Dott. Carmine Ciccarini

Dott. Carmine Ciccarini Specialista in Oculistica con corsi di aggiornamento presso Mount Sinai School (Ny), John Hopkins (B - STUDIO DI PERUGIA
Centro Diagnostico Laser Via M.

Magnini 18
Tel. 075 5007094 - Tel. 339 2248541
- STUDIO DI CHIUSI (In provincia di Siena):
Via G.Mameli, 102 - Tel. 0578 226970

Il Dottor Ciccarini è molto apprezzato dai pazienti umbri e toscani. Gli studi sono facilmente raggiungibili da Terni, Spoleto e da Siena e Arezzo. Il dottore si laurea in Medicina e Chirurgia nel 1983 con una tesi sui Potenziali evocati visivi con il Dipartimento di Scienze Neurooftalmologiche della Mount Sinay School di New York diretta dal Professore Bodis Wolner. Presso l’ Università di Parma si specializza in Oftalmologia e nel contempo segue corsi di aggiornamento negli Ospedali di Lione, Nantes e Brest. Lavora per anni nel centro di Elettrofisiologia oculare del reparto di Oculistica di Parma, specializzandosi nello studio delle malattie rare.

✍   📑L'adenoma ipofisario è un tumore benigno che si forma nella ghiandola ipofisi, una piccola ghiandola alla base del ...
23/09/2025

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L'adenoma ipofisario è un tumore benigno che si forma nella ghiandola ipofisi, una piccola ghiandola alla base del cervello, e può causare problemi legati a due meccanismi: l'ipersecrezione ormonale dovuta a un eccesso di ormoni prodotti dal tumore, e l'effetto massa, quando il tumore comprime le strutture cerebrali vicine come i nervi ottici e le altre parti dell'ipofisi.
Gli adenomi ipofisari, specialmente i macroadenomi (adenomi di massa superiore a 10mm), possono comprimere le vie ottiche, causando sintomi visivi come la perdita del campo visivo laterale (emianopsia bitemporale) per compressione del chiasma ottico, visione offuscata e riduzione dell'acuità visiva.
Altri sintomi neurologici includono mal di testa e, in caso di compressione laterale dei nervi cranici, ptosi e diplopia.
Il paziente colpito dalla patologia manifesta dapprima, e con maggior frequenza, disturbi del campo visivo.
Frequentemente il paziente rileva anche una riduzione dell'acuità visiva; visione offuscata e difficoltà a percepire i colori in modo vivido possono verificarsi a causa della compressione diretta del nervo ottico.
I macroadenomi possono anche causare mal di testa e, per compressione dei nervi cranici possono causare diplopia (visione doppia) e ptosi (abbassamento della palpebra superiore).
La diagnosi richiede esami oculistici, valutazioni del campo visivo e risonanza magnetica, mentre il trattamento, che può includere la chirurgia, mira a rimuovere il tumore.
🔗 Per maggiori informazioni leggi l’articolo completo qui: https://www.oculistacarmineciccarini.it/adenomi-ipofisari-e-difetti-della-vista/

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✍   📑Il distacco della coroide è una condizione patologica dell’occhio in cui la coroide, lo strato vascolare dell'occhi...
25/03/2025

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Il distacco della coroide è una condizione patologica dell’occhio in cui la coroide, lo strato vascolare dell'occhio, si separa dai tessuti sottostanti. Esistono diversi tipi di distacco della coroide, ognuno con le sue cause e caratteristiche.
Vediamo brevemente quali sono i tipi di distacco di coroide che si possono verificare nel paziente:
Distacco sieroso della coroide: si verifica quando il fluido si accumula tra la coroide e la retina, causando il sollevamento della coroide. È spesso causato da infiammazione o condizioni retiniche patologiche come l'occlusione della vena retinica. Tale occlusione si riscontra più frequentemente in pazienti con età superiore ai 60 anni, che presentano fattori predisponenti quali: ipertensione arteriosa, diabete mellito, spesso in pazienti affetti da glaucoma.
Distacco traumatico della coroide: è causato da lesioni agli occhi o traumi, questo tipo di distacco si verifica a causa di perdite di fluido o sanguinamento dietro la retina. Può causare improvvisi cambiamenti della vista e il più delle volte richiede un intervento medico immediato.
Distacco essudativo della coroide: è associato a patologie oculari che causano perdite di liquidi, come uveite o tumori coroidali. Il distacco essudativo può essere il risultato di una crescita anomala dei vasi sanguigni o di una malattia della retina.
Diversi fattori possono comunque contribuire allo sviluppo del distacco della coroide, ognuno dei quali richiede, oltre che un’estrema tempestività di intervento, approcci diagnostici e terapeutici diversi.

