Dott.ssa Rosanna Aiello - Osteopata & Fisioterapista

Dott.ssa Rosanna Aiello - Osteopata & Fisioterapista Fisioterapia Osteopatia

24/10/2025

LA GUARIGIONE NON ARRIVA DA FUORI

(Di Patrizia Coffaro)

E se la stanchezza che senti ogni mattina… la nebbia cerebrale che annebbia i tuoi pensieri… e i dolori che non sembrano mai passare, tutto riconducesse a un problema nascosto?

Si chiama infiammazione cronica.

E non è il tipo di cosa che puoi vedere o sentire in modo ovvio. Questa infiammazione avviene in profondità, dentro le cellule, danneggiando silenziosamente i tuoi mitocondri, interrompendo la produzione di energia, e impedendo al tuo corpo di guarire come dovrebbe.

Ecco cosa la maggior parte delle persone non capisce sull’infiammazione.

L’infiammazione acuta, quella che arriva dopo un taglio o una ferita, è utile... è il linguaggio della guarigione. Ma l’infiammazione cronica è diversa... è un fuoco lento che non si spegne mai, che tiene il corpo intrappolato in un allarme costante.

Ti consuma piano, logorando energia, vitalità e lucidità mentale.

Ti svegli stanco… e non sai più perché. Perché hai dormito. Hai mangiato bene (più o meno). Hai provato integratori, vitamine, magari anche meditazione. Eppure quel senso di vuoto energetico, di testa spenta, di corpo appesantito, rimane.

Non è pigrizia, nemmeno stress... è biochimica alterata. Perché quando il corpo è infiammato a livello cellulare, non riesce più a gestire l’energia, i neurotrasmettitori, gli ormoni, il metabolismo.

È come se una patina di fumo si fosse depositata sulle tue centrali energetiche..i mitocondri, impedendo loro di respirare e di trasformare ossigeno e nutrienti in vera energia vitale.

Il risultato? Ogni attività quotidiana diventa una salita. Anche pensare richiede fatica. La mente si offusca, il corpo si appesantisce, e il sonno non rigenera più.

Ma da dove nasce questa infiammazione cronica? Non arriva da un solo fattore. È l’effetto cumulativo di tanti piccoli fuochi accesi insieme... una dieta infiammatoria, lo stress cronico, la mancanza di sonno profondo, le tossine ambientali, le infezioni latenti, la disbiosi intestinale, e persino le emozioni trattenute.

Ogni cosa aggiunge una goccia nel secchio... e quel secchio, piano piano, trabocca.

La maggior parte delle persone non si accorge del trabocco, perché non si manifesta con febbre o dolore acuto, ma con sintomi vaghi e fluttuanti... stanchezza, gonfiore, mente confusa, malesseri diffusi.

Li ignoriamo, li normalizziamo... fino a che diventano la nostra nuova normalità. L’infiammazione cronica non è solo una reazione immunitaria, è un linguaggio del corpo.

È la voce con cui il corpo ti dice:

“Sto cercando di proteggerti, ma non riesco più a farcela”.

Ogni cellula comunica con l’altra e quando il linguaggio infiammatorio prende il sopravvento, i segnali di riparazione, rigenerazione e crescita vengono messi a tacere.

È come se il tuo sistema di comunicazione interna, ormoni, citochine, neurotrasmettitori,
si mettesse a gridare in un mercato caotico. Nessuno capisce più cosa dire o fare.

Le cellule smettono di sentirsi tra loro... e tu smetti di sentirti bene dentro di te.

L’infiammazione cronica danneggia le membrane cellulari, ossida i grassi buoni, consuma antiossidanti, e crea una cascata di reazioni che coinvolgono tutto il corpo.

Le cellule infiammate non respirano bene, non comunicano, non eliminano tossine. Si intossicano.

E il fegato deve lavorare di più. L’intestino diventa permeabile. Il sistema immunitario si confonde. Il cervello si infiamma. I mitocondri collassano.

Ed è qui che iniziano le diagnosi frammentate... fibromialgia, stanchezza cronica, intestino irritabile, tiroidite, depressione, insonnia.

Ma la radice è sempre la stessa... infiammazione cronica silente.

