Shiatsu e Ben Essere di Elisa

Shiatsu e Ben Essere di Elisa Il termine "shiatsu" è un vocabolo composto da "shi" (dita) e "atsu" (pressione)
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Buongiorno,

con la presente desidero informarvi della mia attività di Operatrice Shiatsu sul territorio di Pescantina e della Valpolicella sperando di accogliere la vostra curiosità e in futuro poter presentare la mia attività professionale anche nel vostro studio. L'esperienza dell'associazione FISIEO (Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori) di cui faccio parte dal 2012 in altre regioni quali Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Liguria e poi via fino alla Sicilia e alla Puglia sta riscontrando buoni risultati nella divulgazione del trattamento Shiatsu in quanto considerato buona pratica a livello preventivo e di consapevolezza sulla salute della persona. Mi rivolgo anche a voi se vi potesse interessare una possibile collaborazione previa conoscenza e colloquio. Vi lascio qui sotto un riassunto di quello che faccio e di come si riceve un trattamento Shiatsu

Lo Shiatsu è una pratica manuale giapponese che utilizza la pressione delle dita su specifici punti del corpo per alleviare il dolore e promuovere il benessere. È particolarmente efficace nella gestione dello stress. attraverso la stimolazione dei punti di pressione, lo Shiatsu aiuta a rilassare il sistema nervoso, migliorare la circolazione sanguigna e riequilibrare l'energia vitale del corpo. Questa tecnica non solo riduce la tensione muscolare, ma favorisce anche uno stato di rilassamento mentale, aiutando a combattere l'ansia e migliorare il sonno. In sintesi, lo shiatsu offre un approccio olistico per ridurre lo stress e migliorare la qualità della vita. Il Ministero della Sanità del Giappone definisce lo Shiatsu: “Trattamento che, applicando delle pressioni con i pollici e i palmi della mano sopra determinati punti, corregge irregolarità, mantiene e migliora la salute, contribuisce ad alleviare alcune malattie (disturbi, dolori, stress, nervosismo etc.), attivando così la capacità di autoguarigione del corpo umano”

Non ha effetti collaterali

Ricevere periodicamente un ciclo di trattamenti Shiatsu aiuta ad alleviare numerosi malesseri come gli stati ansiosi e molti disturbi causati dallo stress: aiuta ad eliminare rigidità alle spalle, dolori da cervicalgie, lombalgie e articolari, è utile per la circolazione (arteriosa, venosa e linfatica) problemi digestivi, intestinali e d’insonnia e molto altro. Risveglia il proprio benessere interiore contribuendo a ritrovare energia e vitalità. Anche a livello preventivo lo Shiatsu ha un’efficacia notevole, per riportare o mantenere l’organismo nel suo stato di equilibrio naturale, stimolando le capacità naturali dell’organismo di autoguarigione. La seduta di Shiatsu avviene in silenzio, per favorire il rilassamento e l’ascolto del proprio corpo. Il trattamento in un ambiente tranquillo e rilassante, adatto ad accogliere in serenità chiunque voglia prendersi del tempo da dedicare a sé stesso, avviene su corpo vestito con abbigliamento comodo, dura circa 40 minuti si svolge a terra; le persone ricevono comodamente sdraiate su un morbido futon (materasso giapponese). Il trattamento Shiatsu dovrebbe essere praticato solo da operatori professionisti e qualificati che conoscono a fondo le tecniche di manipolazione che lo caratterizzano. A differenza di molte altre tipologie di trattamenti, lo Shiatsu non prevede l'uso di olio essenze e non prevede nemmeno la necessità di togliere i vestiti, purché siano leggeri e consentano all'operatore di svolgere il suo lavoro (ad esempio, pantaloni e maglietta di cotone). Colloquio preliminare

