Dott. Alessandro Capitanini

Dott. Alessandro Capitanini Mi chiamo Alessandro Capitanini. Sono un medico dal 1993, mi sono Specializzato in Nefrologia ed Andrologia.

Le nostre abitudini di vita sono determinanti nella nostra salute.

30/11/2025

Bastano poche migliaia di passi al giorno per rallentare il declino cognitivo nelle persone che mostrano i primi segni biologici dell’Alzheimer. Un nuovo studio conferma che il movimento quotidiano costruisce una sorprendente forma di “resilienza” del cervello ➡️ https://bit.ly/attivita_declino

🧠 Depressione: una nuova scoperta sui “circuiti” del cervelloLa depressione colpisce circa il 5% degli adulti nel mondo ...
30/11/2025

🧠 Depressione: una nuova scoperta sui “circuiti” del cervello

La depressione colpisce circa il 5% degli adulti nel mondo e spesso non risponde bene alle cure tradizionali. Perché? Perché non conosciamo ancora fino in fondo cosa accade davvero nel cervello.

Un nuovo studio italiano fa luce su un meccanismo molto interessante: non si parla più solo di “serotonina bassa”, ma di neuroni che funzionano meno del dovuto in una zona chiave del cervello, la corteccia prefrontale mediale, che regola emozioni, stress e decisioni.

🔍 Che cosa hanno osservato?

Negli animali sottoposti a stress cronico (un modello che imita alcuni aspetti della depressione):
• i neuroni della corteccia prefrontale diventano più “pigri”,
• fanno più fatica a rispondere agli stimoli,
• perdono la capacità di mantenere un’attività elettrica stabile,
• e tutto questo sembra legato a un’eccessiva attivazione dei canali del potassio (K⁺), che frenano la scarica elettrica.

In poche parole: il “centralino” dell’umore lavora a rallentatore.

Come spiega la ricercatrice Anita Maria Rominto, questi neuroni “non riescono più a mantenere una risposta forte e continua agli stimoli”, un fenomeno che potrebbe spiegare la riduzione di attività prefrontale vista nelle persone depresse.

💡 Stress e vulnerabilità: non reagiamo tutti allo stesso modo

Interessante: solo gli animali “suscettibili” allo stress mostravano questo problema.
Quelli “resilienti” no.
Questo suggerisce che la depressione non dipende dallo stress in sé, ma da come il cervello lo elabora.

⚡ Perché la scoperta è importante?

La corteccia prefrontale è già bersaglio di terapie come la stimolazione magnetica transcranica (TMS), che spesso migliora i sintomi della depressione.

Questa ricerca ci dice perché funziona: aiuta a “riaccendere” un’area che tende a spegnersi.

E ci dà anche un nuovo possibile obiettivo per future terapie: i canali del potassio, che potrebbero essere modulati per riportare i neuroni a una normale attività.



📚 Bibliografia essenziale
• World Health Organization. Depression — Key Facts.
• Rominto A.M., Tempia F., Hoxhaj E., et al. Neural excitability deficits in medial prefrontal cortex underlie stress susceptibility in a chronic social defeat model of depression. Nature Communications, 2025.

📌 Sovrappeso, obesità e salute: ciò che dovremmo davvero sapereL’eccesso di peso non riguarda solo l’estetica: può aumen...
29/11/2025

📌 Sovrappeso, obesità e salute: ciò che dovremmo davvero sapere

L’eccesso di peso non riguarda solo l’estetica: può aumentare in modo significativo il rischio di diverse malattie – tra cui patologie cardiovascolari, diabete di tipo 2, ipertensione, disturbi respiratori e psicologici.
L’OMS riconosce l’obesità come una vera e propria malattia, che richiede prevenzione, cura e attenzione.

🔍 Come si valuta l’eccesso di peso?
Uno degli indicatori più utilizzati è il BMI (Body Mass Index), calcolato con la formula:

👉 BMI = Peso (kg) / Altezza (m)²
Un BMI pari o superiore a 30 kg/m² indica il primo stadio di obesità.

⚠️ Ma il BMI da solo non basta.
Un parametro ancora più importante per valutare il rischio cardiometabolico è la circonferenza vita.



