Dr.ssa Paola Di Stefano Psicologa Clinica Psicoterapeuta

Dr.ssa Paola Di Stefano Psicologa Clinica  Psicoterapeuta La dottoressa Paola Di Stefano si è laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche all'Università degli Studi G. D'Annunzio di Chieti e Pescara.

Psicoterapia,
Psicologia clinica,
Psicoinfettivologia,
Psicologia dell'infanzia e dell'adolescenza,
Psicologia dell'emergenza,
Psicotraumatologia,
Psicologia forense,
Psicodiagnostica,
Neuropsicologia,
Counseling,
Clinical Trial. Ha svolto il Tirocinio Professionalizzante presso il Consultorio Familiare di San Salvo (CH). Si è laureata in Psicologia Clinica e della Salute all'Università di Chieti, ha svolto attività clinica e di ricerca inizialmente in ambito di diagnosi di HIV/ AIDS, Epatiti e patologie croniche, Disturbi Neurocognitivi, Persone sottoposte a Trapianti, Patologie Neurodegenerative, Diabete, Disturbi d'ansia, Depressione, presso l'U.O.C. di Malattie Infettive e Tropicali di Pescara tramite la Fondazione Onlus Camillo de Lellis. Nel 2012 ha svolto l'attività Post - Lauream presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università degli Studi G. D’Annunzio Chieti- Pescara. Nel 2013 ha svolto l'attività Post - Lauream presso il Dipartimento di Scienze Psicologiche Umanistiche e del Territorio dell'Università degli Studi G. Dal 2013 ha svolto attività di Clinical Researche Coordinator (CRC) per Abbvie, Gilead, Janssen, Merk. Dal 2014 lavora per la Fondazione Onlus Camillo De Lellis occupandosi del progetto obiettivo sulla prevenzione dell'HIV e delle malattie sessualmente trasmissibili (MST) ed è consulente psicologa per il sito web www.failtestanchetu.it. . Ha conseguito la qualifica di Counselor Professionale. Ha conseguito Corsi di Perfezionamento in Neuropsicologia Clinica e Psicopatologia Forense. Negli anni2015/2017 ha lavorato per Italiassistenza SPA, occupandosi di supporto psicologico, disturbi d'ansia e monitoraggio dell'aderenza alle nuove terapie farmacologiche per i pazienti con Epatite C (HCV) e per i pazienti affetti da artrite idiopatica giovanile poliarticolare in bambini, da artrite associata ad entesite nei bambini , da malattia di Crohn e da psoriasi. Ha conseguito la Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva Post Razionalista, perfezionando le proprie competenze su : psicosi, depressione, disturbi d'ansia, attacchi di panico, DOC, disturbi di personalità, disturbi alimentari (DCA)disturbi dell'umore, disturbi del sonno, disturbi somatici, disturbi sessuali, fobie, disturbo bipolare, disturbi da comportamento dirompente, del controllo degli impulsi e della condotta, disturbi dissociativi, depressione post partum, lutto complicato. Nel 2015- 2016 ha svolto il tirocinio di Specializzazione presso il Servizio Psichiatrico Diagnosi e Cura (SPDC) di Pescara. Ha prestato servizio presso il Pronto Soccorso di Pescara nella maxi emergenza del terremoto nel Centro Italia del 24/08/2016. Nel 2017 ha svolto attività clinica per l'Emergenza Abruzzese riguardante la valanga di Rigopiano . Ha svolto attività didattica sulla Prevenzione Primaria, Secondaria e Terziaria nei plessi scolastici della Regione Abruzzo ed al Personale Sanitario dell'Ospedale Civile di Pescara. Svolge attività clinica psicologica e psicoterapica per bambini, adolescenti, adulti, coppie,

👩🏼‍🎓 Queste foto del 2011 racchiudono molto più di una laurea. Dietro quel sorriso c’erano sacrifici, notti lunghe, paur...
30/11/2025

👩🏼‍🎓 Queste foto del 2011 racchiudono molto più di una laurea.
Dietro quel sorriso c’erano sacrifici, notti lunghe, paure e anche un problema di salute che avrebbe potuto allontanarmi da quel traguardo. Ma non ho mai mollato. Ho stretto i denti, ho respirato profondamente e ho scelto ogni giorno di crederci ancora, anche quando sembrava difficile.

