Diario di uno psicologo. Francesco Riccardi

Diario di uno psicologo. Francesco Riccardi Si effettuano colloqui individuali di coppia e di famiglia. Il Dr. Riccardi organizza anche gruppi di sostegno alla genitorialità.

PRIMI PASSI Vincent Van Gogh 1890Metropolitan Museum, New York"Il dipinto rappresenta una scena domestica, ambientata in...
26/11/2021

PRIMI PASSI Vincent Van Gogh 1890
Metropolitan Museum, New York

"Il dipinto rappresenta una scena domestica, ambientata in un paesaggio rurale.

Ci troviamo in un orto delimitato da uno steccato sul quale sono stesi alcuni panni bianchi, mossi da un soffio di vento.

Tutto intorno la natura curata, addomesticata, crea un insieme armonioso, rassicurante e che dona un senso di fiducia.

L’orto è abitato da un uomo, una donna e un bambino.

L’uomo vestito da contadino, è inginocchiato e ha le braccia protese in avanti per accogliere il bambino che sta muovendo i primi passi verso di lui.

La donna chinata sorregge il suo piccolo, raffigurato con le braccia tese in avanti verso il padre.

I colori dominanti sono il verde, mischiato ad alcune tonalità di giallo, ed il blu che mette in evidenza i protagonisti e fa da contrappunto all’azzurro del cielo.

Van Gogh ci fa guardare con attenzione questo padre che lascia a terra gli attrezzi da lavoro e si abbassa all’altezza del figlio per incoraggiarlo e per favorirne l’arrivo: l’uomo comprende che il suo bambino ha una fame che non si nutre solo con il pane materiale, perchè è una fame del cuore, e sa che la sua cura di genitore si manifesta anche attraverso l’interruzione del proprio lavoro.

Le braccia aperte del padre donano al figlio quella fiducia che nasce dalla sa certezza che, alla fine del tentativo dei suoi primi passi autonomi, ci saranno la sicurezza e un abbraccio affettuoso: sappiamo bene che questo iniziale andare verso diventerà, crescendo, un andare oltre.

La scena non si svolge su una moquette, nè un giardino o un prato inglese: siamo in un orto, su un terreno certamente un po’ accidentato ma anche lavorato fertile in cui i frutti si coltivano attraverso un’attenta cura, lasciando loro il tempo necessario per la naturale maturazione.

Si tratta di un’autentica Iniziazione. è un dinamismo in andata dalla madre al padre, che suppone poi un movimento di ritorno, fino all’apprendimento della capacità di camminare da soli.

Il piccolo viaggio del bambino da un abbraccio all’altro implica un separarsi che qui è poetico, ma che un giorno potrà forse diventare drammatico, se questa separazione sarà subita dai genitori, a causa della decisione del figlio, di allontanarsi. L’importante sarà allora che questo abbraccio paterno/materno possa sempre rimanere disponibile; ma sarà altrettanto importante che questo abbraccio paterno/materno resti comunque vivo nella memoria del figlio."

10/10/2019

LA FRASE DEL GIOVEDI’ SERA
“Non sono mai stata pronta ad accoglierti, anche se ti ho molto aspettato. Mi sono sempre posta l’atroce domanda: e se nascere non ti piacesse? E se un giorno tu me lo rimproverassi gridando “Chi ti ha chiesto di mettermi al mondo, perché mi ci hai messo, perché?”. La vita è una tale fatica, bambino. È una guerra che si ripete ogni giorno, e i suoi momenti di gioia sono parentesi brevi che si pagano a prezzo crudele.”

da “Lettera a un bambino mai nato” di Oriana Fallaci, pag. 7

, , Rizzoli RCS Libri RCS libri S.p.A

LA FRASE DEL GIOVEDI’ SERA“Ci si ammala, quindi, per amore, soprattutto se l’oggetto della passione è irraggiungibile e ...
03/10/2019

