11/10/2025
«Piacere, sono Gloria, neurotipica, vivo a Roma con tre neurodivergenti: uno l’ho scelto come compagno lustri fa, gli altri due li ho partoriti».
Gloria Bellicchi e Giampaolo Morelli hanno rivelato di non aver mai pensato che il disturbo di Giampaolo potesse essere trasmesso geneticamente ai figli. L’ex Miss Italia e l’attore, conosciuto dal pubblico soprattutto per il suo ruolo da ispettore Coliandro, hanno deciso di mettere nero su bianco la loro storia in un libro, “Dislessico famigliare”, appena uscito.
I loro figli, Gianmarco di 12 anni e Pier Maria di 8, sono entrambi DSA, proprio come il papà. Gloria scherza spesso sul fatto di essere l’unica “normale” in casa: “In generale tutti e tre hanno una grande velocità di concettualizzazione, per immagini, si capiscono in un ba***re di ciglia, offrono prospettive di ragionamento diverse. Pier a scuola ha lanciato la moda di mangiare la cotoletta nel panino ‘come gli avventurieri’, perché gli era difficile tagliarla con il coltello”.
Giampaolo racconta che la scoperta c’è stata durante il lockdown, quando Gianmarco era in prima elementare: “La maestra diceva: bambini, aprite il libro a questa pagina, e lui non sapeva se dovesse girare le pagine a destra o a sinistra. Poi si distraeva continuamente. Mi sono rivisto io piccolo: mi trattavano da scemo e pensavano che fossi svogliato. . . ”.
Gloria spiega che per Gianmarco la diagnosi di DSA è arrivata a 6 anni, mentre Pier Maria aveva difficoltà nella lettura a 7. Sottolinea quanto sia importante notare i dettagli: “Quando vedi che si sforza di capire ma non ci riesce e va in confusione. Anche sul classico mal di pancia, è meglio farsi sempre una domandina in più. Poi vai a ritroso e i sassolini li metti insieme dalla nascita”.
Ogni bambino è diverso: Gianmarco, ad esempio, in classe fatica con la matematica, ma quando va a comprarsi la merenda il conto lo fa al volo, senza nemmeno capire come ci riesca.
Giampaolo dice che avere un cervello che funziona in modo diverso può essere anche un vantaggio: “Io non ho bisogno dell’agenda perché ricordo tutto a memoria, però non riesco a fare la valigia quando devo partire”. Gloria aggiunge che la disprassia di Giampaolo le è sempre piaciuta: “Quel suo camminare dinoccolato, come se fosse sempre in vacanza. . . ”.
Secondo Gloria, il mondo del lavoro ha già iniziato a capire il valore delle persone neurodivergenti: “Anche le aziende se ne sono accorte: vogliono i neurodivergenti, che sono campioni di problem solving, mentre noi neurotipici ci incagliamo. Secondo me dovrebbero essere considerati patrimonio dell’umanità”.