12/11/2025
Capovolgi lo sguardo.
Resta fra le nuvole.
Fra i rami che sembrano radici.
Fra le radici che sembrano rami.
Le foglie che sembrano cieli.
É così brutto vivere col naso all’insù?
É un reato non avere i piedi per terra?
Non avere forma, ma una strana irrequietezza che forse si chiama autenticità.
Ci ho pensato ieri. L’ho capito solo in parte.
Ribellati.
Che le cose, se continuano a dirti che devono essere fatte così, non vuol dire che siano perfette.
Porta il tuo pezzetto nel mondo.
Perché ogni pezzetto ha un valore e forma l’intero.
Mi piace immaginare che i rami affondino nello spazio del cielo come radici. Li immagino andare in cerca di acqua.
Immagino le radici elevarsi dentro la terra.
Sono strana?
Forse.
Ma mi piace troppo cambiare.
Avere paura e cambiare lo stesso.
Saltare giù in un baratro e che importa cosa succede ma andare in cerca di me e portare la me più vera sempre anche se in fondo nessunæ mi conosce.
Ma mi conosco io.
E io so che voglio verità.
Voglio capovolgere lo sguardo.
Saltare.
Guardare le nuvole e scrivere di getto, senza pensare alla forma, lasciando andare le parole come si osserva scorrere l’acqua di un fiume.
Scrivi come ti va.
Lascia perdere il giudizio.
Prenditi del tempo.
Ribellati.
Capovolgi lo sguardo.
“Lo spazio è zeppo di possibilità,
che tu dorma o sia sveglio
fermo o in movimento
l’aria ha le ruote e i piedi.”
CHANDRA CANDIANI
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