Il paradosso della medicina moderna è che curiamo le malattie ma ignoriamo le condizioni che le creano. Sediamo i sintomi ma lasciamo bruciare il fuoco.

Gli antidolorifici spengono il segnale, ma non la causa. I cortisonici sopprimono la risposta immunitaria, ma non riequilibrano il terreno. Gli stimolanti ti tengono sveglio, ma svuotano ancora di più i mitocondri. È come buttare acqua su un incendio… senza mai chiudere il gas.

Ti voglio ricordarw che tutto inizia dalla cellula.

Per guarire, bisogna tornare lì. Al cuore della biologia.. a quel microcosmo che fa ba***re il tuo cuore e accendere i tuoi pensieri.

Ogni cellula vive in un ambiente liquido chiamato mesenchima, un mare elettrochimico che permette la comunicazione tra organi, tessuti e sistemi. Quando questo mare si infiamma, tutto rallenta... drenaggio, detossificazione, metabolismo.

I rifiuti non escono, le tossine si accumulano, le cellule si sporcano. E tu ti senti così... intasato, gonfio, stanco, senza slancio.

La salute, quindi, non è assenza di sintomi, é flusso... energia che scorre libera tra i sistemi. La via d’uscita non è una pillola... é una ricostruzione.

Spegnere l’infiammazione cronica significa riprogrammare il corpo. Riequilibrare il sistema nervoso, riattivare il metabolismo cellulare,
disattivare i segnali di pericolo e restituire sicurezza fisiologica.

E questo richiede tempo, ascolto e rispetto dei ritmi biologici. Perché non puoi forzare un corpo che è in difesa. Puoi solo aiutarlo a sentirsi al sicuro abbastanza da lasciarsi andare alla guarigione.

Si comincia dal basso... il terreno. Non puoi costruire una casa su fondamenta fragili. Devi prima bonificare il terreno biologico.

Aprire gli emuntori, fegato, intestino, reni, pelle, linfa, perché possano smaltire ciò che blocca il flusso.

Ridurre gli zuccheri, le farine raffinate, gli oli vegetali ossidati. Aumentare i grassi buoni, le fibre, gli antiossidanti, l’acqua strutturata. Muovere il corpo, respirare profondamente, dormire a sufficienza.

Semplici atti quotidiani che cambiano la biochimica più di qualsiasi farmaco.

E poi, gradualmente, sostenere i mitocondri con cofattori reali, magnesio, zinco, coenzima Q10, PQQ, carnitina, vitamina D, B-complex attivi.

Non per stimolare, ma per nutrire, non per dare energia, ma per ripristinare la capacità di produrla.

Ma non basta lavorare sul corpo. Serve anche disinnescare il cervello. Perché ogni cellula ascolta il sistema nervoso. E se il cervello percepisce pericolo, il corpo entra in modalità sopravvivenza, bloccando digestione, detossificazione e rigenerazione.

Puoi mangiare perfetto, integrare in modo impeccabile, ma se il tuo corpo è in allerta, non guarirà.

Ecco perché la sicurezza fisiologica è il primo passo. Calmare il sistema limbico, respirare per riequilibrare il nervo vago, ridurre i segnali di minaccia che mantengono accesi i mastociti e l’infiammazione.

Guarire non è solo cambiare quello che mangi... è cambiare come il tuo corpo percepisce il mondo.

Ci sono poi le tossine invisibili. Quelle che non si vedono, ma che ogni giorno entrano nel tuo corpo, pesticidi, metalli pesanti, microplastiche, muffe, solventi, stress elettromagnetico.

Viviamo immersi in un mare di sostanze che il corpo fatica a smaltire. E se il sistema di drenaggio è già intasato, ogni nuova esposizione è come un’altra goccia sul fuoco.

Ecco perché oggi parlare di infiammazione cronica significa parlare di ambiente interno ed esterno. Non puoi curare il corpo in un contesto che lo infiamma ogni giorno. Devi creare coerenza nell’aria che respiri, nell’acqua che bevi, nel cibo che scegli, nelle emozioni che coltivi, nei pensieri che ripeti.

La vera guarigione inizia nel momento in cui ti fermi.

