Dott.ssa Federica Cervone

Dott.ssa Federica Cervone Valutazione neuropsicologica; trattamento preventivo, riabilitativo,comprnesativo delle difficoltà

26/09/2023

Finora non avevo scritto nulla perché aver deciso di lasciare il mio lavoro che ho amato e amerò per sempre e a cui ho dedicato tutta la mia anima è stato ed è tuttora doloroso.... Ho sempre esercitato la mia professione con passione, amore, rispetto per i bambini e le rispettive famiglie, con serietà e professionalità...niente di tutto ciò è finito nè finirà mai... Non dimenticherò tutti i feedback positivi ricevuti e porterò ogni bimbo, ogni ragazzo, ogni storia nel mio cuore... Fa male anche sentirmi dire che i bambini, le famiglie hanno bisogno delle mie valutazioni e dei miei interventi perché per quanto possa ciò costituire una grandissima riconoscenza è anche una realtà ripeto dolorosa per me.... Ma ahimè la partita Iva non concilia con la mia idea di maternità... Dietro tutto ciò ci sono tante ingiustizie, tante tasse, tante spese e se finora vivevo di lavoro adesso il mio angioletto ha la priorità....Ho scelto di avere un bambino per esserci per lui fino agli anni più importanti... Rinunciare a tante ore che passerei con lui con la partita Iva non vale assolutamente la pena!!!!
Così sto provando un'altra strada.... Insegnare all'infanzia o alla primaria e se questo sogno si avvererà potrò mettere in pratica le mie conoscenze in campo di psicologia dell'apprendimento nella didattica e così ciò che ho sempre amato si unirà in un matrimonio perfetto...
Ho superato il test di ammissione e ora un nuovo inizio è alle porte...sono felicissima anche se mi aspetteranno altri tanti sacrifici...pensare agli anni di università a 40 anni scoraggia un po' ma la motivazione più grande è veder crescere il mio angioletto, vivermelo potendogli allo stesso tempo garantire un futuro migliore....

A te, mio bambino d'oro.

Nove mesi che sono innamorata di te 🥰😍...sei un angioletto strepitoso
25/09/2022

Nove mesi che sono innamorata di te 🥰😍...sei un angioletto strepitoso

14/09/2022

Oggi vorrei parlarvi di un altro tipo di attività di potenziamento di cui mi occupo, sia nella mia attività clinica, sia nella mia attività di docente/ formatrice. Ad esempio il presente argomento è stato trattato con molta passione al corso di formazione rivolto alle insegnanti della scuola dell'infanzia dell'Istituto Comprensivo di Atri, sebbene in modalità on-line data la situazione Covid e al corso di formazione rivolto alla Cooperativa Sociale il Mondo di San Benedetto del Tronto.

POTENZIARE LE ABILITÀ DI PRECALCOLO IN ETÀ PRESCOLARE
Parole chiave: precalcolo, potenziamento, prescolari, abilità numeriche

Studi nel campo delle neuroscienze hanno dimostrato come, già nei primi due anni di vita, le abilità di subtizing ( ovvero riconoscere piccole quantità esatte senza contare) e la capacità di svolgere piccole operazioni di addizione e sottrazione, possono essere considerate abilità innate, in quanto si sviluppano in assenza di un insegnamento intenzionale.
Dopo i due anni, con lo sviluppo del linguaggio, i bambini cominciano ad apprendere le parole relative alla conta e si avvia ad acquisire il conteggio vero e proprio, che è un importante precursore delle strategie di calcolo.

Alcune abilità numeriche prescolari, sia innate ( presenti sin dalla nascita), che di base ( cioè che emergono con lo sviluppo del linguaggio) sono altamente predittive delle abilità di calcolo e di problem-solving matematico! Infatti la ricerca dimostra che nelle scuole in cui sono stati svolti progetti di potenziamento dell'intelligenza numerica , si sono evidenziati un minor numero di casi di bambini che presentavano difficoltà di calcolo nella scuola primaria.

Presso il mio studio, in base alla valutazione sui prerequisiti delle abilità relative al numero, al calcolo e al senso del numero e all'eventuale profilo emerso, organizzerò il piano di trattamento preventivo, che mira al potenziamento delle abilità numeriche nei bambini prescolari attraverso l'uso di attività ludiche mirate al potenziamento di specifiche aree e abilità ( ad esempio, area lessicale: attività finalizzate all'apprendimento del nome dei numeri; area semantica: attività volte a promuovere il riconoscimento di e il confronto tra quantità diverse; area del conteggio: conteggio in avanti, all'indietro, linea dei numeri; area presintassi: associazione numero-quantità; area problem-solving: presentazione di "problemini" attraverso giochi di realtà, e molto altro), attività di cui la ricerca dimostra l'indubbia efficacia.