Il percorso dopo quel giorno non è stato lineare. Ho dovuto affrontare sfide, cambiamenti improvvisi e porte che non si sono aperte. Ma oggi so che ogni porta chiusa è stata una benedizione: mi ha costretta a fermarmi, a chiedermi cosa volessi davvero, a cambiare strada solo quando era necessario… ma mai a cambiare lavoro.
Essere psicologa non è stata un’opzione: è sempre stata la mia direzione.

Così la vita mi ha portata in città nuove, tra persone che non conoscevo, in mondi che non immaginavo. E proprio lì il mio ruolo è stato riconosciuto, valorizzato, rispettato. Ho fatto nuove amicizie, ho ritrovato vecchie complicità e ho capito che ogni spostamento aveva un senso più grande del previsto.

Oggi ho un mio studio, ed è una soddisfazione enorme vedere come tutto quel percorso, fatto di ostacoli e intuizioni, abbia preso forma. Ma non è un punto d’arrivo: è un nuovo inizio. Perché nel frattempo ho concluso anche la mia specializzazione in psicologia perinatale, la settimana scorsa e ho chiuso il 2024 come Ufficiale Psicologo dell’Arma dei Carabinieri.

E adesso? Non so come finirà questo nuovo capitolo. Forse con un’altra specializzazione, forse con nuove sfide, forse con altre città da chiamare casa. Quello che so è che continuerò a camminare con la stessa forza di allora, quella che nel 2011 mi ha portata davanti alla mia tesi, e che oggi mi accompagna ancora, più viva che mai.

🙃 Va bene non essere ok oggi.Ci sono giorni in cui il peso si sente tutto, in cui il corpo o il cuore chiedono tregua e ...
29/11/2025

🙃 Va bene non essere ok oggi.

Ci sono giorni in cui il peso si sente tutto, in cui il corpo o il cuore chiedono tregua e sembra che nulla scorra nel verso giusto.
Giorni in cui la stanchezza non è solo fisica, ma emotiva, profonda.

Va bene così.

Va bene se oggi non hai le energie di ieri.

Va bene se il dolore è più forte, se gli effetti delle cure si fanno sentire e il mondo sembra andare più veloce di quanto tu possa seguirlo.

Va bene anche se stai affrontando una separazione, una relazione che si è spezzata, o un lavoro che non riconosci più e che ti pesa addosso come un vestito troppo stretto.

Alcuni giorni sono semplicemente più difficili.

Non per colpa tua.
Non perché non sei abbastanza forte.
Ma perché sei umano, e stai vivendo qualcosa che richiede tempo, coraggio e una quantità immensa di gentilezza verso te stesso.

Ricorda che non devi dimostrare nulla.
Non devi essere “forte” a tutti i costi.
A volte la forza è proprio permettersi di dire: oggi no.
Oggi faccio quello che posso, anche se è poco.
Oggi mi tengo stretto quel filo sottile che mi collega al domani.

E domani non deve essere perfetto, deve solo arrivare.
Con un respiro in più, un dolore in meno, una mano tesa, un pensiero gentile.
E piano piano, senza fretta, senza pressione, qualcosa dentro di te riprenderà a muoversi.

Fino ad allora, ricorda:
non sei sbagliato, non sei solo, e va bene non essere ok.

Di cosa senti di aver più bisogno oggi?

🌙 Il sonno nei bambini dai 3 anni in suIl sonno è fondamentale per la crescita e per l’equilibrio emotivo dei bambini. 😴...
27/11/2025

🌙 Il sonno nei bambini dai 3 anni in su

Il sonno è fondamentale per la crescita e per l’equilibrio emotivo dei bambini. 😴
Dai 3 anni in poi, i bambini iniziano a sviluppare una maggiore autonomia, ma possono comparire ansie serali, paura del buio o difficoltà a rilassarsi.

💡 Cosa può aiutare:

🛏️ Routine serale coerente e rassicurante;

📖🎵🌬️ Attività calme prima di dormire: lettura, musica soft, respirazione lenta;

💛 Accogliere e verbalizzare le emozioni del bambino senza minimizzarle;

💬 Ascoltare i timori dei più piccoli e accompagnarli con pazienza insegna loro che le emozioni si possono affrontare in sicurezza.

🌱 Ricorda: ogni bambino è unico!

Alcune difficoltà serali possono essere normali, ma se persistono e interferiscono con il riposo quotidiano, parlare con uno psicologo infantile può fare una grande differenza.

💛 Il sonno è una parte preziosa del benessere dei bambini: sostenerlo con attenzione e calma aiuta non solo a riposare meglio, ma anche a crescere emotivamente più forti e sicuri.