Quando smetti di correre dietro al sintomo e inizi ad ascoltare il messaggio. Il dolore non è un nemico, è un indicatore. Ti mostra il punto dove hai perso coerenza, dove la vita non scorre più libera.

E quando inizi a restituire spazio, ossigeno, calma e nutrimento,
il corpo si riorganizza da solo.

Non è magia... è biologia intelligente.

La stessa che ti ha formato cellula dopo cellula, e che sa perfettamente come tornare alla salute se le togli gli ostacoli.

Guarire non significa tornare com’eri prima, significa diventare più consapevole... significa costruire un corpo più adattivo, una mente più quieta, un sistema più resiliente.

Significa ricordare che dentro di te non c’è solo chimica, ma anche luce, informazione, energia.

Ogni pensiero che ripeti, ogni emozione che coltivi, ha una frequenza. E quella frequenza può spegnere o alimentare l’infiammazione.

Ecco perché la medicina del futuro, quella vera, sarà sempre più integrata e vibrazionale. Perché il corpo non è solo materia, ma campo... e ogni campo può essere riequilibrato, se riportato in coerenza.

Quindi sì, forse la tua stanchezza non è solo stanchezza.

Forse è un messaggio, un invito, un richiamo a tornare dentro di te, a ripulire, a riposare, a ricostruire.

Non serve cercare soluzioni complicate. Serve rallentare, respirare, e ricominciare dal semplice... acqua pulita, aria buona, cibo vivo, luce naturale, silenzio, movimento, gratitudine.

Sono i veri antinfiammatori universali. E quando la cellula smette di comba***re e torna a cooperare, il corpo ritrova la sua intelligenza originaria e la guarigione non è più uno sforzo…
diventa un processo naturale, inevitabile.

Tu non sei il tuo sintomo, nemmeno la tua diagnosi. Sei un campo di vita che può tornare a vibrare in coerenza, se solo smetti di identificarti con la fatica e ricominci ad ascoltare la verità biologica che ti abita.

La verità è che la guarigione non arriva da fuori, si riattiva da dentro.

E l’infiammazione cronica, quel fuoco che brucia silenziosamente non è altro che un segnale che ti invita a tornare alla tua essenza, più pura, più leggera, più luminosa.

E allora sì, forse il punto non è più come spegnere l’infiammazione,
ma come ricordare la frequenza originaria della salute.

XO – Patrizia Coffaro

21/09/2025

Quanti falsi miti girano intorno all'allattamento, quante dicerie e quanti malconsigli.
In occasione della settimana mondiale dell'allattamento favoriamo la buona informazione.

È NORMALE AVERE DOLORE I PRIMI GIORNI PERCHÉ SI DEVR FARE IL CALLO
Falsissimo! Se hai dolore vuol dire che il bambino è attaccato male e ciò determinerà anche uno svuotamento inadeguato del seno e un possibile vali di produzione. Non esiste attacco corretto che causa le ragadi.

IL SENO HA BISOGNO DI TEMPO PER RICARICARSI?
FALSO! Il seno non è un serbatoio e non si svuota mai completamente , possiamo piuttosto immaginarlo come un rubinetto dal quale esce continuamente latte e l'unica differenza potrà essere una maggiore pressione di fuoriuscita del latte o minore a seconda del grado di pienezza ma mai il bambino troverà il seno vuoto. Al contrario aspettare del tempo prima di percepire la pienezza farà sì che la produzione cali nel tempo.

DEVI ALLATTARE 10 MINUTI A DESTRA E 10 A SINISTRA.
SBAGLIATO ANCHE QUESTO! Non bisogna mai staccare il bambino dal seno per offrirgli l'altro semplicemente perché è passato un tempo prestabilito. Normalmente i bambini poppano una volta a destra ed una volta a sinistra alternando i seni ad ogni poppata. Solo nel caso in cui sia il bambino a far capire che ha bisogno di prendere entrambi i seni a tutte le poppate glieli offriremo, Ma sarà sempre lui a staccarsi da un seno prima di passare all'altro.