Prevenire è di estrema importanza per ridurre il rischio di un successivo sviluppo del disturbo specifico di apprendimento nelle abilità numeriche e di calcolo ( discalculia)

Per prenotazioni: 3299639240

13/09/2022

Oggi vorrei descrivere una piccola parte del mio lavoro, quella che si occupa di Dislessia, in particolare di Trattamento-Riabilitazione.

Presso il mio studio si propongono sia interventi che mirano a abilitare funzioni cognitive di base, sia trattamenti orientati ai processi sottostanti al compito di lettura. Così ad esempio nella prima categoria rientrano i training sulle funzioni esecutive o sulla memoria di lavoro, oppure training sulla denominazione visiva rapida, nell'altra trattamenti orientati al compito specifico di lettura. In relazione a questa seconda categoria si propongono interventi specialistici mirati al miglioramento della velocità e della correttezza della lettura, diretti a promuovere l'automatizzazione dei processi psicolinguistici di conversione tra stringa ortografica e produzione orale, di cui è indubbia l'efficacia, come mostra il panorama attuale sulla terapia della dislessia.

Ovviamente il cruciale punto di partenza della riabilitazione neuropsicologica è costituito dalla VALUTAZIONE, momento fondamentale dell'azione riabilitativa. Essa infatti consente non solo di individuare cosa riabilitare ma anche attraverso quali obiettivi. Inoltre consente di verificare i risultati raggiunti, le modificazioni prodotte, insuccessi e gli insuccessi del trattamento.

Ecco che quindi il tipo di intervento verrà stabilito sulla base del profilo del singolo soggetto. Utilizzerò le informazioni che provengono da test di ampio uso clinico per impostare il trattamento riabilitativo.
Ad esempio, il confronto tra le prestazioni ottenute nella lettura di parole, non-parole, brano, consente di avere informazioni su quale sia la via di lettura utilizzata dal bambino con difficoltà di decodifica ( via lessicale o sublessicale) e in parallelo quale sia quella su cui incontra maggiori difficoltà, quindi è utile per impostare il trattamento sulla procedura di lettura che risulta meno efficace nel bambino. La valutazione della prestazione del bambino bella lettura di parole, non-parole e brano, in termini di velocità e accuratezza, è utile per la programmazione del trattamento riabilitativo per identificare la tipologia di stimoli e di trattamento che sembrano più utili da proporre al bambino. Ad esempio: trattamento lessicale ( stimoli:parole) in contesto di un brano o in contesto isolato; trattamento sublessicale ( stimoli:sillabe) in contesto di brano o in contesto isolato.
Per la scelta quindi mi baserò sullo specifico profilo di lettura emerso.

Per info: 3299639240

02/09/2022

La mia maternità volge al termine.
Le attività presso il mio studio ripartiranno dal 15 settembre eccetto imprevisti.
Si comunica che fino a Gennaio svolgerò esclusivamente valutazioni neuropsicologiche.
Da Gennaio riprenderanno anche le attività riabilitative, di potenziamento e di tutoring per difficoltà scolastiche.

Per info: 3299639240

Dislessia
09/08/2022

Dislessia

Cos’è la Dislessia?

Stefano Vicari - Neuropsichiatra: «In parole semplici, dislessia vuol dire leggere male in termini di velocità e correttezza. I bambini dislessici sono bambini che leggono molto più lentamente dei loro compagni di classe e fanno errori. Spesso, ma non necessariamente, non comprendono quello che leggono. Nei bambini dislessici la difficoltà di lettura non può essere attribuita a nessun altro problema. I bambini dislessici non hanno un ritardo mentale e non hanno difficoltà psicologiche gravi».

Dislessia: cosa devono fare i genitori?

Stefano Vicari - Neuropsichiatra: «I genitori devono accorgersi tempestivamente che il bambino ha problemi. La diagnosi si fa in seconda elementare, ma gli elementi di sospetto possono essere evidenti sin dalla prima elementare. Se un bambino non legge bene si può sospettare che ci sia qualche difficoltà. Poi, non bisogna drammatizzare il problema e occorre favorire l’uso degli strumenti alternativi».