❓ E tu, quali strategie usi per aiutare il tuo bambino a dormire serenamente?

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donneAnni di psicologia e psicoterapia clinica, l’es...
25/11/2025

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Anni di psicologia e psicoterapia clinica, l’esperienza maturata nell’Arma dei Carabinieri e il lavoro in ambito ospedaliero hanno mostrato con chiarezza quanto la violenza contro le donne sia un fenomeno profondo, spesso silenzioso e molto più diffuso di quanto appaia. Le storie incontrate nel tempo raccontano di ferite visibili e invisibili, di paure quotidiane e di coraggio, di fragilità ma anche di sorprendenti capacità di rinascita.

La violenza non si esprime solo attraverso gesti fisici. Esistono forme psicologiche, economiche, verbali e relazionali che logorano la dignità e la libertà interiore, insinuandosi lentamente nella vita delle vittime e rendendo difficile chiedere aiuto. Sono sofferenze che non lasciano soltanto lividi sulla pelle, ma segnano profondamente il corpo e la mente.

Ogni donna ha il diritto di essere protetta, ascoltata e creduta. Chiedere aiuto non è un atto di debolezza: è un passo decisivo verso la tutela e il recupero della propria autonomia. Le reti professionali, i servizi specializzati e le forze dell’ordine sono presenti per sostenere chi decide di interrompere la spirale della violenza.

La prevenzione passa anche dall’educazione e dalla presenza emotiva che genitori/ caregiver offrono ogni giorno ai propri figli: è attraverso l’esempio quotidiano degli adulti che i più giovani imparano il rispetto, la cura, il valore dei confini e delle relazioni sane.
È nella famiglia, nella scuola, nelle comunità che si costruiscono le basi di una cultura che rifiuta ogni forma di sopraffazione.

Prevenire significa riconoscere i segnali, educare al rispetto, cambiare le narrazioni culturali e costruire relazioni sane e paritarie. È una responsabilità collettiva che inizia dai gesti quotidiani di ciascuno.

In questa giornata, il pensiero va a chi sta affrontando questa realtà e a chi non ha più voce per raccontarla. Che la consapevolezza di oggi diventi un impegno costante: una società libera dalla violenza è possibile solo se tutti contribuiamo a costruirla.

👩🏼‍⚕️ .paoladistefano

✨ ELABORARE IL LUTTO  ✨Ultimamente, riflettendo su storie che ho condiviso riguardo alla scomparsa di Ornella Vanoni, mi...
24/11/2025

✨ ELABORARE IL LUTTO ✨

Ultimamente, riflettendo su storie che ho condiviso riguardo alla scomparsa di Ornella Vanoni, mi sono soffermata su quanto il lutto sia un’esperienza complessa e profondamente umana, non solo una questione di dolore, ma anche di significato.

Il lutto non è solo “superare una perdita”.
È un processo profondo, che ci porta a ricostruire il senso della nostra storia personale.

🖤
• Il dolore non va zittito: va ascoltato, perché ci dice chi siamo.
• La perdita richiede di rinarrare il legame, non di cancellarlo.
• Un rapporto può continuare in forma nuova, simbolica, dentro di noi.
• Le emozioni sono guide: non ostacoli.
• Il tempo non “guarisce tutto”, ma ci permette di trasformare il significato delle cose.

Il lutto è un movimento lento, intimo, umano.
Non si tratta di lasciar andare, ma di integrare, con gentilezza verso se stessi.

✨ Se vi va di riflettere insieme: come pensate che la figura di Ornella Vanoni possa “restare” in noi, non solo nei ricordi, ma nel modo in cui interpretiamo la propria vita, il legame con la creatività, con la musica e con le persone?

📱 Bambini sotto i 13 anni e smartphone: una scelta da ponderareSempre più spesso i bambini chiedono — o pretendono — il ...
22/11/2025

📱 Bambini sotto i 13 anni e smartphone: una scelta da ponderare

Sempre più spesso i bambini chiedono — o pretendono — il primo cellulare già in età molto precoce.
Ma prima di dire “sì”, è importante fermarsi e valutare alcuni aspetti fondamentali.

🔹 Sviluppo emotivo e cognitivo
Sotto i 13 anni la capacità di autoregolazione è ancora fragile. Avere accesso a uno strumento così ricco di stimoli può rendere più difficile gestire impulsi, frustrazione e tempi di attenzione.

