26/11/2025
𝐋𝐚 𝐥𝐞𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐁𝐢𝐛𝐛𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐧𝐨𝐧 𝐠𝐥𝐢 𝐞’ 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐢𝐭𝐚
Di nuovo Salvini, di nuovo Meloni, la destra e il coro stonato dei giornali che li sostengono sempre e comunque si scoprono paladini dei bambini contro il Tribunale dei Minori. Inventando per Chieti, come accadde per Bibbiano, soprusi contro le famiglie e contro i bambini. Evitando accuratamente, nelle loro dichiarazioni, le valutazioni di merito.
E senza mai scusarsi, quando la realtà dei fatti li smentisce, come per Bibbiano, dei danni che hanno provocato con la violenza delle loro posizioni.
Usare le vicende dei bambini che vivono delle infanzie difficili o infelici per finalità elettorali è purtroppo facile per chi ha il potere e la spudoratezza di farlo. Più difficile, in tre anni di governo, fare qualcosa di serio a favore dei bambini che vivono situazioni di maltrattamento e di abuso o di pura e semplice povertà, preoccupandosi della impossibilità di fornire loro cure adeguate (le ASL non provvedono alle rette delle case famiglia, non permettono di garantire un aiuto psicoterapeutico ai bambini traumatizzati che arrivano da loro), della debolezza dei servizi sociali e dei danni provocati ai minori dalla scelta di far seguire al civile i casi su cui un tempo si occupava il Tribunale dei Minori.
Emettere grida scomposte su casi che meriterebbero di essere seguiti con umiltà e con pazienza é un modo di mettersi a posto la coscienza, forse, da parte di personaggi politici che dimostrano ogni giorno, con il loro agire concreto (la legge di bilancio, la cosiddetta riforma della giustizia che di questi problemi non si occupa) una verità molto semplice : a Salvini, Meloni e ai loro giornali dei bambini che soffrono in situazioni di grave disagio importa qualcosa solo nel momento in cui le loro sofferenza possono essere usate a scopi di propaganda politica. Con la p minuscola.
Quando arriverà il momento, tuttavia, in cui l’argomento dei bambini che soffrono situazioni di povertà, di maltrattamenti e di abusi diventerà centrale almeno nel discorso delle opposizioni?
Immagine: heute.at