Come spiegare al bambino la dislessia?

Stefano Vicari - Neuropsichiatra: «Noi spieghiamo al bambino con molta semplicità che nonostante legge male questo non è legato alla sua intelligenza e che molte persone importanti e famose hanno avuto lo stesso problema come Einstein, John Kennedy, Walt Disney. Quindi, consigliamo al bambino di vivere la dislessia con una certa tranquillità e svolgere alcune attività per cercare di recuperare».

Quali sono gli errori più comuni fatti dai genitori o dalla scuola?

Stefano Vicari - Neuropsichiatra: «Stigmatizzare le difficoltà e far pesare i problemi di lettura, scrittura, calcolo. Accusare i bambini del mancato impegno o della loro distrazione, colpevolizzando quella che invece è una difficoltà».

(Intervista di Denise Ubbriaco)

04/07/2022

È l'uovo di Colombo, e quindi qualcuno doveva pur pensarci per primo. Ci ha pensato Ryann: studenti dislessici di tutto il mondo ringraziano.

27/06/2022
Per il mio 40esimo compleanno il regalo più bello che potessi ricevere ♥️, da parte dei miei amori!!! La batteria BVSCO-...
14/05/2022

Per il mio 40esimo compleanno il regalo più bello che potessi ricevere ♥️, da parte dei miei amori!!!

La batteria BVSCO-3 per la valutazione clinica della Scrittura e della Competenza Ortografica, di recentissima pubblicazione, così, attraverso questo nuovissimo strumento completo, la valutazione dei vari aspetti della scrittura e la diagnosi di disturbo di scrittura potranno essere più prudenti e ponderate, in quanto la nuova batteria, oltre a presentare dati di standardizzazione completamente nuovi, quindi più aggiornati, si caratterizza anche per novità sulla sua struttura e prove presentate.

Per prenotare visite neuropsicologiche: 3399639240

07/04/2022

Oggi voglio parlarvi di come sia possibile potenziare il linguaggio attraverso le funzioni esecutive.

Il Disturbo Primario del Linguaggio, ovvero disturbo del neurosviluppo caratterizzato da un ritardo o disordine in uno o più ambiti dello sviluppo linguistico, in assenza di deficit cognitivi, sensoriali, motori, affettivi e di importanti carenze socioambientali, risulta uno dei disturbi neuroevolutivi che più frequentemente mostra sequele neuropsicologiche, che sarebbero particolarmente evidenti durante il passaggio alla letto-scrittura. Infatti il rischio di sviluppare difficoltà di apprendimento in questa popolazione è circa cinque volte maggiore rispetto ai coetanei con sviluppo tipico del linguaggio. I soggetti con Disturbo Primario del Linguaggio persistente presentano frequentemente difficoltà di lettura e scrittura nelle prime fasi di apprendimento e insuccesso scolastico a lungo termine, rispetto ai coetanei con sviluppo tipico.
Anche il documento relativo alle Raccomandazioni Cliniche dell'Istituto Superiore di Sanità riporta la diagnosi pregressa di disturbo di linguaggio tra i fattori di rischio associati ai DSA.
Inoltre molti studi hanno dimostrato il rapporto tra funzioni esecutive e apprendimenti scolastici, sottolineandone un ruolo primario rispetto al quoziente intellettivo.

Lavorare in età prescolare sulle Funzioni Esecutive permette di ottenere risultati migliori, di ridurre le disparità sociali e di aumentare le possibilità di successo accademico a lungo termine. Questo perché le reti neurali in età prescolare sono ancora poco specializzate e differenziate e perciò maggiormente plastiche rispetto agli effetti del training.
Il potenziamento delle funzioni esecutive determina, come dimostranoolti studi, un miglioramento sia delle FE che delle abilità linguistiche.

Il trattamento in età prescolare è utile sia come mezzo riabilitativo che preventivo poiché deficit di linguaggio e nelle FE rappresentano fattori di rischio per l'insorgenza o il peggioramento di disturbi di apprendimento (come dislessia e difficoltà di comprensione del testo).
Il potenziamento delle FE limita le ricadute sul rendimento scolastico.
Perciò è importante intervenire tempestivamente!

Per info: 3299639240.
Presso il mio studio è possibile prenotare per valutazioni e interventi a tal proposito ( a conclusione della mia maternità 💙, a settembre 2022).

Indirizzo

Via Torino N. 5
Pineto
64025

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