Le cause della patologia sono di diverso tipo e natura in relazione ai vari tipi di distacco coroidale descritte sopra: spesso il distacco di coroide si verifica dopo interventi antiglaucomatosi che comportano una brusca riduzione della pressione oculare fino ad essere il tono non misurabile o bassissimo.
L'infiammazione all'interno dell'occhio, derivante da condizioni autoimmuni o infezioni (uveite), può provocare l'accumulo di liquidi sotto la coroide e portare al distacco.
La presentazione del distacco coroidale varia a seconda della causa sottostante e della gravità. I pazienti possono manifestare visione offuscata, difetti del campo visivo o una diminuzione improvvisa dell'acuità visiva; ciò è legato al fatto che la coroide fornisce ossigeno e sostanze nutritive alla retina e la sua separazione provoca una visione offuscata o ridotta.
Nei casi associati a infiammazione o trauma, i sintomi visivi possono essere accompagnati da dolore e fastidio accompagnati da una sensazione di pressione. Alcuni individui possono notare delle macchie scure (scotomi) o d'ombra nella vista, in particolare nelle regioni centrali o periferiche

Diagnosi
Una diagnosi tempestiva e accurata è fondamentale per una gestione efficace del distacco coroidale: un esame oftalmico approfondito, che comprenda la biomicroscopia con lampada a fessura e la valutazione del fondo oculare, è essenziale per identificare i segni caratteristici del distacco della coroide.

Trattamento
La gestione del distacco coroidale dipende dalle cause specifiche della patologia e dalla gravità della condizione: corticosteroidi o agenti immunosoppressori possono essere prescritti per ridurre l'infiammazione e l'accumulo di liquidi. Affrontare poi condizioni sistemiche (ad es. ipertensione), può attenuare il rischio di distacco.
In caso di distacco coroidale significativo o persistente, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico.

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✍   📑𝗜𝗽𝗼𝘁𝗼𝗻𝗶𝗮 𝗼 𝗶𝗽𝗼𝘁𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗼𝗰𝘂𝗹𝗮𝗿𝗲: 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝘀𝗶 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗮?La pressione intraoculare è tipicamente definita come uguale o in...
24/01/2025

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𝗜𝗽𝗼𝘁𝗼𝗻𝗶𝗮 𝗼 𝗶𝗽𝗼𝘁𝗲𝗻𝘀𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗼𝗰𝘂𝗹𝗮𝗿𝗲: 𝗱𝗶 𝗰𝗼𝘀𝗮 𝘀𝗶 𝘁𝗿𝗮𝘁𝘁𝗮?
La pressione intraoculare è tipicamente definita come uguale o inferiore a 18 mmHg. L’ipotonia oculare, cioè la riduzione della pressione intraoculare, è una condizione che può verificarsi dopo vitrectomia, cataratta, interventi anti-glaucomatosi o per cicliti, ovvero infiammazioni del corpo ciliare; il basso livello pressorio infatti indica un eccessivo drenaggio o perdite di liquidi dal bulbo oculare.
𝗣𝗿𝗲𝗺𝗲𝘀𝘀𝗮.
La pressione oculare è indipendente da quella sanguigna si riferisce alla forza esercitata dai fluidi all’interno dell’occhio contro le sue pareti, nello specifico l’umor acqueo e l’umor vitreo, che svolgono un ruolo importante nel mantenere la forma e la stabilità dell’occhio, oltre a fornire sostanze nutritive alle sue diverse parti. Affinché l’occhio assolva alle sue funzioni visive correttamente, cioè affinché il bulbo oculare non si deformi, la pressione intraoculare dovrà avere un valore compreso fra 10 e 20 mmHg.
La misurazione della pressione oculare è di particolare importanza, perché il suo valore può fornire informazioni essenziali sulla salute degli occhi e sul funzionamento del sistema visivo.
La pressione dell’occhio può anche variare sporadicamente, influenzata da altri fattori quali lo stress fisico, consumo di alcool, caffè, farmaci particolari o variazione della frequenza cardiaca, traumi, infiammazioni, se la pressione subisce una variazione considerevole e continua, cu troviamo di fronte ad una patologia.
𝗦𝗶𝗻𝘁𝗼𝗺𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹’𝗶𝗽𝗼𝘁𝗼𝗻𝗶𝗮 𝗼𝗰𝘂𝗹𝗮𝗿𝗲.
Il paziente affetto da ipotonia oculare si presenta di solito alla visita oculistica alcuni giorni dopo aver subito un intervento di microchirurgia oculare, lamentando una riduzione visiva, specie al mattino, con tendenza a migliorare nelle ore serali. Dopo interventi anti-glaucomatosi, per esempio, l’ipotonia oculare si presenta con pressione oculare inferiore ai 6/7mmhg e, talvolta, il tono oculare può scendere a livelli tanto bassi da non essere misurabile.
In caso di grave ipotonia, possono verificarsi lesioni del nervo ottico fino al grado estremo rappresentato dall’ipertrofia ottica, si tratta della condizione causata dall’incapacità del corpo ciliare di produrre umor acqueo che insorge però a distanza di mesi senza che la patologia sia stata correttamente diagnosticata.
Per diagnosticare la patologia è importante che lo specialista osservi la profondità della camera anteriore: se questa è profonda, non vi è fuoriuscita di umor acqueo dal taglio chirurgico.
Occorre, inoltre, controllare in midriasi (con dilatazione della pupilla) che non vi sia distacco di coroide e/o di retina, escludendo anche la presenza di una uveite (infiammazione) post chirurgica; da valutare, infine, una possibile congestione del nervo ottico.
🔗 Per leggere tutto e saperne di più, vai qui: https://www.oculistacarmineciccarini.it/ipotonia-o-ipotensione-oculare-di-cosa-si-tratta/
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19/12/2024

