11/08/2021
Cari Amici, si ricomincia.
Il Cenacolo dopo un anno di pausa forzata torna con una novità che crediamo rappresenti una vera rivoluzione culturale. La diagnostica vestibolare è oggi sicuramente molto più completa e precisa. Siamo passati dalla semplice prova calorica, che per un secolo e stata l’unico test oggettivo disponibile, all’HIT alla fHIT ed i VEMPs che permettono di quantificare il danno vestibolare in modo molto più analitico e preciso, anche l'imaging con la RM con gadolinio intratimpanico ha reso possibile visualizzare dal vivo l’idrope endolinfatico.
Nonostante tutte queste conquiste, che permettono una diagnosi raffinata manca ancora un tassello essenziale che sfugge tuttora al clinico e cioè la precisa eziopatogenesi del danno vestibolare: virale o vascolare?
Purtroppo ad oggi ancora non abbiamo criteri specifici capaci di attribuire inequivocabilmente un danno vestibolare acuto ad un determinato effetto lesivo.
La condizione ischemica del vestibolo rende il sistema vulnerabile alle modifiche vascolari sia pressorie, soprattutto ipotensive, sia del microcircolo ed endoteliali e questo spiega il fatto che il danno vestibolare risulta essere predittivo nei confronti di patologie vascolari più severe. Un paziente con vertigine può infatti sviluppare un ictus ischemico o un infarto del miocardio dalle 24 ore ai sei mesi successivi la crisi ed un paziente con vertigini parossistiche ricorrenti ha una aspettativa di vita minore di chi non ha mai sofferto di VPPB. Conoscere quindi le condizioni del flusso ematico afferente al vestibolo oltre a permettere una più completa conoscenza delle patologie labirintiche potrebbe essere una chiave molto utile per la prevenzione dei disturbi cardiovascolari più severi.
Se oggi volessimo indagare il microcircolo avremmo come unica opzione il fundus oculi che lo mostra direttamente ma solo quando le lesioni vascolari si sono già manifestate. Poiché l’arteria centrale della retina ha un diametro di 2 mm mentre l’arteria uditiva interna ha un diametro di 0,07 mm, possiamo senza dubbio ipotizzare che una valutazione, diretta o indiretta, del microcircolo vestibolare potrebbe essere temporalmente più predittiva dei danni microcircolatori rispetto al fondo dell’occhio e che quindi la vertigine possa rappresentare un segno di deficit microcircolatorio utile alla prevenzione dei disturbi cardiovascolari.
Negli ultimi anni sono stati prodotti molti contributi scientifici che hanno dimostrato come l’ecocolordoppler (ECD) dei vasi del collo sia un test semplice, veloce, economico che permette di comprendere la possibile genesi vascolare delle patologie labirintiche; la valutazione del flusso arterioso vertebrale in ml/min ha mostrato la genesi vascolare delle VPPB ricorrenti, lo studio del sistema venoso intra ed extra cranico nella malattia di Menière ha portato alla scoperta di quadri secondari al deficit di scarico venoso giugulare, l’ecodoppler transcranico è in grado di mostrare direttamente l’arteria uditiva interna e le sue modificazioni. Nonostante queste evidenze l’esame è ancora delegato ad altri specialisti che per loro formazione non conoscono il problema e non riescono in molti casi a dare risposte utili all’ORL vestibologo.
Come è accaduto per molte altre specialità è ora che lo specialista ORL, ed in particolare il vestibologo, cominci quindi a sfruttare questa metodica, la sviluppi secondo le proprie capacità e necessità, ampliando i propri orizzonti diagnostici e in definitiva terapeutici per utilizzare al meglio e con maggiore consapevolezza farmaci che abbiano la capacità di migliorare il microcircolo.
Questo corso teorico-pratico innovativo propone una rivoluzione culturale, quella di aggiungere l’ECD al bagaglio diagnostico strumentale degli specialisti ORL ed in particolare quelli che si occupano di vertigine. Sarà una full immersion di un giorno in cui il discente al mattino potrà imparare le basi dell’ultrasonografia doppler e delle loro applicazioni in vestibologia attraverso lezioni frontali di esperti vascolari e vestibologi e nel pomeriggio applicare personalmente e direttamente quanto appreso con il tutoraggio di esperti mediante strumenti moderni su pazienti veri e soggetti volontari.
Il corso è riservato ai primi 15 colleghi che si registreranno e che potranno esercitarsi direttamente sotto la guida di Tutor esperti, su macchine ECD Esaote. Durante il 2022 la registrazione del corso sarà proposta come FAD accreditata dalla MEET and WORK
PROGRAMMA
Ore 9.00 aspetti della vascolarizzazione arteriosa e disturbi vestibolari Prof G Neri
Ore 09.45 aspetti della circolazione venosa e disturbi vestibolari Dott. L Califano
0re 10.30 Il sistema arterioso del collo, Carotidi e vertebrali Dott.ssa D’Amario
Ore 11. Coffee break
Ore 12.15 il sistema venoso del collo Dott. Aldo Bruno
Ore 11.30 Vascolarizzazione arteriosa e venosa intracranica, l’arteria uditiva interna Dott. Sanguigni
12.00 light lunch
14,00
I discenti verranno divisi in 3 gruppi ed applicheranno le conoscenze acquisite su ecocolordoppler di ultima generazione su pazienti selezionati e sarà coadiuvato da tutor dedicati per ogni circolo vascolare esplorato:
Sistema arterioso extracranico: tecnica di Esecuzione e Quadri Normali , scansione longitudinale della carotide, ombre acustiche dei processi trasversi, scansione trasversale dell’A. Vertebrale nei segmenti V0-V1-V3. Spettro Doppler dell’A. Vertebrale. Limiti (e Possibili Errori) della metodica, Ispessimento intima-Media e Placca Carotidea, Percentuale di Stenosi della Placca Carotidea: Come Misurarla, Stenosi carotidee sintomatiche vs. asintomatiche (nuovo) Patologia Aterosclerotica e stenosi dell'A. Vertebrale. Poligono di willis e A.basilare, arteria uditiva interna. La patologia Non Aterosclerotica
Sistema Venoso extracranico Tecnica di esecuzione e quadri normali. Sistema intracranico (vena sigmoide e trasversa,) insufficienza venosa cerebrospinale, occlusioni, stenosi, restringimenti, setti, valvole invertite e reflussi . Limiti (e Possibili Errori) della metodica. Rapporto tra ecodoppler extra ed intracranico, cause di stenosi extravascolari.
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Il Presidente del Cenacolo
Giampiero Neri