IN ALLATTAMENTO NON SI POSSONO MANGIARE PARECCHI CIBI PERCHÉ FANNO VE**RE LE COLICHE.
Falso! Ciò che mangia la mamma non ha influenza sul bambino e nulla è in grado di far ve**re le cosiddette coliche. L'unica cosa che cambia del latte è l'aroma e ciò favorirà lo svezzamento poiché il bambino avrà già fatto esperienza dei diversi sapori della nostra tavola, ma state pur certi che la buccia del fagiolo non passerà nel vostro latte e non potrà causare mal di pancia!

IL LATTE PUÒ ANDAR VIA IN CASO DI STRESS, TRAUMI O ALTRO
Falso. L'unica cosa che manda via Il latte è non allattare più. Qualsiasi cosa comporti l'interruzione delle poppate determinerà Il calo della produzione e successivamente l'interruzione. Perché si pensa che un grosso spavento possa mandare via il latte? Semplicemente perché in queste condizioni c'è un momentaneo blocco del rilascio dell'ossitocina e il latte potrebbe fare fatica a fluire e magari il bambino piange infastidito inducendo la mamma a credere che il latte sia andato via ma proseguendo l'allattamento tutto rientrerà nella norma.

DOPO L'ANNO IL LATTE È ACQUA
Falso ovviamente. Le mamme non hanno questo potere sovrannaturale di trasformare il latte in acqua. I valori nutrizionali e la composizione del latte materno si manterranno tali per tutta la durata dell'allattamento l'unica cosa che cambierà in un bambino dopo l'anno saranno le sue esigenze nutrizionali che il solo latte non potrà essere più in grado di supportare completamente e sarà necessario affiancare il cibo.

SE NON LO STACCHI LO ALLATTERAI FINO ALL'UNIVERSITÀ
Tranquille care mamme, i ragazzi hanno ben altro a che pensare e non popperanno in eterno. Il distacco dal seno è un evento naturale e fisiologico che avviene tra i 2.5 e i 7 anni circa, a prescindere.

SE ALLATTI NON PUOI ASSUMERE FARMACI
Falso anche questo. La maggior parte dei farmaci sono compatibili con l'allattamento, potrai controllare la compatibilità scrivendo il principio attivo del farmaco su e-lactancia.org.

SE ALLATTI A LUNGO AVRÀ PROBLEMI AI DENTI E NEL LINGUAGGIO
Assolutamente falso. Si compie spesso l'errore di paragonare l'alimentazione artificiale al biberon e la suzione del ciuccio con quella al seno che in realtà sono completamente diversi. La suzione al seno favorisce il corretto sviluppo del cranio nel suo complesso e il pieno raggiungimento delle competenze cognitive, motorie e linguistiche senza alcuna interferenza negativa.

NON SI PUÒ ALLATTARE IN GRAVIDANZA
Anche questo è solo un retaggio culturale legato all'epoca in cui esisteva malnutrizione e deficit economico che portava le famiglie a grave carenza di cibo, per cui sostenere a livello nutrizionale sia la gravidanza che l'allattamento poteva diventare complicato per una madre. Ad oggi non c'è alcuna controindicazione ad allattare in gravidanza a meno che non ci siano problematiche particolari della gravidanza stessa.

Si potrebbe continuare all'infinito, se vi vengono in mente altri falsi miti scriveteli pure e insieme li smentiremo!

Dott.ssa Tramontano Roberta
Consulente allattamento IBCLC
Medico chirurgo

https://www.miodottore.it/roberta-tramontano/chirurgo/campobasso

26/08/2025

🏞 𝗜 𝗹𝘂𝗼𝗴𝗵𝗶 𝗰𝗵𝗲 𝗶 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗶 𝗳𝗿𝗲𝗾𝘂𝗲𝗻𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗺𝗮𝗶 𝗻𝗲𝘂𝘁𝗿𝗶.

🧩 Essi possono stimolare o annichilire, interessare o intorpidire, rendere operosi o indolenti, incoraggiare o mortificare, accrescere o ridurre le esperienze, promuovere relazioni o solitudini.

🧠 In costante dialogo con la mente del bambino, che in essi agisce e che ad essi attribuisce significato, i luoghi agiscono e vengono agiti, plasmano e vengono plasmati, mettono limiti o consentono di superarli, forniscono o sottraggono libertà d’azione e di pensiero. Concorrono attivamente alla costruzione dei valori e al farsi della personalità.

