23/11/2025
Ictus: non solo l’emergenza. Cura, riabilitazione e qualità della vita al centro
Dietro ogni c’è molto più di un’emergenza: c’è un percorso lungo, complesso, che coinvolge mobilità, linguaggio, emozioni, alimentazione e relazioni. E ci sono bisogni che spesso restano nascosti: incontinenza, problematiche sessuali, dolore, malnutrizione e cambiamenti psicologici.
Per rispondere a questa complessità serve un lavoro integrato: neurologi, fisiatri, logopedisti, psicologi, terapisti della riabilitazione, terapisti occupazionali, neuropsicologi, infermieri e operatori socio sanitari che collaborano ogni giorno per accompagnare le persone nel recupero.
Recentemente i professionisti dell’Ausl di Piacenza hanno dedicato una giornata di approfondimento ai temi più attuali per migliorare i percorsi di cura sotto la regia di Roberto Antenucci e Giuseppe Rocca. Si è parlato di diagnosi sempre più precoce grazie a nuove tecnologie e intelligenza artificiale, di riabilitazione motoria e cognitiva basata su neuroplasticità e evidenze aggiornate; gestione del dolore e della fase di cronicità; attenzione alla medicina di genere; terapie emergenti, come quelle anti-amiloide; impatto dei farmaci sul recupero e supporto ai bisogni meno visibili ma decisivi per la qualità della vita
💜 Spazio anche al ruolo delle associazioni, con l’esperienza di
ALICe Piacenza ODV, Associazione per la Lotta all'Ictus Cerebrale, che affianca i pazienti nella quotidianità con attività motorie, cognitive, logopediche e sostegno ai caregiver.
🌱 La testimonianza che ha commosso tutti: un uomo di 73 anni, colpito da ictus e afasia, che grazie a un percorso riabilitativo complesso è riuscito a realizzare il suo sogno di sempre: laurearsi.
Una storia che ricorda a tutti che il recupero non riguarda solo il corpo, ma anche identità, progetti e possibilità.
🎶 La giornata si è chiusa con il Coro Afasici di Fossano al Conservatorio Nicolini: un messaggio di rinascita attraverso la musica.
“L’ictus richiede uno sguardo integrato – spiegano i responsabili scientifici Francesca Antenucci e Giuseppe Rocca – in cui il confronto tra professionisti diventa fondamentale per migliorare i percorsi di cura e di riabilitazione”.