25/06/2020
Usando lo SCEC si ha un cambiamento personale.
Quando lo facciamo viviamo in un corto circuito mentale perché abbiamo un pezzo di carta in mano che ci sembra denaro, magari ci piace per la grafica o perché qualcuno ce ne parla in modo entusiasta.
Poi c'è l'aspetto fisico e pratico di andare da un commerciante e magari farsi dare un resto in SCEC: è un gesto che devia dalla nostra abitudine di pagamento.
Quando noi pensiamo al denaro pensiamo ad un'enorme varietà di persone e rapporto con esso: abbiamo il "tirchio" che ha un senso di protezione e soffre ad usarli e poi c'è chi "spende e spande" senza freni e non guarda al risparmio e poi cè chi sta in mezzo dove troviamo una vastissima varietà di combinazioni e atteggiamenti rispetto al denaro.
Denaro che magari non conosciamo come portatore di debito.
Quando si propone un pezzo di carta come lo SCEC ognuno di noi lo deve accettare attraverso la propria percezione del denaro quindi magari il tirchio li prende al volo perché è gratuito, chi invece spende e spande magari lo vede come un gioco.
Poi magari troviamo la timidezza, l'imbarazzo, la provocazione, fatto sta che lo SCEC ti costringe a vivere un corto circuito che a volte porta alla diffidenza, all'allontanamento oppure ti porta alla positività e alla curiosità
Se volete provare questo corto circuito fateci sapere a voi come è andata e cosa provate in merito all'utilizzo dello SCEC.
Per saperne di più: www.arcipelagoscec.net