Dott.ssa Laura Marchi

11/12/2025

Perché le diete iper proteiche possono rappresentare un pericolo per chi è vulnerabile allo sviluppo di un disturbo alimentare o chi già ne soffre ? Questo vale per ogni dieta che parta dall’idea che sia necessaria ridurre fortemente un certo mancronutriente o le porzioni o la variabilità dell’alimentazione. La dieta mediterranea ad oggi risulta la più sostenibile nel tempo, quella che garantisce una maggiore stabilità del peso perso nel lungo termine e la più protettiva per la salute

10/12/2025

Vigoressia: un disturbo alimentare che colpisce principalmente la popolazione maschile ed è caratterizzato dall’ossessione per la muscolatura e il corpo definito. Provoca sofferenza, marginalizzazione di altri ambiti di vita e complicanze mediche legate all’eccesso di proteine nella dieta e anabolizzanti

04/12/2025

Gravidanza e disturbi alimentari: soffrire di un disturbo alimentare riduce la possibilità di restare incinte a causa degli scompensi metabolici, ormonali e al sottopeso (quando presente) e, nel caso in cui la paziente ci riesce, i rischi sono comunque presenti sia per la madre che per il neonato e hanno a che fare con nascite premature, diabete gestazionale, ritardi nella crescita del feto.

04/12/2025

Le oscillazioni di peso che si verificano nelle pazienti con disturbi alimentari sono l’espressione visibile del rapporto disfunzionale con il cibo, il corpo e l’alimentazione e del costante tentativo di ricercare un peso ideale sottoponendosi a restrizioni dietetiche estreme che poi spesso aprono alla perdita di controllo sul cibo e al recupero del peso. Le pazienti restano chiuse in questo meccanismo circolare disfunzionale e a questo si aggiungono i processi fisiologici come l’alterazione del metabolismo danneggiato da questi continui shock e gli sbilanciamenti ormonali a carico di cortisolo, grelina e leptina che incidono sulla percezione di fame e sazietà.

28/11/2025

La sensazione di grassezza è un fattore di mantenimento psicologico dei disturbi alimentari da indagare e affrontare nel trattamento. Non è correlato all’indice di massa corporea ma è strettamente legato al nucleo centrale e specifico dei DA che è l’eccessiva importanza attribuita a peso, alimentazione e forma del corpo e che porta queste pazienti a interpretare le aumentate sensazioni corporee, le sensazioni spiacevoli e le emozioni alla come segni di aver mangiato troppo, di essere visibilmente gonfie, di essere grasse e di dover quindi compensare

13/11/2025

🌲 la fame è la sazietà sono segnali biologici importanti perché ci indicano quando, quanto e cosa mangiare per essere soddisfatti dai nostri pasti. I pazienti affetti da DA presentano molto spesso degli squilibri endocrinologici legati al sottopeso e all’obesità a cui si aggiungono i significati psicologici associati alla fame che orientano il comportamento. Una paziente con anoressia restrittiva interpreta il segnale di fame alla luce del suo disturbo come il segno che sta facendo bene la dieta e questo genera senso di controllo, valore, soddisfazione, in altri casi lo stesso segnale può essere vissuto con intensa paura e seno di minaccia se temo di perdere il controllo sull’alimentazione e abbuffarmi. La terapia deve affrontare tutto questo aiutando i pazienti a liberare i meccanismi biologici dai significati emotivi e relazionali profondi.

04/11/2025

Sessualità e disturbi alimentari: la ricerca ci dice che spesso nei pazienti affetti da DCA sono presenti problemi o vere e proprie disfunzioni sessuali che vanno dall’assenza di desiderio sessuale, anorgasmia, riduzione della lubrificazione sessuale, dolore nei rapporti sessuali che provocano molta sofferenza. L’origine di tale problematiche può essere anche di natura traumatica come nei casi di violenze fisiche e sessuali.

04/11/2025

Disturbi alimentari e sessualità

I disturbi alimentari sono frequentemente associati a disfunzioni sessuali come anorgasmia, riduzione o assenza di desiderio sessuale, dolore sessuali (dispareunia associata o meno a vaginismo). Tale associazione è confermata dalla letteratura scientifica; una meta-analisi recente (Hess & Spacirova...

21/10/2025

Trauma e disturbi alimentari

18/07/2025

Ortoressia nervosa: l’ossessione per il cibo sano

Sta sempre più crescendo l’interesse pubblico e mediatico verso stili di vita salutari, corrette abitudini alimentari, che sono utili per migliorare il benessere e contrastare l’obesità, sempre più diffusa in Italia anche in infanzia e adolescenza. Accanto a una corretta informazione scientif...

15/07/2025

Night Eating Syndrome: episodi di abbuffata che avvengono dopo il pasto serale e nella notte. È presente anche insonnia, mancanza di appetito al mattino, umore basso soprattutto nelle ore serali, consapevolezza e ricordo degli episodi avvenuti la notte precedente. Spesso in comorbidita con altri disturbi alimentari, in particolare il BED, con disturbi s’ansia e depressivi, disturbi di personalità. Causa molta sofferenza è un aumento di peso tale da presentarsi spesso con obesità. Il trattamento cognitivo- comportamentale di Fairburn risulta al momento il golden standard.

15/07/2025

Night Eating Syndrone: episodi di abbuffate serali o al risveglio notturno, anoressia mattutina, insonnia, umore depresso o che peggiora nelle ore serali.

La sindrome da alimentazione notturna (Night Eating Syndrome; NES) è un disturbo inserito nella sezione dei Disturbi della Nutrizione e della Alimentazione del DSM-5 (APA, 2013) tra i disturbi alimentari con altra specificazione. Descritta per la prima volta nel 1955 da Albert Stunkard come un dist...