01/12/2025
Il dolore per un animale non è un’esagerazione.
È neurobiologia pura.
Gli studi sull’attaccamento mostrano che il nostro cervello registra gli animali come figure affettive primarie: attivano gli stessi circuiti che usiamo per le persone che amiamo.
La ricerca neuroscientifica è chiara:
quando li perdi, si attiva la stessa area cerebrale che produce il dolore sociale (corteccia cingolata anteriore dorsale).
Per questo lo senti nel petto.
Per questo non riesci a “farti forza”.
Un animale non è “solo un animale”.
È una fonte di regolazione emotiva, sicurezza, routine, identità.
Una relazione senza ambivalenza.
E quando perdi un legame così puro, il crollo è reale.
Se qualcuno ti dice che stai “esagerando”, non sta parlando di scienza.
Sta parlando di cultura.
La scienza dice un’altra cosa:
il tuo dolore è valido.
Punto.
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