🔎 Perché è importante misurare la circonferenza vita?

La dimensione della vita è spesso più indicativa del rischio rispetto al BMI.
Anche tra persone con lo stesso peso, chi ha una circonferenza addominale maggiore ha un rischio più alto di sviluppare malattie cardiache.

Il grasso viscerale – il grasso interno che si deposita attorno agli organi – provoca infiammazione e può compromettere la funzionalità di organi vitali.

📏 Valori consigliati dall’OMS:
• Uomini: sotto i 102 cm
• Donne: sotto gli 88 cm



💡 Prendersi cura del proprio peso significa prendersi cura della propria salute.
cambiamenti nello stile di vita – alimentazione equilibrata, movimento regolare e supporto professionale – possono fare una grande differenza nel ridurre i rischi e migliorare il benessere.

🧠 Alzheimer e orologio biologico: quando il cervello perde il ritmoUno dei primi segnali dell’Alzheimer è il sonno che s...
27/11/2025

🧠 Alzheimer e orologio biologico: quando il cervello perde il ritmo

Uno dei primi segnali dell’Alzheimer è il sonno che si spezza: notti frammentate, sonnolenza diurna, “sindrome del tramonto”. Ma dietro questi sintomi ce n’è uno ancora più profondo e nascosto: la perdita di sincronizzazione dei ritmi circadiani all’interno delle cellule del cervello.

🔬 Una nuova ricerca pubblicata su Nature Neuroscience mostra che l’Alzheimer manda “fuori tempo” i minuscoli orologi interni delle cellule che ripuliscono il cervello dalle tossine (microglia e astrociti).
Risultato? I geni che regolano funzioni cruciali — come la rimozione delle scorie, la risposta infiammatoria e l’equilibrio delle proteine amiloidi — smettono di attivarsi in modo coordinato.

💡 Quando questi meccanismi si inceppano:
• aumenta il rischio di accumulo di beta-amiloide (proteina neurotossica),
• peggiora l’infiammazione cerebrale,
• l’ambiente intorno ai neuroni diventa meno “pulito” e più ostile.

📉 Nei topi con placche amiloidi, i ricercatori hanno osservato centinaia di geni “fuori sincro” e addirittura nuovi ritmi anomali in geni che normalmente non seguono un ciclo circadiano. Un vero caos biologico.

🌟 Perché è importante?
Perché ripristinare i ritmi circadiani nelle cellule del cervello potrebbe diventare una nuova strategia per rallentare la progressione dell’Alzheimer. Rimettere le “lancette” al posto giusto potrebbe aiutare microglia e astrociti a tornare a pulire e proteggere il cervello in modo efficace.



📚 Fonte
Holth JK et al. Circadian gene dysregulation in Alzheimer’s disease models. Nature Neuroscience, 2024.

26/11/2025
🛑 Cibi ultra-processati: una minaccia silenziosa per la salute globaleUna serie di studi pubblicati su The Lancet e ripo...
25/11/2025

🛑 Cibi ultra-processati: una minaccia silenziosa per la salute globale

Una serie di studi pubblicati su The Lancet e riportati dal Guardian lancia un allarme importante: gli alimenti ultra-processati (AUP) sono oggi associati a danni in tutti i principali organi del corpo umano.

Ma cosa significa davvero?

👉 Gli AUP includono prodotti come cibi precotti, carne in scatola, patatine in sacchetto, snack confezionati, bibite gassate, e molti altri alimenti ricchi di additivi, aromi, coloranti ed emulsionanti artificiali.

⚠️ Perché sono così rischiosi?

Secondo gli esperti:
• favoriscono obesità,
• aumentano il rischio di malattie cardiache,
• incidono sullo sviluppo di diabete di tipo 2,
• sono associati anche a disturbi dell’umore, come depressione.

Il professor Carlos Monteiro, tra i massimi studiosi del tema, avverte che “gli esseri umani non sono biologicamente adatti a consumare questi alimenti”.

E non è tutto: il consumo crescente di AUP sta sostituendo i cibi freschi nelle diete di tutto il mondo, spinto da strategie di marketing sempre più aggressive che ostacolano politiche alimentari sane.

🥦 Cosa possiamo fare?