Prima di procedere con l'esecuzione del trattamento Shiatsu, l'operatore dovrebbe sostenere un colloquio preliminare con la persona, al fine di comprendere la sua "condizione energetica". In questa sede, inoltre, l'operatore serio e professionale dovrebbe altresì informarsi sullo stato di salute generale dell'individuo, chiedendo informazioni circa l'eventuale presenza di qualche disturbo o patologia che potrebbe rappresentare una controindicazione all'esecuzione del massaggio. È sempre buona pratica ogni volta che ci si appresta ad un trattamento Shiatsu informare l'operatore di patologie croniche che potrebbero invalidare il trattamento. In qualsiasi caso, si ricorda che se si soffre di particolari disturbi o malattie, così come se ci si sta sottoponendo, o ci si è sottoposti da poco, a terapie farmacologiche, prima di effettuare il trattamento Shiatsu, è sempre bene chiedere il parere del proprio medico. Esecuzione del trattamento Shiatsu

Una volta stabilita la possibilità di ricorrere al trattamento Shiatsu, la persona viene fatta accomodare sul tatami giapponese posizionato a terra; dopodiché l'operatore potrà iniziare il trattamento lavorando in ginocchio e prendendo in carico il ricevente dal punto di vista olistico, cioè sia dal punto di vista fisico, che emozionale. Le manipolazioni effettuate durante la seduta prevedono sostanzialmente l’esecuzione di trazioni, stiramenti e pressioni, queste ultime vengono praticate soprattutto con le dita (digitopressione), ma anche con le nocche, con i polsi, con i palmi delle mani e con i gomiti. Le pressioni sono solitamente profonde ma vengono effettuate in maniera dolce e graduale, in modo da non creare sensazioni di fastidio, o peggio, di dolore nel massaggiato. Le manipolazioni tipiche del trattamento Shiatsu seguono i percorsi di energia dell'individuo che si chiamano Meridiani; le pressioni, in particolar modo, sono esercitate perpendicolarmente al corpo della persona trattata (motivo per il quale l'operatore lavora in ginocchio) e possono essere concentrate nei punti in cui sono presenti i blocchi energetici che l'operatore esperto e professionale riconosce. Le zone su cui l'operatore lavora sono il dorso, l'addome, il collo, la testa, le braccia e le gambe e i piedi; quindi, questo tipo di trattamento è completo e migliora alcuni tipi di disturbi quali insonnia, psoriasi, ansia, disturbi della menopausa (caldane), cistiti, stitichezza, emicrania, cefalea, acufeni, dolori articolari, coliche addominali (anche nel neonato). Il trattamento Shiatsu dopo averlo conosciuto può diventare una buona pratica nella prevenzione dei mali di stagione quali l'influenza e il miglioramento dei sintomi delle allergie ai pollini. Una seduta di trattamento Shiatsu, generalmente, ha una durata di circa 50-60 minuti. Solitamente, si eseguono cicli di trattamento composti da un numero di sedute che può variare in funzione dei problemi che affliggono il ricevente. Per ulteriori informazioni riguardo alla mia professione esercitata regolarmente nel Comune di Pescantina. Lascio i miei contatti se vi potesse interessare una collaborazione presso il vostro studio

elisa_shiatsu@gmail.com

Telefono: 3482326558

Cordialmente

Elisa Cerpelloni Operatrice Shiatsu FISIEO (Federazione Italiana Shiatsu Insegnanti e Operatori)

18/11/2025

Martedì 18 Novembre 2025

Le piccole cose che tengono caldo l’anima

「物は使いよう」
Mono wa tsukaiyō
“Le cose valgono per come le usi.”

Nel Giappone tradizionale questo proverbio ricorda che un oggetto non è mai solo “una cosa”: è il modo in cui lo accogli nella tua vita a dargli valore.
Una tazza di tè può essere un gesto meccanico, oppure un piccolo rito che scalda le mani e mette ordine nei pensieri.
Una penna può essere solo plastica e inchiostro, oppure il ponte tra ciò che ti abita dentro e la pagina bianca.

In questi giorni di novembre, quando l’aria si fa più tagliente e la luce arriva tardi, anche in Giappone si riscoprono gli oggetti che custodiscono il calore: le tazze di ceramica più spesse, le sciarpe avvolgenti, i piccoli oggetti sulla scrivania che tengono compagnia.
La cultura giapponese ha sempre avuto rispetto per il “cuore delle cose” (mono no kokoro): prendersi cura degli strumenti, ripararli, usarli con attenzione è un modo per prendersi cura di sé.