✍   📑𝗟𝗔 𝗠𝗜𝗖𝗥𝗢-𝗖𝗛𝗜𝗥𝗨𝗥𝗚𝗜𝗔 𝗟𝗔𝗦𝗘𝗥 𝗡𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗖𝗢𝗥𝗥𝗘𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗗𝗘𝗜 𝗗𝗜𝗙𝗘𝗧𝗧𝗜 𝗩𝗜𝗦𝗜𝗩𝗜L’intervento tramite microchirurgia laser agli occhi pe...
13/12/2024

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𝗟𝗔 𝗠𝗜𝗖𝗥𝗢-𝗖𝗛𝗜𝗥𝗨𝗥𝗚𝗜𝗔 𝗟𝗔𝗦𝗘𝗥 𝗡𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗖𝗢𝗥𝗥𝗘𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗗𝗘𝗜 𝗗𝗜𝗙𝗘𝗧𝗧𝗜 𝗩𝗜𝗦𝗜𝗩𝗜
L’intervento tramite microchirurgia laser agli occhi permette, per il livello tecnico chirurgico raggiunto di correggere in maniera soddisfacente tutti i difetti della vista (Miopia, Astigmatismo, Ipermetropia, Presbiopia). Il Laser infatti consente di modificare la curvatura della cornea cambiandone forma e potere. Esistono due tipi di Laser: Il laser ad Eccimeri e il Laser a Femtosecondi. Il Laser ad eccimeri vaporizza il tessuto corneale mentre il laser a femtosecondi crea dei tagli che permettono di asportare il tessuto corneale.
Esistono diverse tecniche laser che hanno per obbiettivo l’eliminazione delle lenti correttive, occhiali o lenti a contatto, le principali sono: PRK, LASIK e SMILE.
Quando la patologa è più accentuata, Oltre al Laser esiste l’intervento di impianto di lenti fachiche utile per eliminare gli occhiali in presenza di difetti di vista assai elevati.
L’intervento laser agli occhi è completamente indolore grazie all’efficacia dell’anestesia che viene eseguita mediante l’uso di un collirio anestetico. L’intervento laser dura circa 5 minuti per occhio e segue ad una breve fase preparatoria. Terminato l’effetto dell’anestesia si potranno avvertire bruciore, fastidio alla luce ed un leggero mal di testa.

𝗖𝗼𝗻𝘃𝗮𝗹𝗲𝘀𝗰𝗲𝗻𝘇𝗮
Dopo l’intervento Laser agli occhi è raccomandato un periodo di riposo di almeno 2 giorni. Dipende molto dal tipo di operazione a cui ci si è sottoposti. È molto importante seguire regole rigorose per quanto concerne l’igiene dell’occhio per evitare infezioni che possono vanificare la procedura microchirurgica o, in casi estremi, peggiorare la condizione di partenza.
Nei primi mesi post-intervento infatti è piuttosto comune la secchezza degli occhi soprattutto dopo FemtoLASIK e SMILE e questo può rendere più faticoso leggere o usare il PC, queste attività dovranno quindi essere condotte con moderazione, senza mettere l’occhio in condizione di stress eccessivo e, secondo la mia esperienza clinica, dopo l'intervento occorrono almeno 4 giorni di riposo e scarsa esposizione a luci e strumenti elettronici perché il risultato del trattamento eseguito sia ottimale.

