effettuare durante la seduta qualche pausa o diminuire la profondità delle onde, a seconda della vostra tolleranza.

Ogni seduta dura, a seconda del tipo di macchina utilizzato, da 1 a 5 minuti. Viene evocato il dolore ben noto al paziente perché viene sollecitata proprio la zona dolente: finita la seduta potrebbe permanere una certa dolenzia per tutto l’arco della giornata, è assolutamente normale e fa parte dell’effetto terapeutico. Potete assumere un antidolorifico, ma, dovete evitare di applicare il ghiaccio: il ghiaccio è, infatti, un vasocostrittore e questo renderebbe nulla l’efficacia della terapia.

**Dopo quanto tempo questa terapia da risultati? quante sedute sono necessarie?**

Dopo quanto tempo ha effetto la terapia con onde d’urto? I risultati non sono immediati, è necessario attendere almeno una o due settimane dopo il termine dell’ultima seduta del ciclo per poter apprezzare l’effetto terapeutico. Questo è dovuto al meccanismo d’azione che interviene su reazioni biologiche complesse e fenomeni riparativi che necessitano di tempo per instaurarsi. Il ciclo terapeutico può essere ripetuto, a distanza di almeno 1 mese, per incrementare il beneficio.

**Conclusioni**

Questa terapia ha le seguenti proprietà:

consente di ridurre o sostituire il ricorso ai trattamenti chirurgici

consente di ridurre l’uso dei farmaci anti-infiammatori e antidolorifici

velocizza i processi di guarigione

è semplice, sicuro, ha poche controindicazioni ed effetti collaterali quasi nulli

Una interessante revisione sistematica e meta-analisi pubblicata ad Aprile 2018 ha studiato l’efficacia e la sicurezza della terapia nel trattamento delle patologie acute e croniche dei tessuti molli. Per approfondimento, è possibile leggere il full text su Pubmed visitando questo link: Articolo sull’efficacia e sicurezza delle onde d’urto.

**Riferimenti Scientifici:**

Gerdesmeyer L, Wagenpfeil S, Haake M et al. Extracorporeal shock wave therapy for the treatment of chronic calcifying tendonitis of the rotator cuff: a randomized controlled trial. JAMA 2003;290:2573–80

Haake M, Deike B, Thon A et al. Exact focusing of extracorporeal shock wave therapy for calcifying tendinopathy. Clin Orthop Relat Res 2002;397:323–31

Schmitz C, Császár NB, Rompe JD et al. Treatment of chronic plantar fasciopathy with extracorporeal shock waves (review). J Orthop Surg Res 2013;8:31–41

Lee SS, Kang S, Park NK et al. Effectiveness of initial extracorporeal shock wave therapy on the newly diagnosed lateral or medial epicondylitis. Ann Rehabil Med 2012;36:681–7.

Larking AM, Duport S, Clinton M et al. Randomized control of extracorporeal shock wave therapy versus placebo for chronic decubitus ulceration. Clin Rehabil 2010;24:222–9.

Speed C. A systematic review of shockwave therapies in soft tissue conditions: focusing on the evidence. Br J Sports Med 2014;48:1538–42

Vahdatpour B, Sajadieh S, Bateni V et al. Extracorporeal shock wave therapy in patients with plantar fasciitis. A randomized, placebo-controlled trial with ultrasonographic and subjective outcome assessments. J Res Med Sci 2012;17:834–8.

Kolk A, Yang KG, Tamminga R et al. Radial extracorporeal shock-wave therapy in patients with chronic rotator cuff tendinitis: a prospective randomised double-blind placebo-controlled multicentre trial. Bone Joint J 2013;95-B:1521–6.

Chow IHW, Cheing GLY. Comparison of different energy densities of extracorporeal shock wave therapy (ESWT) for the management of chronic heel pain . Clin Rehabil 2007;21:131–41.

Cacchio A, Paoloni M, Barile A et al. Effectiveness of radial shock-wave therapy for calcific tendinitis of the shoulder: single-blind, randomized clinical study. Phys Ther 2006;86:672–82.

Wang CJ, Liu HC, Fu TH. The effects of extracorporeal shockwave on acute high-energy long bone fractures of the lower extremity. Arch Orthop Trauma Surg 2007;127:137–42.

Wang CJ, Ko JY, Chan YS et al. Extracorporeal shockwave for chronic patellar tendinopathy. Am J Sports Med 2007;35:972–8.

Rompe JD, Furia J, Weil L et al. Shock wave therapy for chronic plantar fasciopathy. Brit Med Bul 2007;81 and 82:183–208.

Indirizzo

Via Della Tintoria N. 7 (ambulatorio Dott. Ciuffini)
Perugia
06125

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00
Sabato 09:00 - 20:00

Telefono

+393473674914

Sito Web

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