02/11/2024
La sua pancia era diventata un pallone e non si spiegava un aumento così esagerato delle dimensioni dell'addome, poi d'improvviso i dolori lancinanti. Una 75enne, residente nel Chietino, si è precipitata al pronto soccorso al "SS. Annunziata" dove gli esami radiologici hanno evidenziato la presenza di una massa nella zona pelvica. Ma il volume e il peso sono stati evidenti solo sul tavolo operatorio, quando il ginecologo Alessandro Lucidi e la sua équipe sono rimasti sbalorditi alla vista dell'enorme massa da dover rimuovere, dal peso di quasi 30 chilogrammi.
"Dire che si è trattato di un caso eccezionale è perfino riduttivo - racconta Lucidi, che vanta una lunga esperienza nella chirurgia ginecologica, specie oncologica, maturata al Gemelli e in altri ospedali che fanno scuola in tale specialità -. Un volume così non si era mai visto e proprio per questo siamo stati costretti a seguire l'approccio chirurgico tradizionale, a cielo aperto, mentre abitualmente in oncologia utilizziamo la tecnica mini invasiva con il robot da Vinci. E anche la difficoltà dell'intervento è stata determinata dalla grandezza della massa, che limitava i movimenti e rendeva difficoltoso ripristinare l'integrità di vasi e tessuti. Con la massa abbiamo asportato utero e ovaie, oltre ai campioni istologici necessari per la stadiazione del tumore. La paziente, nata in un Paese dell'Unione europea ma residente in provincia di Chieti, sta bene e resterà ricoverata ancora qualche giorno, vista la portata dell'intervento subito. Spetterà ora ai patologi identificare il tipo di neoplasia al fine di stabilire il percorso successivo".
Un caso, dunque, straordinario per la Clinica Ostetrico Ginecologica del" SS Annunziata" che, dice una nota della Asl, "ha investito molto negli ultimi anni sulla chirurgia oncologica, strutturando una presa in carico vera delle donne colpite da neoplasia dell'utero che sempre più numerose scelgono di affidarsi alle cure dell’équipe diretta da Marco Liberati. Quest’anno sono state 53 quelle sottoposte a intervento con il robot “da Vinci Xi”, un approccio che rappresenta la nuova frontiera della chirurgia mini invasiva".
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