Dott.ssa Daria Giuliani - Psicologo Psicoterapeuta - Pescara

Dott.ssa Daria Giuliani - Psicologo Psicoterapeuta - Pescara Ansia
Depressione
Bassa autostima e insicurezza
Problemi relazionali
Dolore cronico Ezio Sanavio.

Dopo essermi laureata in Psicologia presso l'Università degli Studi di Padova, ho proseguito la mia formazione presso l'ITC Istituto di Terapia Cognitiva e Comportamentale di Padova. Fondamentali per la mia crescita personale e professionale, sono state le esperienze formative in ambito ospedaliero (in particolare gli anni presso l'Ambulatorio di Salute Mentale ULSS16 di Padova) e la supervisione attenta e appassionata del Prof. Oggi porto avanti la mia attività di terapeuta con passione e senza perdere mai l'entusiasmo, dedicandomi ad un continuo aggiornamento, per scoprire nuovi modi di sostenere il paziente durante il percorso del suo cambiamento. Perché risolvere un problema, superare una propria difficoltà, imparare a comportarsi e a guardare la propria realtà in un modo diverso, decidere di potenziare le proprie abilità o di acquisirne di nuove significa mettersi in discussione e accettare il rischio del cambiamento. Per ulteriori dettagli sul mio CV visita la mia pagina LinkedIn https://www.linkedin.com/in/daria-giuliani-36078748/?ppe=1

12/05/2025

💜𝟭𝟮 𝗠𝗮𝗴𝗴𝗶𝗼 – 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗠𝗼𝗻𝗱𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗙𝗶𝗯𝗿𝗼𝗺𝗶𝗮𝗹𝗴𝗶𝗮 💜
Quel dolore che c'è ma che spesso gli altri non vedono, negano o sminuiscono. Ma anche estrema stanchezza, disturbi del sonno e difficoltà cognitive come difficoltà di concentrazione, di memoria e di articolazione del linguaggio.

La diagnosi è solo la cornice.

Il trattamento farmacologico è il primo passo indispensabile.

Un percorso psicologico specializzato è la strada per individuare strategie per ridurre la percezione del dolore, migliore la propria qualità di vita, accettare la fibromialgia come parte di sé e ridurre la sintomatologia correlata.

💜

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18/07/2024
Farmaci e terapia cognitivo-comportamentale: insieme per alleviare il dolore, ridurre l'infiammazione e migliorare la qu...
12/01/2024

Farmaci e terapia cognitivo-comportamentale: insieme per alleviare il dolore, ridurre l'infiammazione e migliorare la qualità del sonno

Dolore cronico all’apparato muscolo-scheletrico e stato infiammatorio, tipici di alcune malattie reumatologiche, risultano correlati ai disturbi del sonno, alimentandosi a vicenda in un

Non è sempre depressione post-partum!Ogni neomamma andrebbe prima di tutto vista, osservata e ascoltata per capire cosa ...
20/04/2023

Non è sempre depressione post-partum!

Ogni neomamma andrebbe prima di tutto vista, osservata e ascoltata per capire cosa sta accadendo a quella donna, come ha vissuto la gravidanza, il parto e i primi mesi del bimbo.

Rallentiamo dalla frenesia della cura e proviamo ad accogliere le difficoltà di ogni neogenitore, cominciando proprio da quel semplice, spesso omesso, "Come stai?" con la premura di ascoltarne la risposta.

Pediatra Carla

Arriva in ambulatorio e il suo sguardo è spento, manca quella luce negli occhi che ti aspetti da una neo-mamma che stringe al petto la sua creatura.
Poi la guarda e allora si illumina.
Ti parla dettagliatamente del suo piccolo, ma è molto preoccupata, si sente inadeguata, l’allattamento non parte come vorrebbe… Dice che il bambino ha qualcosa che non va… che è certamente lei il problema perché… perché…
Si ferma.

Chiedo: “Ma tu come stai?”

Ed ecco un fiume di lacrime.

Pensate subito a una depressione post-partum, vero?
Non è detto.
Quando ti trovi davanti una madre distrutta non puoi fermarti alle apparenze.

Noi sanitari dobbiamo metterci in Ascolto.
Lo scrivo con la A maiuscola volutamente.
“A” come “Attenzione”, la chiave è lì: lei è davanti a te, se gliene dai la possibilità di aprirà e diventerà un fiume in piena.

Potresti scoprire che non è soltanto “la fase del puerperio” che “è difficile per tutte” e amen.