Oggi puoi guardare diversamente ciò che ti circonda: non solo cose da usare e consumare, ma alleati silenziosi nelle tue giornate.

💡 Tre spunti da portare con te oggi:

1. Scegli un oggetto-compagno.
Guardati intorno stamattina e scegli un solo oggetto che ti accompagnerà consapevolmente (la tazza, la penna, il libro in borsa). Trattalo come qualcosa di prezioso, non scontato.

2. Rallenta un gesto quotidiano.
Quando prepari il caffè o il tè, esegui ogni movimento con un respiro lento: appoggiare la tazza, versare, mescolare. Trasforma quel minuto in un piccolo rito, non in un automatismo.

3. Ripara invece di scartare.
Se c’è qualcosa di un po’ rovinato ma ancora vivo (una coperta, un quaderno, un oggetto caro), prova a capire se puoi aggiustarlo, cucirlo, rinnovarlo. È un modo per dirti: “non butto via ciò che ha una storia”.

🍁 Haiku

「秋深き 隣は何を する人ぞ」
Aki fukaki / tonari wa nani o / suru hito zo
“Autunno profondo —
chissà cosa starà facendo
il mio vicino?”
— Matsuo Bashō

In questo haiku l’autunno è ormai avanzato, l’aria è densa e silenziosa. Il poeta, circondato da oggetti e stanze familiari, avverte la presenza degli altri come una domanda sospesa. È la stessa atmosfera che possiamo sentire in questi giorni: ognuno chiuso nel proprio piccolo mondo di cose, gesti e pensieri, eppure misteriosamente vicino.

🎐 Bonus culturale — Il rispetto per gli oggetti nel Giappone tradizionale

In Giappone esiste una lunga tradizione di rispetto verso gli oggetti d’uso quotidiano:

Le tazze da tè (chawan) cambiano con le stagioni: in autunno si preferiscono forme più robuste e colori caldi, che “trattengono” il calore tra le mani.

Gli strumenti di lavoro, dai pennelli ai coltelli, vengono puliti e riposti con cura quasi rituale: non è solo ordine, è gratitudine.

L’idea di mottainai (もったいない) esprime il dispiacere per ogni spreco: buttare qualcosa che può ancora essere usato o amato è considerato una mancanza di rispetto verso l’oggetto e verso la vita stessa.

Nel Giappone moderno, tra tecnologia e velocità, questa sensibilità convive con smartphone, laptop e oggetti digitali: non è più solo la tazza di ceramica, ma anche il computer su cui scrivi, il quaderno dove prendi appunti, lo zaino che ti segue da anni.
Non è nostalgia: è ricordarsi che ciò che tocchi ogni giorno parla di te, del tuo modo di abitare il mondo.

Che questo martedì di novembre ti trovi circondatə da poche cose, scelte con cura, capaci di tenere al caldo le tue mani e il tuo cuore. 🍵🍂

12/11/2025

La moxa: il linguaggio del calore che rimette in moto il Ki

La moxa è, in apparenza, una cosa semplice: un piccolo cono di artemisia che brucia e produce calore. Ma chi l’ha sperimentata sa che non è solo “caldo sulla pelle”. È un modo di parlare al Ki con il linguaggio più antico che abbiamo: il fuoco.

Quando si accende la moxa, la stanza cambia qualità. L’odore dell’erba bruciata è particolare, riconoscibile, quasi rituale. La persona che riceve sente un calore che non si espande a caso, ma arriva in un punto preciso.
Il principio energetico è semplice da dire, ma complesso da applicare: il calore della moxa serve a rimettere in movimento ciò che è fermo e a sostenere ciò che è indebolito. Il modo in cui lo fa dipende da come viene usata.