🫂 Ogni bambino è fatto di relazioni ed esperienze e dei luoghi in cui esse si sono dipanate.

🖼 𝗜 𝗹𝘂𝗼𝗴𝗵𝗶 𝗻𝗼𝗻 𝘀𝗼𝗻𝗼 𝗺𝗮𝗶 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗹𝗶𝗰𝗲 𝗰𝗼𝗿𝗻𝗶𝗰𝗲.
Sono emozioni, ricordi, le fondamenta
dell’adulto che verrà.

👩 Ed è per questo che noi adulti dovremmo occuparci molto più seriamente dei luoghi in cui i nostri bambini costruiscono se stessi.
Se offriremo bellezza, i bambini costruiranno bellezza.
___
educazione-ambientale.com

25/08/2025

Un abbraccio n**o vale più di mille incubatrici.

Nel 1978, negli ospedali poveri di Medellín, in Colombia, mancavano le incubatrici. I medici erano disperati di fronte ai neonati prematuri che morivano.

Hector Martinez Gomez ebbe un'intuizione rivoluzionaria. Posò i piccoli, nudi o con solo il pannolino, sul petto n**o delle madri.

La "Kangaroo Care" funziona così: il neonato resta a contatto pelle a pelle per almeno 8 ore al giorno. Le sessioni durano minimo 2 ore consecutive.

Il calore materno sostituisce l'incubatrice, ma non è solo questo. I battiti cardiaci di madre e figlio si sincronizzano in una danza invisibile che stabilizza la respirazione del piccolo.

I batteri buoni della pelle materna colonizzano il neonato, creando un microbioma protettivo. È medicina che nasce dalla necessità e diventa scienza.

Oggi l'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda questa pratica in tutto il mondo. Il 15 maggio si celebra la Giornata Mondiale della Kangaroo Care.

I dati parlano chiaro: la mortalità nei neonati sotto i 1.500 grammi si riduce fino al 40% rispetto alle incubatrici tradizionali.

Ironia del destino: la soluzione "artigianale" di ospedali privi di risorse batte le tecnologie più avanzate dell'Occidente. Un abbraccio supera macchine da centinaia di migliaia di euro.

Forse la medicina più vera nasce quando torniamo all'essenziale. Quando ricordiamo che curare significa prima di tutto toccare, abbracciare, essere presenti.

💁‍♂️ Quel che non sapevi, in breve
👉 Colombia 1978: la carenza di incubatrici diventa scoperta medica
👉 40% in meno di morti nei prematuri sotto 1,5 kg
👉 I battiti madre-bimbo si sincronizzano naturalmente
👉 L'abbraccio trasferisce batteri protettivi al neonato

24/08/2025

IL CORPO È PROGRAMMATO PER AUTOGUARIRSI

C’è una verità che spesso dimentichiamo, soprattutto quando la paura prende il sopravvento... il corpo è programmato per autoguarirsi.
Non è uno sIogan motivazionale, non è un’idea astratta, è biologia pura. Ogni cellula, ogni tessuto, ogni organo ha inscritto dentro di sé un meccanismo di rigenerazione. E quando qualcosa si rompe, il corpo non resta a guardare: attiva immediatamente i suoi processi di riparazione.

Il problema è che oggi non gli lasciamo spazio per farlo. Lo bombardiamo di tossine, lo esauriamo con ritmi innaturali, lo soffochiamo con alimenti che non nutrono ma intossicano. E poi, quando si ammala, corriamo dal “Iuminare di turno” sperando che ci dia la piIIola magica che risolve tutto.

Ma la realtà è che non serve rincorrere il miracolo esterno, se non diamo al corpo la possibilità di fare il suo lavoro.

Partiamo dal cibo. Ogni boccone che mettiamo in bocca è un messaggio per le nostre cellule. Possiamo scegliere di mandare un messaggio di nutrimento, energia e riparazione… oppure un messaggio di infiammazione, accumulo tossico e fatica digestiva.