Lei ha incubi, pensieri intrusivi, vede immagini che la perseguitano, teme costantemente per la vita di suo figlio, non dorme nemmeno in quegli sprazzi di tempo in cui potrebbe farlo… Ti racconta dettagliatamente il suo parto e… ti colpisce la sua lucidità, ma è come un film che vive da spettatrice. Non vuole più tornare in ospedale per farsi seguire, evita di pensare o raccontare la nascita.

È traumatizzata dal parto.

Potrebbe trattarsi di un disturbo post-traumatico da stress.
Non è depressa, non ancora.
Se non sarà ascoltata e nessuno le darà sostegno, può diventarlo.

Non date mai per scontato il malessere che vive una madre nel puerperio. Non dite solo che “È tutto normale, poi passerà”. Mettetevi in Ascolto. Sul serio.

Il parto complicato, in tutte le sue declinazioni, è un evento potente nella vita di una donna.
Lei va oltre e pensa al neonato per pura sopravvivenza, ma il vissuto resta incistato.

Questo è il motivo per cui ho queste due donne e professioniste al mio fianco: psicoterapeuta e ostetrica.
Perché non esiste solo la depressione post-partum, c’è molto altro.
C’è un mondo sommerso di situazioni di cui le donne non parlano per vergogna, tabù, mancanza di tempo, perché “prima viene il bambino”, perché bisogna essere sempre forti, perché non può lamentarsi.

Non posso più immaginare di fare il mio lavoro senza queste figure accanto.

E vi dirò di più: noi vogliamo cambiare la cultura del parto perché non voglio più essere io, una pediatra, ad accogliere donne non ascoltate.
Questa società deve Vederle prima.
Deve Ascoltarle prima.
Rendiamo visibile l’invisibile.

Grazie Psicoterapeuta Arianna Buchi
Ostetrica Annarita Coppola
Grazie allo Sportello di Ascolto del Parto Traumatico di Centro Salus Familiae

14/04/2023

Blocchi di ansia e insicurezza durante gli esami, timore nel presentarsi alle prove ma anche disagio nel frequentare le lezioni e nello stare con i coetanei.
Sono alcuni dei problemi che affliggono spesso gli studenti universitari. Le ragioni possono essere diverse e in prima battuta bisognerebbe capirle, ascoltarle e dare agli studenti un modo per superarle.
Oggi molti dei miei pazienti sono giovani universitari: alcuni fanno i conti con un'ansia sociale da sempre presente nella loro vita, altri con l'insicurezza e il senso di responsabilità, altri con il perfezionismo e le alte aspettative (proprie e solo talvolta delle famiglie), altri con una scelta di studi in cui non si riconosco più, altri con un periodo momentaneo di stress, altri con un argomento da studiare più ostico o con un professore che per svariati motivi temono, altri con altro che è solo loro tutto da capire e da affrontare con un aiuto competente e professionale.
I ragazzi oggi sanno chiedere aiuto. Sta a noi accogliere il loro "Chiedimi come sto".

I ragazzi di oggi sono gli adulti di domani. Impossibile oggi non considerare i tanti disagi psicologici che i giovani l...
21/03/2023

I ragazzi di oggi sono gli adulti di domani.

Impossibile oggi non considerare i tanti disagi psicologici che i giovani lamentano con il rischio, se non riconosciuti e affrontati subito, che diventino vere e proprie forme di psicopatologia.

Il mio lavoro quotidiano mi insegna giorno per giorno, soprattutto in questi ultimi anni, che la maggior parte delle persone che chiedono aiuto allo psicologo sono ragazzi e giovani adulti. Una nuova consapevolezza che se da un lato ci dimostra come stia maturando nella nostra società l'idea che si può chiede aiuto ad un professionista, dall'altro è segnale che siamo chiamati a porre attenzione a questi disagi affinché non peggiorino nel tempo.

Di cosa abbiamo bisogno? Riconoscimento precoce del disagio e interventi specifici e scientificamente validi.

Sono sicura che di questo e di molto altro si parlerà all'incontro di Sabato 25 marzo alle 11.00 a Palazzo Moroni a Padova.
Invito chi è in zona ed è interessato a partecipare.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

Psicoterapia Scientifica

Per un bimbo sereno ci vuole una mamma serenaLa realtà è che oggi il rooming in non è una scelta.Spesso si vive la possi...
23/01/2023

Per un bimbo sereno ci vuole una mamma serena

La realtà è che oggi il rooming in non è una scelta.
Spesso si vive la possibilità di accudire il proprio piccolo con serenità sin dalle prime ore ma non è sempre così.

Sono le prime ore di vita di una nuova creatura,
sono le prime ore di un neo genitore,
ma sono anche le prime ore di una donna che dopo mesi di gravidanza e ore di travaglio o in preda ai dolori post cesareo potrebbe aver bisogno di riposo, di maturare la consapevolezza di quell'arrivo e di fare i conti con i primi cambiamenti del proprio corpo e della propria mente.

