23/06/2023
UNA BR**TA CICATRICE
In prima seduta durante la raccolta in anamnesi del paziente, chiedo sempre se vi sono stati interventi pregressi che hanno lasciato cicatrici più o meno importanti.
In un momento successivo vado a valutarne la mobilità ed eventualmente la libertà rispetto agli strati cutanei profondi.
Una “brutta” cicatrice che ha formato delle aderenze con il tessuto sottostante si manifesta come un costante segnale irritarivo per il sistema nervoso centrale (SNC). Infatti i meccanocettori presenti lungo l’epidermide trasmettono un persistente segnale di sofferenza al sistema nervoso centrale il quale attuerà meccanismi compensativi ancestrali con il solo obiettivo di “fuggire dal dolore”.
Nella mia esperienza ho riscontrato frequentemente come la presenza di cicatrici può creare dei problemi posturali, in quanto le fasce epiteliali ricche di recettori vengono alterate, di conseguenza anche le informazioni provenienti da esse sono diverse.
I recettori tendinei e muscolari (sensori che informano il sistema nervoso sullo stato tensionale dei rispettivi tessuti) non danno le giuste informazioni, di conseguenza il muscolo lavoro in uno stato basale di contrazione faticando ad allungarsi come dovrebbe di conseguenza producendo minore forza e diventando più soggetto a microlesioni anche in conseguenza di traumi banali o addirittura di movimenti comuni della vita quotidiana. I fusi neuromuscolari (particolare categoria di recettori muscolari) danno errate informazioni a causa di un eccessiva sollecitazione che porta a stati tonici alterati (ipertono).
Tutte queste afferenze (informazioni) giungono dapprima al midollo spinale, è da questo alle strutture superiori del tronco dell’encefalo (formazione reticolare), da dove parte la risposta allo stimolo giungendo ai muscoli posturali che regolano la postura.
Perciò se queste afferenze sono alterate, per uno dei problemi sovraesposti, la postura si adatterà alle nuove informazioni determinando un nuovo sistema posturale.
Nella mia esperienza mi é capitato frequentemente di correggere importanti anomalie posturali di persone che recavano postumi di interventi chirurgici particolarmente complessi, che si traducevano in scarsa elasticità della cicatrice, a volte accompagnata da ipersensibilità della stessa oltre che da aderenze profonde.