Quando il Ki è stanco, freddo, in deficit, la moxa diventa nutrimento. Il calore sale lentamente, senza strappi, come calore che pian piano entra nelle ossa. I coni sono piccoli, la sensazione dovrebbe restare sul confine tra il piacevole e l’intenso, senza mai diventare una prova di resistenza. In queste situazioni la moxa “tonifica”: richiama il Ki dove si è ritirato, lo scalda, gli dà l’impulso per riprendere a circolare. Chi la riceve spesso racconta di sentirsi più presente, meno svuotato.

Quando invece il problema non è la mancanza, ma l’accumulo, l’eccesso, il calore cambia ruolo. Nelle stasi, nei dolori profondi e antichi, nelle zone rigide e dure, la moxa deve fare un lavoro diverso: non solo scaldare, ma rompere la stasi. In questi casi il calore è più forte e più penetrante, perché l’obiettivo è “scacciare” un eccesso di Ki che si è cristallizzato. È una sedazione nel senso orientale del termine: non spegnere ma disperdere ciò che blocca. Il cono è più grande, il picco di calore è più deciso, e proprio per questo l’operatore deve essere ancora più attento a ogni minimo segnale del corpo.

In entrambe le modalità il punto chiave non è il calore, ma l’ascolto.
La moxa non è mai un gesto automatico: si osserva il colore della pelle, il respiro, le micro reazioni, il modo in cui la persona racconta ciò che sente. Un buon trattamento non lascia solo una sensazione di caldo, ma una qualità diversa nel tessuto: morbidezza invece di rigidità, presenza invece di vuoto, scorrimento invece di stasi.

Il tempo è un altro elemento decisivo. Un disturbo improvviso, comparso da poco, chiede pochi punti, poco materiale, un intervento preciso. Un disturbo costante, stratificato negli anni, richiede pazienza, continuità, cicli di trattamento che accompagnano lentamente il corpo a cambiare registro. È un lavoro più simile al coltivare che al “curare” nel senso occidentale: si lavora sul terreno energetico.

Esiste poi un tema di confine e di rispetto. Il calore non è neutro e la moxa non è adatta a tutto. Laddove c’è già un calore pieno, un arrossamento evidente, aggiungere calore sarebbe come gettare benzina sul fuoco. In certe condizioni di agitazione interna, di “calore da vuoto”, la moxa può peggiorare la dispersione anziché aiutare. Qui la responsabilità dell’operatore è distinguere quando il calore sostiene e quando invece rischia di disturbare un equilibrio già precario.

Vista così, la moxa è un complento dello Shiatsu o dell’agopuntura, ma anche una via autonoma di lavoro energetico. Lavora con lo Yang del corpo, ma lo fa in modo intelligente: modula. Ogni cono è una domanda posta al sistema della persona: riesci a muoverti di più? Riesci a scaldarti dall’interno? Riesci a sciogliere questa vecchia corazza?

Alla fine di un buon trattamento, ciò che resta non è solo una piacevolezza momentanea. Resta una diversa percezione di sé: alcune zone prima mute cominciano a “parlare”, il freddo profondo si attenua o si ritira, il dolore cambia qualità. È come se il calore avesse ricordato al Ki che può ancora cambiare forma.

Dietro un semplice cono di artemisia che brucia c’è, in realtà, un patto: il calore si mette al servizio del corpo, e il corpo, gradualmente, si rimette al servizio della vita che lo attraversa.

Masunaga nella sua pratica shiatsu arrivò a prolungare i percorsi classici dei meridiani in tutto il corpo. La teoria di...
14/10/2025