🔹 Esposizione ai contenuti
Anche con filtri e controlli, internet espone i piccoli a informazioni e immagini non sempre adeguate alla loro età.

🔹 Sonno e concentrazione
Un uso precoce e non regolato può interferire con la qualità del sonno, la concentrazione scolastica e la capacità di annoiarsi creativamente (fondamentale per crescere!).

🔹 Relazioni e autonomia
Lo smartphone può diventare un sostituto delle relazioni reali, riducendo esperienze sociali importanti per lo sviluppo.

👉 Cosa fare come genitori?
• Posticipare il più possibile l’uso personale dello smartphone
• Offrire alternative stimolanti offline
• Stabilire regole chiare e condivise
• Usare la tecnologia insieme, come occasione educativa
• Parlare apertamente di rischi e responsabilità

💬 Il “quando” non è uguale per tutti: ogni bambino ha i propri tempi.
L’importante è che la decisione sia consapevole e basata sui suoi bisogni evolutivi, non sulle pressioni sociali.

Come psicologa, vedo spesso quanto sia comune “scappare da se stessi”.Accade quando un’emozione diventa troppo intensa, ...
15/11/2025

Come psicologa, vedo spesso quanto sia comune “scappare da se stessi”.
Accade quando un’emozione diventa troppo intensa, quando un ricordo fa male, quando una parte di noi chiede ascolto… e noi, per abitudine o paura, preferiamo correre altrove.

Non è debolezza.
Non è un difetto.
È un meccanismo di protezione: la mente cerca di schermarci da ciò che percepisce come troppo.

Ma la verità è che ciò da cui fuggiamo non scompare.
Resta lì, silenzioso, e spesso torna attraverso ansia, irritabilità, stanchezza emotiva o quella sensazione vaga di non sentirci più davvero “noi”.

Il primo passo terapeutico non è smettere di scappare, ma riconoscere quando lo stiamo facendo.
Notare dove il corpo si contrae.
Notare quando il respiro si fa corto.
Notare quando la mente cerca qualsiasi distrazione pur di non ascoltare.

Da lì inizia il percorso più importante:
✨ imparare a restare presenti
✨ dare nome alle emozioni
✨ accogliere ciò che sembra scomodo
✨ creare un dialogo più gentile con noi stesse/i

Non per forzarci, ma per prenderci finalmente sul serio.
Perché è proprio nel restare — un po’ alla volta, con calma e con rispetto — che iniziamo davvero a cambiare.

🔗 Se senti che stai scappando da una parte di te e non sai da dove iniziare, parlarne in uno spazio terapeutico può aiutare.
La terapia non è affrontare da soli ciò che fa paura, ma farlo insieme, con sicurezza e comprensione.

04/11/2025

🎐 Questo spazio non è solo il mio studio, è un luogo di costante trasformazione.
🚪 Ogni giorno che inizia qui è un nuovo capitolo, un'opportunità fresca per l'ascolto, la comprensione e il lavoro profondo.
👩🏼‍⚕️ ​Sono qui, pronta ad accogliervi e a supportare il vostro viaggio.
🧩 Non importa a che punto siate, l'impegno verso la vostra consapevolezza è il passo più importante.
❤️ Si ricomincia da qui.

🌊🪷 Viviamo in una società che spesso premia la produttività, il fare continuo, la performance. Ma la mente – come il cor...
02/08/2025

🌊🪷 Viviamo in una società che spesso premia la produttività, il fare continuo, la performance. Ma la mente – come il corpo – ha bisogno di pause, di spazi vuoti, di silenzi.
Fermarsi non significa essere deboli o improduttivi: significa riconoscere un confine, dare ascolto al proprio ritmo interno.
È proprio nei momenti di quiete che possono emergere pensieri, emozioni, desideri che durante la corsa quotidiana non trovano spazio.

🌊 Prendersi una pausa è un atto di consapevolezza. È dirsi: "Mi merito tempo. Mi merito cura."
E il mare, a volte, è il luogo perfetto per ricordarcelo.

💙 Anche tu senti questo bisogno in estate?


Indirizzo

Pescara, Via Tiburtina Valeria 75
Pescara
65128

Orario di apertura

Lunedì 08:00 - 20:00
Martedì 08:00 - 13:00
15:00 - 20:00
Mercoledì 08:00 - 18:00
Giovedì 09:00 - 13:00
15:00 - 20:00
Venerdì 08:00 - 20:00
Sabato 09:00 - 12:00

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