Gli studiosi propongono misure concrete:
• Etichette più chiare che segnalino la presenza di ingredienti ultra-processati
• Restrizioni sulla pubblicità, soprattutto verso i bambini
• Stop agli AUP in scuole e ospedali
• Limitazioni alla vendita nei supermercati

🌱 La chiave? Tornare alla semplicità presente

Privilegiare alimenti freschi, minimamente processati, ricchi di nutrienti e naturalmente sazianti è il modo migliore per proteggere la nostra salute.

Una dieta equilibrata è il primo vero atto di prevenzione. 💚

Fuori dal percorso
24/11/2025

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Leggi su Sky TG24 l'articolo Ozempic tra assunzioni improprie e rischi di contraffazione: la guida

  … le scorciatoie hanno sempre delle trappole. Nutrizione corretta e attività fisica resteranno sempre le vie del perco...
21/11/2025

… le scorciatoie hanno sempre delle trappole. Nutrizione corretta e attività fisica resteranno sempre le vie del percorso da seguire.
“Natura non facit saltus “

Dopo il racconto di Robbie Williams, che ha affermato di soffrire di problemi alla vista per via dell'assunzione di farmaci usati per perdere peso e dopo il caso simile di una parlamentare italiana è intervenuta la Società italiana di diabetologia ➡️ https://shorturl.at/MFxK3

Fuori dal percorso … per colpa di chi?
20/11/2025

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Leggi su Sky TG24 l'articolo Allarme obesità in Italia, un minorenne su 4 è in sovrappeso. I dati

STORIA E MEDICINA 🧬 Hi**er e la malattia genetica che avrebbe infranto i criteri della sua stessa eugeneticaUn nuovo stu...
20/11/2025

STORIA E MEDICINA
🧬 Hi**er e la malattia genetica che avrebbe infranto i criteri della sua stessa eugenetica

Un nuovo studio genetico porta alla luce un paradosso storico inquietante: Adolf Hi**er soffriva con ogni probabilità della sindrome di Kallmann, una rara patologia genetica che ostacola lo sviluppo dei caratteri sessuali e della pubertà.

La ricerca, condotta dalla genetista britannica Turi King (Università di Bath) e raccontata nel documentario Hi**er’s Dna: Blueprint of a Dictator in onda su Channel 4, suggerisce che il dittatore potesse presentare genitali non sviluppati — un quadro clinico che, secondo le stesse folli e disumane teorie eugenetiche del regime nazista, lo avrebbe collocato tra le persone destinate alla persecuzione e allo sterminio.

La scoperta non permette conclusioni definitive sull’impatto clinico, ma rafforza l’ipotesi di importanti difficoltà nelle relazioni sessuali e nello sviluppo puberale.

👉
Bibliografia
King T. Hi**er’s Dna: Blueprint of a Dictator.
, 2025.

🩺 Stile di vita e prevenzione: non solo meno diabete, ma anche meno multimorbiditàUn grande studio inglese sul programma...
18/11/2025

🩺 Stile di vita e prevenzione: non solo meno diabete, ma anche meno multimorbidità

Un grande studio inglese sul programma NHS Diabetes Prevention Programme (9 mesi di dieta, attività fisica e coaching comportamentale per persone con prediabete) mostra risultati molto chiari:

📊 Chi completa il programma, rispetto a chi non partecipa:
• ✅ ~50% di rischio in meno di sviluppare diabete tipo 2 in 2 anni
• ✅ Meno nuove malattie croniche multiple (multimorbidità)
• ✅ Meno patologie legate allo stile di vita (ipertensione, cancro, fragilità, osteoartrosi, BPCO…)

E tutto questo con cambiamenti modesti: ~3 kg persi, dieta più equilibrata e ≥150 min/settimana di movimento.

👉 Interventi più intensivi e iniziati prima del prediabete potrebbero amplificare enormemente questi benefici.



📚 Bibliografia
Weng S, Hinton W, Geraghty EM, et al. Impact of a national lifestyle intervention programme on type 2 diabetes and multimorbidity outcomes in adults with non-diabetic hyperglycaemia: a population-based cohort study in England. Nature Medicine. 2025.

Indirizzo

Pescia
51017

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