Masunaga nella sua pratica shiatsu arrivò a prolungare i percorsi classici dei meridiani in tutto il corpo. La teoria di Masunaga prese avvio dal suo interesse per le posizioni dei meridiani e per il ruolo che queste avevano nel determinarne gli effetti su corpo,
mente ed emozioni: i meridiani sono un'espressione della nostra energia e la posizione in cui si trovano esprime la loro funzione.
Partendo dal ciclo circadiano dei meridiani, considerò la sequenza applicandola non a una giornata, ma all'intera vita, o ai cicli di attività che in essa si verificano. Per spiegare la sua idea, prese a modello il ciclo di vita di un organismo semplice, unicellulare,
noto come “ciclo di vita dell'ameba”. Di questo ciclo parlerò più avanti.
La diagnosi e il trattamento shiatsu si occupano della distribuzione energetica nella rete dei meridiani, basandosi sulla palpazione dell'hara o della schiena.
Ci sono due fattori importanti per la diagnosi:
· il meridiano che presenta la maggior concentrazione d'energia, detto il più Jitsu (pieno);
· il meridiano che presenta la minor concentrazione di energia, detto il più Kyo (vuoto).
Di Anna Satti
Kyo e Jitsu non esistono solo sull'hara, ma nell'intero corpo.

GLI SHEN DEL POLMONEIn piena stagione autunnale, quando il Qi comincia ad interiorizzarsi in vista del freddo, l'energia...
03/10/2025

GLI SHEN DEL POLMONE
In piena stagione autunnale, quando il Qi comincia ad interiorizzarsi in vista del freddo, l'energia del Polmone e dell'Intestino Crasso prendono il sopravvento su quelle degli altri organi a causa del momento di loro massima espansione.
Si dice che la TRISTEZZA “disperda”il Qi di Polmone ed Intestino Crasso e di conseguenza che si blocchino nelle loro funzioni.
Come recentemente si ragionava durante l'ultima lezione di Dietetica dedicata all'autunno, piu che di tristezza parlerei di introspezione, giacchè è questa la qualità positiva dell'attività energetica del Polmone, mentre il Crasso è deputato alla possibilità di espellere ciò che non serve.
Considerando infatti che il Polmone è la sede dei PO (in numero di 7) che sono responsabili sia dei movimenti vitali, come la respirazione, sia dell'aspetto istintuale e della “sensazione” sul piano psicoemotivo, possiamo affermare che nel movimento Metallo, la capacità di fare chiarezza e l'energia che caratterizza lo scambio con l'esterno sul piano emotivo- accettare e trattenere e lasciar andare ciò che non serve più- sono caratteristica di questo elemento ,quindi della stagione.
I PO infatti, aspetto yin contrapponibile agli Hun del Fegato (aspetto yang), precedono il corpo, come espressione della “costituzione” psicoemotiva dell'individuo.
In questo senso definire l'emozione dell'elemento Metallo INTROSPEZIONE, più che TRISTEZZA come comunemente scritto, rende maggiormente l'idea del ritiro dentro di sé in senso positivo ed in senso negativo, fino al completo isolamento (DEPRESSIONE).
Claudia Delle Donne – MTC Practitioner

25/09/2025
Bisogna lavorare con il proprio ventre,soddisfare il proprio cuoree aprire il proprio spirito.        - Antico detto sul...
06/09/2025

Bisogna lavorare con il proprio ventre,
soddisfare il proprio cuore
e aprire il proprio spirito.
- Antico detto sul Qi Gong

Settembre è il mese del ritorno a casa dopo le vacanze, dopo le giornate passate all'aperto. Settembre è il mese del rit...
04/09/2025

Settembre è il mese del ritorno a casa dopo le vacanze, dopo le giornate passate all'aperto. Settembre è il mese del ritorno a Noi. Si raccolgono i frutti, si ha più tempo per pensare e riprogrammare le giornate che stanno diventando più corte. Tutto è volto verso uno stile di vita che ci porta si agli impegni di lavoro quotidiano, alllo studio ma anche a più attenzione verso la nostra salute. Settembre è il mese della programmazione verso le attività che ci fanno stare bene. Prova un trattamento Shiatsu. Mandami un messaggio e ricominceremo con nostri trattamenti di Ben Essere Shiatsu e Ben Essere di Elisa 💆💆💆💆
Chiama al 3482326558 per prenotare uno o un ciclo di trattamenti ad un prezzo speciale. Potete anche regalare un trattamento a chi amate . E' sempre bello poter regalare Ben Essere! 🥰