LA FRASE DEL GIOVEDI’ SERA

“Ci si ammala, quindi, per amore, soprattutto se l’oggetto della passione è irraggiungibile e se il sentimento è illecito. Lo sapeva bene Fedra, sposa dell’eroe che doveva essere il marito della sorella: Teseo. Nel palazzo, vuoto del suo compagno legittimo, Fedra si illanguidisce a poco a poco: le gambe non la sorreggono, non riesce più a mangiare. Si spegne per amore, per la passione dei sensi, improvvisa ed inarrestabile, che Afrodite le ha insinuato sottopelle … che la porterà alla follia e, alla pazzia, al suicidio”

da “Grandi miti greci. Afrodite. La primavera dell’amore”, a cura di Silvia Romani, Arnoldo Mondadori Editore

, , Arnoldo Mondadori Editore

26/09/2019

LA FRASE DEL GIOVEDÌ SERA

"Ciascuno di noi non è altro che i legami che tiene in vita. Ciascuno di noi è il frutto di ciò che riesce a scambiare con chi ha incontrato nel tempo. Siamo la somma delle relazioni che abbiamo saputo alimentare con cura, l'attenzione, lo slancio e la passione."

da "Scintille. Storie e incontri che decidono i nostri destini" di Federico Pace, pag.175

, Scintille pace Giulio Einaudi Editore

LA FRASE DEL GIOVEDI’ SERA“Il mio silenzio non era mai scomodo. Né invalidante. Né rumoroso. Quando non mi andava di par...
19/09/2019

LA FRASE DEL GIOVEDI’ SERA
“Il mio silenzio non era mai scomodo. Né invalidante. Né rumoroso. Quando non mi andava di parlare dalla mia gola non usciva alcun suono. Come spremere acqua da una pietra. Non usciva neppure una parola. Le parole dovrebbero essere fatte della stessa sostanza delle cose, e nominarle dovrebbe bastare a farle comparire, le cose. La parola pioggia dovrebbe bagnare, pensavo. La parola fumo dovrebbe aleggiare. Invece le parole sono fatte di niente, non puoi vederle, non puoi toccarle, non puoi tenerle tra le mani. Di solito con le parole puoi solo farti male.”

da “Batti il muro. Quando i libri salvano la vita”, di Antonio Ferrara, pag.9

, , , Antonio Ferrara, Rizzoli

LA FRASE DEL GIOVEDÌ SERA "Ci stupiamo sempre quando ritroviamo in una persona qualcosa che abbiamo vissuto anche noi, q...
12/09/2019

LA FRASE DEL GIOVEDÌ SERA

"Ci stupiamo sempre quando ritroviamo in una persona qualcosa che abbiamo vissuto anche noi, quando scopriamo che un'esperienza che pensavamo unica e umiliante appartenga in realtà anche a un altro individuo, magari proprio a chi ci sta prestando attenzione. Ed è per questo che lentamente riusciamo a liberarci del carico angosciante di quel che abbiamo vissuto e non avremmo mai voluto vivere."

da "Scintille. Storie e incontri che decidono i nostri destini" di Federico Pace -pag.59

, , Scintille Giulio Einaudi Editore

LA FRASE DEL GIOVEDÌ SERA"E la licenza contrabbandata come libertà, ossia il rifiuto di capire che la libertà non può es...
05/09/2019

LA FRASE DEL GIOVEDÌ SERA

"E la licenza contrabbandata come libertà, ossia il rifiuto di capire che la libertà non può esistere senza disciplina anzi autodisciplina. Che i diritti non possono esistere senza doveri. Che, come diceva mio padre, ogni diritto porta in sé un dovere e chi non osserva i propri doveri non merita alcun diritto."

da "La rabbia e l'orgoglio" - di Oriana Fallaci - pag.160

, , Rizzoli

LA FRASE DEL GIOVEDÌ SERA"E qui devo fare una messa a punto. Devo dire che scrivere è una cosa molto seria per me. Non è...
29/08/2019