Non serve diventare ossessivi né estremisti, ma ci sono scelte che fanno davvero la differenza:

- Prediligere cibi biologici e naturali, nel limite del possibile, riduce il carico di pesticidi, erbicidi e sostanze chimiche che affaticano fegato e reni.

- Eliminare il cibo spazzatura, confezionato e processato: bibite gassate, snack industriali, farine raffinate, zuccheri in eccesso. Tutto questo non è alimento, è solo benzina sporca per il corpo.

- Semplicità a tavola: più un cibo è vicino alla sua forma naturale, più informazioni vitali porta con sé. Una mela biologica è un alimento, una merendina impacchettata è un insulto metabolico.

Quando il corpo riceve alimenti puliti, ricchi di fibre, minerali e antiossidanti, il fegato e l’intestino si alleggeriscono e l’infiammazione cala. Questo da solo è un enorme passo verso l’autoguarigione.

Viviamo in una società che glorifica l’essere sempre attivi. Dormire poco viene considerato un vanto, come se il riposo fosse una perdita di tempo. In realtà, il riposo è la più potente medicina rigenerativa che abbiamo.

Durante il sonno profondo, il corpo ripara i tessuti, elimina tossine dal cervello attraverso il sistema glinfatico, produce ormoni rigenerativi. È come se ogni notte venisse azionato un “programma di manutenzione” che ripulisce e rimette in ordine.

Se non dormiamo, o se il sonno è disturbato da stress, luci artificiali, abitudini sballate, quel programma non si attiva. È come lasciare il computer sempre acceso senza mai fare aggiornamenti... a un certo punto si blocca.

Proteggere il sonno non è un lusso, è un atto terapeutico. Spegnere i dispositivi almeno un’ora prima, mantenere una routine serena serale, tenere la stanza fresca e buia: piccoli gesti che aiutano il corpo ad attivare i suoi processi di autoguarigione notturna.

Non possiamo evitare lo stress, ma possiamo imparare a non viverci dentro 24 ore su 24. Lo stress cronico è come un rubinetto aperto che consuma costantemente le nostre riserve: attiva cortisolo e adrenalina, blocca la digestione, abbassa le difese immunitarie, infiamma i tessuti.

Ogni volta che respiriamo in modo profondo, che ci concediamo un momento di silenzio, che ridiamo con qualcuno che amiamo, il corpo registra: “sono al sicuro”.
E quando si sente al sicuro, abbassa l’allerta e riattiva la riparazione.

Gestire lo stress non significa vivere una vita perfetta, significa dare al sistema nervoso piccoli segnali quotidiani di calma. È un allenamento di autoregolazione che fa più di mille farmaci.

Il corpo non è fatto per stare fermo. Il movimento è ciò che stimola la circolazione del sangue, della linfa, dei nutrienti. Non serve fare sport estremi: basta muoversi. Camminare, respirare a pieni polmoni, allungarsi, ballare, salire le scale.

Il movimento è un “pulsante” che attiva la produzione di endorfine, migliora la sensibilità insulinica, ossigena i tessuti. Quando ci muoviamo, letteralmente diciamo al corpo: “Vivi”.

Viviamo in un mondo saturo di sostanze tossiche. Non possiamo evitarle tutte, ma possiamo ridurre il carico. Ogni scelta consapevole è un peso in meno che il corpo deve gestire.

- Detersivi naturali: evitiamo profumi sintetici e sostanze irritanti che respiriamo ogni giorno.

- Cosmetici puliti: la pelle assorbe quello che le mettiamo sopra. Creme e trucchi pieni di parabeni e siliconi non fanno bene a lungo termine.

- Cura della casa: attenzione alle muffe, spesso invisibili ma potentissimi attivatori infiammatori.

- Acqua: se possibile, filtrata o proveniente da fonti sicure.

Togliere tossine non è un gesto estetico, è un gesto di sopravvivenza cellulare. Meno carico esterno, più possibilità interna di riparare.

C’è un altro aspetto che dimentichiamo sempre quando parliamo di salute: l’anima.
Il corpo si ammala anche quando perde il senso di direzione, quando viviamo senza passioni, senza obiettivi, senza gioia.

La biochimica della felicità non è poesia, è scienza: quando facciamo qualcosa che amiamo, il corpo produce dopamina, ossitocina, serotonina. Sono molecole concrete che riducono infiammazione, abbassano dolore, stimolano plasticità neuronale.