Con lo Shiatsu ci si aiuta a lasciar andare quello che non ci serve più.Dopo al crescita e  il massimo dello Yang raggiu...
04/09/2025

Con lo Shiatsu ci si aiuta a lasciar andare quello che non ci serve più.
Dopo al crescita e il massimo dello Yang raggiunto in estate, assistiamo a quella che possiamo definire una inversione a U. Piano piano lo Yang decresce ed inizia ad aumentare lo Yin che avrà il suo culmine in inverno: per questo quello della Tarda Estate è considerato un periodo di Transizione. Secondo la Teoria dei 5 elementi la quinta stagione è legata all’elemento Terra, al colore Marrone – Giallo scuro, al sentimento del Rimuginare Continuo e dei pensieri ossessivi, agli organi-visceri dello Stomaco, della Milza e del Pancreas, alla direzione “Centro” e al relativo movimento di “Raccolta o Centratura“. Proprio per questo ultimo motivo sentiamo l’esigenza di radicarci, di tornare al centro di noi stessi e di ritrovare un equilibrio profondo: diminuisce la voglia di stare all’aperto e aumenta quella di rilassamento e di “casa”. La meditazione è un trattamento Shiatsu possono aiutarci ad abbandonare quel rimuginare continuo dei pensieri, che spesso non ci porta da nessuna parte, e aiutarci nella transizione verso il radicamento e la stabilità, sia di noi stessi che degli ambienti in cui viviamo. Il risultato finale dovrebbe portare ad essere soddisfatti di sè e a fare comunità con gli altri, empaticamente.
Nella transizione fra una stagione e l’altra, passiamo dal Fuoco dell’organo Cuore, tipico dell’estate, agli organi e ai visceri legati all’elemento Terra, caratteristici della tarda Estate, che sono lo stomaco, il pancreas, la milza. Di conseguenza dovremmo prestare attenzione ad eventuali problemi dell’apparato digerente, del sistema immunitario e di quello nervoso. A livello di cibo passeremo gradualmente dai cibi freschi dell’estate ai primi cibi riscaldanti, alle verdure, ai cereali e ai legumi ben cotti. Il gusto legato alla 5° stagione è il Dolce, ma non quello dello zucchero e dei cibi industriali, bensì quello dei cereali integrali, delle patate, delle carote e dei legumi. Saranno perciò da preferire: ceci, miglio, farro, tutte le verdure di colore giallo arancio e tutte quelle di forma tonda che crescono a livello della terra come le zucche, le verze, i cavoli, le cipolle e le carote. E’ inoltre consigliato di non appesantire il sistema digestivo, soprattutto dalle 17.00 in poi. Tutto ciò ci consentirà, al termine della 5° Stagione, un passaggio graduale all’Autunno, che sarà caratterizzata dagli organi polmoni e intestino crasso…
Prenota al 3482326558 Ti aiuterò a capire meglio questo passaggio.

Acquisisci nuove conoscenze mentre rifletti sulle vecchie, e forse potrai insegnare ad altri.   - Confucio
24/08/2025

Acquisisci nuove conoscenze mentre rifletti sulle vecchie,
e forse potrai insegnare ad altri.
- Confucio

Bamboo e meridiani --Lo sapevi? C'è un'analogia in MTC con il bambù. Il bambù è vuoto, flessibile ma forte, proprio come...
29/07/2025

Bamboo e meridiani --
Lo sapevi? C'è un'analogia in MTC con il bambù. Il bambù è vuoto, flessibile ma forte, proprio come i meridiani sono progettati per far scorrere Qi e Sangue senza ostruzione. Nello Shiatsu come nella medicina cinese:

Un meridiano sano è flessibile e vivace, come un giovane gambo di bambù.

Quando un meridiano è bloccato, diventa rigido, contratto o vuoto, come il bambù essiccato o crepato.

Il bambù cresce in segmenti, separati da nodi, che ricordano:

Punti di agopuntura: luoghi di intersezione, regolazione o trasformazione del Qi. Altrove, nelle scuole di ispirazione taoista, i punti Shu dorsali sono confrontati con i nodi di bambù, dove l'energia degli organi è direttamente collegata al mondo esterno.