Trovare un nuovo equilibrio dopo il parto tra essere mamma e essere donna, resistere ai sensi di colpa del 'non saper fare' o del 'non essere abbastanza', fare nonostante la stanchezza fisica e mentale sono ingredienti da costruire per un buon rooming in.

Rispettiamo il tempo di ogni madre.

🎲 IL ROOMING IN DOVREBBE ESSERE UNA SCELTA

I recenti avvenimenti di cronaca ci fanno riflettere su quanto ancora ci sia da lavorare sulle procedure ospedaliere.
Sono molte le donne che subiscono, ogni giorno, violenza ostetrica, derisione, abbandono in un momento della loro vita molto delicato: il parto.

Una donna dovrebbe essere supportata, aiutata e confortata, mai dovrebbe trovarsi a difendersi da chi, in quel momento, dovrebbe aiutarla.

In molti ospedali esiste una pratica, la "rooming in", che prevede la permanenza del bambino nella camera della mamma fin da subito dopo il parto.
Se da alcuni punti di vista questa pratica potrebbe sembrare una splendida idea per rafforzare fin da subito il legame mamma-bambino, da altri punti di vista potrebbe essere una pessima scelta.

Subito dopo il parto la mamma è sfinita, stanca e dolorante, pensare che possa occuparsi di una piccola creatura appena nata è una scelta molto azzardata.
Sono molte le mamme che vorrebbero riposare e prendersi cura di sé stesse in quel momento, sapendo di lasciare il proprio bambino in ottime mani, alle ostetriche di reparto, eppure, questa scelta, nella maggior parte dei casi, viene ostacolata e derisa proprio dal personale sanitario.

Una mamma ha tutto il diritto di volersi riposare dopo ore o giorni di dolore e sofferenza, se decide di lasciare il piccolo alla nursery dell'ospedale non deve sentirsi dire: "cosa l'hai fatto a fare se non te ne prendi cura".

Se vogliamo davvero applicare il "rooming in" allora scegliamo di farlo prendendoci cura comunque al 100% sia della mamma che del bambino, senza aspettarci che sia la mamma a fare tutto.

Se ti va, raccontaci la tua esperienza.

21/09/2022

Trattamenti gratuiti per ansia e depressione

Sono stata scelta come Psicoterapeuta per la regione Abruzzo per partecipare al progetto nazionale Vivere Meglio

L'iniziativa, promossa da ENPAP in collaborazione con lo SCUP dell'Università di Padova e le più prestigiose Università italiane, ha come obiettivo quello di promuovere l’accesso alle terapie psicologiche a persone che soffrono di ansia e depressione.

L'intervento sarà breve e focalizzato sul problema.

📌1° OTTOBRE 2022 - PADOVA
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
Il 1° ottobre il Progetto "Vivere Meglio" sarà presentato pubblicamente e verrà lanciato anche il sito attraverso cui i cittadini potranno accedere ai servizi previsti.
L'evento sarà trasmesso in diretta sulla pagina Vivere Meglio

Segui la mia pagina per rimane aggiornato sull'iniziativa

21/09/2022

ENPAP, in collaborazione con lo SCUP dell'Università di Padova, AIP e le più prestigiose Università italiane, realizza il progetto ‘Vivere Meglio. Promuovere l’accesso alle terapie psicologiche’.

🟢 I cittadini potranno accedere gratuitamente a trattamenti per ansia e depressione, finanziati attraverso borse lavoro erogate da ENPAP ai propri iscritti, appositamente formati sulla base di un solido impianto scientifico progettato dallo SCUP dell’Università di Padova.

📌1° OTTOBRE 2022 - PADOVA
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
Il 1° ottobre il Progetto "Vivere Meglio" sarà presentato pubblicamente e verrà lanciato anche il sito attraverso cui i cittadini potranno accedere ai servizi previsti.

L'evento sarà trasmesso in su questa pagina.

Indirizzo

Via G. Galilei, 25
Pescara
65122

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LA MIA FORMAZIONE

Dopo essermi laureata in Psicologia presso l'Università degli Studi di Padova, ho scelto di approfondire le mie conoscenze tecniche specializzandomi in Psicoterapia presso l’Istituto di Terapia Cognitiva e Comportamentale di Padova.

Fondamentali per la mia crescita personale e professionale, sono state le esperienze formative in ambito ospedaliero (in particolare gli anni in Ambulatorio di Salute Mentale e nel Servizio di Psicologia per la Terapia Antalgica della ULSS 16 di Padova) e la supervisione attenta e appassionata del Prof. Ezio Sanavio.

IL MIO LAVORO