Avere passioni, coltivare sogni, circondarsi di persone che ci fanno bene: tutto questo non è un lusso emotivo, è medicina preventiva.

Quando gli diamo la possibilità, il corpo attiva una serie di programmi incredibili:

- Apoptosi: le cellule danneggiate vengono eliminate e sostituite.

- Autofagia: i rifiuti cellulari vengono “riciclati” per produrre energia.

- Riparazione del DNA: enzimi specializzati correggono i danni causati da stress ossidativo.

- Rigenerazione tissutale: fegato, pelle, intestino si rinnovano continuamente.

- Sistema immunitario: quando non è più sotto assedio, riconosce e spegne infiammazioni inappropriate.

È tutto già scritto dentro di noi. Ma perché si attivi serve spazio: meno tossine, meno stress cronico, più nutrimento reale, più riposo, più movimento, più senso nella vita.

Questo non significa che la medicina non serva, anzi. Ma non possiamo delegare completamente la nostra salute aspettando il farmaco giusto. Nessun luminare può sostituire il lavoro che solo il nostro corpo può fare.

La vera rivoluzione è questa: ritornare ad essere partecipi della nostra guarigione. Non si tratta di cercare fuori, ma di ricreare dentro le condizioni che permettono al corpo di esprimere ciò per cui è stato programmato: rigenerarsi.

Il corpo è un sistema intelligente, programmato per autoguarirsi. Ogni giorno possiamo scegliere se ostacolarlo o aiutarlo. Non serve la perfezione, serve costanza.

Mangiare cibo vero, riposare bene, respirare e ridere, muoversi, ridurre tossine, coltivare passioni. Sono gesti semplici, alla portata di tutti, che non costano nulla e che nessun farmaco potrà mai sostituire.

Se gli diamo questa possibilità, il corpo fa il resto. Perché non dobbiamo insegnargli a guarire: dobbiamo solo smettere di impedirglielo.

XO - Patrizia Coffaro

13/08/2025
04/06/2025

⚠️Osteopatia e Dolori Mestruali

📢L' osteopatia può rivelarsi importante anche nel trattamento dei dolori mestruali che colpiscono le donne in maniera più o meno intensa, spesso arrivando a compromettere le normali attività della vita quotidiana.

👩‍⚕️Attraverso tecniche manuali possiamo ottenere una buona meccanica del bacino e della colonna.

🩸Possiamo migliorare il flusso sanguigno e linfatico, alleviando la congestione e interve**re per riequilibrare le strutture muscolari del pavimento pelvico,
riducendo così dolore e disfunzioni.

📍Per maggiori informazioni o per un appuntamento gratuito con la dott.ssa il 5 Giugno ➡️ contattaci in privato.

22/05/2025

Pensa al miracolo che tu vivi, mentre vivo io.
Che da tutti i tempi dell'esistenza abbiamo scelto lo stesso, per avere tu il tuo cuore, ed io il mio.

Pensa al miracolo di aver incrociato i nostri passi, tra quasi sedici miliardi di piedi. E alla giustezza che qualcosa in me non abbia permesso che io restassi sconosciuta, e che qualcosa in te mi abbia chiamata a saperti.

Pensa al miracolo di restarsi accanto e dirsi: "Questo pezzo di immenso facciamolo insieme. Per quanto dura, per quel che porta. Ma insieme."

Pensa al miracolo di ogni tempo prima, a tutta la vita che è servita perché accadesse questo. Ogni era, ogni errore, ogni scoperta, ogni respiro, ogni raggio di sole. Per essere qui ora.
Io e te.

Penso che se io fossi stata un filo d'erba e tu una stella: ci saremmo visti comunque. E chissà con quale linguaggio senza parole, ti avrei detto questo, chissà con quali occhi tu mi avresti riconosciuta.

Fermati un istante e pensa.

Pensa al miracolo che tu esisti, mentre esisto anch'io.

Gloria Momoli

[Fotografia di Chantal Convertini]

18/04/2025
28/03/2025

Indirizzo

Via Bagnulo
Piano Di Sorrento
80063

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