𝗖𝗼𝗺𝗽𝗹𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶
Sono molto generalmente rare se l’operazione è eseguita con i Laser di ultima generazione.
È fondamentale inoltre eseguire tutti gli esami pre-operatori disponibili, quali topografia e tomografia della cornea, ed altri esami che saranno consigliati dallo specialista a seconda dei casi
Questi esami permettono di capire quali sono i candidati ottimali a questo tipo di intervento e quali invece presentano un rischio più alto di complicanze. In questo caso occorre optare per un altro tipo di intervento oppure rinunciare.
Le complicanze più frequenti (comunque estremamente rare) sono riconducibili ad una incompleta correzione del difetto di vista (astigmatismo, la miopia, l’ipermetropia e presbiopia). In questi casi, si può intervenire nuovamente con il laser oppure si possono portare nuovamente occhiali o lenti a contatto.
Una complicanza più grave dell’intervento laser agli occhi è l’infezione per cui è necessario adottare norme di buona igiene nei primi giorni dopo l’intervento ed utilizzare colliri antibiotici secondo la prescrizione medica.
La correzione dell’astigmatismo, miopia, ipermetropia e presbiopia, è possibile grazie a diversi tipi di intervento chirurgico. Gli interventi più diffusi sono quelli con il Laser ad eccimeri e il Laser a Femtosecondi. Le tipologie utilizzate sono:
• PRK
• LASIK e FemtoLASIK
• SMILE
• Cheratotomia astigmatica
🔗 Per leggere tutto e saperne di più, vai qui: https://www.oculistacarmineciccarini.it/microchirurgia-laser-oculare/
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22/11/2024

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𝗟𝗔 𝗦𝗜𝗡𝗗𝗥𝗢𝗠𝗘 𝗗𝗜 𝗖𝗢𝗚𝗔𝗡: 𝗨𝗻𝗮 𝗽𝗮𝘁𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗮 𝗮𝘂𝘁𝗼𝗶𝗺𝗺𝘂𝗻𝗲 𝗺𝗼𝗹𝘁𝗼 𝗿𝗮𝗿𝗮.
Se ne conoscono circa 300 casi, caratterizzata da cheratite interstiziale (infiammazione cronica, non ulcerativa degli strati intermedi della cornea che è talvolta associata a uveite; i sintomi comprendono fotofobia, dolore, lacrimazione e offuscamento della vista) e disfunzioni audio-vestibolari a carico dell’orecchio interno.
𝗖𝗔𝗨𝗦𝗔 𝗔𝗨𝗧𝗢𝗜𝗠𝗠𝗨𝗡𝗘
La patologia colpisce prevalentemente i giovani adulti, in letteratura si riporta che l'80% dei pazienti ha un'età compresa fra 14 e 47 anni, anche se non si conosce molto a questo proposito, si ritiene che la sua causa sia prevalentemente autoimmune. Gli autoanticorpi diretti contro gli antigeni dell'orecchio interno e le strutture della cornea, noti come i peptidi Cogan, di solito sono presenti, anche se non possono essere considerati l 100% come biomarcatori sierologici specifici per la sindrome; l’antigene scatenante è comunque riconosciuto in una risposta autoimmune comune alla cornea e all’orecchio interno.
𝗦𝗜𝗡𝗧𝗢𝗠𝗔𝗧𝗢𝗟𝗢𝗚𝗜𝗔
I sintomi di presentazione coinvolgono il sistema oculare, il sistema vestibolo-uditivo, o entrambi. Dopo circa 5 mesi, la maggior parte dei pazienti presenta sintomi sia oculari che audio-vestibolari.
Sintomi sistemici aspecifici comprendono febbre, cefalea, dolore articolare e mialgia.
Il coinvolgimento oculare è di natura prevalentemente infiammatoria e comprende una combinazione tra una cheratite interstiziale spesso bilaterale, o altri tipi di cheratite stromale corneale.
I sintomi oculari comprendono irritazione, dolore, fotofobia e riduzione della vista, arrossamento oculare, edema del nervo ottico, proptosi.
I sintomi vestibolo-uditivi possono comprendere ipoacusia neurosensoriale, acufeni, vertigine e/o una sensazione di pienezza o pressione.
Da un punto di vista vascolare può presentarsi un’aortite significativa con un soffio cardiaco diastolico, ed anche un difetto di deambulazione dovuto ad una patologia circolatoria a carico degli arti inferiori causato da una vasculite infiammatoria.
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Martedì 08:00 - 19:00
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Venerdì 08:00 - 17:00

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