LA FRASE DEL GIOVEDÌ SERA

"E qui devo fare una messa a punto. Devo dire che scrivere è una cosa molto seria per me. Non è un divertimento o uno svago o uno sfogo. Non lo è perché non dimentico mai che le cose scritte possono fare un gran bene ma anche un gran male, guarire oppure uccidere. Studia la Storia e vedrai che dietro ogni evento di Bene o di Male c'è uno scritto. Un libro, un articolo, un manifesto, una poesia, una preghiera, una canzone."

da "La rabbia e l'orgoglio" - di Oriana Fallaci - pag.15

, , , , Rizzoli

LA FRASE DEL GIOVEDI’ SERA“È, infatti, diritto inalienabile di ogni bambino fare esperienze, comprese quelle apparenteme...
22/08/2019

LA FRASE DEL GIOVEDI’ SERA

“È, infatti, diritto inalienabile di ogni bambino fare esperienze, comprese quelle apparentemente frustranti come cadere o sb****re in uno spigolo, senza essere sempre e comunque “protetto” e tutelato. Come potrebbe altrimenti maturare se non attraverso una serie di innumerevoli tentativi ed errori? Un bernoccolo e un ginocchio sbucciato fanno parte integrante della crescita: lo è stato per generazioni intere di bambini e non si capisce perché questo principio di semplice buon senso educativo non debba valere ancora oggi. Se non s’impara a cadere, non si può nemmeno sapere quanto sia bello rialzarsi.”

da “Baciami senza rete. Buone ragioni per sottrarsi alla seduzione digitale”, di Paolo Crepet, pag. 15.

, , Libri Mondadori

LA FRASE DEL GIOVEDI’ SERA“E da allora Simon se l’era presa con la vita, con il destino e con sé stesso, cosa che a Hann...
15/08/2019

LA FRASE DEL GIOVEDI’ SERA

“E da allora Simon se l’era presa con la vita, con il destino e con sé stesso, cosa che a Hanna da un lato risultava comprensibile, ma dall’altro a volte dava molto sui nervi, per quanto lo ammettesse a malincuore. Tanto più che era convinta che Simon, con il suo atteggiamento, imboccasse una strada completamente sbagliata. Lui poteva anche considerarla una sciocchezza, ma Hanna era convinta che l’energia di ciascuna persona dipenda dalla sua consapevolezza: agli ottimisti succedono cose belle, ai pessimisti cose brutte, e a chi emana sempre e solo negatività l’universo propina di conseguenza esiti consoni.”

da “Il tuo anno perfetto inizia da qui”,
di Charlotte Lucas, Garzanti Editore, pagina 31.

Garzanti Libri

LA FRASE DEL GIOVEDI' SERA“La questione è che il concetto dell’eroismo si è ormai distorto. Perché s’è fuso con il conce...
08/08/2019

LA FRASE DEL GIOVEDI' SERA
“La questione è che il concetto dell’eroismo si è ormai distorto. Perché s’è fuso con il concetto di successo, ed eroe è diventato colui che ha successo: anche se il suo successo è l’estremo risultato di un lavoro collettivo o di una impresa resa possibile dall’impiego di miliardi.”

da “Quel giorno sulla luna”
di Oriana Fallaci
Rizzoli Editore – Corriere della Sera - pag. 42

Libri Mondadori

LA FRASE DEL GIOVEDI' SERA“Come altro poteva comportarsi? Il mondo che aveva conosciuto fino al quel momento gli si sgre...
01/08/2019

LA FRASE DEL GIOVEDI' SERA

“Come altro poteva comportarsi? Il mondo che aveva conosciuto fino al quel momento gli si sgretolava attorno. I genitori parevano invecchiati e marciti tutti e due, all’improvviso. Maschere di un teatro dell’ombra inquietante. Nascondevano qualcosa. Anche loro, come le persone normali. Diventare adulti allora significava riconoscere i propri genitori come elementi dell’intero mondo. Non più speciali, unici. Abitanti. Cittadini. Con la loro storia. Inventata, a volte.”

da “Dolcissima abitudine”,
di Alberto Schiavone,
pag.111

Guanda Editore

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