Il bambù incarna la resilienza, la capacità di piegarsi senza spezzarsi, che evoca:

Il Jing (Essenza), che dà forza interiore.

Qi difensivo, che scorre in superficie come il vento in una foresta di bambù.

In alcuni testi taoisti, il praticante è paragonato al bambù: vuoto per accogliere, solido per resistere, flessibile per adattarsi. Questo si adatta all'ideale del praticante Shiatsu: centrato, ma non rigido; stabile, ma non chiuso.

Buona pratica!

Quando una persona si avvicina allo Shiatsu decide di affidarsi alle mani e alla tecnica di operatori preparati e qualif...
11/07/2025

Quando una persona si avvicina allo Shiatsu decide di affidarsi alle mani e alla tecnica di operatori preparati e qualificati. Nel mio caso si affida a me. Ogni operatrice/tore Shiatsu ha il suo modo di lavorare , la sua tecnica , ha studiato in scuole e con insegnanti diversi rispetto ai suoi colleghi. Vi è un tipo di Shiatsu per ogni tipo di operatrice/tore e per ogni tipo di ricevente. Io non sono solo la tecnica che ho imparato nei testi , non sono solo il movimento delle mie mani sul corpo del ricevente , sono anche la me che prima di tutto ha provato lo Shiatsu , quando ne ho avuto bisogno . Sono quella persona che non ha aspettato , rimanendo immobile , prima di arrivare a ricevere un trattamento , prima che le mie gambe mi abbandonassero per due ernie lombari , poi curate sia con la fisioterapia che con lo Shiatsu . Lo Shiatsu è tutto quello che viene prima della malattia, è il prevenire prima di curare, è l'attenzione al mantenersi in salute quando quella è già presente . Avvicinarsi allo Shiatsu quando apparentemente non serve è molto più utile che farlo quando è già arrivato il malanno . Quando ho scelto di aprire questa pagina e di chiamarla :" Shiatsu e Ben Essere" è stato per portare avanti un messaggio di continuità di salute , di mantenimento del BENE che noi siamo e che spesso ce ne dimentichiamo. Io non sono lo Shiatsu che ho studiato sui libri , io sono lo Shiatsu che riesco a mantenere attraverso le mie pressioni. Sono l'entusiasmo che provo quando posso aiutare chi chiede un trattamento , sono l'accoglienza del mio studio che d'inverno regala pace , una tisana calda e d'estate, pace e refrigerio in un ambiente che sa di buono. Ogni mio tocco prevede Ben Essere e insieme possiamo costruire un trattamento Shiatsu personalizzato. Nel mio modo di fare Shiatsu ogni pressione parla di Me e di Te. Ti aspetto per provare un trattamento estivo !
Ciao
Elisa

27/06/2025

👧🏼PORTARE LO SHIATSU NELLE SCUOLE 📚👩🏼‍🏫

In questa prima SERATA ON LINE Gianni Toselli, presidente Vis FISIEO, proporrà ai partecipanti una condivisione di esperienze relative alle modalità operative e formali per proporre progetti shiatsu nelle scuole, da quelle dell'infanzia alle superiori.

L'incontro sarà:
👉🏼MARTEDÌ 01/07 ORE 20.30-22.00

Per partecipare e ricevere il link di accesso è OBBLIGATORIO ISCRIVERSI a : https://www.fisieo.it/eventi-3446-vis_fisieo_portare_lo_shiatsu_nelle_scuole

🤓☝🏼Sarà proposta a fine settembre una seconda serata: Ma adesso che sono a scuola, cosa propongo alle studentesse ed agli studenti, ai bambini ed alle bambine?

Indirizzo

Pescantina-Verona
Pescantina
37026

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 17:00
Martedì 09:00 - 17:00
Mercoledì 09:00 - 17:00
Giovedì 09:00 - 17:00
Venerdì 09:00 - 17:00

Telefono

+393482326558

Sito Web

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